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Estratto del documento

Il pensiero è un processo mentale con il quale si possono elaborare delle rappresentazioni

mentali. Le immagini mentali vengono percepite dal cervello tramite input nervosi. Il concetto

è l'insieme delle caratteristiche che accomunano un gruppo di esempi. Il prototipo è l'insieme

delle caratteristiche dei migliori esempi di un concetto.

Il modello di categorizzazione di Rosh è verticale (sovraordinato, base e subordinato) e

orizzontale.

Il ragionamento può essere deduttivo o induttivo.

Il ragionamento deduttivo è tipo il sillogismo (tutti gli uomini sono mortali, Socrate è un uomo

quindi è mortale).

Il ragionamento induttivo (ho visto tre palline blu nel sacco quindi tutte le palline del sacco

sono blu) va dal particolare al generale). Tra i bias cognitivi di questo ragionamento sono:

euristica della rappresentatività (se alla roulette esce il rosso tante volte penseremo che non

uscirà più il nero); euristica della disponibilità (se accade un evento più frequentemente di un

altro crederemi che l'altro non si verificherà più); euristica dell'ancoraggio (quando pensiamo

che la prima impressione che abbiamo di una persona sia corrispondente alla realtà) e

effetto framing (quando dobbiamo prendere una scelta e decidiamo di fare una cosa perché

è stato convincente il modo in cui ci è stato parlato di quella cosa).

Alcuni bias cognitivi si verificano quando a problemi semplici cerchiamo soluzioni

complesse.

Lezione n°18: il problem solving

Il problem solving è la capacità di risolvere i problemi. Ha tre caratteristiche: rilevazione del

problema, rappresentazione del problema e ricerca della soluzione. Ci sono

fondamentalmente cinque principali metodi risolutivi: generazione di idee, nuove

combinazioni, analogia, ristrutturazione e trasformazione.

Nella teoria del doppio codice, i dati del nostro problema possono essere interpretati in due

modi: il messaggio dato e quello effettivo, ovvero ciò che viene detto e ciò che implica.

L'informazione può essere decodificata con ciò che ha maggior probabilitá di successo o con

ciò che ci fa riflettere sul fatto che il problema non esiste realmente ma è frutto della nostra

immaginazione (paranoia).

L'insight è una soluzione istantanea.

Il processo di problem solving comprende 5 fasi; preparazione, messa da parte,

ragionamento consapevole, insight e verifica.

Tra le strategie di problem solving, abbiamo: processi di acquisizione delle conoscenze,

componenti di prestazione, metacomponenti (identificazione del problema, definizione del

problema e scelta del procedimento, formulazione di strategie, formulazione delle

rappresentazioni mentali e esterna dell'organizzazione dei problemi e delle informazioni a

esse associate, allocazione delle risorse, monitoraggio del procedimento e valutazione delle

soluzioni.

Un metodo per affrontare e risolvere un problema è l'algoritmo (valuta tutte le possibilità) e si

divide in depth first (prima la profondità: dallo stato successivo si va avanti fino alla

soluzione) e breadth first (prima l'ampiezza: dallo stato iniziale si procede al successivo fino

alla soluzione).

Un altro metodo è l'euristica (esamina solo alternative con buona probabilità di successo).

Tra i criteri di applicazione delle euristiche: problema scomponibile in più parti le cui soluzioni

si avvicinano all'obiettivo finale e processo di soluzione diviso in tappe che avvicinano

all'obiettivo finale. Ad esempio: accontentamento, analisi mezzi/fini, pianificazione, hill

climbing (mossa per volta), ricerca casuale (genera test, prove ed errori), riduzione

progressiva (riduce il problema in più problemini semplici) e ricerca all'indietro (si parte dalla

soluzione finale per capire come è stato risolto il problema).

Il pensiero nei ragionamenti è ostacolato dalla rigidità (rigidità di forma, di struttura,

funzionale, del procedimento, di contesto e di impostazione), dalla meccanizzazione

(ripetere la stessa strategia in situazione simili a scapito di una migliore), dalla pregnanza

(quando ci si limita alla prima soluzione che si trova senza cercare qualcosa di meglio), dalla

codifica verbale ingannevole (incomprensione del problema).

Lezione 19: la creatività

Si è sempre pensato che creatività fosse sinonimo di genio e che fosse solo riferito

all'ambito artistico e musicale ma in realtà questi miti sono stati abbattuti grazie agli studi

condotti del Novecento.

Sono stati distinti 5 tipologie di creatività: espressiva, produttiva, inventiva, innovativa ed

emergente.

Secondo Vygotskij il processo creativo si svolge seguendo queste fasi: recezione,

memorizzazione, accumulo di input dell'ambiente e dell'esperienza, scomposizione del

materiale, analisi di ogni singola parte, rielaborazione interna.

Il pensiero divergente è un tipo di pensiero produttivo, fluido, flessibile, originale, elaborativo

e valutativo.

Le caratteristiche della creatività sono: capacità di esprimere ed elaborare contenuti emotivi,

capacità di accettare i punti di vista altrui, capacità si aprirsi a livello di esperienze ma anche

verso le emozioni altrui, capacità di stabilire comunicazioni funzionali e aperte, capacità di

cercare soluzioni di fronte ad un problema emotivo, buona autostima, socialità, sicurezza,

flessibilità, perseveranza, motivazione, usare tutti i sensi nell'osservazione, sorvolare

sull'ovvio, adattamento all'ambiente, utilizzo di più canali espressivi, capacità di assumere

più punti di vista, distanziarsi dal problema, vedere relazioni remote, ristrutturazione del

campo e coesione di gruppo.

Gli ostacoli allo sviluppo di un pensiero creativo possono essere a livello emotivo relazionale

(paura di sbagliare, paura del giudizio altrui), a livello percettivo (difficoltà nel vedere la

relazione causa effetto), a livello personale (timidezza, scarsa autostima), del contesto

(critiche, ironia).

Lezione n°20: il pensiero per analogia

Nel pensiero analogico si scambia qualche caratteristica di una situazione familiare con una

meno familiare. Quando ciò avviene i termini scambiati vengono esplicitati (al contrario della

metafora).

Un'analogia può essere valutata secondo due parametri: il grado di somiglianza superficiale

e il grado di somiglianza profonda. Ci sono alcune eccezioni: somiglianza letterale, identità,

apparenza, astrazione e accostamento.

L'analogia classica (alto:basso=magro:grasso) mette in relazione due termini di paragone.

L'analogia può essere applicata come completamento di analogie, proiezione analogica e

problem solving analogico.

L'analogia segue questi passaggi per essere creata: fase di accesso o ricerca, fase di

proiezione o applicazione e fase di verifica. Abbiamo la codifica, l'inferenza, il mapping,

l'applicazione, la giustificazione e la risposta.

Tra i modelli teorici del pensiero per analogia ci sono il modello del contrasto, il modello

pragmatico e il modello strutturale.

Le potenzialità del pensiero analogico sono: economicità, redditività, integrazione,

predittività, comprensibilità.

Le analogie possono essere personali, dirette, simboliche, fantastiche.

Lezione n°21: l'intelligenza

L'intelligenza è stata definita nel corso della storia in diversi modi (capacità di comprensione,

adattamento ecc.) ma ancora oggi è difficile dare una definizione univoca. L'intelligenza non

è un'abilità che si riferisce solo ad un campo ma a tanti altri (come ha affermato anche

Gardner grazie alla sua teoria dell'intelligenza multiple). Il modo di vedere l'intelligenza

cambia molto in base alla cultura e alla nazione di riferimento.

Lezione n°22: teorie dell'intelligenza

Ci sono 5 teorie sull'intelligenza: quella bifattoriale, secondo la quale c'è un fattore g che

riguarda un'abilità generale suddivisa in più fattori s che riguardano delle abilità specifiche.

Secondo le teorie globali-maturative, l'intelligenza è qualcosa che si sviluppa con

l'evoluzione. Secondo le teorie multicomponenziali, l'intelligenza è formata da più

componenti che non possono essere valutate con il semplice concetto del QI. Le teorie

gerarchiche vedono l'intelligenza a metà tra la visione unitaria e quella multipla. Le teorie

cognitive valorizzano il ruolo della memoria di lavoro.

Secondo la teoria delle abilità primarie, fanno parte dell'intelligenza: comprensione verbale,

fluenza verbale, abilità numerica, visualizzazione spaziale, memoria, ragionamento e

velocità percettiva. Secondo l'investment theory, ci sono due forme di intelligenza: quella

fluida (capacità di elaborare l'informazione, memorizzarla e ragionarci su) e quella

cristallizzata (le informazioni acquisite). Secondo la teoria di Sternberg, l'intelligenza efficace

è caratterizzata dai meccanismi mentali su cui poggia le basi, il modo in cui questi ultimi

fanno si che le persone si adattano all'ambiente e il ruolo dell'esperienza nel processo di

adattamento.

Dweck vede l'intelligenza attraverso due visioni: entitaria (l'intelligenza è qualcosa di rigido,

fisso e immutabile) e incrementale (l'intelligenza si può modificare e ampliare).

Lezione 25: le emozioni

Le emozioni, secondo alcune teorie, sono delle reazioni agli stimoli ambientali. La teoria

dell'appraisal (valutazione) crede che tutti noi valutiamo gli stimoli prima di sperimentare le

emozioni. Lo stimolo che provoca le emozioni (stimolo emotigeno) secondo Frijda, si genera

attraverso due processi che sono governati dalle seguenti leggi: significato situazionale (le

emozioni cambiano a seconda dei valori di riferimento) e interesse (le emozioni sono

mediatori tra il mondo esterno e il mondo interno).

L'appraisal può essere primaria (prima valutazione della situazione, in maniera automatica e

limitata), secondaria (processo più elaborato, che vede la situazione nel profondo e utilizza

delle strategie per affrontare l'evento, coping) o re-appraisal (valutazione del cambiamento

subito dalla relazione individuo-ambiente, è un processo col quale si gestiscono e si

regolano le emozioni).

La valutazione delle emozioni varia in base a: novità, piacevolezza, pertinenza, coping e

compatibilità con le norme sociali e l'immagine di sé.

La teoria controllo-valore indica che prima di provare un'emozione avviene la percezione di

controllo (come e quanto riesco a controllare l'emozione e il valore (in riferimento a ciò che

accade, all'evento ch

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Publisher
A.A. 2024-2025
22 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Geronimo332 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell' apprendimento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Cantoia Manuela.