TRA ACCOMODAMENTI E ACCESSIBILITA’
LA VALUTAZIONE NEL MODELLO DELL’ISTRUZIONE DIFFERENZIATA
La valutazione deve essere un processo inclusivo à 3 approcci:
- Modello dell’istruzione differenziata;
- Ambito del coteaching- coassestement: dimensione collaborativa nella pratica valutativa;
- Universal design for learning: nasce come filosofia progettuale, però l’area meno esplorata nella letteratura è
lo - universal design for assesment.
Tomlinson parte da un pensiero molto semplice, dell’inevitabilità dell’eterogeneità
qualsiasi gruppo di individui appare eterogeneo, al punto da far pensare che “gruppo differenziato” sia quasi una
tautologia, ridondante come formula, in quanto qualsiasi gruppo di persone non potrà che essere differenziato al suo
interno, e dunque inevitabilmente si devono fare i conti con la pluralità.
Eterogeneità: diversità come punto di partenza per la teoria e la pratica educativa.
è La valutazione incorpora le diversità per ampliare le opportunità di giustizia ed equità attraverso 3 principi di
progettazione del curriculum:
1. Fornire molteplici mezzi di rappresentazione
2. Fornire molteplici mezzi di azione ed espressione
3. Offrire molteplici mezzi di coinvolgimento
Ci sono individui diversi gli uni dagli altri all’interno di un gruppo. Dato di realtà della diversità inter-individuale è
pluralità, eterogeneità. È ridondante dire classe differenziata, perché c’è già la presenza inevitabile di differenze.
Fare conto con la pluralità è un punto di partenza
DIMENSION OF DIVERSITY
In letteratura ci sono tante riflessioni sulla parola diversità, tanti studiosi si sono occupati di sistematizzarla, dargli un
ordine, è complessa, ci sono tanti contenitori dove mettere dentro tutte le diversità.
4 macro-contenitori: Nieminen (2022: “celebrating human diversity”)
- Educational diversity (diversità educativa): ci sono le caratteristiche degli individui che facciamo afferire alla
dimensione educativa, esperienze scolastiche e di formazione, titolo di studio, eterogeneità negli approcci
all’apprendimento (differenziare gli individui);
- Dispositional diversity (diversità attitudinale): ha a che fare con livello più soggettivo, variabili soggettive degli
individui, identità, autostima, fiducia in sé stessi, motivazione, aspirazioni, attitudini, intelligenza emotiva,
interessi e passioni -> variabili soggettive che ci differenziano gli uni dagli altri
- Circumstantial diversity (diversità circostanziale): ha a che fare con circostanze esterne, con il contesto
contesto (ICF chiamerebbe fattori contestuali), tutto quello che sta dentro al setting esterno dell’individuo,
contesto che incide sulle diversità interindividuali, coerente con la visione ICF, impiego, provenienza
geografica, accesso a mezzi di trasporto, condizione economica, tutte le variabili contestuali che ci
caratterizzano e differenziano dagli altri. (in questo contesto sta la disabilità).
- Cultural diversity (diversità culturale): sul piano culturale: religione, etnia, social background, culture
individuali -> variabili che hanno a che fare con le culture dell’individuo.
Sistematizzazione non esaustiva, potrebbero esserci altre variabili non contenute qui, ma vi è comunque una visione
multi-sfaccettata della complessità, quanto ampia è. Questa diversità si trova anche all’interno delle classi.
Ottica di fondo di tutto questo è: celebrazione della diversità umana: si celebra la diversità -> fatto non solo
inevitabile, ma è da apprezzare e celebrare per la bellezza che comunica e che possiamo condividere insieme
attraverso le diversità stesse. 63
Valutazione e inclusione in dialogo
Duplice piano di riflessione:
Considerare l’eterogeneità non solo un dato di fatto ma anche un’opportunità positiva per tutti, una risorsa su cui
investire come docente.
Considerare che la valutazione può agire come elemento che può includere o meno, facilitatore o barriera rispetto alla
partecipazione e all’apprendimento.
Valutazione e inclusione in dialogo può esprimersi su piani differenti.
La riflessione che la Tomlinson ci aiuta a fare si svolge almeno su due piani la riflessione:
1. Considerare le diversità come un dato di fatto da cui partire, ineludibile, ma è anche come un’opportunità
positiva per tutti, può promuovere qualcosa di positivo, di significativo, per tutti, considerare la diversità come
qualcosa di generativo della positività, un’opportunità positiva per tutti, una risorsa su cui investire come
docente.
Come posso investire anche in ambito valutativo? È importante chiederselo come insegnante. Investire sul
piano didattico e sulla costruzione di processi e strategie valutative.
PARTIRE DALLA DIVERSITÀ.
2. Considerare la valutazione come fattore contestuale a tutti gli effetti. La valutazione ha posto importante nei
fattori contestuali e come tale può essere barriera o facilitatore rispetto alla partecipazione e
all’apprendimento, la valutazione può agire come elemento che può includere o meno. Quando sono nei
panni di valutatore ho in mano qualcosa che può essere barrierante o facilitante nei processi di crescita e
apprendimento degli alunni.
VALUTAZIONE È FATTORE CONTESTUALE CHE Può INCLUDERE O ESSERE UNA BARRIERA.
Primo progetto europeo triennale 2005-2007, promosso dall’agenzia europea che si occupa di inclusione, con il fine
di andare a vedere cosa si fa nei vari paesi europei e come avviene la valutazione e come viene usata dai docenti e
dalle scuole ai fini dell’inclusione. I progetti confluiscono in una pubblicazione finale, chiamata report, che è puntuale
e preciso.
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Definizione emersa da questa ricerca è:
La Valutazione “inclusiva”: processo finalizzato a promuovere la partecipazione e l’apprendimento di tutti e fornire
indicazioni che servano a migliorare la didattica.
Promuove la partecipazione e l’apprendimento
ð Fornisce indicazioni per migliorare la didattica
ð
Attribuite al processo valutativo 2 funzioni:
- Valutazione può servire al docente perché ci sia una al processo educativo e alla vita
partecipazione di tutti
scolastica -> valutazione come strumento che include o esclude
- Fornire indicazioni che servono a -> è paradigma: Assesment for learning dove FOR
migliorare la didattica
sostituita a OF (da valutazione dell’apprendimento a valutazione per l’apprendimento), serve perché il
docente possa agire sulla valutazione stessa per migliorare la sua azione didattica e di conseguenza
l’apprendimento degli studenti. Assessment individuato nei paesi europei come paradigma valutativo che più
di qualunque altro contribuisce a rendere la valutazione inclusiva.
27 paesi hanno partecipato a questa ricerca, i principi che sono emersi sono:
• tutti gli alunni devono avere le stesse opportunità di accedere ai processi valutativi;
• i docenti dovrebbero utilizzare la valutazione come un mezzo per migliorare le opportunità di partecipazione e
apprendimento di tutta la classe;
• la Valutazione per l’Apprendimento è un approccio che sostiene la valutazione inclusiva.
La valutazione può essere fattore barrierante o facilitante, possiamo costruire una valutazione che consenta il
miglioramento o meno, una prova accessibile che permette la partecipazione di tutti. UDL: definisce come riflettere
sulle barriere alle prove perché possano diventare fruibili da tutti. Tutti devono avere le stesse opportunità nei
processi valutativi. 64
Perché la valutazione per l’apprendimento (AFL) sostiene la valutazione inclusiva?
Per l’importanza attribuita ai partecipativi:
processi
§ ->sono strategie valutative basate sulla partecipazione degli studenti, che collaborano con il loro
impegno attivo nella realizzazione del prodotto richiesto dall’insegnante (valutazione fra pari =
studenti in situazione di collaborazione).
Per le pratiche che promuove: collaborative:
autentiche, auto-valutative e
§ ->sono compiti autentici, di realtà: sono legati alla prospettiva inclusive perché si possono fare in
gruppo, non prevedono un’unica risposta possibile ovvero tipologie di prove che per loro natura
permettono una pluralità di accesso, di canali. Ciascuno può accedere a quel compito nel modo che
ritiene più vicino al suo modo di apprendere e di lavorare= pluralità di accesso e di fruizione.
L’autovalutazione è un modo inclusivo di far valutazione, viene riconosciuta la voce di ciascun
studente rispetto al suo percorso.
Perché è un approccio (nei formati) (nei canali d’accesso):
flessibile e plurale
§ ->flessibile nei formati di prove, plurale nei canali di accesso, nei linguaggi possibili, attraverso prove
valutative aperte
Per il valore assegnato alla comunicazione:
§ -> momento in cui viene comunicato allo studente l’esito di qualsiasi prova valutativa che è legata
fortemente alla dimensione inclusiva, formulare un feedback di qualità è importante, perché lo
studente possa non solo riceverlo, ma anche farlo proprio e utilizzarlo in ottica migliorativa. Spesso
questo momento viene trascurato, ma è importante.
Trasmissione di un feedback efficace che per essere tale de essere interiorizzato e produrre un miglioramento.
Accomodamento e accessibilità vengono molto spesso confuse e non sono la stessa cosa!!!
Þ 1° vignetta: progettazione inaccessibile: azione che non promuove l’accessibilità, non tutti possono accedere
a quello che vogliono accedere
Þ 2° vignetta: accomodamento: viene dato a ciascuno quello di cui ha bisogno per vedere (al bambino più
piccolo vengono date due scatole perché gli permettono di vedere meglio). Richiede un carico di lavoro in più
(extra-work) che richiede di capire che tipo di accomodamento serve al bambino in base alle caratteristiche
specifiche che possiede.
Þ 3° vignetta: progettazione accessibile: trasformare (togliere il muro) l’elemento contestuale che rende
possibile l’accesso da parte di tutti, rendere il contesto accessibile. Accessibilità a chiunque con qualsiasi
caratteristica, non c’è la necessità di fare sempre personalizzazione e accomodamento. Non c’è necessità di
fare personalizzazione perché questa azione sul contesto permette di essere accessibile a tutti. 65
La logica dell’accessibilità conviene perché ci fa lavorare di meno.
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