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Processi di estrazione dell'olio d'oliva

Centrifugazione/Spremitura o Estrazione per pressione: Gli oli extra vergini di oliva e vergini possono essere ottenuti solo per separazione meccanica. L'avvento del decanter ha reso continuo il processo, che prima degli anni '60 era discontinuo.

Estrazione con solvente o Estrazione solido-liquida: Il valore nutrizionale è dato dalla composizione acidica e dal 1% della composizione non gliceridica.

Diagramma di flusso di chi fa confezionamento: È incentrato su tre operazioni, ricevimento, stoccaggio e filtrazione. La filtrazione può essere ad alluvionaggio o con coadiuvanti. Otteniamo l'olio filtrato che è un semilavorato che può essere stoccato e lasciato lì per vari giorni, settimane e mesi senza cambi eccessivi. Quando ho bisogno di produrre l'olio, prendo gli oli filtrati, li mischio nella giusta proporzione per arrivare a quel sapore e composizione, e facciamo un ulteriore filtrazione per renderlo brillante e limpido.

confezionamento, è importante sottolineare che l'operazione principale è la MISCELAZIONE. Ci sono anche altre operazioni importanti, come le due filtrazioni. Un olio torbido è INSTABILE, di solito gli oli che arrivano all'azienda sono torbidi, quindi la prima filtrazione viene fatta velocemente per evitare che l'olio peggiori durante lo stoccaggio. La seconda filtrazione viene effettuata per renderlo più stabile e limpido. Ci sono due tipi di oli extra vergini: il tipo A, derivato dai frantoi, e il tipo B, derivato dalla miscelazione (non è fondamentale la separazione), che vengono utilizzati nella trasformazione attraverso operazioni di miscelazione. Parlando degli oli extra vergini di oliva, abbiamo detto che ci sono due realtà produttive: il frantoio e la miscelazione. Per queste aziende, l'operazione fondamentale è la miscelazione.
  1. oliva in funzione delle categorie merceologiche che ci sono, dobbiamo inserire un altro processo che permette di raffinare, OLI LAMPANTI o OLI DI SANSA GREZZI.
  2. Nel caso del lampante sono difettosi non sono né vergini né extra vergini, non possono essere edibili, commercializzabili devono essere corretti, lo stesso vale per l'olio di sansa che viene ottenuto per estrazione con un solvente hanno bisogno di essere raffinati per essere resi edibili.
  3. La RAFFINAZIONE serve per correggere tutti i difetti potenzialmente presenti. Questo è un processo di raffinazione completo ma non sempre è necessario effettuare tutti questi passaggi, ossia correggere tutti i difetti possiamo fare un processo anche più semplice.
  4. Quando parliamo di raffinazione però ci riferiamo ad una serie di pacchetti di operazioni che indicano la correzione che andiamo a fare:
    • DEGOMMAGGIO, sono sostanze insolubili, cerose che danno problemi di torbidità, viene fatto a

circa 80° aggiungendo acqua e acidi porta alla formazione di un precipitato, per velocizzare questa separazione facciamo una centrifugazione che ci porta ad eliminare l'acqua aggiunta e le MORCHIE (solido che abbiamo voluto separare), essendo un'operazione di separazione meccanica sarà effettuata con delle CALOTTE FORATE.

NEUTRALIZZAZIONE, significa eliminare gli FFA, un difetto di questi oli grezzi è quello di avere un'elevata acidità libera, questa operazione viene fatta aggiungendo la soda sempre ad alta temperatura, e determinando una precipitazione. Si effettua un'altra centrifugazione e ottengo un altro prodotto di scarto le PASTE SAPONOSE, esce un solo prodotto di scarto e non due quindi la centrifuga può essere sostanzialmente diversa.

DECOLORAZIONE, leviamo sostanze che danno colori non graditi ma non solo se ci sono dei colori non associati a difetti vengono comunque eliminati grazie a terre attive che assorbono i

pigmenti, sottovuoto e a 80-120° per 20-60 minuti. Il precipitato viene eliminato per filtrazione e non percentrifugazione, abbiamo aggiunto il solido e la filtrazione la facciamo con coadiuvanti.

DEODORAZIONE, eliminazione di odori sgradevoli, in corrente di vapore.

RAFFREDDAMENTO

Questi oli vengono presi da un’azienda che fa confezionamento, che effettuerà una miscelazione con olivergini o extra vergini ottenendo le ultime due categorie di oli commerciali, il comune olio di oliva e il comuneolio di sansa. In questo processo vengono eliminati i difetti ma nello stesso tempo anche i pregi. Con ladeodorazione si tolgono anche i composti fenolici positivi, le operazioni importanti ma non fondamentalisono la FILTRAZIONE e la CENTRIFUGAZIONE mentre quelle fondamentali sono: DEGOMAGGIO,NEUTRALIZZAZIONE, DECOLORAZIONE e DEODORAZIONE.

OLI DA SEMI OLEAGINOSI

Generalmente si fa riferimento ad un chicco di seme a meno che non si parli di miscele di semi diversi. Questatabella ci

oliva, con il suo alto contenuto di acido oleico. Il burro, invece, è ricco di acidi grassi saturi come l'acido palmitico e l'acido stearico. L'olio di palma e l'olio di cocco sono anch'essi ricchi di acidi grassi saturi. Il confronto della composizione acidica dei trigliceridi nelle diverse sostanze grasse è il seguente: - Olio di oliva: 75% acido oleico, 10% acidolinoleico, 1% acido linolenico, 15% acidi grassi insaturi (generalmente stearico, palmitico). - Burro: alto contenuto di acidi grassi saturi come l'acido palmitico e l'acido stearico. - Olio di palma: alto contenuto di acidi grassi saturi. - Olio di cocco: alto contenuto di acidi grassi saturi. L'olio di oliva si distingue per il suo alto contenuto di acido oleico, che rappresenta il 75% della sua composizione. Questo lo rende interessante per le modalità d'uso e per il valore nutrizionale. Spesso si cerca di copiare questa composizione utilizzando altre fonti vegetali che hanno una composizione simile a quella dell'olio di oliva. Gli altri oli, quelli derivanti dai semi, hanno una composizione trigliceridica diversa. In questi oli prevale la componente più insatura, come l'acido alfa linolenico e l'acido linoleico, che diventano sempre più importanti. Questo ha conseguenze sul valore nutrizionale e sulla stabilità dell'olio. In conclusione, l'olio di oliva è quello che più si avvicina alla composizione dei trigliceridi presenti nelle sostanze grasse, grazie al suo alto contenuto di acido oleico.

carcamo esiste anche un altro olio di carcamo che ha un alto contenuto di acidolinoleico, anche l'olio di girasole c'è in entrambi i modi con alto contenuto di acido linoleico e ad alto contenuto di acido oleico. L'olio di lino ha il 57% di alfa-linolenico e 16% di linoleico e un 18% di oleico. L'olio di girasole ha praticamente una composizione invertita all'olio di oliva. Olio di colza fino a qualche anno fa era considerato tossico, per la presenza di un acido grasso (acido erucico), adesso la % è molto piccola. Questa definizione va modificata, perché non è detto che necessariamente dobbiamo fare un processo di raffinazione, ci sono oli di semi che non hanno necessità di una raffinazione, ma vengono ottenuti per spremitura meccanica e successiva filtrazione. Valore nutrizionale, sono interessanti non per la porzione non gliceridica bensì per la porzione gliceridica. Comodità d'uso poiché hanno una

buona conservabilità si possono utilizzare a crudo e per frittura. Gli oli di semi hanno anche il vantaggio di non avere vincoli, così restrittivi per la produzione di oli di oliva vergini o extra vergini. PUNTI DI DEBOLEZZA: frodi, non per la produzione degli stessi ma per la miscelazione con altri oli o con oli di oliva vergini o extra vergini. La difettosità è un altro punto debole poiché essi irrancidiscono molto velocemente poiché contengono molti acidi grassi polinsaturi. Spiega come si estrae l'olio da un seme, c'è una prima parte che è di preparazione ed una parte che è una vera e propria estrazione, quello che noi otteniamo di prodotto finito da questa materia prima sono due oli grezzi, questo olio grezzo può subire due destini: - FILTRATO e confezionato - o va alla RAFFINERIA in questo modo si ottiene l'olio di semi XY raffinato. Ci sono anche casi in cui gli oli di semi vengono miscelati, per avere una

Miscela più adatta ad esempio per la frittura. Nella frittura si cercherà un olio che resista alle alte temperature, cioè con una componente polinsatura più bassa rispetto a quella che avrebbe la forma monovarietale. ** modificare la tabella ci sono OLI DI SEMI che sono ottenuti per separazione meccanica. Interessante è come rendere il seme adatto ad essere estratto nella sua componente oleosa, si fa una pulitura per eliminare le sostanze estranee successivamente si eliminano le barriere fisiche si effettua una decorticazione, poi si fa la macinazione si utilizzano dei mulini a cilindri ottenendo delle farine, è un solido questo sfarinato ha bisogno di essere condizionato ossia va sottoposto a determinati trattamenti termici tempo temperatura, generalmente le temperature superano i 100° e i tempi sono dell'ordine di qualche decine di minuti, questa è un'operazione di trasformazione ma anche in parte di conservazione si eliminano muffe, microrganismi ma

soprattutto serve per rendere più facile la futura estrazione, indebolire le strutture cellulari, rendere meno viscoso l'olio presente nelle cellule. C'è anche una componente di disidratazione ma non serve per conservare ma per togliere dell'acqua che potrebbe dare fastidio. Il condizionamento non è l'operazione fondamentale ma se non faccio un giusto condizionamento avrò dei difetti. Dopo il condizionamento abbiamo due modalità: - separazione meccanica per spremitura e abbiamo bisogno di farine ricche di olio 40-50%, la spremitura con presse da origine ad un olio grezzo e un semi lavorato che chiamiamo PANNELLO di spremitura che contiene un po' di olio ancora e come tale non può essere smaltito ma va riutilizzato e viene inserito nella linea di lavorazione che prevede un'estrazione dell'olio mediante solvente. Per fare l'estrazione dei grassi con il solvente sia del pannello che dello sfarinato derivante.da farine povere di olio c'è bisogno che vengano trasformati in fiocchi tramite una laminazione, questi fiocchi subiscono l'estrazione con il solvente si ottiene un raffinato e un estratto, l'estratto è una miscela di olio e solvente e come tale deve essere desolventizzato il prodotto viene filtrato e si ottiene un olio grezzo che obbligatoriamente deve essere raffinato. il raffinato ha un suo destino preciso posso ottenere sostanze utili per l'alimentazione animale. L'operazione chiave è l'ESTRAZIONE CON SOLVENTE. Questa definizione trova varie applicazioni in relazione al soluto e al solvente ora stiamo vedendo l'estrazione sull'olio di semi ma può essere applicata anche all'estrazione dell'olio dalla sansa di oliva, ma può essere usata anche in altri campi. Il solvente nel caso degli oli vegetali è un solvente dei grassi perché voglio separare.
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Publisher
A.A. 2020-2021
116 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/15 Scienze e tecnologie alimentari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 94save di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Processi di produzione degli alimenti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Zanoni Bruno.