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FADING.

-riduzione prompt diretto

-fading in elementi ambientali

ESTENSIONE DI RISPOSTA

GENERALIZZAZIONE

Prima cosa da dover fare è controllare che l’insegnante ci abbia detto una cosa vera,

quindi dobbiamo controllare l’entità del problema. Come si fa?

Dobbiamo definire i comportamenti target che vogliamo osservare.

Per esempio l’aggressività è una molteplicità di comportamenti: -calci; -insulti; ecc..

Ma consiste anche in un molteplicità di tempi. Dobbiamo a questo proposito definire

le STRATEGIE DI REGISTRAZIONE DEI DATI.

Nel momento in cui voglio fare una registrazione dell’aggressività ho bisogno di una

REGISTRAZIONE DI INTERVALLI TEMPORALI:

-facciamo una preregistrazione in cui con intervalli di 10 secondi annunciamo lo

scadere di un segmento temporale: 1………2………3………4….

-osserviamo il bambino e ascoltiamo contemporaneamente la registrazione audio che

ci scandisce il periodo di osservazione. Allo scadere di ogni periodo segniamo un + o

un – a seconda che il bambino abbia manifestato o meno un comportamento

aggressivo preliminarmente pensato come comportamento target.

Esempio:

TIRA I CAPELLI: 1…………2…………..3…………..4…………..5………

- + + + +

In questo modo eventi che sono più lunghi e si estendono su intervalli diversi

vengono segnati più di una volta.

Questo sistema è detto sistema ad intervalli temporali parziali continuativo (infatti

non esclude nessun intervallo)

Una delle conoscenze acquisite fino ad ora è che il bambino abbia un effetto positivo

ancora maggiore rispetto a quello dell’aggressività con comportamenti antiaggressivi

e socialmente accettabili. Quindi non dovremo fare un travet solo di quei

comportamenti che reputiamo facenti parte dell’aggressività, ma anche i quei

comportamenti che invece sono socialmente accettabili e quindi sui quali agire in

maniera positiva per rinforzarli.

Possiamo immaginare il bambino occupato nel contesto classe inattività costruttive

alternative positivamente all’aggressività come ad esempio:

-pulire un banco

- fare un servizio per la maestra

-ecc..

Quindi in definitiva si devono creare due mappature, una per l’aggressivitò e una per

i comportamenti socialmente positivi. 44

Che tipo di comportamenti possiamo vedere:

supponiamo che il bambino sia in grado di:

-colorare da solo

-prestare materiale

-Aiutare la maestra a distribuire materiale

-rimettere a posto del materiale

-svolgere compiti che lo tengano alla presenza di altri bambini.

Se l’insegnante dà 7/10 istruzioni particolari e il bambino compie solo 2 di quelle

istruzioni, abbiamo un comportamento costruttivo molto precario e uno distruttivo

particolarmente sostenuto.

Allora come potremo cominciare?

Con delle piccole attività che si svolgono in una piccola sezione della classe.

Il bambino dovrebbe portare a un gruppetto di bambini del materiale.

Se il bambino è restio lo aiutiamo.

Fatto il compitoeffetto positivo (precedentemente verificato con screening di

preferenze)

Ricevendo di volta in volta il rinforzo, possiamo sperare che il bambino diventi

autonomo, riducendo cosi prima il prompt diretto e dopo il prompt ambientale

(aumenteremo il numero dei bambini a cui portare materiale).

Generalizzazione: il bambino dovrà essere in grado di eseguire il comportamento sia

nella sua classe che in una diversa, quindi variano il contesto e le persone dovremo

ottenere che il bambino sia in grado di eseguire ugualmente il compito assegnatogli.

Quali possono essere i passaggi successivi in questo tipo di programma?

Abbiamo detto che finora l’operatore dà queste istruzioni e il bambino le

eseguerinforzoeffetto positivoaumentiamo i bambinifadingrientro

contesto classe.

Cosi però abbiamo risolto solo la possibilità di interazione senza comportamenti

aggressivi. Ma non abbiamo eliminato il problema dell’isolamento.

E quindi si procede come nel caso del 19.11.2007.

Lezione del 21.11.2007

VARI SISTEMI DI REGISTRAZIONE DATI

Abbiamo visto il sistema di registrazione ad intervalli parziali.

Oggi vedremo altri sistemi.

• Per la sindrome dell’iperattività possiamo utilizzare dei sistemi di registrazione

degli eventi e/o ad intervalli parziali? Probabilmente no. Perché? Perché se

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registrassimo tutti quegli intervalli positivi in cui almeno per un po’ il bambino

è rimasto calmo, ci ritroveremmo molti intervalli positivi ma ce in realtà ci

sviano dalla diagnosi di partenza. Allora si lavora con REGISTRAZIONE

AD INTERVALLI TOTALI:in essa registriamo un + solo se l’individuo

presenta un comportamento per l’intera durata dell’intervallo.

• Un’altra procedura di registrazione: REGISTRAZIONE DI DURATA:

registro durante il tempo in cui il bambino sta attento, smetto di cronometrare

quando il bambino non è più attento.

Quando registriamo i dati dobbiamo scegliere e gestire i metodi in modo tale da

ottenere l’attendibilità dell’osservazione.

• Altra procedura: ammettiamo di voler osservare un bambino che ha il

problema fisico del controllo della saliva.

• Si può usare la REGISTRAZIONE A FINE INTERVALLO: Se guardiamo

il bambino e abbiamo degli intervalli di dieci secondi, non dovremo guardarlo

per tutta la durata dell’intervallo, ma solo alla fine. Questo sistema è meno

accurato degli altri due, ma è più pratico.

Comportamento target:

-analisi delle componenti specifiche che possono essere considerate parte integrante

del comportamento generale che vogliamo prendere in esame.

- deve anche definire i comportamenti che vogliamo potenziare e non solo quelli che

vogliamo debellare. Per far ciò devo creare una mappatura di comportamenti

prosociali e per esser sicuro devo anche registrarli.

Supponiamo di avere una bambina che sta solo con un’altra bambina.

PROMPT (DIRETTO & AMBIENTALE)

FADING (Riduzione prompt diretto & fading in elementi ambientali9

ESTENSIONE DELLA RISPOSTA

GENERALIZZAZIONE

IL nostro scopo è far sì che la bambina sia capace di avere una prossimità con gli

altri. Però dovremmo definire questo comportamento target e registrare i dati.

Questo tipo di isolamento dobbiamo codificarlo, quindi dobbiamo trovare elementi

specifici di questo comportamento.

Potremmo guardare durante la mattino nel contesto classe (la bambina ha 5 annui e

va all’asilo) e ci renderemmo conto per esempio che l’isolamento consiste nel fatto

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che non ha vicinanza fisica con altri bambini per più di 1/2 secondi esclusa la

bambina con cui si trova bene.

Basterebbe questo per definire il comportamento target ma potremmo voler sapere

anche comportamenti di aggressività e allontanamento.

Che sistema andremo ad usare per verificare i dati?

La registrazione ad intervalli totali di dieci secondi controllando in quanti di questi

intervalli la bambina è in prossimità fisica con altri bambini che non siano la bambina

con cui riesce a stare.

Molto probabilmente la nostra vaseline ci dirà che la bambina non ha rapporti con

altri bambini.

Allora magari potremmo diminuire il tempo tra un intervallo e l’altro, ma non

cambierebbe granchè.

Infatti alla fine in ogni intervallo comunque avremo risultati negativi.

Ora come agiamo?

Gioco parallelotavolo con le due bambine che riescono a stare insiemetavolo con

un’altra bambinafading delle distanze tra i due tavoli.

Poi potremmo sostituire la bambina in più con un’altra bambina oppure metterle

insieme in modo da far espletare la risposta della bambina con problemi anche in

presenza di altri bambinigeneralizzazione.

Trasportiamo gradualmente la messa in scena in classe. Ora possiamo riverificare

attraverso registrazione ad intervalli totali. Se per interi intervalli la bambina rimane a

giocare tranquilla con gli altri allora abbiamo ottenuto un effetto significativo nel

nostro processo di intervento.

La prossimità implicava la presenza di un’altra persona nel giro immediato (sedia

accanto o stesso tavolo) in modo tale che la vicinanza fisica ci fosse ma senza

contatto.

Ora vorremmo che i fosse contatto fisico. Come agiamo?

-cambiamo gioco;

-cooperazionealmeno tre di questi bambini devono alternarsi nel mettere pezzi di

un gioco. Poi potremmo alternare i bambini. Eventualmente potremmo inserire dei

turni in cui ci siano la bambina con problemi di isolamento con tutti gli altri e la

bambina con cui precedentemente riusciva a stare, solo a guardare o a fare un gioco

diverso.

Altro caso:

Supponiamo che un bambino della prima elementare confonda le lettere D-B:

1. lo scopo è quello di aiutarlo a discriminare tali lettere correttamente;

2. anche in questo caso si prevede l’uso di prompt per assicurare la

risposta; 47

3. il prompt potrebbe consistere nell’ingrandire vistosamente una delle due

lettere 8per esempio la D)

4. la situazione di apprendimento prevede la presenza delle due lettere con

il prompt (ingrandimento della D) ed il rinforzo per le risposte corrette;

5. le risposte corrette in questo caso sarebbero la puntualizzazione della D

a ciascuna del prove;

6. quando il bambino risponde correttamente in maniera consistente si può

procedere con il fading out del prompt;

7. questo processo consiste della riduzione graduale dell’ingrandimento

della D;

8. il fading continua fino a che le due lettere sono di grandezze identiche;

9. se a quel punto il bambino puntualizza la D senza errori vuol dire che ha

appreso. 48

Lezione del 26.11.2007

Fading out di un prompt fisico quale puntualizzare una lettera:

allontanare gradualmente il dito dalla lettera in maniera che l’indirizzamento diventi inferiore.

Dilazionamento di un prompt come sopra:

all’inizio presentiamo le sue lettere indicando immediatamente la lettera a cui vogliamo che il

bambino risponda e pretendiamo che il bimbo risponda subito. Successivamente presentiamo le due

lettere e dopo un pò di tempo indichiamo la lettera. Se il bambino aspetta la nostra puntualizzazione

vorrà dir che non sa rispondere da solo. Se invece risponde da sé continuiamo dilazionare (tempo

sufficientemente lungo per rispondere da sé).

CLARK L.HULL (1884.-1952)

E’ il grande teorico nella psicologia dell’apprendimento. Sottoscrive il concetto di legge dell’effeto

di Thorndike: parla direttamente di rinforzo primario. Il concetto lo porta ad affermare che

quando una risposta è seguita da una dimin

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
67 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher annie_13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'apprendimento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Lancioni Giulio.