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Emozioni nelle vittime di PTSD:
Disgusto morale (mental contamination) – sensazione di essere sporchi dentro
o
**All’aumentare la finestra temporale in cui i sintomi non ricevono un trattamento, per PTSD, aumenta
il rischio di sviluppare patologie oncologiche e cardiovascolari. Questo succede per l’eQetto
dell’indebolimento del sistema immunitario (sempre stato di allerta), e per l’eccessivo rilascio del
cortisolo procurato dal livello pressione costantemente elevato. **
Terapie per PTSD: terapia di esposizione
BED (binge eating disorder): anoressia nervosa, bulimia nervosa…
Muscle dysmorphia o anoressia inversa: colpisce più al maschile che al femminile. Costante
preoccupazione con la massa muscolare. Hanno una dipendenza dall’allenamento fisico
Allucinazione
Allucinazione uditiva
o Allucinazione visiva
o Allucinazione somatosensoriale o cinestesica (es: sentire dei lillipuziani che
o camminano sulle braccia)
Allucinazione olfattiva
o
Modello cognitivo-comportamentale (ABC model – Activating event, Beliefs, Consequences): (A)
una situazione succede, (B) un pensiero della situazione è interpretata, (C1) una emozione occorre
come risultato del pensiero e (C2) un comportamento è svolto come risultato della emozione.
Situazione Pensiero Emozione Comportamento
Cosa succede quando una persona ha un disturbo psicopatologico? -> Triangolo cognitivo
Triangolo cognitivo: un circolo vizioso, fatto di pensieri, emozioni e comportamenti che si rinforzano
tra di loro. I comportamenti possono essere manifesti (overt) o non manifesti (covert, es: rimuginio, un
comportamento mentale)
**Il rimuginio è una catena di pensieri dall’impronta catastrofica, il contenuto è SEMPRE negativo,
orientato al futuro e a cose che sfuggono al completo controllo. Una frase che inizia con “e se?”si
tratta di rimuginio. Es: “E se all’esame mi chiedessero qualcosa che non so?” **
Le distorsioni cognitive: inconsapevole per guardare se stessa, gli altri e il proprio corpo.
Pensiero tutto o nulla
o Attrazione selettiva: “Tutti mi hanno fatto i complimenti tranne Marta”
o Ipergeneralizzazione: Un voto basso all’esame e la persona conclude che non vale niente
o Doverizzazioni: Come lei dovrebbero comportarsi
o Disturbi psicotici: delirio, la persona è fortemente convinta di quello che pensa, nulla convince
o del contrario
Delirio di grandezza
§ Delirio erotomaniaco
§ Delirio di persecuzione
§
Personalizzazione
o
Ansia parossistica episodia – Attacco di panico, non più che 10 minuti
DOC – Disturbo al quale il paziente è consapevole che il rituale svolto è irrazionale. Paura di
contaminarsi facendo qualcosa, toccando qualcosa o stringendo una mano.
Ipocondria – Pensieri ripetitivi riguardanti la possibilità di sviluppare una patologia degenerativa nel
tempo. È la paura di avere una malattia
Modello di Kluber-Ross (Fasi di luto)
1º = Shock e negazione (confusione, paura, senso di colpa, evasione)
o 2º = Rabbia (frustrazione, ansietà, irritabilità, vergogna)
o Stadi del processo
3º = Depressione e distacco (mancanza di energia, impotenza,
o di lutto
sconvolgimento, insoddisfazione)
4º = Dialogo e confronto (cercare gli altri, voglia di raccontarsi, lotta per cercare
o un senso per ciò che è capitato, nuova forza, sicurezza, autostima, senso)
5º = Accettazione (cercare alternativa, un nuovo piano al suo posto)
o
Possibile domanda di esame: dettaglia il modello di Kubler Ross con qualche esemplificazione
clinica.
Alessitimia – Non si ha accesso alle emozioni, non si sa come descriverle. Può essere considerato un
fattore di rischio per autolesionismo. Due metodi per misurazione
Un questionario denominato “Toronto alexithymia scale tas-20”: scopo di confrontare una
o persona per sapere su quanto si sente confidente nell’identificare, verbalizzare e regolare le
proprie emozioni.
Metodo osservativo attraverso un’intervista
o
Autolesionismo – Si è tagliato. Fattori che innescano questi eventi:
Sollievo da pensieri o emozioni dolorosi, vissuti di abbandono e non amabilità.
o Bisogno di calmare un senso di vuoto o noia
o Richiesta di aiuto
o Fattore di rischio: alessitimia + presenza di una predisposizione alla depressione.
o
Disturbo di panico (DSM-5) “Paura della paura” – È il ripetersi di attacchi di panico nella settimana
associati ad una intensa e persistente preoccupazione di avere nuovi attacchi come quelli già avuti in
luoghi simili. Accanto a questo abbiamo l’evitamento di situazione che fanno scattare e hanno fatto
scattare l’attacco di panico, situazione simili e per generalizzazioni dei luoghi, per esempio, che sono
aQollate.
Agorafobia (disturbi d’ansia) – Il significato che la persona attribuisce al un luogo in termini di quando
puoi uscire dalla situazione
Attacco di panico (Ansia parossistica episodica) – Una ansia che porta con sé attivazione
fisiologica di una serie di cambiamenti nel corpo con molta intensità e episodica, durazione tra 15-
20min. Può essere paucisintomatico (pochi sintomi, 2 e 3) o multi sintomatico. Sintomi:
Nausea, palpitazioni, sudorazione, sensazioni di squilibrio o di svenimento, paura di morire,
o derealizzazione e la depersonalizzazione.
Possibile domanda di esame: articolare con il modello cognitivo comportamentale di Beck (ABC)
come funziona e si autoalimenta nel tempo il disturbo di panico.
Sensibilità all’ansia – Predispone allo sviluppo di disturbo di panico. Segnali:
Preoccupazioni fisiche
o Preoccupazione sociali
o Preoccupazioni cognitive
o
Terapia cognitivo comportamentale (Young) – Secondo Young, ognuno quando è bambino ha bisogno
di veder riconosciuti 5 principali bisogni universali di infanzia:
1. Sicurezza, stabilità, cura ed attaccamento;
2. Spontaneità e gioco (passo essenziale per sviluppare empatia);
3. Autonomia;
4. Limiti realistici;
5. Libertà di esprimere bisogni ed emozioni.
Per Young esisterebbero 18 schemi di base maladattivi precoci:
1. Schema di autosacrificio: libertà di scrivere le nostre emozioni e caratterizzerebbe le persone
che vivono le relazioni aQettive sacrificando i propri bisogni al servizio di quelli altrui.
2. Schema di abbandono: caratterizzerebbe quelle persone che vivono nel terrore di poter
perdere l’altro, i loro sentimenti.
3. Schema fallimento: caratterizza chi vive nel terrore di poter sbagliare e di poter aver sempre
sbagliato nella vita
4. Schema di difetto e vergogna: caratterizza quelle persone che se sentono difettose, diverse e
sbagliate
5. Schema di ricerca della approvazione: ti senti bene solo se le persone ti dicono che stai bene.
6. Schema di sfiducia e abuso: caratterizza chi vive le relazioni aQettive nella tremenda paura di
essere ingannato dagli altri
7. Schema di grandiosità e pretesa: la convinzione irrefrenabile di essere più grande degli altri,
depositario di diritti grandiosi speciali e privilegiati
Como possiamo aiutare una persona che ha pensa di avere un infarto ogni volta che il cuore batte
forte nel supermercato? -> Confrontare la persona con situazioni dove il cuore batte forte anche in
situazioni piacevoli, per esempio andare in bicicletta.
Terapia di esposizione (solo per agorafobia) -> Consiste nell’incoraggiare la persona attraverso una
gerarchia, si chiama una classifica di situazioni, dalle più ansiogene alle meno ansiogene.
Terapia di esposizione enterocettiva (paziente con disturbo di panico)
Sindrome da burnout – Una condizione di stress lavoro
Disturbo di conversione – Temporanee paralisi degli arti inferiori o superiori per eQetto di stress o
quando la persona si trova in eQetto di stress.
Disturbo Fittizio – Una falsificazione intenzionale di sintomi fisici mirata a ottenere vantaggi
secondari.
**Nel disturbo del panico è di farmi trovare preparato all’improvviso, nell’ipocondria è di essere sicuro
al 100% che non si sono sbagliati. **
Tattica per sfuggire al rimugino è Worry time: prendi un appuntamento con il rimuginio, stabilisci un
orario dal quale iniziare a rimuginare e, non lo fare fino a quel momento, rimanda.
**Nel disturbo di panico è la paura della causa fisiologica (batticuore, della sudorazione)
Possibile domanda dell’esame: “Dettagliare le distorsioni cognitive tipiche dell’ipocondria””Provare
ad argomentare la storia infatile di queste persone. Da quali ferite traumatiche vengono segnate e di
conseguenza quali sono i copioni interpersonali che mantengono nel tempo il disturbo?” “Descrivi le
trapppole comunicative che il paziente con ipocondria, in modo più o meno consapevole, tende al
malcapitato medico”
BIG T: si presenta quando l’evento è acuto, uno solo e implica presenza emozionale (es: violenza).
LITTLE T: sono eventi minori che hanno una potenza emozionale semplicemente meno intensa ma
che ripetuti nel tempo formano un eQetto cumulativo (es: bullismo)
Come si interviene con la PTSD: terapia di esposizione prolungata in immaginazione ->
contestualizzando la situazione. Si cerca di ricreare la situazione. Ci sono due obiettivi:
Promuovere l’estinzione: riduzione della risposta condizionata di ansia, paura…
o Ristrutturazione cognitiva: un’alterazione del modo di pensare verso il mondo
o
Complex PTSD - disregolazione emotiva (la persona non ha imparato e non è in grado di dare nome
alle proprie emozioni). Hanno la tendenza a crede che la vita non abbia più senseo. L’unico modo per
comunicare il dolore è con sintomi fisici, che possono essere caratterizzate anche da un’inlcinazione
suicida e da un sintomi che sconfina nei quadri dei disturbi alimentari.
PASS (Sindrome da Alienazione Parentale) : in cui il genitore alienante porta il figlio a dimostrare astio
verso il genitore definito alienato.
Violenza assistita -> Copione transgenerazionale
ADHD – Agiti rabbiosi e aggressivi, iperattività, forte distraibilità, diQicoltà a rispettare regole e la
dignità dell’altro.
5 elementi che descrivono una crescita post-traumatica:
1. Quando si riceve una diagnosi importante, si impara che è meglio stare con gli altri, ricevere un
supporto ed essere di aiuto -> Maggior connessione con gli altri
2. Che ci sono nuove possibilità in quella vita -> Intravedere nuove possibilità
3. Avviene una focalizzazione sulle risorse personali
4. Cambiamento spirituale
5. Valorizzazione della vita
Emetofobia – Paura di vomitare
DSM – 5 -> Tra i disturbi da sintomi somatici , fattori psicol