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Disturbi della personalità

SVALUTAZIONE - Attribuisce caratteristiche negative a sé stesso e agli altri. Nascondono vergogna e mancanza di valore.

IDEALIZZAZIONE - Attribuisce qualità esageratamente positive a sé stesso e agli altri.

ONNIPOTENZA - Risponde ad un conflitto come se fosse superiore agli altri, come se possedesse speciali doti o capacità.

RIMOZIONE - Non essere in grado di ricordare o il non essere cognitivamente consapevoli di desideri, sentimenti o pensieri.

DISSOCIAZIONE - Alterazione temporanea delle funzioni integrative della coscienza o dell'identità.

SPOSTAMENTO - Indirizza di solito su oggetti meno minacciosi un sentimento o una risposta prima indirizzata ad un altro oggetto.

INTELLETTUALIZZAZIONE - Uso eccessivo del pensiero astratto per evitare di provare sentimenti che lo disturbano.

AFFILIAZIONE - Il soggetto si rivolge agli altri per aiuto o sostegno.

ALTRUISMO - Affronta con atti emotivi occupandosi dei bisogni degli altri al fine di soddisfare i propri.

AUTOAFFERMAZIONE - Esprime i propri bisogni e desideri in modo assertivo.

pensieri direttamente per raggiungere i propri scopi

UMORISMO

Enfatizza gli aspetti divertenti o ironici del con itto o della fonte di stress

AUTOSSERVAZIONE

Ri ette sui propri pensieri, sentimenti, motivazioni e comportamenti

SUBLIMAZIONE

A ronta con itti incanalando sentimenti o impulsi potenzialmente disadattivi in comportamenti socialmente accettabili

Ex. Sport, giochi per incanalare collera, creazioni artistiche

REPRESSIONE

Evita volontariamente e temporaneamente di pensare a problemi, desideri, sentimenti

FREUD - LA TEORIA PSICOANALITICA

LE FASI PSICOANALITICHE DELLO SVILUPPO FREUD

Nei "Tre saggi sulla teoria sessuale", le fasi orale, anale, fallica, il periodo di latenza e la fase genitale, segnano le tappe della progressiva organizzazione della pulsione sessuale, indicata con il nome di libido e perciò le tappe fondamentali dello sviluppo psicosessuale del soggetto.

Freud era convinto che il bambino passasse per 4 stadi, ma le fasi

Le teorie psicoanalitiche non si riferiscono alla qualità del ragionamento, bensì alle parti del corpo in cui sono localizzate le fonti primarie del piacere. Ogni stadio presenta una serie di bisogni che devono essere manovrati dalle strutture mentali e, proprio dal soddisfacimento o meno di questi bisogni, dipenderanno il raggiungimento della soddisfazione sessuale e la capacità di relazionarsi agli altri e a se stessi. La mancata risoluzione di qualche conflitto caratterizzante uno stadio, infatti, può permanere avita nella struttura psichica del soggetto; in ciò vanno rintracciate quindi anche le radici del comportamento anormale. Il passaggio da stadio a stadio è biologicamente determinato e, dunque, si verifica indipendentemente dal fatto che quanto doveva succedere precedentemente sia successo o meno. Inoltre per Freud non c'è una separazione netta tra l'anormale e il normale, al contrario, le personalità sia normali che anormali

obbediscono agli stessi principi e occupano posizioni diverse lungo un continuum che va dal gravemente disturbato al completamente sano. Vediamo dunque in successione le caratteristiche di ciascuno stadio: - Primo anno: fase orale; - Secondo-terzo anno: fase anale; - Dal terzo al quinto anno: fase fallica; - Dal sesto anno alla pubertà: fase di latenza; - Dall'adolescenza: fase genitale.

FASE ORALE (dalla nascita a 1 anno circa)

Il bambino attraversa questa fase per pervenire al suo sviluppo psicosessuale. In questa fase, la maggior parte delle pulsioni si concentrano sulla bocca, sicché sono le esperienze orali a presentare al bambino gli aspetti piacevoli e dolorosi dell'esistenza; il piacere, ovviamente, deriverà dall'atto del succhiare, masticare, mangiare e morsicare. Il dolore, invece, deriverà da eventuali impedimenti a queste azioni, impedimenti che provocheranno stati d'angoscia e frustrazione nel bambino. Va, inoltre, aggiunto che,

secondo Freud, è durante lo stadio orale che vengono poste le prime basi per quella che sarà in seguito la personalità del soggetto; Freud, infatti, ritiene che in questa fase ci sono alcune modalità comportamentali indicative per il futuro: assumere, tenere, morsicare, sputare, chiudere, sono comportamenti che possono far presagire caratteristiche della personalità quali, l'identificazione con altre persone, la determinazione, la distruttività, la tendenza al rifiuto e l'introversione. FASE ANALE (da 1 a 3 anni circa) In questa fase il bambino ha già sviluppato un abbozzo grezzo della sua personalità. I nuovi bisogni di questo stadio danno avvio a nuovi conflitti tra il bambino ed il mondo; il modo in cui il bambino li risolve differenzia ulteriormente la rudimentale struttura della personalità. Il bisogno fisiologico di defecare crea una tensione che viene alleviata dalla defecazione; tale stimolazione anale e la conseguenteriduzione della tensione producono piacere. La zona erogena oltre al piacere porta una frustrazione ed angoscia. FASE FALLICA Durante gli anni prescolastici i genitali diventano soggetti a libido come fonte primaria di piacere. Freud riteneva che durante lo stadio fallico il bambino provasse desideri fantastici per un oggetto sessuale da parte del genitore di sesso opposto (complesso edipico); il bambino ha inconsciamente paura che il genitore dello stesso sesso venga a sapere di questi desideri e si arrabbi con lui. Al fine di ridurre questa ansia causata dalla paura di una eventuale ritorsione da parte del genitore dello stesso sesso, il bambino si difende identificandosi con il genitore dello stesso sesso secondo un processo simile a quello di un adulto che si unisca ad un gruppo in grado di esercitare un qualche potere nei suoi confronti. L'identificazione da parte del bambino lo porta ad adottare i valori del genitore dello stesso sesso. Ecco perché

L'intensità del conflitto edipico del bambino è una determinante fondamentale della personalità adulta.

FASE GENITALE

Durante l'adolescenza vengono interessati dal piacere gli oggetti d'amore.

Se durante qualsiasi stadio la libido è troppo intensa, il bambino si ssa, cioè oppone una resistenza al passaggio allo stadio successivo.

La ssazione può intervenire se il bambino riceve, vuoi troppo, vuoi poco piacere durante una determinata fase dello sviluppo.

Per saperne di più:

Se un bambino si ssa ad uno dei primi stadi, è possibile formulare previsioni sulla sua personalità futura. Si ritiene che, in corrispondenza di ciascuna fase, la ssazione abbia conseguenze diverse per la personalità dell'adulto. Si ipotizza che il piacere insufficiente o eccessivo durante lo stadio orale esercita effetti permanenti sul bambino e può condurre a sintomi quali l'alcolismo, la depressione o l'eccesso di.

ottimismo o di pessimismo. La fissazione in corrispondenza della fase anale conduce presumibilmente all'avarizia, alla compulsività, all'aggressività e alla resistenza passiva. Dalla fissazione alla fase fallica derivano invece ampollosità, narcisismo e la vanagloria. I MECCANISMI DI DIFESA L'Io fa da mediatore tra l'Es e il mondo esterno: pericoli e minacce costanti provocano angoscia. Quando è possibile, l'Io affronta il problema in modo realistico; quando l'angoscia è così forte da minacciare di soffocare l'Io, entrano in gioco i meccanismi di difesa. Essi controllano ed alleviano l'angoscia apportando in qualche modo distorsioni alla realtà. L'IO E L'ES (1923) Quest'opera rappresenta il punto più alto dell'elaborazione teorica freudiana, di cui riassume e sistematizza. 1. Rimozione/Repressione: il "dimenticare" in maniera inconscia (rimozione) ovolontariamente(repressione) idee, a etti, emozioni, ricordi e impulsi inaccettabili. 2. Formazione reattiva: l'adottare idee e comportamenti che sono l'opposto dei propri. Per esempio un uomo che si sente attratto da altri uomini si comporta in un accentuato stile "macho". 3. Proiezione: l'attribuzione ad altri di proprie idee o comportamenti. Per esempio nel caso precedente il soggetto crede che gli altri uomini siano attratti da lui e non, come in realtà, di essere lui a sentirsi attratto da loro. 4. Diniego/Negazione: il rifiuto totale (diniego) o parziale (negazione) di ammettere aspetti inaccettabili della realtà esterna. 5. Distorsione: modi care l'immagine della realtà esterna in base alle esigenze interne. 6. Isolamento: la separazione di una rappresentazione dagli a etti e comportamenti associati. 7. Scissione: la separazione tra idee, oggetti e persone buone e cattive attraverso la focalizzazione selettiva, di attributi positivi.o negativi.
  1. Idealizzazione: la sopravvalutazione di attributi positivi e la sottovalutazione di quelli negativi di un'idea, oggetto o persona.
  2. Spostamento: spostare sentimenti diretti ad una persona o oggetto verso un altro/a. Per esempio un uomo arrabbiato con il capo sfoga la sua rabbia dando un calcio al suo cane.
  3. Conversione/Somatizzazione: trasformazione di idee inaccettabili in sintomi somatici, più accettabili, di apparati muscolo-scheletrici e di organi sensoriali (conversione) o di apparati interni e del sistema neurovegetativo (somatizzazione).
  4. Compensazione: Sopravvalutazione di una attività per compensare l'insuccesso in un'altra. Per esempio un ragazzo che a scuola va male, negli sport si rende popolare facendo il buono.
  5. Dissociazione: la separazione di un gruppo di idee o comportamenti dal flusso di coscienza principale. Per esempio un politico cui è dato il compito di

Combattere povertà e ingiustizia sociale che nonostante ciò evade le tasse in maniera consistente.

13. Annullamento retroattivo: formulare un pensiero o compiere un'azione che nega un precedente pensiero o azione inaccettabile. Per esempio una donna tira un piatto al marito e lo "risarcisce" so ocandolo di baci.

14. Identificazione proiettiva: meccanismo primitivo, non verbale di rapportarsi con gli altri che consiste nel proiettare parti di sé sugli altri con cui poi ci si identifica; gli altri si sentono influenzati a pensare, sentire, agire assecondando la proiezione.

15. Rivolgimento contro il Sé: deviare verso di sé l'aggressività.

16. Razionalizzazione: l'uso di argomenti deboli ma apparentemente credibili, o per giustificare i propri difetti (uva acerba), o per renderli "non così brutti dopo tutto" (limoni dolci). Per esempio

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
52 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cassioli25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Ciurluini Marta.