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Processi biologici coinvolti
L’aterosclerosi si sviluppa attraverso un processo multifasico:
Danno endoteliale: indotto da fattori come ipertensione, fumo, ipercolesterolemia,
iperglicemia.
Disfunzione endoteliale: le cellule endoteliali perdono la capacità di regolare il tono
vascolare, l’adesione leucocitaria e la permeabilità.
Accumulo lipidico: le LDL ossidate penetrano nella parete vascolare e vengono
fagocitate da macrofagi → formazione di cellule schiumose.
Infiammazione cronica: coinvolgimento di citochine pro-infiammatorie (IL-1β, TNF-
α), monociti, linfociti T.
Proliferazione muscolare liscia: le cellule muscolari lisce migrano dalla media
all’intima, producendo matrice extracellulare fibrosa.
Formazione della placca: la placca aterosclerotica può ostruire il vaso, calcificarsi o
rompersi → trombosi.
2. Restenosi post-angioplastica
Descrizione clinica
La restenosi è la riocclusione del vaso dopo una precedente angioplastica, di solito entro
3-6 mesi dall’intervento.
Processi biologici coinvolti
La restenosi è causata da iperplasia intimale:
Danno meccanico alla parete vasale (durante l’angioplastica)
Attivazione piastrinica e rilascio di fattori di crescita (PDGF, TGF-β)
Migrazione e proliferazione delle cellule muscolari lisce nella tunica intima
Deposizione di matrice extracellulare e collagene → restringimento del lume
In casi avanzati: neoangiogenesi disorganizzata e infiammazione cronica
3. Trombosi arteriosa acuta
Descrizione clinica
Condizione potenzialmente fatale causata dalla formazione improvvisa di un trombo che
occlude un’arteria periferica.
Sintomi acuti
- Dolore improvviso
- Pallore
- Assenza di polso
- Paralisi e parestesie
Processi biologici coinvolti
Rottura o ulcerazione della placca aterosclerotica
Esposizione del collagene subendoteliale
Attivazione della cascata coagulativa
Attivazione delle piastrine → aggregazione piastrinica (via GPIIb/IIIa)
Conversione del fibrinogeno in fibrina (via trombina)
Formazione del trombo che può essere bianco (ricco di piastrine) o rosso (ricco di
fibrina ed eritrociti)
Rilascio di mediatori pro-trombotici (trombossano A2, ADP)
4. Vasculiti (Arterite di Takayasu, Arterite a cellule
giganti)
Descrizione clinica
Le vasculiti sono malattie autoimmuni infiammatorie che colpiscono i vasi sanguigni,
causando stenosi, aneurismi o occlusioni.
Processi biologici coinvolti
Attivazione aberrante del sistema immunitario adattativo
Linfociti T CD4+ attivati
Produzione di IFN-γ → attivazione macrofagi
Infiammazione granulomatosa della parete vascolare
Danno all’endotelio vascolare e necrosi fibrinoide
Proliferazione della tonaca intima e fibrosi cronica → stenosi
Motivazioni cliniche per l’uso del palloncino da
angioplastica
Il palloncino rappresenta una risposta terapeutica diretta ai meccanismi patologici
appena descritti:
Nel caso della PAD, viene utilizzato per contrastare la perdita progressiva di
flusso ematico e l’ischemia critica.
Nel caso della restenosi, può essere utilizzato per rimuovere la neointima
proliferativa (soprattutto se medicato).
Nella trombosi acuta, può essere impiegato per frammentare il trombo residuo
dopo trombolisi o embolectomia.