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LA SCUOLA DELLA GESTALT
Wertheimer (1880-1943)
Kohler (1886-1943)
Koffka (1887-1967)
Lewin (1890-1947)
La Gestalt si basa sulla complessità dei dati psichici, che non sono scomponibili
e non sono corrispondenti alla somma delle parti. I dati si organizzano in modo
unitario in strutture significative. Si fonda l’isomorfismo che è una identità
strutturale tra il piano dell’esperienza diretta e quello dei processi fisiologici ad
esso sottostanti. L’individuo diventa l’organizzatore dell’ambiente ed ha un
pensiero produttivo (insight). Si pensa anche che esista un rapporto tra
dinamiche psicologiche dell’individuo e l’ambiente circostante (teoria del
campo).
LA PSICOANALISI
La psicoanalisi nasce in seno alla medicina di fine ‘800 e nei primi anni del
‘900. Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, fu enormemente colpito dalle
manifestazioni di isteria alle quali aveva potuto assistere nelle conferenze del
collega Josef Breuer (esempio della paziente in sedia a rotelle che grazie
all’ipnosi riuscì a camminare, attestando l’origine non biologica di alcune
malattie). L’osservazione viene dedicata ai fenomeni psicopatologici (isteria,
nevrosi ossessiva, fobie, ecc…) portando alla costruzione di un modello
esplicativo unitario. Sarebbe dunque proprio l’inconscio, sede delle pulsioni
primordiali ad avere un ruolo fondamentale nella vita dell’essere umano,
sebbene il super-io faccia da mediatore tra ES ed IO nella vita quotidiana. I
conflitti trovano origine tra i desideri sessuali ed un’educazione repressiva. La
psicoanalisi è una tecnica di psicoterapia che evidenzia conflitti, difese e
resistenze della psiche umana. Freud divide la psiche in tre topiche:
Inconscio ricordi, pensieri, ecc… che ci comandano “senza coscienza” (non
siamo consapevoli di ciò che è presente nel nostro inconscio;
Preconscio ricordi, pensieri, ecc… che ci comandano e sono dei ricordi di cui
normalmente non siamo consapevoli di avere che si trovano nell’inconscio ma
possono essere “ripescati” e “tornare in superficie”;
Conscio tutti i pensieri, ricordi, ecc… che ci comandano e di cui noi siamo
consapevoli (ciò che pensiamo quotidianamente e viene gestito dal Super-io).
Secondo Freud esistono diverse fasi dello sviluppo psicosessuale del bambino
(si sviluppa la libido, Eros e Thanatos). Queste fasi sono:
1. Fase orale (0-18 mesi): il piacere libidico è legato alla bocca (suzione e
svezzamento);
2. Fase anale (18-36 mesi): il bambino impara a controllare gli sfinteri e
prova piacere (libido) nel defecare e nell’urinare;
3. Fase fallica (3-4 anni): l’energia libidica si sposta dalla regione anale agli
organi genitali (diventa una zona erogena) in questa fase poi, troviamo i
complessi di Elettra (femmine) ed Edipo (maschi) in questi due complessi
si forma un odio verso i genitori con lo stesso sesso per paura che l’altro
familiare voglia ucciderlo perché il bambino/a vuole sposare il genitore
dell’altro sesso (bambino ha paura che il padre voglia castralo e ucciderlo
perché il piccolo vuole stare con la madre);
4. Fase di latenza (4/5 anni-12/13 anni inizio pubertà): la libido è
dormiente e il bambino può concentrarsi su altre attività (scolastiche,
ecc…);
5. Fase genitale (inizio pubertà): sviluppa relazioni con l’altro sesso o con il
sesso stesso perché l’energia libidica si è spostata nuovamente nei
genitali.
Anna Freud approfondisce il lavoro del padre sulla psiche ed elabora il concetto
di meccanismo di difesa, cioè una reazione dell’IO con la quale ci protegge da
richieste libidiche troppo intense che non riesce a fronteggiare direttamente.
IL COMPORTAMENTISMO
Il comportamentismo nasce nel 1913 con la pubblicazione dell’articolo
“psychology as the behaviorist views it” ad opera di Watson e si differenzia
dalla psicoanalisi per la focalizzazione sui fattori osservabili, vedendo il
comportamento dell’essere umano come una risposta agli stimoli ambientali.
Le sue origini, tuttavia, sono da attribuirsi ai primi esperimenti di Pavlov,
fisiologo ed etologo russo che nel 1903 studiò come determinati stimoli
influenzassero il comportamento ambientale. Pavlov, infatti, fu il primo a
parlare dei riflessi condizionati, cioè risposte comportamentali a determinati
stimoli dell’ambiente, in uno dei suoi esperimenti più famosi Pavlov fece
precedere al pasto dei suoi cani il suono di un campanello, notando che la
salivazione negli animali aumentava presentando solamente il suono della
campanella. Dopo un certo numero di ripetizioni gli animali avevano dunque
associato il suono della campanella con il pasto e dunque la loro salivazione
aumentava anche solo con il suono del campanello ed è così che si è scoperto il
riflesso condizionato.
Cos’è la percezione
La percezione è la complessa sequenza di processi mediante i quali prendiamo
le informazioni ricevute dei nostri sensi e poi le organizziamo e le
interpretiamo, il che a sua volta ci permette di vedere ed ascoltare --------
La percezione vuol dire:
Percepire: riconoscere, diventare consapevoli, scoprire, identificare, individuare
e valutare:
In psicologia la percezione è ciò che entra in gioco nell’elaborazione degli
o stimoli dagli organi di senso;
Esistono principi che consentono agli individui di organizzare le proprie
o percezioni degli stimoli in strutture o forme dagli attributi costanti e
stabili;
Entrano in gioco anche il vissuto, l’esperienza ed i sistemi di significato di
o ciascun soggetto;
Il mondo che vediamo non è necessariamente una copia del mondo reale.
o
La percezione in medicina: è l’importanza della percezione per:
Effettuare diagnosi corrette;
o Saper leggere i segni anatomici e le differenze individuali dei pazienti
o ------
C’è una differenza tra sensazione e percezione:
sensazione:
Risposte a stimoli provenienti dal mondo fisico da parte dei recettori
o specializzati dei diversi organi di senso;
Influenza il comportamento solo se sono trasformate in percetti.
o
PERCEZIONE:
il processo di selezione, interpretazione ed organizzazione delle
o sensazioni;
è il prodotto finale del processo finale di elaborazione delle informazioni
o sensoriali e della loro integrazione in una esperienza organica.
Sia lo stimolo fisico che la risposta fisiologica possono essere misurati con
mezzi fisici diretti mentre l’esperienza fisiologica può essere studiata solo
osservando il comportamento.
PERCEZIONE: non è una registrazione fedele degli stimoli ma riconosce,
o interpreta, elabora, codifica, organizza e da senso agli stimoli
SENSAZIONE: gli oggetti emettono energia fisica che viene recepita dai
o nostri organi di senso tramite recettori sensoriali, con processi fisici e
chimici. Gli stimoli sono tradotti in impulsi elettrici.
ESEMPI:
PERCEZIONE:
1. Luce: i raggi di luce attraversano il cristallino (che mette a fuoco);
2. Retina: fotorecettori di due tipi: coni (sensibili ai colori) e bastoncelli
(sensibili alle luci basse e poco intense);
3. FOTORICETTORE: registra i cambiamenti nelle luminosità ed invia un
messaggio alle cellule bipolari che attivano le cellule gangliorali che
trasmettono --------;
la percezione è un insieme di processi complessi, sono dei processi cognitivi e
conoscitivi, è una funzione quasi-istantaneo, identifica, riconosce, organizza, da
significato, elabora i dati sensoriali, è quali sempre un fenomeno cosciente ed è