A
• ∩
Differenza insiemis�ca: A B = { X∈A ma X∉B }, cioè X sta in A ma non in B.
• \
Prodoto Cartesiano: AxB, cioè l’insieme delle coppie (a,b) con a∈A e b∈B.
• insieme delle par� di X, P(X).
L’insieme di tu� i sotoinsiemi di un insieme X è deto All’insieme P(X)
appartengono l’insieme stesso X e l’insieme vuoto. Se A è contenuto in B con A non vuoto e diverso
sotoinsieme proprio.
da B, diremo che A è un Nel caso in cui A = X, l’insieme X-B è deto
complementare di B.
Esempi: 1
,
Siano da� A = [0,1] e B = ] 2] allora,
2
A B = [0,2]
U 1 ,
A B = ] 1] prendo tuto l’insieme degli elemen� comuni ad A e B.
∩ 2 1
A B = [0, ] prendo l’insieme A togliendo gli elemen� di B.
\ 2
3.2. relazione binaria.
Nel caso par�colare in cui A=B, il sotoinsieme A cartesiano A (AxA) è deto
relazione di equivalenza
Una relazione binaria è deta se gode delle seguen� proprietà:
Riflessiva: a∈A (a, a) R
• ∀ ∈
Simmetrica: (a, b) R = (b, a) R
• ∈ ∈
Transi�va: (a, b) R, (b, c) R = (a, c) R
• ∈ ∈ ∈
Esempio:
Siano gli insiemi A = {rete nel piano} e R = {rete parallele tra di loro}. Due rete sono in relazione
tra di loro se parallele. Si verifica il rispeto delle proprietà: riflessiva.
r//r: una rete è parallela a se stessa, quindi la relazione è
• r//s => s//r: se una reta r è parallela ad una s, allora s è parallela a r, quindi la relazione è
• simmetrica.
r//s, s//t => r//t: se una reta r è parallela ad una s, e la reta s è parallela ad una t, allora r
• transi�va.
è parallela a t, quindi la relazione è
Questa è quindi una relazione di equivalenza. b
Data una relazione di equivalenza, è possibile creare un sotoinsieme di elemen� appartenen� ad
b a. classe di equivalenza
A tale che sia equivalente ad Tale sotoinsieme lo chiameremo con a
rappresentante.
definito Mateo Mammoli�
Corso di Laurea in Informa�ca – Università della Calabria
Esempi: a⩪b
1) Sia X = { studen� nell’aula} e sono tu� gli studen� na� nel 2004.
[MATTEO] = { studen� dell’aula na� nel 2004}.
rappresentante dell’insieme.
Mateo sarà il a⩪y
2) Sia X = { rete parallele} e è la reta 2x+1.
[2x+1] = { y = 2x+q, con q reale}.
Le rete parallele alla Y rappresentante sono tute quelle aven� lo stesso coefficiente
angolare. relazione d’ordine
Una relazione binaria è deta se gode delle seguen� proprietà:
Riflessiva: a∈A (a, a) R
• ∀ ∈
An�-transi�va (a, b) R , (b, a) R => a=b
• ∈ ∈
Transi�va: (a, b) R, (b, c) R => (a, c) R
• ∈ ∈ ∈
Esempio:
Sia x≤y y-x≥0 una relazione binaria. Verifichiamo il rispeto delle proprietà:
riflessiva.
per ogni x reale, x≤x, quindi la relazione è
• an� transi�va.
x≤y, y≤x allora x=y, quindi la relazione è
• transi�va.
x≤y, y≤z allora x≤z, quindi la relazione è
• Mateo Mammoli�
Corso di Laurea in Informa�ca – Università della Calabria
4. Funzioni
funzione
Si definisce una legge f: A --> B con a∈A --> f(a) ∈B.
4.1. surie�va
Una funzione si dice se per ogni b∈B esiste a∈A tale che f(a) = b.
Per ogni elemento di partenza, deve corrispondere almeno un valore di arrivo.
immagine degli elemen� di A,
Gli elemen� dell’insieme B saranno defini�
quindi nel caso delle funzioni surie�ve gli elemen� del codominio devono
essere immagine di almeno un elemento del dominio. Eventuali elemen� di
contro-immagine di
A che hanno per immagine elemen� in B, saranno de�
B tramite f.
Graficamente, una funzione è surie�va se il suo grafico è intersecato da ogni reta orizzontale
almeno una volta.
Condizione necessaria ma non sufficiente affinché un’applicazione sia surie�va è che la cardinalità
≤ #A).
di B debba essere minore o uguale di quella di A (#B
inie�va
Una funzione si dice se ad elemen� diversi del dominio, la funzione
associa elemen� diversi del codominio. Ogni elemento del codominio è
immagine di al massimo un elemento del dominio.
Graficamente una funzione è inie�va se il suo grafico viene intersecato da
al massimo una volta.
ogni reta orizzontale
Condizione necessaria ma non sufficiente affinché un’applicazione sia inie�va
≥ #A).
è che la cardinalità di B debba essere maggiore o uguale di quella di A (#B
biie�va biunivoca inver�bile.
Una funzione inie�va e surie�va si dice o o In
questo caso c’è una corrispondenza biunivoca tra gli elemen� del dominio e
quelli del codominio.
Graficamente una funzione è biie�va se il suo grafico è intersecato da ogni
esatamente una volta.
reta orizzontale
4.2. Funzioni Lineari
funzione lineare y= mx + q coefficiente angolare.
Si chiama una funzione del �po dove m è deto Se
stretamente crescente,
m>0 allora la funzione si dice che è al contrario con m<0 la funzione è
stretamente decrescente. Nel caso in cui m = 0 allora la funzione risulta crescente e decrescente
costante.
contemporaneamente e si dice
Nel caso di funzioni costan�, avremo che la sua immagine sarà iden�co al codominio, quindi
parleremo di funzione surie�va. Al contrario, nel caso di funzioni lineari avremo una corrispondenza
biunivoca perché qualsiasi punto si prende di y, esso è intersecato dalla reta orizzontale. Essendo
−
funzioni inver�bili, la funzione inversa delle funzioni costan� sarà
Mateo Mammoli�
Corso di Laurea in Informa�ca – Università della Calabria x
Abbiamo dei casi par�colari: la funzione parabola ha
2
[0, [
come immagine l’insieme ed è definita per tuto
+∞
l’insieme reale. Per cui avremo una funzione surie�va
perché il suo grafico ha più di un punto di intersezione
per ogni reta orizzontale. La funzione non sarà quindi
inver�bile. [0, [
Ma se restringiamo il dominio all’insieme la
+∞
funzione diventa inie�va e quindi anche biie�va.
Possiamo quindi calcolare la funzione inversa che sarà
�.
4.3. leggi di cancellazione:
Nel caso di funzioni inver�bili valgono le
f: A --> A
• quindi f f(x) = x, cioè cancello l’effeto di f(x)
-1
f -1
x --> f(x) --> f f(x) --> x
-1
Esempio: x
f(x) = x e f (x) =
2 -1 √
x --> x per effeto di f(x) --> per effeto di f (x) --> x (in modulo) --> x
2 -1
2
√
f : B --> B
• quindi f(f x) = x, cioè cancello l’effeto di f (x)
-1 -1
f -1
• x --> f (x) --> f(f ) --> x
-1 -1x
Esempio: e
x
f (x) = f(x) = x
-1 2
√
x
x --> per effeto di f (x) --> per effeto di f(x) --> x
-1 2
√ √
4.4. Funzioni composte
Siano f:A-->B e g:B-->C due funzioni dove l’arrivo di f coincide con la partenza di g, allora posso
funzione composta g•f:A-->C,
definire la quindi avremo g(fx). In generale possiamo definire g•f se
l’immagine della prima applicazione è contenuto nel dominio della seconda applicazione.
Esempi: 1
1) f(x) = x e g(y) =
4 1+
Img(f) = R e D(y) = R/{-1}
+ 1
Allora g•f sarà 4
1+
2) f(x) = x + 1 e g(y) =
2 1 +
�
Img(f) = [1, + e D(y) = [-1, +
∞[ ∞[
Allora g•f sarà 2 2
+ + 1 = + 2
√1 √
Osserviamo il fato che g•f è differente da Allora f•g
Mateo Mammoli�
Corso di Laurea in Informa�ca – Università della Calabria
4.5. Funzione modulo di X Il valore assoluto è una funzione f:R --> R ed è così
+
≥ 0
definita: � − < 0
Il grafico della funzione valore assoluto è composto da
due semirete y=x e y=-x parten� dall’origine. Modulo è
una funzione pari, cioè simmetrica rispeto all’asse y.
La funzione modulo di X ha le seguen� proprietà:
|x| > 0 per ogni x appartenente ad R.
• |x| = 0 se e solo se x=0.
• |-x| = x per ogni x appartenente ad R.
• |x y| = |x| |y| per ogni x,y appartenen� ad R.
• disuguaglianza triangolare.
|x + y| = |x| + |y| per ogni x,y appartenen� ad R, deta
• |x/y| = |x| / |y| per ogni x,y appartenen� ad R ed y diversa da 0.
•
4.6. Funzione Esponenziale dove a è la
La funzione esponenziale è data dalla presenza della variabile x all’esponente, f(x) = a x
base che deve essere maggiore di 0 e diversa da 1. La funzione esponenziale con base
maggiore di 1 è sempre maggiore di
zero ed è stretamente crescente.
La funzione esponenziale con base
compresa tra 0 e 1 è sempre
maggiore di zero ed è stretamente
decrescente.
Mateo Mammoli�
Corso di Laurea in Informa�ca – Università della Calabria
4.7. Funzione Logaritmo
La funzione logaritmo è la funzione inversa dell’esponenziale ed è l’esponente da dare alla base per
otenere l’argomento. Quindi, f (a ) = lg x definita per l’insieme R con valori in tuto R.
-1 x +
a
Il logaritmo con base maggiore di 1 è una funzione crescente. Al contrario con base compresa tra
0 e 1 è una funzione decrescente.
La funzione logaritmo gode delle seguen� proprietà:
lg(xy) = lg(x) + lg(y) per ogni x,y >0
• lg(x/y) = lg(x) – lg(y) per ogni x,y >0
• lg(1) = 0
• ) = x lg(1) per ogni x>0
lg(1
x
• lg (x) = lg x / lg b per ogni x>0
• b a a
Essendo che il logaritmo e l’esponenziale sono l’una l’inversa dell’altra, valgono le leggi di
cancellazione. Infa� il lg a = x e a = x
x lga(x)
a
4.8. Funzione sin(x) e arcsin(x) f(x) = sin(x)
Dominio: tuto R
Definizione: [-π/2, π/2] in [-1, 1]
Periodicità: 2π
Simmetria: funzione dispari
f(x) = arcsin(x)
Dominio: tuto R
Definizione: [-1, 1] in [-π/2, π/2]
Mateo Mammoli�
Corso di Laurea in Informa�ca – Università della Cala
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
-
Riassunto esame Analisi matematica I, Prof. Della Pietra Francesco, libro consigliato Analisi Matematica 1 Marcelli…
-
Riassunto esame Analisi matematica 1, Prof. Nigro Roberto, libro consigliato Analisi matematica 1, Paolo Marcellini…
-
Riassunto esame Analisi matematica 1, Prof. Durante Tiziana, libro consigliato Analisi matematica 1, Marcellini e S…
-
Riassunto esame Analisi 1, Prof. Zanelli Lorenzo, libro consigliato Analisi matematica 1, Paolo Marcellini, Carlo S…