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ALTERAZIONI A CARICO DEL SISTEMA ENTEROCETTIVO:
-ipersensibilità agli stimoli enterocettivi
-iposensibilità agli stimoli enterocettivi
-scarsa discriminazione degli stimoli enterocettivi
ENTEROCEZIONE E GRAVIDANZA
Durante la gravidanza possono essere esperiti diversi cambiamenti viscerali, come aumento della fame e della sete (a causa
delle maggiori richieste energetiche), vi sono cambiamenti nella percezione della stanchezza, aumento delle gittata cardiaca con
risultante aumento della temperatura corporea, percezione dolore.
La consapevolezza e comprensione di questi segnali corporei (così come i movimenti del feto) potrebbe essere importante per
la sicurezza del feto e della madre.
Le capacità enterocettive e l’attenzione ai segnali interni subiscono dei cambiamenti durante la gravidanza: maggior ascolto e
attenzione nei confronti del proprio corpo
→ Maggior accuratezza enterocettiva in gravidanza (soprattutto nel terzo trimestre) che correla positivamente con il grado di
soddisfazione per il proprio corpo e negativamente con eventuali sintomi depressivi.
→ Associazione tra ansia e sensibilità enterocettiva in gravidanza
→ Aumento della sensibilità enterocettiva nel corso della gravidanza predice sintomi depressivi nel post-partum
Le mappe corporee
Esistenza di cambiamenti corporei distinti per ciascuna emozione.
Il riconoscimento di questi pattern ci aiuta ad identificare consapevolmente una data emozione.
Pazienti con depressione
maggiore non medicati
Pazienti con depressione
maggiore medicati
Pazienti con depressione maggiore non medicati mostrano pattern di attivazione meno intensi dei controlli (soprattutto per le
emozioni di tristezza e paura), mentre quelli medicati mostrano maggiore deattivazione per tutte le emozioni rispetto agli altri
gruppi.
DIETA DI EMOZIONI
I cambiamenti corporei scatenati dalle emozioni, se ricorrenti, possono favorire l’insorgenza di malattie croniche e maggior
suscettibilità ad infezioni virali
Mappatura del genoma: i cambiamenti corporei associati ad emozioni negative frequenti attivano dei processi cellulari che
producono delle vaste alterazioni dell’espressione genica, specialmente nei geni che regolano il sistema immunitario. Le
emozioni che sentiamo oggi potrebbero influenzare le capacità del nostro sistema immunitario nella prossima stagione; la dieta
giornaliera di emozioni influenza la nostra salute a lungo termine.
COMPONENTE COMPORTAMENTALE
Comportamenti espressivi: manifestazioni emotive osservabili di quella persona
Per Darwin l’espressione delle emozioni è un prodotto dell’evoluzione in quanto contribuisce alla sopravvivenza della specie;
somiglianza delle espressioni emotive negli animali e negli esseri umani.
Le espressioni delle emozioni hanno valore adattivo
Reazioni emotive innate
Tali reazioni emotive innate sono simili in tutte le culture e suggeriscono l’esistenza di una base universale biologica Tutte le
altre emozioni si basano su una combinazione di quelle innate
Il punto di vista evoluzionista non presume che tutte le espressioni emotive siano innate e non nega che le espressioni emotive
innate possano essere modificate o inibite dall’apprendimento sociale.
ESPRESSIONI FACCIALI
I movimenti muscolari facciali che accompagnano un’emozione servono a comunicare quell’emozione
Gran parte delle altre specie possiede un numero relativamente scarso di muscoli facciali che consentono limitate possibilità
espressive.
Solo scimmie, scimpanzè e esseri umani hanno muscoli facciali ben sviluppati necessari per produrre un numero elevato di
emozioni.
FACS: ha permesso di studiare con precisione le espressioni del volto.
Persone appartenenti ad una stessa cultura possono imparare ad esprimere in modo diverso le stesse emozioni.
La conoscenza della situazione specifica che ha provocato una certa reazione emotiva spesso ci aiuta nell’interpretare
l’emozione altrui.
In diverse culture le donne sembrano essere più brave rispetto agli uomini nel valutare le espressioni emotive (possibile
significato adattivo)
Uomini la cui professione richiede tali capacità (e.g., psicoterapeuti, attori, artisti) sono accurati quanto le donne nel giudicare
le espressioni delle emozioni altrui.
Fattori biologici innati e regole di comportamento si combinano per dar forma all’espressione delle emozioni nelle
diverse culture.
Regole di esibizione emotiva: variano nelle diverse culture e specificano il tipo di emozione che le persone dovrebbero
esprimere in certe situazioni e i comportamenti appropriati per particolari emozioni.
Feedback facciale: i movimenti muscolari facciali contribuiscono all’esperienza delle emozioni.
→ Connessione diretta tra movimenti muscolari facciali ed emozione provata.
→Presenza anche di connessione indiretta, con aumento dell'attivazione del sistema nervoso autonomo (capacità di innescare
emozioni).
Comportamenti strumentali: utilizzati per raggiungere un obiettivo rilevante rispetto alle emozioni.
Rapporto tra attivazione e rendimento dipende da:
- livello di attivazione
- difficoltà del compito
- precisione richiesta dal compito
TEORIE CLASSICHE DELLE EMOZIONI
PIÙ IMPORTANTE —-> Teoria bifattoriale: Schachter-Singer
Merito: Ruolo centrale alla valutazione cognitiva
Limite: fornisce scarse spiegazioni sul modo in cui si dispiegano le emozioni al di fuori del laboratorio
Modello di atto concettuale libro “ come sono fatte le emozioni”
=Stati corporei e processi cognitivi si uniscono per produrre stati emotivi.
Le emozioni vengono differenziate grazie al modo in cui il cervello umano rapidamente categorizza le attuali sensazioni interne
ed esterne, basandosi su esperienze passate.
Ingredienti che producono esperienze a livello mentale:
1) Sensazioni esterne dal mondo al di fuori del vostro corpo
2) Sensazioni interne al vostro corpo
3) Vostre esperienze precedenti
Le emozioni sono esperienze psicologiche che si costruiscono in base alla propria storia personale .
Sviluppo emotivo: il bambino imparerà a valutare e gestire le proprie emozioni, mediante l'acquisizione del linguaggio, la
relazione con persone anche adulte.
● Entro i primi 6 mesi di vita, i neonati sono padroni di un ampio repertorio di manifestazioni emotive, anche se alcune
espressioni sono più precoci di altre
● A circa 1 anno di età, cominciano a riconoscere se stessi e tale abilità si consolida a circa 18 mesi, quando il bambino è
in grado di riconoscere la propria immagine riflessa in uno specchio
● A circa 2 anni, grazie all’introiezione di alcune regole sociali, i bambini cominciano ad esprimere orgoglio, vergogna e
senso di colpa
→ capacità di regolazione emotiva: il bambino impara a valutare le proprie emozioni e a gestirle.
Temperamento: caratteristiche della personalità correlate all'umore. Da uno esperimento si deducono tre tipi generali di
temperamento.
-Bambini facili
-difficili
-lenti.
La stabilità durante lo sviluppo delle caratteristiche temperamentali esibite nei primi anni di vita è bassa.
Il temperamento di un bambino misurato quando è in grado di muoversi carponi invece predice le caratteristiche emozionali e
comportamentali future.
Maggiori similarità temperamentali tra gemelli monozigoti (vs. dizigoti)
Interazione tra genotipo e ambiente da continuità o discontinuità nel temperamento.
COGNIZIONE SOCIALE
8.11.2023
Errore fondamentale di attribuzione:
Ogni volta siamo esposti a degli attentati terroristici o a qualsiasi episodio di violenza ci chiediamo perche accadano certe cose.
L’unica cosa che ci viene in mente è che queste sono persone completamente folli o malvage.
Tuttavia, le spiegazioni che attribuiscono completamente la causa di un’azione alla personalità di qualcuno sono spesso
sbagliate.
Errore fondamentale di attribuzione: tendenza a spiegare le azioni delle altre persone sovrastimando l’influenza della
personalità /del carattere e sottostimando l’influenza delle situazioni/circostanze
La psicologia sociale è lo studio sociale che si occupa di questo tipo di errore,
Psicologia sociale: è lo studio scientifico dei modi in cui il comportamento e i processi mentali delle persone sono modellati
dalla presenza degli altri, reale o immaginaria
- Assunzione di base: il comportamento umano è funzione sia della persona sia della situazione
Le situazioni sono determinanti più potenti del comportamento più di quanto la nostra intuizione ci faccia credere
- Contributo più importante della psicologia sociale: comprensione di quanto potentemente le situazioni modellano il
comportamento e i processi mentali individuali
Le persone non reagiscono semplicemente alle caratteristiche oggettive delle situazioni, ma alle loro interpretazioni soggettive
delle stesse.
LA PRESENZA DEGLI ALTRI
La facilitazione sociale: la presenza di altri facilita la nostra prestazione
In questo ambito famosi sono gli studi di Triplett, che stava studiando che i primati di ciclisti che gareggiavano singolarmente
erano minori rispetto alle prestazioni di ciclismo di gruppo.
Un altro studio che fece fu sui bambini: i bambini dovevano arrotolare una canna da pesca. Dapprima fece questo esperimento
singolarmente, poi mise i bambini in gruppo. Nella condizione di co azione, ovvero in presenza di altri, i bambini aumentano la
loro prestazione.
Molti altri studi hanno mostrato gli effetti facilitanti della co-azione sia in soggetti umani che animali; e.g., le formiche scavano
più terra se lavorano insieme, gli animali mangiano di più se in gruppo, gli studenti universitari risolvono più problemi
matematici se in gruppo. Anche la presenza di uno spettatore passivo (i.e., un pubblico) facilita la prestazione
Inibizione sociale: effetto talvolta inibente della co-azione e del pubblico sulla prestazione
Lavorare in co-azione o in presenza di pubblico, sebbene aumenti la quantità del prodotto, fa diminuire la qualità della
prestazione
Come possiamo prevedere se la presenza degli altri migliorerà o comprometterà la nostra prestazione?
La presenza di co-attori e pubblico migliora la velocità e l’accuratezza della prestazione nei compiti semplici e ben conosciuti,
mentre compromette la velocità e l’accuratezza della prestazione nei compiti complessi o scarsamente appresi.
Perche?
1. Teorie motivazionali: alti livelli di eccitazione/attivazione tendono a rinforzare le risposte dominanti di un organismo.
Se la presenza di un altro membro della specie accresce l’eccitazione generale, allora la risposta dominante risulterà facilitata
Nel caso di comportamenti semplici o ben radicati, la risposta dominante ha la maggior probabilità di essere la risposta
corretta e la prestazione dovrebbe essere facilitata. Nel caso