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EDUCARE
↳ = Agire con intenzione sulla base di un’aggiunta di significato per
dirigersi verso la finalità di trasformazione dell’ambiente, di cambiamento della
realtà attraverso la persona
Caratteristiche del ruolo dell’educat*
- centratura sul cambiamento → accompagnare al cambiamento
- intenzionalità
- conoscenza di sé → implica saper riconoscere i propri habitus, schemi,
modelli di pensiero
- quotidianità → implica la presenza con costanza
Lavoro di gruppo
A scuola declinazioni eterogenee del lavorare in gruppo
↳ più è alto il grado scolastico meno verranno la collegialità, coesione team
docenti e la co-progettazione
→ operano in contesti di apprendimento condivisi
Aspetti fondamentali:
- condivisione
- scambio di conoscenze
- confronto
- interconnessione
Hanno il pregio di creare contesti di apprendimento condivisi
= presentano soggetti omogenei oppure proelementi da ambiti disciplinari
differenti → confronto più interessante
Collegialità
valore strategico:
- Affrontare problemi
- Individuare strategie
- evitare il burnout (= fattore protettivo)
= adozione di una prospettiva sistemica → implica che ne lavoro di gruppo non ci
si concentra solo sull’obiettivo da raggiungere MA anche sul processo per arrivare
al raggiungimento
Realizzazione del compito
si impara ad essere gruppo facendo gruppo
GRUPPO → sistema soggetto a cambiamenti ed incomprensioni che consentono ai
membri di evolvere
Conflitti e divergenze diventano occasioni di crescita in chiave formativa
4 pilastri come basi e dimensioni a cui tendere
- fiducia
- confronto
- responsabilità
- riflessività
BRONFENBRENNER: l’ecologia dello sviluppo umano
→ La vita della Persona è influenzata dall’ambito in cui essa è inserita
→ Lo sviluppo umano è un processo che si svolge sempre in un contesto/ambiente
ecologico
→ Pensieri, emozioni, preferenze, comportamenti ecc sono considerevolmente
influenzati dal contesto sociale in cui viviamo, sia a livello familiare, sia a
livello sociale
“Per la pedagogia socio-culturale l’interdipendenza tra la dimensione della
personalità individuale, nelle sue diverse componenti, e gli aspetti socio
culturali ricorda quanto sia stretto l’intreccio esistente tra soggetto e contesto
di vita”
“I processi educativi si svolgono in un contesto culturale. L’ambiente non è uno
sfondo statico, ma parte integrante del contesto di vita”
Rogoff, 2004 → la cultura non è qualcosa che influenza gli individui. Piuttosto
gli individui contribuiscono ad organizzare i processi culturali che concorrono a
formare le persone
→ l’individuo e cultura si strutturano reciprocamente e non sono concepibili
separatamente
TERRITORIO
Marco Catarci e Sergio Tramma
a) spazio vissuto dagli individui
b) sistema di vita
Ci è sufficiente?
Due aspetti che caratterizzano ogni insediamento
- essere circoscritto nello spazio
- durare nel tempo
In chiave pedagogica
→ rappresentazioni simboliche
→ storia
→ gruppo umano che lo vive
4 significati in senso pedagogico
- luogo d’azione
- luogo di partecipazione
- oggetto dell’azione educativa
- distretto
- sede di una molteplicità di spazi educativi
- contenitore di processi che rendono evidenti le criticità del sistema
COMUNITÀ
Una collettività può essere definita Comunità quando i suoi membri agiscono
reciprocamente e nei confronti di altri, anteponendo più o meno consapevolmente i
valori, le norme, i costumi, gli interessi della collettività considerata come un
tutt’uno
→ La nozione di comunità identifica una dimensione collettiva che si caratterizza
per la relazione diretta tra persone e territorio, nonché per la capacità dei
singoli e dei gruppi di incidere sull’organizzazione del sistema sociale
RESILIENZA
Che cosa si intende quando si parla di resilienza?
A che cosa si fa riferimento quando si sente parlare di resilienza?
resilio
→ etimologia: risale al verbo latino
(=rimbalzare, tornare indietro)
→ fisica dei materiali: la capacità di un corpo di
assorbire un urto senza rompersi
→ scienze umane: quelle persone che, nonostante nella
vita abbiano dovuto affrontare situazioni traumatiche
di varia natura e intensità, hanno vissuto in seguito
in modo “positivo” senza incrementare fattori di
rischio o giungere ad esiti psico-patologici
→ definisce un processo basato sull’interazione di fattori biologici, neurologici,
evolutivi, ambientali e culturali, e non una lista di caratteristiche
→ tante definizioni evidenziano diverse sfumature di tale complessità:
- assenza di psicopatologia e presenza di vissuti traumatici e di rischio
doing ok
- cioè sul mostrare un buono adattamento/funzionamento
→ necessario un approccio multidisciplinare per la ricerca e per le pratiche
“La capacità di attivare processi di riorganizzazione positiva della propria vita
e di proseguire nel proprio sviluppo a fronte di situazioni avverse, e dunque la
capacità di far fronte e superare tali situazioni”
la resilienza umana non si limita ad un’attitudine di resistenza MA permette la
costruzione, meglio la ricostruzione di un percorso di vita nuovo che non rimuove
la sofferenza e le ferite, ma al contrario le utilizza come base dalla quale
ripartire
La resilienza definisce la capacità delle singole persone di orientarsi
(navigazione) verso le risorse psicologiche, sociali, culturali e fisiche che
sostengono il loro benessere e la loro capacità di negoziare a livello individuale
e collettivo (negoziazione) affinché queste risorse siano rese disponibili,