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COME FUNZIONA UNA STAMPANTE LASER
La qualità delle pagine stampate con il laser, deriva dal fatto che l’immagine è costituita da piccoli punti molto
ravvicinati tra loro che vengono riprodotti così:
1) il flusso di segnali digitali che la stampante riceve dall’elaboratore, attiva il raggio laser, che si accende e si
spegne a seconda che il segnale trasmesso sia 1 o 0;
2) uno specchio rotante riflette il raggio intermittente che disegna una linea su un tamburo caircato
elettricamente;
3) quando il tamburo ruota, i punti con la carica elettrica che si trovano sulla sua superficie, passano vicino al
toner, attraendo il toner con una carica opposta;
4) per mezzo del calore e della pressione il toner viene impresso dal tamburo sulla carta.
PCL
Le fasi di stampa di un documento sono controllate dal PCL (Printer Control Language), cioè il linguaggio di
controllo utilizzato dalla stampante.
Questo linguaggio di controllo specifica le dimensioni, la forma , il colore e la collocazione del testo e degli
elementi grafici nel documento stampato, in modo da rendere il formato della pagina il più simile possibile al
documento visualizzato sullo schermo. Ad ogni pixel del documento corrisponde un pixel sulla pagina
stampata.
ALTRI REQUISITI DELLA STAMPANTE LASER
Altri requisiti che possono fare la differenza nelle prestazioni di una stampante, sono la capacità di stampare
su entrambi i lati del foglio, la memoria, i font disponibili e la velocità di stampa.
> Le stampanti duplex stampano su entrambi i lati del foglio e sono l’ideale per i documenti che devono essere
rilegati.
Le stampanti laser compongono l’intera pagina prima di stamparla e la tengono in memoria finchè
l’elaborazione non viene utlimata. Se la pagina contiene un’immagine grafica, però richiede molta memoria.
Tutte le stampanti laser sono dotate di alcuni font di base, ai quali se ne possono aggiungere molti altri.
Le stampanti laser più diffuse, stampano in bianco e nero, ma vi sono dei tipi di stampanti laser che producono
anche stampe a colori.
15.1 - LE STAMPANTI NON LASER
Stampanti a matrice di punti. I plotter. Stampanti di etichette. Macchine digitali da stampa e stampanti a colori
di grande formato. Stampanti fotografiche.
LA STAMPANTE A MATRICE DI PUNTI
Le stampanti a matrice di punti, molto diffuse fino a poco tempo fa, utilizzavano una testina di stampa formata
da una colonna di aghi. Via via che la testina scorreva sulla carta, l’elaboratore inviava un segnale elettrico
che faceva proiettare fuori le punte degli aghi, le quali, colpendo la carta attraverso un nastro inchiostrato,
imprimevano sul foglio un determinato carattere. I punti stampati erano composti in una matrice invisibile.
La risoluzione del carattere dipendeva dal numero di aghi della testina, che determinavano il numero di punti
stampati.
I PLOTTER
I plotter sono usati soprattutto nei campi dell’ingegneria e dell’architettura e sono in grado di eseguire stampe
della lunghezza di parecchi metri. Il tipo più diffuso è quello a pennini, che impiega fino a otto colori diversi.
Quando si devono utilizzare altri colori, il processo di stampa si interrompe per permettervi di cambiare i
pennini, oppure questi vengono sostituiti automaticamente.
LE STAMPANTI DI ETICHETTE
Le stampanti di etichette soddisfano una specifica nicchia di mercato.
LE MACCHINE DIGITALI DA STAMPA
Quando si devono stampare le copie di una rivista o di un libro si utilizzano quasi sempre macchine da stampa
offset. Grazie alla stampa offset digitale viene eliminato gran parte del lavoro di preparazione, che di solito ha
una notevole incidenza sui costi e i tempi del processo di stampa offset tradizionale.
Uno di questi sistemi digitali (Digital Offset Color), utilizza speciali inchiostri con cui crea una pagina a colori su
clichè on-the-fly. Queste immagini vengono poi trasmesse dal clichè su un blanket di gomma e da qui sulla
carta. Poichè non ricorre nè al calore nè alla pressione, questa tecnologia può stampare su ogni genere di
materiale.
LE STAMPANTI A COLORI DI GRANDE FORMATO Queste stampanti generano immagini a colori in formato
gigante, con una qualità di livello quasi fotografico che le rende ideali per le esposizioni e le presentazioni
commerciali. Per stampare immagini di questo tipo basta rivolgersi ai centri servizi attrezzati.
LE STAMPANTI FOTOGRAFICHE
Ideali per le macchine fotografiche digitali, queste piccole stampanti forniscono istantanee di qualità.
15.2 - LE STAMPANTI A COLORI
Come si formano i colori uniformi e i toni continui, Il getto d’inchiostro liquido. L’inchiostro solido. Il laser. Il
trasferimento thermal wax. La sublimazione.
Attualmente le stampanti più diffuse nel settore commerciale sono le stampanti a getto d’inchiostro per il basso
costo sia iniziale sia di esercizio, e le stampanti laser per la stampa in bianco e nero.
COME SI FORMANO I COLORI UNIFORMI
Per formare i colori le stampanti utilizzano i colori primari sottrattivi (cyan, magenta e giallo), a cui si aggiunge
il nero che consente di creare tonalità più scure. Per indicare questi quattro colori, di norma si usa l’acronimo
CMYK.
Una stampante può produrre otto colori diversi stampando su ogni punto della pagina uno, due o tre dei colori
base, oppure lasciando il punto del colore della pagina stessa, che di solito è bianca.
COME SI FORMANO I TONI CONTINUI
Per stampare i toni continui, le stampanti, in genere, utilizzano un processo chiamato mezzatinta o dither. Il
processo di dither consiste nel suddividere i punti da stampare in gruppi detti celle, che durante la stampa
vengono trattate come singole unità.
Questo processo dà i risultati migliori con colori uniformi e ben definiti.
IL GETTO D’INCHIOSTRO
Le stampanti a colori che funzionano a getto d’inchiostro utilizzano tre getti d’inchiostro diversi, uno per ogni
colore primario (rosso, verde, blu). Si tratta di stampanti molto silenziose, con una qualità di stampa pari a
quella delle laser e costi molto più bassi.
Queste stampanti impiegano cartucce da cui spruzzano sottili getti sulla carta. Una cartuccia attaccata a una
testina con circa quaranta effusori più sottili di un capello umano passa sul foglio di carta.
L’INCHIOSTRO SOLIDO
Le stampanti a inchiostro solido utilizzano stick di inchiostro che vengono sciolti in un serbatoio e spruzzati in
gocce controllate sulla pagina, dove l’inchiostro si asciuga immediatamente. Due rulli ad alta pressione
appiattiscono e fondono l’inchiostro sulla carta per evitare sbavature. Il risultato è un’immagine di altissima
qualità, con contorni ben definiti e una buona riproduzione dei colori.
Queste stampanti, ideali per produrre diapositive di qualità a basso costo, sono note anche come stampanti a
cambiamento di fase perchè l’inchiostro passa dallo stato solido a quello liquido, per tornare poi allo stato
solido quando viene impresso sulla pagina.
Nella fase finale del processo, la carta passa attraverso due rulli per fondere a freddo l’immagine e migliorare
la qualità della superficie.
IL LASER
Le stampanti laser a colori utilizzano quattro cartucce di toner, una per ogni colore sottrattivo.
Il tamburo assume una carica negativa e il raggio laser colpisca la sua superficie per imprimere il primo colore
(giallo). Mentre il tamburo ruota, il toner giallo viene applicato all’immagine di stampa.
Quando tutti e quattro i colori sono stati applicati, l’immagine viene trasferita sulla carta.
IL TRASFERIMENTO THERMAL WAX
Le stampanti thermal wax impiegano un rullo di cera diviso in tre sezioni della grandezza di una pagina, una
per ogni colore sottrattivo. Questo foglio di cera viene posto tra la carta e la testina in modo che gli elementi
della testina, producendo colore, facciano fondere la cera, che va a formare un punto colorato sulla carta.
Per questo procedimento è necessaria una carta speciale, ma si possono usare anche pellicole. Il
trasferimento thermal wax è uno dei processi di stampa più usati in campo scientifico, tecnico e commerciale.
LA SUBLIMAZIONE
Per ottenere la massima qualità di stampa, le tecnologie migliori sono il trasferimento thermal wax e la
sublimazione. Entrambe utilizzano il calore per trasferire il colore dal nastro di plastica alla carta. Il nastro
contiene una sequenza di strisce con i colori sottrattivi.
I colori vengono passati sulla carta uno alla volta. Affichè ogni colore venga stampato con precisione, la
fornitura della carta deve avvenire sempre al momento giusto, e questo è uno dei motivi per cui queste
stampanti hanno prezzi molto elevati.
Nella stampa di fotografie a colori, le stampanti a sublimazione sono le migliori: sono in grado di produrre
immagini in toni continui che sembrano uscire dal laboratorio di un fotografo.
Nella stampante a sublimazione, quindi, i colori di base sono contenuti in strisce consecutive su una pellicola
di plastica attaccata a un rullo chiamato rullo di trasferimento.
15.3 - L’EDITORIA ELETTRONICA PER LA STAMPA
Impaginazione e immagini grafiche. I caratteri speciali. Indici e incolonnamento.
L’IMPAGINAZIONE
Una della principali funzioni dei programmi di editoria elettronica è l’impaginazione dei documenti spesso
definiti programmi di impaginazione.
L’impaginazione assistita dal computer consente di tracciare delle linee guida per definire in modo semplice e
accurato lo spazio assegnato al testo e alle immagini, in modo che i vari elementi che compongono la pagina
possano essere posizionati con estrema precisione.
Questi programmi sono dotati anche di pagine master, sulle quali vengono impostati gli elementi comuni a
tutte le pagine del documento.
LE IMMAGINI GRAFICHE
Spesso in un documento è neccessario o opportuno inserire delle immagini. Queste si possono ottenere in
modi diversi:
1. si può acquisire una “clip-art”, cioè una raccolta di file grafici creata appositamente per i lavori di editoria
elettronica;
2. si può effettuare una scansione dell’immagine, mediante uno scanner per inserirla nel computer;
3. si può creare l’immagine sullo schermo o modificare i file clip-art secondo le proprie esigenze utilizzano un
programma di grafica;
4. si può utilizzare un programma che cattura l’immagine sullo schermo e la salva sul disco come file grafico.
I CARATTERI SPECIALI
Alcuni programmi consentono di inserire nel documento caratteri speciali che non compaiono sulla tastiera
(lettere dell’alfabeto greco, i simboli delle valute straniere, ecc).
La tabella ASCII è una convenzione utilizzata al fine di rappresentare i caratteri di testo attraverso i byte: a
ogni byte corrisponde un diverso carattere della tastiera.
In realtà, lo standard ASCII copre solo i