Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
U. BROFENBRENNER
Esponente della scuola ecologica.
Sviluppo: soggetto non come tabula rasa plasmata dall’ambiente circostante, ma come entità dinamica
che si sviluppa e agisce in una propria struttura, in interazione vicendevole e bidimensionale con
l’ambiente.
Il modello ecologico rappresenta l’ambiente di sviluppo del bambino come una serie di cerchi
concentrici legati tra loro da relazioni umane, sociali e ambientali.
⁃ Microsistema: situazioni e relazioni interpersonali del bambino.
⁃ Mesosistema: relazioni tra i vari microsistemi (famiglia, scuola, gruppo dei pari…).
⁃ Esosistema: diverse situazioni correlate che influenzano il bambino, anche se non lo riguardano
direttamente (es. condizioni di lavoro dei genitori).
⁃ Macrosistema: costituito dalla società, istituzioni politiche ed economiche, cultura, religione,
lavoro… che influiscono sullo sviluppo del bambino.
24
TEORIE DELLO SVILUPPO EMOTIVO
LE EMOZIONI
Emozione: reazione fisica e psichica con cui un soggetto risponde sia alle situazioni reali nelle quali
viene a trovarsi, sia alle proprie elaborazioni mentali, a ciò che sta pensando. Sono:
⁃ Innate: funzione primordiale era legata alla sopravvivenza
⁃ Automatiche: minimo processo cognitivo
Si dividono in:
⁃ Primarie o di base: si manifestano nei periodi iniziali della vita umana, sono innate e indipendenti
dalla cultura —> universalmente riconosciute
Plutchik identifica:
• Rabbia: generata dalla frustrazione; —> aggressività
• Paura: dominata dall’istinto
• Tristezza: generata dalla perdita o da uno scopo non raggiunto
• Gioia: generata dalla soddisfazione
• Sorpresa: generata da un evento inaspettato
• Disgusto: risposta repulsiva
• Accettazione
4) Secondarie o complesse: date dalla combinazione di più emozioni primarie, si sviluppano con la
crescita dell’individuo e l’interazione sociale:
• Invidia
• Allegria
• Vergogna
• Ansia
• Rassegnazione
• Gelosia
• Speranza
• Perdono
• Offesa
• Nostalgia
• Rimorso
• Delusione
S. TOMKINS
Individua quattro modelli di ambiente emotivo genitoriale.
• Modello monopolistico: dominato da un’unica emozione
• Modello intrusivo: elemento di minore rilevanza che interferisce con l’emozione dominante
25
• Modello dell’emozione competitiva: l’aspetto emotivo della personalità di un genitore entra in
competizione con quello della personalità differente dell’altro genitore
• Modello emotivamente equilibrato: entrambi i genitori esprimono una varietà di emozioni.
P. EKMAN
Autore della teoria neuroculturale —>
Le espressioni emotive delle 7 emozioni primarie sono universali —> Facs (Facial action Coding
System) analizza le espressioni facciali scomponendole nelle più piccole unità d’azione muscolari e
attribuendo a ciascuna di esse un significato
+ esistono le display rules —> regole sociale di espressione delle emozioni e che quindi non sono
universali
SROUFE
Opera: “Lo sviluppo delle emozioni”
Teoria della differenziazione emotiva: l’individuo possiede fin dalla nascita un corredo emotivo
indifferenziato (eccitazione indifferenziata) e le emozioni si differenziano con lo sviluppo dell’individuo
stesso (differenziazione emotiva).
8 stadi:
• Invulnerabilità agli stimoli esterni: non vi è elaborazione cognitiva delle emozioni, pertanto, si
parla di > precursori delle emozioni, come sorriso senza valore sociale, dolore o la rabbia espressi
tramite il pianto.
• Max. 3 mese: sensibilità agli stimoli esterni —> risponde tramite meccanismi pre-programmati di
elaborazione delle eccitazioni (es. attività motoria)
• 3-6 mesi: inizia la vita emotiva perché il bambino distingue tra mondo interno ed esterno —>
rabbia, disappunto, piacere e anche sorriso sociale
• 7-9 mesi: ampia differenziazione emotiva, con gioia, paura, rabbia, sorpresa
• 9-12 mesi: periodo dell’attaccamento —> profondi rapporti emotivi con le figure di accudimento
che richiedono una raffinata espressione emotiva, che viene attuata consapevolmente (addirittura si
parla di gradazione emotiva e umore).
• 12-18 mesi: stadio della sperimentazione —> bambino sperimenta l’ambiente circostante e la
separazione, in tensione con l’attaccamento >>
• 18-36 mesi: tensione porta allo sviluppo della coscienza del Sé e di tutte le emozioni correlate, quali
l’affetto per sé stessi, la vergogna 26
• 3-5 anni: espressioni di emozioni complesse + comprensione delle conseguenze delle proprie
emozioni —> inizia a modularle o nasconderle
C.E. IZARD
Teoria differenziale: bimbo possiede sin dalla nascita un corredo emotivo, costituito da emozioni
fondamentali quali la rabbia, tristezza, gioia e disprezzo.
Emozione= organizzazione innata che concorre a motivare un comportamento; influenzata poi
dall’esperienza e apprendimento.
Relazione genetica tra sviluppo emotivo e sviluppo della coscienza: le emozioni fondamentali restano
inalterate e costanti dalla loro prima comparsa + nuova emozione espande l’esperienza cosciente del
bambino, che risponderà così a maggiori stimoli
A. BANDURA
Teoria del rinforzo sociale tramite l’esperimento con la bambola Bobo —>
Rinforzo sociale: verificare se certe azioni compiute da altri vengono premiato o punite (come
aggressività)
3 gruppi di bambini in età pre-scolare:
⁃ Filmato di un bambino che picchia la bambola e poi viene premiato —> aggressività superiore alla
norma
⁃ Filmato di un bambino che picchia la bambola e poi viene punito —> aggressività inferiore alla
norma
⁃ Filmato di un bambino che gioca tranquillamente con la bambola —> aggressività nella norma
LO SVILUPPO MORALE
Sviluppo morale <——> sviluppo cognitivo: morale autonoma solo quando il pensiero è operativo e
reversibile.
J. PIAGET
Due fonti delle regole di comportamento
⁃ Morale eteronoma: data dalle figure di riferimento, soprattutto nel momento del gioco
⁃ Morale autonoma: dopo aver interiorizzato le regole e i comportamenti morali del mondo esterno
27
>>> morale non è ereditata geneticamente, ma viene acquisita attraverso l’apprendimento e la
socializzazione.
L. KOHLBERG
Tre livelli di sviluppo morale, basati sull’utilizzo dei dilemmi morali.
⁃ Livello pre-convenzionale:
Orientamento: obbedienza e punizione
Edonismo strumentale: conformazione alle regole per ottenere ricompense
⁃ Livello convenzionale:
⁃ Ordinamento: basato sulle relazioni interpersonali —> comportamento buono viene approvato
dagli altri
⁃ Rispetto dell’autorità: agire in conformità al dovere e per la stabilità dell’ordine sociale
⁃ Livello post-convenzionale: diversi stadi in cui si manifesta l’esigenza di sottoscrivere un contratto
sociale e di orientarsi seguendo la propria coscienza e il principio etico universale.
Bandura: critica alla concezione stadiale dello sviluppo morale perché toglie rilevanza al comportamento
sociale.
CAPITOLO 4: PERSONALITÀ E MOTIVAZIONE
Personalità: insieme di modi di percepire, conoscere e agire dell’individuo, il risultato di fattori
costituzionali e dell’esperienza che ne determina l’essenza unica e irripetibile. =/=
Temperamento: parte biologica ed ereditaria della personalità =/=
Carattere: risultato dell’interazione tra i tratti innati e l’ambiente.
TEORIE DELLA PERSONALITÀ
Si possono dividere in:
⁃ Teorie tipologiche: caratterizzano gli individui in base alle caratteristiche somatiche e morfologiche
⁃ Teorie psicodinamiche: conflitto psichico e importanza delle relazioni infantili
⁃ Teorie cognitivo-comportamentali: personalità come conseguenza di esperienze di ricompense e
punizioni 28
+
Quasi la totalità delle attuali classificazioni tecniche e diagnostiche della personalità fa riferimento alla
TEORIA DEI TRATTI.
Teoria dei tratti: approcci improntati ad una visione empirica della personalità che viene descritta come
un insieme di tratti e fattori, cioè caratteristiche distintive che possono essere valutate e misurate.
G. ALLPORT
Contribuisce alla teoria dei tratti.
Personalità: non solo risultato di esperienze passate, ma anche determinata dalle prospettive future —>
come l’individuo cerca di realizzare le proprie potenzialità, crescendo e differenziandosi —> analisi di
desideri e aspirazioni
Tratti: unità fondamentale che descrive i modi di pensare, sentire, agire di un individuo (es. timidezza,
empatia…). Sono stabili e duraturi, influenzando il comportamento, che può manifestarne diversi a
seconda del contesto.
Concetto di “proprium”: punto di arrivo dei processi di crescita psichica del soggetto, il nucleo
dell’identità personale.
H. EYSENCK
Personalità: somma degli schemi di comportamento
La teoria trifattoriale: spiega la personalità globale tramite tre “superfattori”:
1. Estroversione-introversione: introverti evitano stimolazioni esterne per non eccitarsi troppo vs.
Estroversi
2. Nevroticismo: stabilità o instabilità emotiva
3. Psicotismo: include tratti quali impulsività, asocialità, aggressività
Ha sviluppato l’Eysenck Personality Questionnaire per misurare queste dimensioni.
Genetica fondamentale: influisce per il 60% sul temperamento e 80% sull’intelligenza
Personalità creativa: facilitata da tratti di introversione, estroversione e psicoticismo.
R. CATTELL
Personalità: ciò che permette di predire quello che una persona farà in una data situazione. Descritta
tramite i tratti: strutture mentali dedotte dall’osservazione del comportamento —> vanno studiati per
ricostruire la personalità degli individui. Ne esistono diversi tipi:
29
⁃ Tratti comuni: che tutti possiedono
⁃ Tratti unici
⁃ Tratti superficiali (manifesti): di particolari manifestazioni
⁃ Tratti originari: alla base dei superficiali
⁃ Tratti temperamentali
⁃ Tratti dinamici: relativi alla motivazione
⁃ Tratti di abilità: relativi all’efficienza del comportamento
Personalità creativa: introversa o estroversa
TEORIA DEI “BIG FIVE”
È un modello integrato = integra l’operatività dei sistemi di valutazione della personalità dell’ambito
clinico