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Estratto del documento

Il Senato del Regno

• Composto da membri nominati dal re

per meriti civili, militari, ecclesiastici,

accademici; non elettivo, funzione di

revisione e alta corte di giustizia.

La Camera dei Deputati

• Eletta inizialmente con suffragio

maschile censitario, approvava leggi,

bilanci e controllava l’esecutivo con

mozioni di fiducia o sfiducia.

Il Consiglio dei Ministri

• Organo esecutivo collettivo,

presieduto dal Presidente del

Consiglio, nominato dal re ma

responsabile verso la Camera dei

Deputati.

Il governo e la monarchia

• Il re manteneva poteri di nomina e

revoca dei ministri, ma di fatto il

sistema evolse verso il

parlamentarismo con la prassi della

fiducia parlamentare.

Amministrazione centrale

• Ministeri con struttura burocratica

unificata: Interno, Esteri, Giustizia,

Guerra, Marina, Finanze, Tesoro,

Pubblica Istruzione, Agricoltura e

Lavori Pubblici.

Amministrazione periferica

• Suddivisione in province governate

da prefetti nominati dal governo,

comuni con sindaci inizialmente

nominati, poi eletti dal consiglio

comunale.

Il sistema giudiziario

• Organizzato su base unitaria:

tribunali di primo grado, corti

d’appello e Corte di Cassazione con

funzione nomofilattica e unificante

giurisprudenza.

Codificazione unitaria

• Codice civile e codice penale

uniformarono le legislazioni

preunitarie; il Codice Zanardelli

(1889) abolì la pena di morte per

reati comuni.

Politica ecclesiastica

(Questione romana)

• Dopo l’annessione di Roma (1870) lo

Stato italiano adottò la Legge delle

Guarentigie, riconoscendo

prerogative spirituali al papa senza

sovranità territoriale.

La Destra storica (1861-

1876)

• Classe dirigente liberale-moderata,

monarchica, accentratrice, promosse

unificazione amministrativa, leva

obbligatoria, tasse dirette e imposta

sul macinato.

La Sinistra storica (dal

1876)

• Guidata da Depretis, estese il

suffragio, abolì la tassa sul macinato,

promosse istruzione elementare

obbligatoria e politica di

trasformismo parlamentare.

Trasformismo politico

• Strategia parlamentare di Depretis e

Crispi: coalizioni flessibili e alleanze

trasversali per stabilizzare il governo

e integrare opposizioni moderate.

Giolittismo (1892-1921)

• Era liberale sotto Giolitti:

modernizzazione industriale,

suffragio universale maschile (1912),

legislazione sociale minima e

riformismo elettorale.

Politica coloniale

• Espansione in Eritrea, Somalia e

Libia, culminata con la guerra italo-

turca (1911-12) e la breve

esperienza dell’impero coloniale

italiano.

Prima Guerra Mondiale e

Regno d’Italia

• Intervento nel 1915 con Triplice

Intesa, vittoria nel 1918, acquisizioni

territoriali (Trentino, Alto Adige,

Istria) ma anche crisi postbellica

sociale ed economica.

Crisi liberale e avvento del

fascismo

• La debolezza parlamentare, la crisi

economica e i conflitti sociali

aprirono la strada al fascismo che

instaurò la dittatura dal 1922

mantenendo la monarchia.

La monarchia sotto il

fascismo

• Vittorio Emanuele III mantenne il

trono ma conferì poteri dittatoriali a

Mussolini, divenendo figura formale

senza controllo effettivo sul governo.

Caduta del Regno d’Italia

• 1946: referendum istituzionale sancì

la fine della monarchia e la nascita

della Repubblica Italiana dopo la

seconda guerra mondiale.

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
24 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/03 Storia delle istituzioni politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simonecarie1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle istituzioni politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Pellicciari Igor.