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BUDGET
Il budget deve essere inteso come un programma di gestione che fa riferimento ad un periodo di tempo breve. È un documento contabile che quantifica gli effetti di tale programma. Il budget viene utilizzato per guidare il management ad operare in conformità con gli obiettivi prestabiliti e responsabilizzarli sui risultati conseguiti, permettendo una formazione e una comunicazione al management della gestione programmata con un coordinamento di responsabili delle varie funzioni e delle loro scelte. Ha anche una funzione di motivazione dei manager. Quanto alla redazione del budget, parte tutto dai manager di alto livello che trasferiscono gli obiettivi al middle management e questi manager vengono chiamati a stilare i piani che dovranno essere strutturati in modo tale da essere recepiti dall'alta direzione. Il budget è anche inteso come strumento di controllo poiché permette di controllare i costi e le previsioni in relazione alla gestione aziendale. È anche uno strumento di valutazione delle performance aziendali.strumentomotivazionale in quanto è inteso come una guida continua. Ed è anche uno strumento di coordinamento e programmabile. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico-contabile, il budget deve essere visto come un BILANCIO PREVENTIVO che traduce in termini economico-finanziari-patrimoniali il programma di gestione per arrivare all'esercizio successivo. Si compone di 3 documenti: CONTO ECONOMICO PREVENTIVO (riferito ai 12 mesi del successivo esercizio amministrativo che comprende tutti i componenti positivi e negativi di reddito), un CONTO FINANZIARIO PREVENTIVO (fa riferimento ai flussi finanziari positivi e negativi attesi), e uno STATO PATRIMONIALE PREVENTIVO (che riguarda gli elementi attivi e passivi del capitale atteso). Il processo di costruzione di budget riguarda una sequenza di fasi attraverso cui avviene la sua predisposizione. Non esiste una modalità standard per stilare il budget. È inteso come programma di gestione globale e riguarda per l'appuntoLa gestione aziendale nella sua totalità è ben articolata in periodi infra-annuali (tipicamente quadrimestri o trimestri). Questi programmi pervengono dalla pianificazione operativa e vengono tradotti in termini monetari per poi arrivare a quello che sarà il BILANCIO PREVENTIVO. La costruzione si divide in 2 parti, la prima in cui vengono elaborati i budget settoriali che riguardano le singole aree di gestione operativa, per arrivare poi al master budget.
- Il primo momento del processo è la costruzione del PROGRAMMA COMMERCIALE attraverso il quale si individuano gli obiettivi da conseguire in termini di vendite e ricavi.
- Si passa poi al PROGRAMMA DI PRODUZIONE che consiste nel determinare la disponibilità dell'autorità da cedere sul mercato in termini di volumi, requisiti e tempo. Importante per la produzione è la determinazione di una politica delle scorte da adottare.
- Il momento successivo è dato dal
PROGRAMMA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI attraverso cui si determinano i fattori produttivi da acquistare per attuare i programmi delle funzioni generali che riguardano le risorse delle varie aree operative, o il programma degli investimenti da effettuare nel budget che deve tener conto del fabbisogno finanziario.
Quindi il primo punto dei budget settoriali è dato dal BUDGET COMMERCIALE, che è un documento che indica gli impatti economico-finanziari di breve periodo delle decisioni e programmi che riguardano il mercato di sbocco, ed è composto dal:
- Budget delle vendite
- Budget dei costi di distribuzione
- Budget dei costi di pubblicità e promozione
Il budget delle vendite ci permette di stabilire cosa, in che quantità, a quale prezzo e quando vendere nel breve termine. Legati alla determinazione del budget delle vendite abbiamo l'analisi delle potenzialità del mercato di riferimento, quindi è importante procedere con l'analisi della
concentrazione competitiva, dei canali di distribuzione, dei prezzi dei competitors ecc... È frequente anche il ricorso a delle ricerche di mercato, che permettono di evidenziare quelli che vengono definiti "punti di forza e di debolezza". Collegato al Budget delle vendite abbiamo il Budget dei Ricavi, che consiste nella valorizzazione, ad un prezzo unitario, delle quantità indicate nel programma di vendita. Cioè la traduzione di quello che sarà l'eventuale fatturato. Quindi il budget delle vendite si compone di diverse fasi: - Prima di tutto ciascun addetto produce un report sulle vendite degli ultimi periodi e formula una stima dei livelli per il periodo di budget. - I dati devono essere suddivisi per aree geografiche, tipologie di prodotti, tipologie di canale di distribuzione. - I dati devono essere successivamente articolati per sotto-periodi in base alla stagionalità delle vendite. - I dati verranno poi divisi per...sotto-obiettivi nei vari livelli di responsabilità.- Questi dati vengono poi tradotti in ricavi da imputare a conto economicoprevisionale e ussi nanziari da attribuire al budget nanziario.- Verrà in ne formato il budget che viene trasferito alla direzione generale.
Budget dei costi di distribuzioneAbbiamo poi il che deve essere coerente nellevalutazioni delle performance individuali e di motivazione all’e cienza e l’e caciadei singoli e delle strutture. Questo budget deve tener conto delle diverse tipologiedi costo secondo la loro natura, deve essere articolato in maniera coerente con ilmodello organizzativo aziendale, deve tenere distinti i costi ssi da quelli variabili edeve tener conto di ogni aspetto che è opportuno monitorare per il governo delprocesso di distribuzione commerciale. Spese di Pubblicità e Promozione.
Un altro budget importante è quello delleQuesti devono essere intesi come costi di natura pluriennale, aventi natura
investimento in risorse immateriali, e devono essere intesi quindi come attività pubblicitarie volte a mantenere una certa notorietà e immagine dell'azienda e dei suoi prodotti sul mercato. Sono costi tipici discrezionali e possiamo distinguere due tipologie di pubblicità: Costi di pubblicità di Mantenimento, e Costi di pubblicità di Investimento. - Per quanto riguarda la pubblicità di MANTENIMENTO, il feed-Back sarà dato dall'andamento dei volumi di vendita rilevati nei periodi successivi alla realizzazione delle azioni. - Mentre la pubblicità di INVESTIMENTO, consiste in strumenti di misurazione dell'efficacia più sofisticati. La costruzione del budget delle spese di pubblicità impone anche una considerazione relativa al tipo di media da utilizzare (televisioni, giornali, radio, social ecc...), quindi deve essere fatta una stima e una valutazione per ogni metodo di diffusione. La pubblicità diIl mantenimento tende a replicarsi nel tempo. Bisogna poi distinguere la pubblicità che riguarda l'azienda nel suo complesso da quella che riguarda gli specifici punti. I costi possono essere quindi trattati secondo un approccio incrementale o secondo il budget a base zero.
Nell'approccio incrementale il volume dei costi programmati si lega ad un parametro espressivo del livello di attività, mentre per il budget a base zero si elimina qualsiasi legame con il passato e con i livelli storici dei costi di pubblicità. L'alternativa si pone solo per la pubblicità di mantenimento in quanto per quelle d'investimento l'unica scelta possibile è quella del budget a base zero.
Il BUDGET DELLA PRODUZIONE viene utilizzato per determinare cosa, quanto, quando produrre e la produzione dovrà avvenire nel rispetto di vincoli tecnici ed economici in modo da poter fronteggiare tempestivamente gli ordini.
che provengono dai clienti rispettando quelli che sono i vincoli di capacità produttiva esistente e i limiti di capienza in magazzino. Quindi si deve tener conto di quella che è la politica delle scorte, intesa come un collegamento tra budget delle vendite e budget della produzione in quanto la quantità da vendere non potrà sempre coincidere con quella da produrre.
Abbiamo 2 configurazioni dei processi produttivi:
- Quella discontinua per COMMESSA, in cui il budget è articolato per singola commessa, e comprenderà i riessi economico-finanziari delle commesse che si prevede saranno lavorate nell'esercizio a venire. Si caratterizza per un output fortemente differenziato tra un processo produttivo e l'altro.
- La produzione per PROCESSO si caratterizza per un output omogeneo tra un processo produttivo e l'altro, una produzione generalmente destinata al magazzino e la durata del processo che può superare (in casi limitati) i 12.