Anteprima
Vedrai una selezione di 17 pagine su 80
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 1 Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 2
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 6
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 11
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 16
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 21
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 26
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 31
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 36
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 41
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 46
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 51
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 56
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 61
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 66
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 71
Anteprima di 17 pagg. su 80.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari Pag. 76
1 su 80
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PROCEDURE DI LAVORAZIONE

SCONGELAMENTO

Limiti critici: riservati

Monitoraggio: peso prodotto prelevato, peso dopo lo scongelamento

PREPARAZIONE DELLA SALINA

Limiti critici: quantità definite nella ricetta (riservata)

Monitoraggio: pesata doppia degli ingredienti

SIRINGATURA

Limiti critici: definiti nella ricetta riservati

Monitoraggio: peso prodotto prima e dopo siringatura

ZANGOLATURA

Limiti critici: definiti nella ricetta riservati

Monitoraggio: peso prodotto siringato, peso dopo la zangolatura

PORZIONATURA 32

Limiti critici: peso di ogni pezzo min. 4 kg e max 4.4 kg

Monitoraggio: numero e peso dei pezzi ottenuti

RIFILATURA E TAGLIO

Limiti critici: peso di ogni pezzo min 1.8 kg e max 2.2 kg

Monitoraggio: numero e peso dei pezzi di prodotto finito ottenuti

METAL DETECTOR

Limiti critici: assenza frammenti metallici

Monitoraggio: ogni unità di prodotto.

Oltre ai monitoraggi è necessario predisporre alcune verifiche periodiche, tra cui:

  • Taratura bilance e del metal detector
  • Manutenzione periodica della
siringatrice. Tutti i CCP devono essere oggetto di verifiche ispettive interne. Il sistema di controllo è sistema di prevenzione degli errori o non conformità rispetto ai limiti critici. Tuttavia, possono presentarsi delle deviazioni rispetto al programma, cioè il superamento dei limiti critici. Come si gestiscono? ACT→ACT Secondo la Norma UNI EN ISO 9001, a ogni non conformità rilevata dal Sistema di Controllo devono corrispondere due tipi di intervento: - Il primo tipo di intervento ha lo scopo di eliminare gli effetti negativi della non conformità del PRODOTTO (rilavorazione, riclassificazione, deroga all'utilizzo, distruzione); - Il secondo tipo di intervento ha lo scopo di eliminare nel PROCESSO le cause della non conformità per prevenire il suo ripetersi (intervento sui parametri di processo). Correzione: - azione per eliminare una non conformità rilevata (una correzione riguarda la manipolazione di prodotti potenzialmente non conformi).sicuri e quindi può essere eseguita insieme a un'azione correttiva) → ISO 22000:2005 → - azione tesa ad eliminare una non conformità rilevata ISO 9000:2005 Azione correttiva: - azione per eliminare la causa della non conformità rilevata o altra situazione indesiderabile → (l'azione correttiva include l'analisi della causa ed è intrapresa per prevenire il ripetersi) ISO22000:2005 - azione tesa ad eliminare la causa di una non conformità rilevata o di un'altra situazione indesiderabile rilevata ISO 9000:2005 In seguito a una non conformità è sempre necessario intervenire con la tenuta sotto controllo del prodotto non conforme; le "azioni correttive o preventive" si attuano solo se la non conformità è sistematica. Non sempre è possibile definire a priori il trattamento dei prodotti non conformi e le "azioni correttive o preventive", tuttavia bisogna sempre definire.della produzionedi produzione

RIFILATURA E TAGLIO

Azione correttiva: da definire dopo analisi delle cause

Prodotto non conforme: eliminazione

METAL DETECTOR

Azione correttiva: intervento straordinario di manutenzione della siringatrice

Prodotto non conforme: viene affettato

Infine, è necessario documentare:

  • limiti critici (ricetta)
  • scheda di lavorazione, quantità pesata, numero dei pezzi ottenuti peso delle rimanenze, con indicazione delle loro modalità di riutilizzo, numero dei pezzi scartati, peso e indicazione delle loro modalità di gestione.
  • Inoltre, rapporto di taratura e gestione delle non conformità.

→RECORD cosa documentare? Tutto ciò che si fa: la progettazione, le verifiche, gli interventi correttivi.

La documentazione svolge tre ruoli essenziali:

  1. fissa le regole del sistema, favorendo così comportamenti coerenti anche nell'eventuale cambiamento di ruoli e di persone;
  2. memorizza i fatti, i risultati e gli eventi permettendo di verificare i

miglioramenti o ipeggioramenti del sistema nel tempo e suggerendo quindi le modifiche necessarie;- rappresenta lo strumento di comunicazione e di trasparenza fra il sistema e i suoi interlocutoriesterni: istituzioni, fornitori, clienti→RIESAME Riesame/aggiornamento- Aggiornamento dell'attività immediata o pianificata per garantire l'applicazione delle→informazioni più recenti ISO 22000:2005- Attività effettuata per riscontrare l'idoneità, l'adeguatezza e l'efficacia di qualcosa a conseguire→gli obiettivi stabiliti ISO 9000:2005Nota: Il riesame può anche comprendere la determinazione dell'efficienza.

GESTIONE DI UN PROCESSO INNOVATIVOInput alla progettazione e sviluppoL'organizzazione deve determinare i requisiti essenziali per gli specifici tipi di prodotti e servizi daprogettare e sviluppare. L'organizzazione deve considerare:a) I requisiti funzionali e prestazionali;b) Le informazioni

derivanti da precedenti analoghe attività di progettazione e sviluppo;

I requisiti cogenti;

Le norme o i codici di condotta che l'organizzazione si è impegnata a mettere in atto;

Le potenziali conseguenze di guasto dovute alla natura dei prodotti e servizi.

Gli input devono essere adeguati, in relazione alle finalità della progettazione e sviluppo, completi e univoci. Eventuali conflitti tra gli input alla progettazione e sviluppo devono essere risolti.

L'organizzazione deve conservare informazioni documentate sugli input alla progettazione e sviluppo.

Controlli della progettazione e sviluppo

L'organizzazione deve effettuare controlli sul processo di progettazione e sviluppo in modo da assicurare che:

Siano definiti i risultati da conseguire;

Siano condotti riesami allo scopo di valutare le capacità dei risultati della progettazione e sviluppo di soddisfare i requisiti;

Siano condotte attività di verifica per assicurare che gli

  1. Output della progettazione e sviluppo
  2. L'organizzazione deve assicurare che gli output della progettazione e sviluppo:
    1. Soddisfino i requisiti di input;
    2. Siano idonei per i successivi processi di fornitura di prodotti ed erogazione di servizi;
    3. Comprendano o facciano riferimento ai requisiti di monitoraggio e misurazione, per quanto appropriato;
    4. Siano condotte attività di validazione per assicurare che i prodotti o servizi risultanti soddisfino i requisiti per l'applicazione specificata o per l'utilizzo previsto;
    5. Sia intrapresa ogni azione necessaria su problemi determinati durante i riesami o le attività di verifica e validazione;
    6. Siano conservate le informazioni documentate di tali attività.
  3. Nota: i riesami, la verifica e la validazione della progettazione e sviluppo hanno finalità differenti. Essi possono essere condotti separatamente o in qualsiasi combinazione.
e ai criteri di accettazione; d) Specifichino le caratteristiche dei prodotti e servizi che sono essenziali per le relative finalità previste e per la loro sicura e appropriata fornitura/erogazione. L'organizzazione deve conservare informazioni documentate relative agli output della progettazione e sviluppo. Cos'è l'innovazione e come farla in campo alimentare? Tre elementi fondamentali quando si fa un'innovazione nel settore alimentare sono: 1. Target group: i requisiti funzionali (un gruppo di persone a cui indirizzare l'innovazione) 2. Organizzazione: l'azienda presso la quale l'organizzazione si deve organizzare. Bisogna sapere quale è il know-how (esperienze precedenti); le procedure in atto; le risorse dell'azienda e il rischio dell'innovazione in atto. 3. Leggi pertinenti: elemento cogente; come l'innovazione ha impatto sulle leggi. Le domande che bisogna porsi sono quindi: INPUT a) Qual è il target a cui si

rivolge l'innovazione? Quali sono i requisiti funzionali del prodotto innovativo?

b) Esistono informazioni preliminari (nella letteratura? nel know-how aziendale?)

c) L'innovazione comporta un impatto sui requisiti cogenti (sull'HACCP?)

d) L'innovazione ha impatto sui codici di condotta dell'azienda?

e) Quali sono i rischi di insuccesso?

OUTPUT

Il prodotto con i suoi standard

Il processo con le verifiche

Il prodotto validato

Le fasi per l'innovazione sono: →prodotto →1. PROGETTAZIONE: cliente processo →2. SVILUPPO SU SCALA PILOTA, VERIFICA E VALIDAZIONE: indagini preliminari scala pilota, attività e controlli →(scaling3. SCALING-UP, VERIFICA E VALIDAZIONE: scala pilota, attività e controlli up)→ lineaproduttiva attività e controlli4. RIESAME (intervento)

Case study 1: Produzione di una bevanda con un colorante naturale: Clean Label (etichetta pulita, senza additivi).

Quali sono i coloranti sintetici attualmente utilizzati?

Che cosa il nostro prodotto vuole sostituire? Ci sono numerosi coloranti sintetici autorizzati, sono azeotropi e sono tutti molto controversi dal punto di vista della sicurezza, infatti, alcuni permessi nell'Unione Europea non sono permessi negli Stati Uniti (carnosina E122). Esiste una normativa che dice quali sono i coloranti permessi e ne dà anche un limite, una dose giornaliera accettabile (ADI). Questi problemi di tossicità sono stati studiati in uno studio molto interessante dove sono stati presi come soggetti dei bambini di 3 (153) e 8/9 anni (144) ai quali è stata somministrata una bevanda colorata con un mix di coloranti sintetici o una bevanda non colorata e poi si è studiato il loro comportamento per vedere se manifestavano iperattività o.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
80 pagine
3 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/04 Ispezione degli alimenti di origine animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tittiBLS di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Qualità e rintracciabilità nelle filiere alimentari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Lavelli Vera.