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COLTURA CONTINUA APERTA
Nelle colture continue vi è sempre un flusso in ingresso e uno in uscita dal fermentatore (SISTEMA
APERTO) e questa tipologia di fermentazione può essere protratta a tempi infiniti, perché si continua
a immettere e a togliere qualcosa dal fermentatore. Questa coltura ha dei tempi morti nettamente
batch, in quanto essi diventano trascurabili rispetto a quanto dura l’intero
inferiori rispetto alla coltura
processo. In una fermentazione continua, vi è un flusso in continuo di substrato e un flusso in uscita
che deve evidentemente uguagliare il flusso in entrata; questi flussi devono essere uguali e maggiori
di zero, in modo che il volume all’interno del fermentatore venga mantenuto costante.
Dal momento che si mantengono elevate velocità di crescita e produzione, in coltura continua la
produttività è più elevata rispetto alla coltura batch e questo consente anche di usare degli impianti
di dimensioni inferiori. Questo consente di avere dei volumi da trattare nettamente inferiori a quelli
che si avrebbero in batch, e questo di conseguenza determina una più semplice gestione del
processo di purificazione.
Se queste colture possono durare a tempi indefiniti, devo avere dei microrganismi robusti, stabili
geneticamente, in grado di crescere e produrre con elevate velocità, altrimenti non è conveniente
utilizzare una coltura continua. Inoltre, questa tipologia di fermentazione fa sì che i microrganismi
in quanto c’è
non risentano di fenomeni di tipo feedback e di fenomeni di repressione da catabolita,
sempre un flusso in entrata in cui si può decidere quale è la quantità di substrato che viene introdotta.
È possibile regolare la velocità specifica di crescita e la concentrazione cellulare nel fermentatore in
maniera indipendente; questo è importante perché posso cercare di modulare la concentrazione
della coltura o in modo tale che sia più
cellulare in modo da non avere problemi nell’aerazione
semplice smaltire il calore che si sviluppa durante il processo. Esistono tre tipologie differenti di
fermentazioni in continuo che si differenziano sulla base del parametro che viene controllato e reso
costante:
- CHEMOSTATO viene mantenuto costante il metabolismo del microrganismo. È il sistema
più utilizzato, perché se ho un controllo metabolico, sono in grado con il chemostato di
mantenere costante la velocità di sviluppo del microrganismo in un punto qualsiasi della
curva che mette in relazione mu con la concertazione del substrato
- TURBIDOSTATO viene mantenuta costante la densità ottica
- PH AUXOSTATO pH costante
Cinetica sviluppo biomassa
Quando si allestisce una coltura continua, la prima fase è sempre una FASE BATCH, cioè metto nel
fermentatore il terreno colturale, inoculo il microrganismo, lo faccio crescere fino a raggiungere lo
stadio di crescita di interesse a seconda del metabolita che si vuole ottenere; a questo punto inizia
l’ALIMENTAZIONE in continuo del fermentatore, cercando di regolare il flusso in entrata e il flusso
e in uscita, quindi c’è una FASE DI TRANSIZIONE tra sistema chiuso e sistema aperto, fino a
DI EQUILIBRIO tale per cui all’interno del fermentatore, la
raggiungere una CONDIZIONE
concentrazione di cellule, prodotto e substrato rimane pressochè costante (steady state). Se dx/dt
(velocità) è costante avremo che muX = FX/V. Le due X si semplificano e ottengo l’equazione
sottostante, in cui mu è uguale a D, ovvero alla velocità di diluizione. Andrò dunque a regolare la
portata in modo da avere il massimo sviluppo possibile coltura continua utilizzata per protrarre
all’infinito la crescita esponenziale. 33
Prendendo in considerazione il bilancio di massa, la quantità di cellule presenti nel fermentatore è
pari alla equazione seguente:
volta che viene fatto l’inoculo e fatta la prima fase di batch, si alimenta il fermentatore con il
Una
substrato e non con cellule, quindi anche le cellule in ingresso sono pari a 0. Quindi in una coltura
continua la quantità di cellule presenti dipende da quante cellule escono e da quante cellule nuove
si sviluppano.
Nelle fermentazioni continue il termine dX/dt indica la velocità con cui si accumulano o si diluiscono
le cellule all’interno del fermentatore. Quindi fondamentalmente la relazione ci dice che la quantità
di cellule presenti in un certo intervallo di tempo è pari alle cellule presenti in un certo momento
diminuita delle cellule che vengono fatte uscire dal fermentatore.
Nel momento in cui quindi ho a che fare con una coltura continua, devo fare in modo di immettere il
substrato con una portata e una concentrazione tale da permettere lo sviluppo cellulare e per far sì
che si sviluppino tante cellule quante sono quelle che fuoriescono con il flusso in uscita. Solamente
in questa condizione si raggiunge uno stato di equilibrio che viene definito STATO STAZIONARIO
o STEADY STATE, in cui tante cellule si sviluppano quante sono quelle che fuoriescono, quindi la
concentrazione cellulare rimane in questo modo costante. In questa situazione non si ha nè
accumulo né diluizione di cellule, quindi dX/dt = 0, quindi vale la relazione seguente, che ci dice che
la velocità specifica di crescita dipende dal flusso in entrata.
Regolando il flusso posso regolare la velocità specifica di crescita: se voglio una mu più alta, allora
aumento il flusso F, indipendentemente dalla concentrazione cellulare presente nel fermentatore.
La velocità specifica di crescita è dipendente solo dal flusso e non dalla concentrazione di substrato
S.
Nella prima fase in cui non viene raggiunto l’equilibrio dX/dt non è nullo, e non è nullo neanche nella
situazione produttività del processo, perché per incrementare la velocità specifica di crescita e quindi
questa situazione, l’equilibrio presente
la produttività posso agire sul flusso aumentandolo. In
all’interno del fermentatore viene alterato: nel momento in cui il flusso aumenta, aumenta la velocità
di diluizione D e quindi nel momento in cui aumento questa velocità, questa D diventa maggiore
della velocità specifica di crescita mu.
In una situazione di questo tipo, se D aumenta, se X diminuisce (perchè diluisco le cellule), la
concentrazione del substrato tende ad aumentare perchè la velocità di crescita del microrganismo
non compensa il consumo del substrato. La velocità specifica di crescita contemporaneamente
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continua ad aumentare (perchè aumenta la concentrazione di substrato) andando a raggiungere
nuovamente la velocità di diluizione, permettendo in questo modo di raggiungere una nuova
situazione di equilibrio dove dX / dt = 0.
Si potrebbe pensare di aumentare mu e D all’infinito, ma in una situazione in cui mu e D sono
massime si crea un SISTEMA INSTABILE, perché se si aumenta ulteriormente la velocità di
diluizione la velocità di crescita non può aumentare perchè è stata raggiunta una velocità specifica
Piccole fluttuazioni della portata in questa situazione, alterano l’equilibrio
di crescita massima. del
sistema, dando origine a un fenomeno che prende il nome di WASH UP: se supero la mumax e
quindi Dmax, la concentrazione cellulare all’interno del sistema tende a diminuire, perchè la velocità
a quella con cui si formano all’interno del
con cui vengono allontanate le cellule è maggiore rispetto
fermentatore.
Devo cercare dunque di regolare la portata quindi per raggiungere la mumax, ma mantenendomi al
di sotto di una soglia critica che determinerebbe la situazione di wash up.
Cinetica consumo del substrato
Il substrato è quello in ingresso, meno quello in uscita (=0 solo se viene completamente consumato),
il substrato necessario allo sviluppo cellulare, quello necessario per il prodotto di interesse, quello
necessario per il mantenimento del metabolismo.
La variazione di substrato nel tempo, sarà quindi pari al flusso in entrata del substrato, meno quello
in uscita, meno la quota necessaria per lo sviluppo cellulare.
Dal momento che F/V=D, posso fare questa sostituzione, quindi si ottiene che in condizioni di NON
EQUILIBRIO, la velocità istantanea con cui aumenta o diminuisce il substrato è legata all’equilibrio
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che si viene a creare tra la portata del substrato in ingresso e la velocità con cui il substrato viene
consumato per la crescita.
Risolvendo la relazione è quindi possibile andare a calcolare la concentrazione delle cellule in
funzione del substrato e da questa relazione vediamo che la quantità di cellule presenti nel
fermentatore è proporzionale alla quantità di substrato che viene consumato; la differenza rispetto
alla coltura batch, è che la concentrazione cellulare non dipende dalla velocità di sviluppo della
biomassa.
È presente una correlazione tra la velocità di diluizione D, la concentrazione di substrato S e quella
l’equazione di Monod,
di biomassa X. Se noi consideriamo mu viene correlata a S, ma sappiamo
che in condizioni di equilibrio mu=D, quindi l’equazione di monod può essere riscritta.
l’espressione per calcolare la concentrazione media di substrato
Risolvendo e sostituendo ciò che
abbiamo ricavato, riusciamo ad avere una relazione che correli effettivamente la velocità di diluizione
con la concentrazione di S e di X.
La concentrazione di cellule dipende dalla velocità di diluizione e dalla concentrazione di substrato,
inoltre se si aumenta il flusso e quindi la velocità di diluizione, si ha contemporaneamente un
aumento della velocità specifica di crescita, quindi la concentrazione media di substrato aumenta,
questo significa che viene convertito meno substrato in biomassa, quindi anche la biomassa
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diminuisce. questo significa che viene convertito meno substrato in biomassa, quindi anche la
biomassa diminuisce; viceversa, se si mantiene costante il flusso e D, e vado ad aumentare la
concentrazione di substrato in ingresso, si avrà un aumento della biomassa media all’interno del
fermentatore.
Quindi posso regolare la quantità di biomassa nel fermentatore variando la concentrazione del
substrato in entrata, o cambiando il flusso e la mu, o cambiando la concentrazione di substrato in
ingresso. Posso quindi agire su due parametri per cambiare indipendentemente mu o X.
In una coltura continua è quindi possibile controllare in maniera indipendente mu e X, agendo
rispettivamente sulla portata del substrato in ingresso mantenuto a concentrazione costante e sulla
concentrazione del substrato S mantenuto a portata costante.
Cinetica sintesi prodotto
L