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Trattati dell'Unione Europea

Unico Europeo del 1986 che ha modificato il trattato del 1957, poi il trattato di Maastricht del 1992, il trattato di Amsterdam (1999), il trattato di Nizza e il trattato di Lisbona. Ogni trattato successivo modifica quello precedente e cambia qualcosa nell'ordinamento giuridico dell'Unione.

Quando oggi parliamo dei trattati facciamo riferimento al trattato di Lisbona. Il trattato di Lisbona è costituito da due trattati: il trattato sull'Unione Europea (TUE) e il trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (TFUE). Sono due trattati che insieme costituiscono un unico corpo giuridico, non possono essere letti separatamente, si dice che sono uno servente dell'altro, tanto è che spesso in un trattato si trova il rimando a norme più dettagliate contenute nell'altro trattato. È stata una tecnica redazionale quella di prevedere due trattati.

Il TUE è un trattato più snello di 55 articoli e definisce gli elementi.

essenziali dell'ordinamento giuridico europeo: dice cos'è l'Unione, quali sono i suoi valori, qual è il quadro istituzionale dell'Unione, per ogni istituzione dà degli elementi di base essenziali, dice come si diventa membri dell'Unione, come si esce e si recede dai trattati, dice qual è il regime linguistico dell'Unione. (a differenza delle altre organizzazioni, è un'organizzazione caratterizzata dal multilinguismo, le lingue ufficiali dell'UE sono 24, gli atti legislativi sono tradotti in 24 lingue ufficiali. Anche sulle lingue di lavoro la corte di giustizia ha adottato una giurisprudenza molto restrittiva; si diceva che fosse vero che l'unione si basa sul multilinguismo ma ci sono anche delle necessità pratiche, quindi ogni istituzione ha un grosso margine di libertà nello scegliere le lingue del proprio lavoro, che hanno portato negli ultimi anni alla predominanza di tre lingue: francese,

inglese etedesco. Di recente c'è una giurisprudenza arrivata su ricorso dell'Italia contro l'Ufficio dell'Unione dei Concorsi perché in alcuni concorsi era richiesta la conoscenza di livello C1 in una delle 24 lingue ufficiali e di livello almeno B1 di una lingua inglese, francese e tedesco come seconda lingua. Il Tribunale ha annullato quella procedura concorsuale ritenendo che limitare la scelta della seconda lingua a quelle solo tre lingue non fosse giustificata da ragioni concrete e quindi fosse una misura discriminatoria. Il TUE ci definisce tutti gli elementi essenziali, il TUE ha una natura quasicostituzionale, con una piccola eccezione che riguarda la politica estera e di sicurezza e di difesa. Il TFUE è un trattato ben più ampio con 355 articoli e regola il funzionamento dell'Unione. È suddiviso in una serie di titoli (sono le varie parti in cui si compone il trattato) e dice in ogni singola materia di competenza cosapuò fare l'Unione. La politica estera e di sicurezza comune nella quale si colloca la politica di sicurezza e di difesa rimane una sorta di eccezione nell'ambito dell'Unione Europea, cioè è uno di quei settori che ancora sfugge ai normali sistemi di funzionamento dell'Unione ed è uno di quei settori in cui l'Unione ancora opera attraverso un modello intergovernativo. La politica estera e di sicurezza comune è un unicum all'interno delle competenze dell'Unione, tanto è che non è inserita nel trattato sul funzionamento dove sono disciplinate le singole materie di competenza dell'Unione. La politica di sicurezza e difesa comune è ad oggi, uno di quei settori dove ancora tutto funziona attraverso un modello intergovernativo e non attraverso un modello sovranazionale che caratterizza i comuni sistemi di funzionamento dell'Unione nelle altre materie di competenza. Differenza tra modello sovranazionaleParlamento europeo, Consiglio, Consiglio europeo, Banca Centrale europea, Corte di Giustizia e Corte dei conti. Le istituzioni a carattere politico sono: la Commissione, il Parlamento europeo, il Consiglio e il Consiglio europeo. Commissione, Parlamento europeo, Consiglio, Consiglio europeo, Banca Centrale europea, Corte di Giustizia e Corte dei conti.Parlamento e Consiglio sono le tre istituzioni che adottano gli atti legislativi all'interno dell'Unione, hanno il potere decisionale. Per mettere in luce il carattere sovranazionale dell'Unione dal punto di vista della struttura istituzionale, capire la composizione di queste tre istituzioni è fondamentale. Sono istituzioni che non sono composte da rappresentanti degli stati membri, ma sono rappresentative di interessi di varia natura. La Commissione Europea è un'istituzione a carattere indipendente, autonomo, i suoi membri sono personalità che vengono scelte sulla base delle loro competenze tecniche e agiscono in piena autonomia dagli stati membri. L'articolo 245 del TFUE dice che i governi degli stati membri non possono influenzare i membri della Commissione. I membri della Commissione agiscono in maniera autonoma. La Commissione europea ha il potere di iniziativa legislativa, qualsiasi atto legislativo non può essere adottato se nonè proposto dalla Commissione, questa è una differenza significativa rispetto al modello tipico intergovernativo perché il motore del processo legislativo è un'istituzione a carattere indipendente. Spesso oggi si parla del fatto che il Parlamento europeo è un'istituzione debole perché non ha il potere di iniziativa legislativa, ma quando è stata istituita la CEE sottrarre il potere di iniziativa legislativa ai governi degli stati membri e affidarlo a un'entità autonoma e indipendente, significava attribuire una grande autonomia all'organizzazione internazionale, era un qualcosa di rivoluzionario. Il Parlamento europeo è un'istituzione che non troviamo in nessun'altra organizzazione internazionale. È composto dai rappresentanti dei cittadini dell'Unione Europea ed è un'istituzione eletta a suffragio universale diretto (da tutti i cittadini dell'Unione Europea). Il Consiglioè la tipica istituzione a carattere intergovernativo è composto da rappresentanti degli stati membri a livello ministeriale. Il primo aspetto della sovra-nazionalità già si vede nella composizione delle istituzioni dell'organizzazione. L'UE ha un quadro istituzionale organico che non è semplicemente di carattere intergovernativo i membri delle varie istituzioni non sono rappresentanti degli stati membri, ha una composizione che riflette interessi di varia natura anche quelli delle persone che dal 1979 sono state chiamate a eleggere i membri del Parlamento europeo. (Prima del 1979 i parlamentari europei erano una rappresentanza dei parlamentari nazionali). Questo è il primo aspetto ma non è sufficiente perché bisognerebbe anche comprendere il sistema di funzionamento di queste istituzioni perché se poi tutti gli atti sono adottati dall'istituzione intergovernativa poco cambia. Un apparato che non sia puramenteeffetti giuridici negli Stati membri senza bisogno di una trasposizione o di un'attuazione a livello nazionale. Questo significa che le decisioni e gli atti normativi dell'organizzazione sovranazionale sono vincolanti per gli Stati membri e devono essere applicati direttamente. Nel caso dell'Unione Europea, ad esempio, le decisioni e gli atti normativi adottati secondo la procedura legislativa ordinaria sono direttamente applicabili negli Stati membri senza bisogno di ulteriori passaggi a livello nazionale. Questo contribuisce a garantire l'efficacia e l'uniformità dell'azione dell'Unione Europea e a evitare possibili ritardi o ostacoli nella trasposizione delle norme a livello nazionale. Inoltre, la procedura legislativa ordinaria prevede che il Parlamento e il Consiglio dell'Unione Europea abbiano gli stessi poteri decisionali e che l'atto legislativo venga adottato nella stessa identica forma da entrambi i co-legislatori. Questo sottolinea l'importanza dell'equilibrio tra le istituzioni dell'Unione Europea e la necessità di un consenso tra di esse per l'adozione di nuove norme. In conclusione, la procedura legislativa ordinaria dell'Unione Europea rappresenta un esempio di funzionamento intergovernativo in cui le decisioni e gli atti normativi sono adottati da diverse istituzioni che compongono il quadro istituzionale dell'Unione. Questo contribuisce a garantire l'efficacia e l'uniformità dell'azione dell'Unione Europea e a promuovere la sovranazionalità dell'organizzazione.effetti diretti negli ordinamenti nazionali. Ad esempio, i regolamenti sono atti legislativi direttamente applicabili cioè per produrre effetti giuridici negli stati membri non hanno bisogno di atti di recepimento. I regolamenti dell'Unione producono effetti sulle persone fisiche e giuridiche, creano diritti e obblighi, senza il bisogno che gli stati membri dell'Unione adottino atti interni di recepimento. Producono anche effetti diretti, questo vuol dire che se un regolamento produce diritti e obblighi verso persone fisiche e giuridiche, queste persone possono far valere quei diritti che la norma crea nei loro confronti, per cui se qualcun altro commette una lesione di quel diritto si può impugnare la questione davanti a un organo giurisdizionale. Se il diritto che si ritiene leso proviene da un regolamento dell'Unione, presentando il ricorso davanti al tribunale si può contestare di fronte al convenuto la violazione di quanto previsto dalla norma di.

diritto dell'Unione e questo è un altro carattere della sovra-nazionalità e cioè il fatto che l'istituzione possa adottare normative direttamente applicabili e che producano effetti e permette di far valere la violazione dei diritti derivanti da quelle norme davanti a un Tribunale senza che prima lo stato membro recepisca quella norma.

Un ultimo elemento caratterizzante l'Unione Europea e la sovra-nazionalità è il fatto che le norme di diritto dell'unione hanno il primato sulle norme interne. Normalmente in qualsiasi ordinamento giuridico non è detto che una norma non possa entrare in conflitto con un'altra o che siano perfettamente armoniche tra loro. Il contrasto tra norme può avvenire tra norme di diritto dell'Unione e norme nazionali. Nel momento in cui si crea questo contrasto tra norme, quella che prevale, alla luce del principio del primato, è la norma europea. Tendenzialmente in un ordinamento giuridico

diritto internazionale, il sistema cronologico (la norma più recente prevale).
Dettagli
A.A. 2023-2024
13 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Matteo.Mortellaro di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Battaglia Francesco.