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PRIMUM NON NOCERE
STUDI TOSSICOLOGICI → condo secondo regole ben precise e controllabili
Dovrebbero fornire le seguenti risposte:
- Definire la dose max che non causa alcun effetto, diretto o indiretto, su organi
e sistemi;
- Definire la dose che provoca effetti tossici e il tipo di alterazioni indotte;
- Definire la relazione tra dose terapeutica e dose tossica;
- Definire il bersaglio dell’effetto tossico, sia del composto originale che dei suoi
metaboliti;
- Definire se gli effetti sono reversibili.
Numerosi studi dimostrano che la maggioranza degli effetti tossici di composti
chimici per l’uomo si possono osservare nell’animale da laboratorio – da qui la
validità dei test di tossicologia previsti dai vari organi regolatori internazionali. 2
N.B.: l’impiego di animali negli studi di tossicologia preclinica ha sempre provocato
forti critiche – tuttavia, non esistono modelli alternativi in grado di predire il
potenziale tossico di una nuova molecola
Studi di tossicità su linee cellulari → i risultati di questi modelli non sono in grado
di fornire informazioni sulla farmacocinetica, sul
metabolismo, sulla produzione di metaboliti
tossici né sull’interazione con altri farmaci noti
tali parametri possono essere studiati solo in un organismo integrato
sono perciò inevitabili indagini su animali da laboratorio per determinare la tossicità
acuta o cronica di un farmaco, la teratogenesi o la cancerogenesi
per determinare il potere mutageno di un farmaco, i test di mutagenesi in vitro sono
esaurienti
STUDI DI TOSSICOLOGIA → condo in accordo con le GLP
il programma previsto dalle norme vigenti è il seguente:
1) TOSSICITA’ ACUTA → valutazione degli effe tossici dopo somministrazione
di dose singola in 2 specie di animali
si usano 2 vie di somministrazione a dosaggi elevati e si
osservano gli effetti fino a 15 giorni dopo
si definisce la dose massima tollerata 3
sulla base della tossicità acuta una sostanza può essere definita:
- Estremamente tossica → μg/kg di peso corporeo
- Molto tossica → mg/kg di peso corporeo
- Moderatamente tossica → qualche cen naio di mg/kg di peso corporeo
- Poco tossica → qualche g/kg di peso corporeo
- Non tossica → da 5 g/kg di peso corporeo
2) MUTAGENESI → serie di test per valutare se avvengono mutazioni geniche,
danni al DNA e/o cromosomici
prove eseguite su batteri e su cellule di mammifero
3) TOSSICITA’ PER SOMMINISTRAZIONI RIPETUTE A BREVE E A LUNGO TERMINE
↓
determinazione degli effetti tossici nel tempo, a vari livelli di dose, per una
determinata via di somministrazione
suddivisa in: 1. TOSSICITA’ SUBACUTA (fino a 3 mesi)
2. TOSSICITA’ SUBCRONICA (fino a 6 mesi)
3. TOSSICITA’ CRONICA (da 6 a 12 mesi)
Il tipo di studio dipende dalla durata della sperimentazione prevista sull’uomo e dal
destino terapeutico del farmaco
Es.: sono diverse le prove richieste per un antibiotico, che viene somministrato per
una settimana, rispetto a un antipertensivo, usato per tutta la vita
- si studiano in genere 3 dosi, somministrate tutti i giorni, utilizzando la stessa via di
somministrazione prevista per l’uomo 4
4) CANCEROGENESI → studi per escludere rischi nell’uomo, sopra u o quando
è previsto il trattamento per lunghi periodi
studi eseguiti sul topo e sul ratto – per almeno 2 anni
5) TOSSICITA’ PER RIPRODUZIONE → studi per valutare gli effe su fer lità,
sviluppo peri-e post-natale, possibilità di
indurre malformazioni (TERATOGENESI)
Teratogenesi → ra o, coniglio
Fertilità/riproduzione → ra o, topo
- tossicità neonatale → determinazione rischi durante la la azione;
effetti sullo sviluppo post-natale; possibili rischi sulla
seconda generazione
- embriotossicità Determinazione dell’andamento della gravidanza sullo
- teratogenesi sviluppo dell’embrione e del feto
Teratogenesi – esempio:
TALIDOMIDE → usato alcuni decenni fa come farmaco che poteva dare risposte
positive al vomito in gravidanza
responsabile di un certo tipo di malformazioni, la più importante delle
quali è la focomelia (≡ mancanza degli arti)
l’effetto della malformazione non si è verificato negli animali, a differenza
dell’uomo (nel ratto il corredo enzimatico è meno sviluppato rispetto a quello
dell’uomo – infatti, come prodotto di partenza, la talidomide non è teratogena, ma
potrebbe esserlo un suo metabolita) 5
6) TOSSICITA’ SPECIALI → studi che si rendono necessari su farmaci che hanno
Rischi di particolare tossicità
Es.: permette di valutare le proprietà immunologiche e allergenizzanti
FASE CLINICA – nonostante l’accuratezza dei dati raccolti in vari modelli di
laboratorio, sia in termini di efficacia che di sicurezza, è
necessario studiare i nuovi farmaci anche nell’uomo
attraverso un percorso di ricerca clinica
deve essere impostata secondo criteri rigorosi
1964 – la Società Medica Mondiale promulga la DICHIARAZIONE DI HELSINKI
↓
Documento fondamentale della ricerca biomedica
Definisce i principi etici della sperimentazione e la necessità del consenso da
parte dei soggetti che partecipano allo studio
- nello stesso periodo, l’agenzia americana FDA (Food and Drug Administration) ha
introdotto protocolli di ricerca clinica controllata, prevedendo l’uso del placebo
↓
≡ sostanza farmacologicamente inerte, da impiegare in un
gruppo di pazienti, in confronto al nuovo farmaco in studio,
somministrato a un secondo gruppo di pazienti
ciò costituì un passo fondamentale verso una metodologia scientifica rigorosa. 6
- fine anni ’80 → adozione, negli USA e nei Paesi Europei, delle
Good Clinical Practices (GCP)
↓
≡ linee guida che sanciscono modi, responsabilità e aspetti operativi
sulla corretta conduzione di una sperimentazione clinica
scopo -> garantire 2 aspetti fondamentali:
1. rispetto dei diritti del malato – carattere etico
2. garanzia sulla veridicità dei risultati della ricerca –carattere scientifico
al centro di queste linee guida si trovano il CONSENSO INFORMATO e il
COMITATO ETICO
- CONSENSO INFORMATO → ≡ libertà di scelta di ogni soggetto di partecipare o
meno alla ricerca, dopo aver acquisito sufficienti
informazioni
- COMITATO ETICO → ≡ organo indipendente che ha il compito di valutare e
Garantire il contenuto etico e scientifico dello studio
FASI DELLO SVILUPPO CLINICO → sono 4
1. fase I
2. fase II ≡ fase pre-registrativa
3. fase III
4. fase IV → ≡ fase post-registrativa
quindi…. 7
- Fase I
- Fase II vanno dalla prima somministrazione all’uomo fino all’immissione
- Fase III in commercio del prodotto
- Fase IV → studi esegui dopo la commercializzazione del nuovo farmaco
(farmacovigilanza)
1. FASE I → primi studi sull’uomo
Soggetti volontari sani (numero limitato -> circa 20-80)
Ricoverati in idonee unità attrezzate e sotto la
sorveglianza di personale medico con competenza in
campo di farmacologia clinica
obiettivo → - determinare la tollerabilità
- definire il profilo farmacocinetico e farmacodinamico del
farmaco
N.B.: si usano soggetti sani perché non sarebbe etico, né scientificamente
corretto, usare pazienti affetti da patologie, che non riceverebbero beneficio
alcuno dallo studio – inoltre, le risposte ottenute potrebbero essere
modificate dalla patologia esistente e dai trattamenti farmacologici
concomitanti
● studi orienta vi, non terapeu ci
2. FASE II → primi studi sul paziente (numero limitato = circa 200-400)
Obiettivo → determinare sicurezza, en tà, effetto e dosi efficaci
Suddivisa in 2 fasi: 1. Fase IIA studi non comparativi
2. fase IIB studi comparativi (controllati) in confronto
a placebo e/o farmaco attivo 8
criteri di ammissione rigidi – campioni di soggetti omogenei
- minore variabilità nella risposta
3. FASE III → estensione degli studi a casis che più ampie e meno selezionate
(condizioni il più possibile vicine a quelle dell’impiego su larga scala)
Obiettivo → dimostrare ulteriormente l’efficacia del farmaco e la sua
tollerabilità su un campione di pazienti più ampio e in
confronto a un farmaco già in commercio
studi multicentrici – vi partecipano diversi centri ospedalieri
- numero di pazienti varia a seconda della diffusione della malattia,
da alcune centinaia a migliaia
- studio a doppio cieco, randomizzato
Si usano 3 gruppi di pazienti (bracci):
- Gruppo di controllo → riceve il placebo
- Secondo gruppo → riceve il farmaco in studio
- Terzo gruppo → riceve un farmaco a vo, già venduto e noto
per quella data patologia
sia il paziente che il medico sperimentatore non sono a conoscenza del trattamento
somministrato: fiale, compresse o capsule contenenti il farmaco o il placebo sono =,
contrassegnate da un numero o da una sigla. Solo il coordinatore dello studio
conosce la natura dei trattamenti.
In caso di tossicità grave si può “rompere il cieco” e venire a conoscenza del farmaco
usato → in questo caso lo studio deve essere interro o.
Fase III → suddivisa in 2 fasi: - Fase IIIA
- Fase IIIB 9
FASE IIIA → studi esegui fino alla presentazione alle Autorità Sanitarie del
dossier di tutta la documentazione necessaria per l’autorizzazione
all’immissione in commercio
FASE IIIB → studi esegui in a esa della risposta da parte del Ministero
4. FASE IV → ≡ fase post-registrazione
Durante questa fase viene effettuata un’attività di
FARMACOVIGILANZA
↓
Si propone di valutare il rischio connesso all’assunzione dei farmaci e di
monitorare l’incidenza degli effetti avversi
obiettivi:
a) Riconoscere nuove reazioni avverse dei farmaci
b) Migliorare e allargare le informazioni su ADR sospette e note
c) Valutare i vantaggi di un farmaco su altri o su altri tipi di terapie
d) Comunicare tali informazioni per migliorare la pratica terapeutica
La sua funzione consiste, nella maggior parte dei casi, nell’approfondire le
conoscenze sul profilo di sicurezza dei farmaci in commercio
Tale pratica ha talvolta contribuito alla scoperta di nuove indicazioni terapeutiche
Es.: propanololo → usato inizialmente come an aritmico
In seguito è stata dimostrata la sua efficacia nel trattamento delle
cefalee o delle ipertensioni 10
FARMACOVIGILANZA &