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Estratto del documento

DI CLASSE.

Termini come clima, atmosfera, clima collaborativo, sono fatti psichici che esistono,

quando si entra in un contesto socialmente si respira ciò che lega le persone di quel

contesto, non sono tangibili ma percepibili, è qualcosa che lega il tutto più della

somma delle parti.

Immagine delle formiche che si legano in delle zattere quando nelle foreste pluviali

piove, quindi loro si legano per sopravvivere. Questa singolare zattera in cui queste

formiche si legano, in questa bolla di ossigeno galleggiano. Una proprietà del tutto,

l’dea che ci sono delle proprietà emergenti ai diversi livelli della realtà è una

costatazione….esiste questa proprietà collettive che ad un certo punto compaiono

delle qualità non presenti nei singoli componenti.

SISTEMA COMPLESSO si crea nella rete relazione che si crea fra i componenti.

Il grande Kurt Lewin aveva studiato le dinamiche nei gruppi ed aveva applicato le

teorie della gestalt nell’abito sociale.

Il gruppo è diverso della somma delle parti. Esiste e Lewin diceva UNA VOLTA CHE SI E’

INSTAURATO UN CLIMA DEMOCRATICO IN QUEL GRUPPO, CHI ENTRA NEL GRUPPO IN

AUTOMATICO SI COMPORTA DEMOCRATICAMENTE PERCHE’ RESPIRA QUELL’ARIA. E’

una caratteristica coinvolgente tutti coloro che entrano a far parte di quel gruppo, è

una dimensione collettiva endogena, è auto-decisa, è bottom up.

Sono dei processi che vengono dall’interno, dove il leader, l’insegnante, deve fare

un’azione nelle dimensioni sociali un clima democratico è qualcosa di auto-prodotto

dal gruppo ma c’è bisogno di un impulso affinché avvenga. Lewin esperimento clima

bellico, convincere le persone a consumare le frattaglie di animale, si è formato un

gruppo di opinione ad alla fine la maggioranza ha iniziato a consumare la frattaglia,

ma qualcuno ha dovuto innescare

Quindi il clima di classe si produce ma l’insegnante deve creare il contenitore mentale,

deve innescarlo, un volta che succede è un organismo che vive di vita propria.

Nell’ascolto se io mi sintonizzo con quello che succede, quindi quando ascolto io uso e

ricevo dal contesto per generare un clima collettivo. Parto dagli elementi disponibili

dell’ambienti, uso ciò che l’ambiente mi propone sapendo cogliere e selezionare ciò

che è utile in ciò che è disponibile. Devo mettermi in ascolto. L’ascolto di Rogers ci

serve a 360 gradi per produrre sintonia molteplice che possono generare processi

collettivi. Processi di appartenenza e sono intrinsecamente regolabili, la cosa funziona

da sè in maniera autonoma, è un processo che si autolamenta.

Sempre connessa a questo….noi siamo abituati a pensare l’apprendimento sul modello

cognitivista con una griglia mentale, arrivano info dall’esterno ed io modifico la mia

griglia mentale, i miei schemi mentali e li adatto alla nuova informazione e questo è

vero nell’apprendere, sono poco competente in matematica ed in fisica, mi vengono

date nuove informazioni. Però c’è un apprendimento che ha a che fare anche con un

modellamento più profondo, noi insegniamo agli altri anche la funzione stessa del

pensiero, tutte le forme di apprendimento classiche, imitazione, apprendistato (la

bottega del rinascimento) si imparano delle informazioni e a come pensare. A tutti i

livelli della vita, la psicoanalisi più recente ha messo in evidenza che non c’ solo uno

scambio di pacchetti di informazioni, ma dobbiamo apprendere a come pensare ed

introiettare la funzione del pensiero, pensiamo a tutti i processi che in adolescenti

sono potentissimi, di identificazione, pensiamo ai nostri insegnanti, ci ricorderemo

anche un certo stile di comportarsi e di stare con noi, tutto questo fa capo a qualcosa

che abbiamo fatto nostro, distanziandoci e prendendoli in pezzi, abbiamo passato dei

modi di essere e dei modi di pensare, e questo è importante quanto l’aspetto di

apprendere e metabolizzare. Per produrre questo cambiamento che poi è uno che

riguarda il nostro modo di essere, si insegna e si passa un certo modo di pensare,

questo si mobilita se c’è un clima relazionale ed in cui parlavamo. Un’entità

intangibile. Ci sentiamo reciprocamente all’interno di una dimensione condivisa, lo

stile di ciascuno può essere uno stile di apprendimento.

CLIMA DEMOCRATICO, come se fosse una faccia con due medaglie, noi vediamo solo la

parte del rispetto e della referenza che devono essere negoziate in una forma politica

di un certo tipo, c’è una democrazia in una dimensione di partecipazione collettiva. Se

non c’è una dimensione attiva, per cui non è solo il rispetto formale dell’altro ma voler

partecipare ad un processo collettivo, una dimensione più sostanziale sinonimo di un

processo collettivo. Educazione alla cittadinanza, la vera cittadinanza è un processo

partecipato, il singolo cpisce la democrazia solo se sta all’interno del processo. Meglio

educazione alla democrazia, c’è qualcosa che non va, tu non sei cittadino se non c’è

un gruppo. RAPPORTO PARITETICO!

PRIDUZIONE del giorno di oggi ci vuole cratività, INNOVAZIONE, LE NO COGNITIVE

SKIILS, NON SI può più puntare più solo sui conteuti, si deve puntare alla creatività al

carattere

Le caracter Skiils è un termine che viene da Ekman, premio nobol economia che ha

riconosciuto che quello che forma il carattere è uno degli oggetti principali di quelli che

si richiede a scuola.

APPROCCIO CALR ROGERS

Come si fa a stabilire UNA RELAZIONE EFFICACE

Rogers, è STATO IL PRIMO ha evidenziare che nulla si può fare se non c’è una

relazione. Questo anche ambito psicoterpeutico era qualcosa che era stato capito già

dagli anni ’30. Quello che veramente funziona anche in ambito psicoterpeutico,

l’interpretazione dell’inconscio e schemi ma quello che fa la differenza è la relazione

che si instaura.

Che cosa succede nella relazione, noi iniziamo a co-costruire qualcosa insieme

all’altro. Se non c’è un clima di fiducia io sarò distaccato, avrò delle riserve e non entro

nella situazione, se c’è una relazione, il soggetto inizia ad utilizzare la mente dell’altro

come supplementare della mia. Ho la convinzione di poter essere capito e poter essere

offeso e capito. C’è una sorta di funzionamento mentale a due in cui io posso utilizzare

la prospettiva dell’altro per fare crescere la mia. La relazione è stata già percepita

come la chiave più importante. Roger con molta semplicemente mette sul piatto

riflessione ed osservazioni chiare che ancora oggi, quelle che lui ha definito le 3

CONDIZIONI NECESSARIE E SUFFICIENTI. Con ottimismo e concezione positiva

dell’essere imano è stato in grado di mettere al centro del suo approccio la

dimensione relazionale e di far derivare la tecnica che lui ha chiamato risposta

specchio da questa sua concezione.

Al di la di Rogers la sua idea che stabilire il clima di alleanza sulla base di queste tre

condizioni, è rimasta all0interno della relazione di aiuto. Lui non parla solo da

psicologo ma in generale nella relazione di aiuto cioà quel tipo di relazione che io

metto in campo quando voglio aiutare un altro, quando la mia competenza è diretta ad

aiutare un altro pur nella loro complessità. Rogers mette a punto questa idea di aiuto

basata su queste tre condizioni, utilizzando come tecnica quella della risposta riflesso.

Perché crede fortemente in questo tipo di approccio, innanzitutto Rogers crede

nell’esistenza di un centro direzionale, che analogamente a Winnicott che ha parlato di

un vero Sé anche Rogers parla di Real Self, un costrutto che non ha a che fare con una

personalità innata ma a a che fare con l’idea che noi siamo dei centri agenti che si

sviluppano nel tempo. Che cos’è il vero se per Winnicot e Rogers, è la spontaneità del

bambino. Vedo un vero se in azione. Quindi Rogers parla da una prospettiva analoga e

dice che esiste una direzionalità, intendo che io non sono semplicemente il frutto

dell’influenza che oggi ho teorizzato perché sento di avere un’intenzionalità. Noi ci

sentiamo intenzionali, sentiamo di essere i protagonisti della nostra vita e delle azioni

che facciamo. Tendenzialmente mi sento che ciò che faccio le facci operchè voglio.

Questa constatazione di base, di partenza, non necessariamente così diffusa è auto

evidente. Rogers parte da questo assunto: la persona ha una sua direzionalità, oggi lo

slogan che cirocola, delle professioni che si occupano di relazione di aiuto, l’avremo

sentito è AIUTARE L’ALTRO AD AIUTARSI. Il maggiore aiuto che posso fare è quello

dell’aiuto ad aiutarsi, cioè renderlo indipendente dal mio aiuto, quindi gli do modo di

accedere a questo centro autodirezionale. Che Rogers confidava esistesse nell’essere

umano. Quindi anche Winnocot dicenva quando una persona viene da me in terapia, il

mio obiettivo è portarlo ad essere capace di giocare, portarlo nell’area del gioco

perché nel gioco siamo spontanei. Nel gioco sono creativo, subisco solo, nel gioco dico

la mia sono presente nella mia spontaneità, metto nella relazione creativa che è stato

detto, nel fare un percorso culturare e professionale, nel gioco ci sto io con la mia

intenzionalità e spontaneità. In qualche maniera in queste concezioni, di Rogers

condivide con Winnicot è che ciascuno di noi ha una direzionalità originaria. Ciascuno

è in grado di dare una valutazione di quello che gli succede

Nessuno meglio della persona sa cosa è meglio per se, perché dovrebbe qualcun altro

dircelo, qualcun altro dovrebbe solo, noi possiamo solo aiutare l’altro a comprendere

cosa è meglio di se partendo dal presupposto che l’altra persona potrebbe avere

difficoltà a dirselo, e perché potrebbe avere difficioltà? Rogers dice che noi abbiamo

codificato il nostro modo di essere in un concetto di noi che potrebbe non

corrispondere al nostro Sé poco autentico, cioè parla di organismo pienamente

funzionante,

LA PERSONA COMPLETAMENTE FUNZIONANTE DI ROGERS

Riteneva che ogni persona poteva raggiungere i propri obiettivi , questo avviene se la

persona è iun contatto con il qui e ora della vita, seguendo le proprie esperienze e

sentimenti soggettivi, in continua crescita e cambiamento. La persona pienamente

funzionante era per Rogers un ideale che le persone non raggiungono alla fine della

vita ma durante la vita attraverso un processo di continuo cambiamento.

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Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
19 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ainos_design di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia della relazione di aiuto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Macerata o del prof Polenta Stefano.