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Estratto del documento

Introduzione alle polis

greche arcaiche

• Le polis nacquero tra il X e l'VIII sec.

a.C. in Grecia come comunità

autonome con istituzioni proprie.

Erano centri urbani circondati da

territori agricoli (chora).

Geografia e nascita delle

polis

• La frammentazione geografica greca

(montagne, isole) favorì lo sviluppo di

polis indipendenti, con culture

politiche e istituzioni differenti tra

loro. Struttura della polis

• La polis era composta dall'asty

(centro urbano) con l'acropoli e

l'agorà, e dalla chora (territorio

agricolo). Era un'unità politica,

religiosa, economica e culturale.

Monarchia nelle polis

arcaiche

• La monarchia fu la prima forma di

governo, con re (basileus) che

esercitavano poteri religiosi, militari

e giudiziari, come in Micene e nelle

prime fasi di Atene e Sparta.

Il ruolo del basileus

• Il basileus era capo militare,

sacerdote supremo e giudice. La sua

autorità derivava dall'aristocrazia e

dalla tradizione, ma si indebolì con

l'ascesa dei nobili terrieri.

Declino della monarchia

• Tra IX e VIII sec. a.C. molte polis

sostituirono la monarchia con

l'aristocrazia, dove il potere era

esercitato collettivamente dai nobili

(eupatridi) riuniti in consigli.

Aristocrazia e oligarchia

• Il governo aristocratico era basato

sul privilegio di nascita. Solo i nobili

partecipavano al consiglio (Boulé) e

alle cariche pubbliche, escludendo il

popolo dalle decisioni.

Consigli aristocratici

• Atene aveva l'Areopago, Sparta la

Gerusia. Erano assemblee di nobili

anziani con funzioni legislative,

giudiziarie e consultive verso i

magistrati esecutivi.

Eupatridi ateniesi

• Ad Atene gli eupatridi

monopolizzarono l'archè (governo),

eleggendo arconti annuali e

mantenendo il controllo

dell'Areopago come garante della

tradizione aristocratica.

Problemi dell'aristocrazia

• Il dominio aristocratico creava

tensioni sociali: contadini indebitati,

disuguaglianze economiche e

mancanza di diritti politici per le

classi inferiori.

Timocrazia: definizione

• La timocrazia era un sistema in cui i

diritti politici erano basati sul censo e

non solo sulla nascita. Si affermò

come evoluzione dell'aristocrazia per

integrare i ricchi non nobili.

Solone e la timocrazia

ateniese

• Solone (594 a.C.) riformò la

costituzione ateniese dividendo i

cittadini in quattro classi censitarie

(pentacosiomedimni, cavalieri,

zeugiti, teti) con diritti politici

proporzionali al reddito.

Classi censitarie ateniesi

• Pentacosiomedimni (>500 medimni

di raccolto) potevano accedere a

tutte le cariche; cavalieri (>300)

servivano come cavalleria; zeugiti

(>200) come opliti; teti (lavoratori

salariati) votavano in assemblea.

Effetti della timocrazia

solonica

• Le riforme ridussero il potere

esclusivo degli eupatridi, ampliando

la partecipazione politica alla media

e alta borghesia agricola e

mercantile ateniese.

Sparta: monarchia e

aristocrazia insieme

• Sparta mantenne la diarchia (due re)

con poteri militari e religiosi,

affiancata dalla Gerusia (anziani) e

dagli efori, creando un sistema misto

monarchico-aristocratico.

La Gerusia spartana

• Era un consiglio di 28 anziani sopra i

60 anni più i due re, con funzioni

legislative, giudiziarie e preparazione

delle decisioni per l'assemblea

popolare (Apella).

Gli efori spartani

• Cinque magistrati eletti

annualmente, con funzioni esecutive

e giudiziarie, controllavano i re e

amministravano la giustizia ordinaria

e la politica estera quotidiana.

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
23 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/03 Storia delle istituzioni politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simonecarie1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle istituzioni politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Pellicciari Igor.