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NEUTROFILI

Sono la componente più abbondante, detti anche leucociti polimorfonucleati, hanno

un nucleo segmentato e ricco di granuli di 3 tipi

primari: detti anche azzurrofili, contengono proteine antimicrobiche (defensine) e le

proteasi (elastasi)

secondari: detti anche specifici, contengono la lattoferrina che è una proteina che

presenta un'elevata affinità per il ferro. Ci sono diversi batteri che sono ferro

dipendenti, i neutrofili vi sottraggono il ferro per eliminarli.

terziari: contengono grosse quantità di enzimi detti gelatinasi che appartengono al

gruppo delle metalloproteasi e tagliano altre molecole per favorire il processo di

migrazioni delle cellule nei tessuti.

Anche i neutrofili dopo aver riconosciuto il microbo, producono citochine per

richiamare e attivare altre cellule del SI.

I neutrofili hanno una potente attività fagocitica, sono in grado di riconoscere i

microbi ed eliminarli attraverso vari meccanismi.

i recettori usati dalle cellule dell’immunità innata per riconoscere microbi o le cellule

danneggiate sono i cosiddetti PRR ovvero recettori per i profili molecolari e ne

esistono di diversi tipi, questi riconoscono sui microbi dei profili molecolari associati

PAMP tipici dei patogeni che non sono presenti sulle nostre cellule.

RECETTORI TOLL LIKE TLRS di SUPERFICIE ED ENDOSOMIALI

Famiglia di recettori costituita da 13 tipologie che riconoscono tanti tipi di molecole,

la struttura è data da motivi ripetuti ricchi di leucine, un motivo fiancheggiante con

cisteina e un dominio TIR. Questi recettori funzionano come dimeri: o come

eterodimeri e omodimeri.

Riconoscono lipidi di membrana, ad esempio, il TLR4 riconosce LPS batterico, il

TRL 5 riconosce la flagellina, il TRL 2 riconosce lo zucchero peptidoglicano.

Tutti questi sono componenti esterni e visibili sulla struttura integra dei microbi. Se il

microbo entra nella cellula, ci sono altri recettori della famiglia dei toll like receptors

che riconoscono gli acidi nucleici. Nel citoplasma ci sono invece altri recettori RIG.

Quando questi recettori riconoscono i loro ligandi specifici, viene attivata una

cascata di segnalazione che porta all'attivazione dei fattori di trascrizione.

La trascrizione di un gene inizia quando i fattori di trascrizione si legano al promotore

del gene specifico, promuovendo così l'inizio della sintesi di molecole come le

citochine, che sono fondamentali per la risposta immunitaria.

I neutrofili sono cellule circolanti che agiscono come fagociti, ingerendo e

distruggendo i patogeni.

I macrofagi, d'altra parte, possono essere residenti nei tessuti o derivare dai monociti

circolanti. Quando i monociti sono reclutati nei tessuti in risposta a un'infiammazione

o un'infezione, subiscono differenziazione in macrofagi. Esistono 2 principali tipi di

macrofagi:

Macrofagi neoformati infiammatori: si formano dalla differenziazione dei monociti

circolanti durante l'infiammazione. Svolgono un ruolo chiave nell'eliminazione dei

patogeni e nella risposta infiammatoria.

Macrofagi residenti: risiedono nei tessuti e sono presenti in modo costante. Sono

importanti per la sorveglianza immunitaria e per rispondere rapidamente a

un’invasione da parte di agenti patogeni.

FAGOCITOSI

i fagociti sono in grado di uccidere i microbi inglobando all'interno dei fagosomi.

Usando dei recettori specifici, il neutrofilo o il macrofago riconoscono il batterio, il

riconoscimento avvia una trasduzione del segnale che fa 2 cose, promuove sia la

sintesi di nuove proteine che la fagocitosi del batterio. In corrispondenza del legame

tra recettore e microbo, la membrana si modifica per formare una vescicola detta

fagosoma, che si stacca dalla membrana si unisce al lisosoma e si forma un

fagolisosoma.

I fagociti oltre agli enzimi lisosomiali, usano anche radicali dell’ossigeno e dell’ossido

nitrico per danneggiare i microbi dato che sono specie altamente reattive.

I neutrofili possono usare nei confronti dei microbi anche un processo detto

NETTOSI, un fenomeno per cui un certo neutrofilo tira fuori dalla cellula la sua

cromatina, attaccati ci sono enzimi tossici per i microbi. Lo scopo è creare vere e

proprie trappole di cromatina in cui i microbi si impigliano e le molecole tossiche

della cromatina agiscono.

I neutrofili possono usare diverse armi nei confronti dei microbi:

Quando il microbo è nella cellula usano specie lisosomiali e reattive dell’ossido

nitrico invece Quando sta fuori dalla cellula usano il contenuto dei granuli e trappole

di cromatina.

I macrofagi sono solo fagociti. Tutti producono le citochine..

Quando un microbo entra in un tessuto quando c'è un danno a livello tissutale, le

cellule lasciano il circolo e vanno nel tessuto perché sono richiamate da altre cellule.

INVASIONE MICROBICA

Oltre alla fagocitosi, un altro meccanismo effettore usato dalle cellule dell’immunità

innata per l’eliminazione dei microbi è l'uccisione, di ciò si occupano le cellule NK,

per lo più circolanti, sono linfociti dell'immunità innata. Le cellule NK le distinguiamo

dai linfociti T perché non esprimono il TCR, mentre esprimono altre 2 molecole:

CD56 molecola di adesione o encome

CD16 un recettore che riconosce il frammento FC delle IgG.

Le cellule NK sono in grado di uccidere direttamente con 2 tipi di meccanismi distinti

come citotossicità naturale e citotossicità cellulare anticorpo dipendente.

●Nel meccanismo di citotossicità diretto o naturale la cellula NK riconosce

direttamente usando un recettore la cellula target infettata dal virus o tumorale.

●Nel meccanismo di citotossicità naturale anticorpo dipendente la cellula NK,

usando il CD16, riconosce un anticorpo IgG legato a una cellula target che deve

essere eliminata.

Quando avviene il riconoscimento, si inizia a eliminare la cellula target perché la

cellula NK contiene al suo interno dei granuli contenenti molecole tossiche che sono

perforina e granzimi, le perforine formano dei pori sulla cellula che deve essere

eliminata per facilitare l'ingresso nella cellula target dei granzimi, questi attivano un

processo di morte cellulare programmata detta APOPTOSI.

La cellula NK produce 2 tipi di citochine, interferone gamma IFN-y e TNF-alfa

(interferoni), non solo, ma una cellula NK attivata espone 2 tipi di proteine che sono

TRAIL e FAS L.. Sono 2 ligandi che legano i recettori della cellula che deve essere

eliminata e dal legame c'è l'induzione del processo apoptotico. Le cellule NK hanno

ruolo fondamentale nella risposta antivirale e antitumorale.

CITOCHINE Quando le cellule riconoscono il microbo chiedono aiuto producendo le

citochine. Le citochine sono delle proteine che possono svolgere funzioni di tipo

autocrino, paracrino ed endocrino.

●Autocrino significa che svolge la funzione sulla stessa cellula che l’ha prodotta,

●Paracrina svolge una funzione nelle cellule nelle immediate vicinanze,

●Endocrina influenza la funzione di cellule molto lontane. Una cellula producendo

una citochina influenza la funzione di un'altra citochina tramite legame tra recettori.

Avviene la trasduzione del segnale e si modifica l'espressione genica della cellula.

Tutte le cellule del SI producono citochine, ci sono alcune citochine che possono

essere prodotte da vari tipi di cellule per es molti tipi di cellule dell’immunità innata

producono Interleuchina 12 IL-12 , IL-1 e TNF, altre come le NK , i macrofagi e le

cellule dendritiche producono IFN-y

Chemochine sono citochine che svolgono la funzione di richiamare le cellule nel sito

dove le citochine è stata prodotta. L'azione di richiamo è detta chemiotattica o

processo di chemiotassi.

IMMUNITÀ ADATTATIVA

È un tipo di risposta successiva alla risposta immunitaria innata quando da sola non

è sufficiente a debellare l’infezione. La risposta immunitaria adattativa è attuata dai

linfociti T e B.

Gli anticorpi sono prodotti dai linfociti B, principale arma con cui le nostre cellule

agiscono. I linfociti T producono citochine con le quali riescono a modificare la

funzione effettrice di altre cellule spesso dell'annata x eliminare l'infezione, oppure

sono in grado di agire essi stessi come killer uccidendo la cellula infettata.

La risposta immunitaria adattativa può essere umorale se la risposta immunitaria è

attuata dai linfociti B che producono gli anticorpi, oppure è una risposta

cellula-mediata se coinvolge i linfociti T che distinguiamo in 2 categorie:

T helper (CD4 che hanno attività immunoregolatoria e quando si attivano producono

citochine che vanno a regolare la funzione di tutte le altre cellule dell'immunità

CD8 linfociti dotati di un’attività citotossica, una volta attivati ottengono la capacità di

uccidere direttamente ciò che esprime l’antigene (ad es una cellula infettata da un

virus o con tumore).

I linfociti T e B si generano a livello del midollo osseo, quelli B maturano nel midollo

osseo e poi attraverso la circolazione vanno nei tessuti.

Invece gli T vengono generati nel midollo osseo ma maturano nel timo, e maturati

entrano in circolo. Circolano nei tessuti attraverso i vasi sanguigni, passano negli

organi linfoidi secondari e nel circolo sanguigno. I linfociti T e B maturi non vanno più

negli organi linfoidi primari.

La milza e il tessuto immunitario associato alle mucose sono organi linfoidi

secondari.

La Milza contribuisce alla risposta immunitaria producendo globuli bianchi.

Controlla la presenza di agenti patogeni e altre sostanze nel sangue che entrano

attraverso il circolo sanguigno e a livello dei tessuti. Gli antigeni che entrano a livello

dei tessuti sono trasportati ai linfonodi attraverso la linfa. Questo perché tutti i tessuti

sono ricchi di capillari linfatici che raccolgono i liquidi interstiziali prodotti dalle cellule,

dai capillari si formano vasi grandi detti vasi afferenti che portano la linfa al linfonodo,

dal linfonodo linfa se ne va con vasi efferenti di uscita. La linfa dai vasi efferenti viene

raccolta in corrispondenza del dotto toracico che connette il sistema linfatico con la

circolazione sanguigna.

LINFONODO

Struttura capsulare che ha una regione più superficiale di rivestimento e una regione

midollare più centrale. Il linfonodo come la milza, ha un’organizzazione cellulare

particolare. Sia i linfonodi che la milza sono organizzati in aree B (i follicoli) e T. Le

cellule del SI occupano siti specifici direzionati dalle chemochine.

Grazie ai recettori per le chemochine presenti sulla loro superficie, i linfociti B e T

possono migrare nei linfonodi attraverso la circolazione sanguigna e posizionarsi

correttamente all’interno di queste aree per svolgere la loro funzione immunitaria

Linfociti B si

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
35 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Smarty03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Gandini Orietta.