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Le ADR possono essere classificate in base al tempo di insorgenza:
Le ADR possono essere classificate in base alla gravità: lievi: non richiedono
cambiamenti nella terapia,
sono solo da tenere sotto
controllo
moderate: richiedono una
modificazione della terapia,
aggiunta di trattamenti, ospedalizzazione.
gravi: pericolose per la vita, possono causare disabilità. Es. la depressione respiratoria
da oppioide.
Le ADR possono essere classificate in base al meccanismo d’azione di quel farmaco:
(se quindi conosciamo il meccanismo d’azione di un farmaco possiamo prevedere degli
effetti avversi).
La classificazione più comune delle ADR è quello che utilizza la prima lettera della
parola inglese che maggiormente caratterizza quel particolare tipo di reazione: più
precisamente vengono classificate in base al meccanismo del danno, ma anche su altri
elementi distintivi quali la frequenza o il tempo di comparsa.
ADV di tipo A: sono le più prevedibili e riconoscibili, ed è per questo che raramente
mettono in pericolo la vita del paziente.
Effetti anticolinerigici = la molecola non si lega solo al recettore che riguarda l’attività
antidepressiva, ma si laga con attività agonistica ad un recettore colinergico.
Epatotossicità da paracetamolo= il paracetamolo può dare origine ad un metabolita
che a basse concentrazioni può essere bloccato dal glutadione, ma che a
concentrazioni elevate porta gravi danni epatici.
ADV DI TIPO B: sono delle reazioni contro determinati farmaci associate a
predisponenti individuali (condizioni individuali). Sono spesso imprevedibili e non sono
dose-dipendenti. Tali reazioni si possono dividere in:
1.Reazioni di natura farmacogenetiche
2.Reazioni di natura allergica
3.Reazioni pseudoallergiche
1. le reazioni di natura farmacogenetiche comprendono:
- iper-reattività: Fenomeno dovuto alla genetica del paziente che può alterare la
farmacocinetica. I principali polimorfismi genetici per esempio possono alterare la
cinetica o il metabolismo del farmaco rendendolo più reattivo.
- idiosincrasica: Fenomeno in genere geneticamente predeterminato dovuto in genere
a deficienze enzimatiche ereditarie (incidenza 1-2%). Le reazioni idiosincrasiche
possono insorgere dalla prima somministrazione e possiedono gravità dose
dipendente. Un classico può esempio può essere il caso del favismo che non è altro
che una carenza dell’enzima glucosio-6-fosfato-deidrogenasi che protegge i globuli
rossi dalle sostanze ossidanti. Altri esempi: assenza di catalasi (enzimi che
determinano l’attività dell’acqua ossigenata), se siamo privi di catalasi, anziché avere
una cura della ferita, si ha la ACATALASIA, che provoca ulcere.
Altri effetti basati sull’alterazione genica:
2. la faramcoallergia è un fenomeno di natura immunologica dovuto a
immunoreazione (reazione di tipi I,II e II e reazioni antigene-anticorpo reazione di tipo
IV cellulo mediate). I farmaci possono
comportarsi da apteni dando reazioni
allergiche e legandosi alle proteine
plasmatiche o cellulari formano il
complesso antigene completo. Non sono
dose-dipendente e non insorgono mai alla
prima somministrazione ma bensì alla
seconda esposizione, quando si forma il
complesso-antigene anticorpo. Classico
esempio: allergia alle penicilline, FANS
anestetici generali, vaccini.
Il meccanismo dell’allergia dipende
dall’interazione fra un antigene esterno e
anticorpi prodotti dall’organismo o linfociti sensibilizzati. I farmaci possono indurre
reazioni allergiche nei seguenti modi:
1. Il farmaco può essere una proteina potenzialmente immunogenica.
2. Può diventare un antigene completo in seguito il legame con proteine endogene.
3. Può causare o potenziare una reazione fra un antigene self modificato e un
anticorpo.
4. Può causare la sintesi di autoanticorpi.
3. la pseudoallergia è un fenomeno di natura
non immunologico ma dipendono da farmaci
che causano il rilascio di istamina da parte
di mastociti e basofili. Le reazioni che ne
derivano però sono simili a quelle
anafilattiche e per questa ragione sono
dette anafilattoidi. Essendo un fenomeno
dose dipendente la dose del farmaco è
fattore critico. Esempi: additivi, conservanti e coloranti, alimenti. I farmaci che
provocano il rilascio di istamina sono: morfina, ma anche alimenti. Non si forma un
anticorpo durante queste reazioni, ma rilascio di istamina.
ADV DI TIPO D: chiamate così perché sono delle razioni ritardate. Un classico esempio
sono le malformazioni nei bambini a seguito di esposizione della madre a farmaci
durante la gravidanza di (teratogenesi) warfarin, tetracicline, lenalomide,
aminoglicosidi. I test di laboratorio sono molto importanti per individuare i farmaci
sicuramente teratogeni. Non si possono fare studi sulle gravi ma solo studi
osservazionali.
ADV DI TIPO E: sono dati da quei farmaci che creano farmacodipendenza o dipendenza
fisica. Per esempio i farmaci che agiscono a livello del SNC possono determinare
dipendenza fisica che si manifesta con la comparsa di una crisi di astinenza alla
sospensione del farmaco. La dipendenza è accompagnata dalla tolleranza (aumentare
i dosaggi per avere effetto). Esempi di farmaci che portano ad adv di tipo E: Oppioidi,
benzodiazepine, antipsicotici, antidepressivi.
ADV DI TIPO F: Non sempre le terapia sono efficaci e a volte si può insorgere in un
insuccesso terapeutico. questo perché esiste variabilità interindividuale. Considerare
ADR l’insuccesso terapeutico è importante se inaspettato perché permette di: -
Segnalarli - Studiarli - Capirne le cause sottostanti. Le cause di inaspettato insuccesso
terapeutico sono: - interazione tra farmaci - Errori di produzioni o di somministrazione -
Polimorfismi genetici non noti.
TOSSICITA’:
La tossicità di un farmaco si divide in:
I primi organi colpiti sono gli organi su cui agisce il farmaco, o che sono coinvolti nella
circolazione del farmaco stesso (fegato, cuore, rene). Mutagenesi=modificazioni del
patrimonio genetico.
La tossicità di un farmaco si esprime sulle varie fasi dello sviluppo fetale: