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LA GIUSTA DISTANZA EMOTIVA DEL MEDICO
Necessaria perché dobbiamo preservare la nostra salute mentale. - comunicare senza farlo in maniera asettica Dobbiamo (ci rafforza ma assumo una distanza eccessiva) - Se siamo troppo coinvolti il rapporto con il pz può essere influenzato in modo negativo dai nostri sentimenti - Se siamo alla giusta distanza emotiva riusciamo a risolvere il conflitto tra estremità e intimità senza averedisequilibri eccessivi
CAPACITA’ DEL PZ DI GESTIRE LE INFORMAZIONI CHE RICEVE
Tutto dipende dal suo - Combattivo Tipico di quei pz che vogliono controllare tutto e vogliono avere più informazioni possibili - Fatalistico Tipico di chi lascia agli altri la gestione dei loro problemi - Alexitimico condizione di ridotta consapevolezza emotiva, E’ un costrutto psicologico che descrive una che comporta sia di riconoscere sia di descrivere verbalmente i propri stati emotivi e quelli altrui. l’incapacità
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di difesa. Alcuni pazienti possono reagire cercando di negare o minimizzare la gravità della diagnosi, mentre altri possono sviluppare una reazione di rabbia o frustrazione. Alcuni pazienti possono anche sperimentare una reazione di depressione, sentendosi sopraffatti dalla notizia. È importante notare che la reazione del paziente alla comunicazione della diagnosi può variare notevolmente da individuo a individuo. Alcuni pazienti possono accettare la diagnosi e cercare di adattarsi alla nuova realtà, mentre altri possono lottare nel processo di accettazione. È fondamentale che i professionisti sanitari siano consapevoli di queste possibili reazioni e siano in grado di fornire un supporto adeguato al paziente durante questo periodo critico. La comunicazione della diagnosi dovrebbe essere fatta con sensibilità e empatia, fornendo al paziente tutte le informazioni necessarie per comprendere la sua condizione e le opzioni di trattamento disponibili. In conclusione, la comunicazione della diagnosi può essere un momento molto stressante per il paziente. È importante che i professionisti sanitari siano preparati per gestire le diverse reazioni emotive che possono emergere e fornire un supporto adeguato al paziente durante tutto il processo diagnostico.difesa:
- Razionalizzazione (cercare un’informazione maggiore)
- Parlare con altri delle proprie preoccupazioni (Affiliazione)
- Sottovalutar la gravità della diagnosi (Acting-out)
- Prendersela con qualcuno o qualcosa (Proiezione)
- Subire passivamente l’inevitabile (Rassegnazione)
Dopo l affannosi ci saranno diversi possibili stili di adattamento:
- infermità e disperazione (elevato livello di ansia e depressione, convinzione di scarso controllo sugli eventi con atteggiamento di rinuncia e scarsa aderenza della terapia)
- Fatalismo (bassi livelli di ansia e depressione, convinzione di avere scarso controllo sulla situazione, accertamento rinunciatario che influisce negativamente)
- Preoccupazione ansiosa (elevata quota di ansia, esistenza centrata sulla presenza del cancro, ricerca di rassicurazione o fuga dal contesto di cura per l’ansia)
- Spirito combattivo (livelli di ansia e demoralizzazione congrui, convinzione del controllo con buona aderenza alla terapia)
essere soli————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————&mdash
greca=> prendersi cura delle difficoltà emotive della persona (Templi di Esculapio per accogliere i malati e interpretare i sogni come indicazione degli Dei/ Medicina Ippocratica con cui bisognava ristabilire l’equilibrio trasangue, flemma, bile gialla, bile nera)- 1872
Tuke=> introduce il concetto della psicoterapia come “guarigione del corpo mediante le funzioni psichiche delpz”- 1882
Berhnaim=> ipnosi definita come stato alterato di coscienza prodotto dalla suggestione, che può anche avere implicazioni terapeutiche- 1800
Charcot=> primo neurologo che riflette sugli aspetti emotivi e psicologici di fenomeni di interesse tipicamente neurologico (es. paralisi motorie), ipotizzando che le sindromi isteriche ed i loro sintomi somatici fossero comprensibili e inquadrabili in base alla comprensione delle esperienze affettive del pz- 1889
Van Eden=> usa il termine psicoterapia per indicare la guarigione del corpo mediante la mente
coadiuvatadall'impulso di una mente sull'altra- Fine 800 inizio 900 Freud=> articola la teoria del ruolo dell'inconscio nei processi psichici individuali all'interno diuna più ampia teoria della mente.- Primo 900=> si sviluppa il modello psicoanalitico e altri paradigmi psicoterapeutici basati su diversi modelli teorici diriferimento.CARATTERISTICHE COMUNI DELLE PSICOTERAPIE
- Modello di funzionamento mentale: Prevalenza di un che renda conto sia della normalità che della patologia
- Modificabilità del comportamento o della personalità del funzionamento psichico mediante gli strumenti psicologici che vengono messi in atto in quel particolare modello
- Promuovere il benessere: La modificabilità del comportamento della personalità viene usata allo scopo di migliorare il benessere dell'individuo
- Il fatto che vi sia un procedimento terapeutico basato su precise modalità tecniche è l'assunto principale che consente
REQUISITI DELLE PSICOTERAPIE
- modello: Presenza di un di funzionamento mentale - selezione: Criteri di dei pz - valutazione: Criteri di dell'esito del trattamento - controllo e verifica: Possibilità di per i terapeuti - training professionale: Specifiche modalità di per gli aspiranti psicoterapeutiOBIETTIVI E PRIORITÀ
- Rafforzamento delle motivazioni, metodi direttivi - Diminuzione della pressione emozionale e facilitazione dell'espressione delle emozioni - Liberazione del potenziale di crescita - La modificazione delle abitudini e dei comportamenti di chi viene ad essere in qualche modo soggetto a questo tipo di approcci terapeutici - La modificazione della struttura cognitiva o rappresentativa del soggetto (la struttura cognitiva influenza la corretta lettura della realtà) - La modificazione dei livelli di conoscenza e della capacità decisionale - La modificazione delle modalità rappresentative dellarealtà - Aumento delle capacità di introspezione - Valutazione e Chiarificazione delle relazioni interpersonali - Modificazione dei processi somatici - Modificazione dello stato di coscienza - Modificazione dell'ambiente sociale
Sono obiettivi eterogenei, ma al tempo stesso hanno una grande capacità di definire dei livelli di cambiamento necessari per ottenere un recupero del benessere psicologico
FATTORI ASPECIFICI COMUNI NELLE PSICOTERAPIE
- relazione - Esistenza di una relazione tra terapeuta e chi chiede aiuto terapeutico
- Setting terapeutico - Esistenza di un contesto logistico in cui si mette in atto la terapia
- Razionale terapeutico
- attiva partecipazione - Esistenza di un procedimento terapeutico che richieda la partecipazione attiva dei membri della relazione terapeutica e che i pazienti lo ritengano il mezzo per risolvere il problema psicoterapico
L'atteggiamento è fondamentale nella pratica medica e si caratterizza per aspetti come: capacità di disporre verso l'ammalto
Disponibilità all'ascolto, interesse e sostegno psicologico.
TIPI DI PSICOTERAPIE
- TERAPIA DI SOSTEGNO O APPOGGIO: aumentare le capacità di adattamento. Hanno come obiettivo di ridurre l'ansia e aumentare l'autostima e la capacità di risoluzione dei problemi. Si avvale di metodi direttivi.
- TERAPIE RIEDUCATIVE: favorire nuove modalità di comportamento. Obiettivo di modificare mete e scopi dell'individuo, attenuare i sintomi.
- TERAPIE RICOSTRUTTIVE: risolvere attraverso i processi di presa di coscienza dei meccanismi psicologici, i sintomi e modificare la struttura della personalità.
disfunzionali————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————&mdnormale. Inoltre possono essere indotte o soppresse nello stato ipnotico fenomeni come anestesia, paralisi, rigidità muscolare e modificazioni della percezione sensoriale.