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Organizzazione degli edifici - Teoria esame  Pag. 1
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CUCINA-CUCINA/PRANZO

Particolari: attività strettamente legata alla zona soggiorno-pranzo ma ben differenziata per ragioni di razionalità, legami tra cucina-dispensa-pranzo-soggiorno, R.E. Milano sup. min. = 5 m, N.T.R. = 5mq

Attività prevalenti: conservare i cibi, preparare, lavare e cuocere i cibi, lavare piatti e stoviglie, consumare cibi.

Il requisito per l'accessibilità (handicap) è soddisfatto se:

  • i principali apparecchi (di cui almeno lavello e piano cottura) e il piano di lavoeo sono previsti con sottostanti spazi liberi di altezza minima di 70 cm da terra.
  • tutti gli apparecchi e relativi punti di erogazione sono disposti sulla stessa parete o, al limite, su due pareti contigue.

Per quanto riguarda la superficie ed i rapporti RAI guardare slide 6 parte due.

La somma dello:

  1. Spazio occupato dalle attrezzature necessarie a ciascuna attività
  2. Spazio per l'uso delle attrezzature
  3. Spazio per i percorsi

Fornisce lo spazio minimo

funzionale necessario affinché si possano svolgere le attività per le quali quello spazio è concepito.

AMBITO NOTTURNO

-la zona notte nella sua caratteristica di zona protetta, dovrebbe essere adeguatamente isolata sia funzionalmente che acusticamente dal resto dell'alloggio

-l'ambito notte dovrebbe isolarsi il più possibile dai disturbi esterni e quindi affacciarsi verso il lato più silenzioso dell'edificio compatibilmente con: l'orientamento, la possibilità di distribuzione, la posizione degli impianti.

-è indispensabile la presenza di un servizio igienico a causa delle forti relazioni tra le attività elementari dormire-lavarsi-vestirsi

-se possibile dovrebbe essere dotata di un locale guardaroba per accogliere gli indumenti "stagionali" e la biancheria

Tipologie zona notte: unità semplice, con servizi igienici, con servizi igienici completi zona filtro intorno alle camere

Quando è possibile

si consiglia di realizzare una camera da letto con la funzione di: isolamento acustico e visivo dalla zona giorno, zona attrezzata da guardaroba/spogliatoio. Sup. minima 1 utente = 9mq, Sup. minima 2 utenti = 14 mq. Principali attività che si svolgono all'interno dei vani letto sono: dormire, vestirsi-svestirsi, studio, ricevere. AMBIENTE BAGNO R.E. Milano 1° bagno 3,5 mq 2° bagno 2 mq Attività prevalenti: lavarsi e asciugarsi completamente, lavarsi e asciugarsi parzialmente, soddisfare bisogni fisiologici, riporre temporaneamente biancheria sporca, lavare biancheria, stendere biancheria. La normativa prevede tre livelli di fruibilità dello spazio: - Alto accessibilità - Medio visitabilità - Basso adattabilità Accessibilità - è un livello prescritto per tutti gli edifici pubblici. È richiesto che ogni spazio sia accessibile ai portatori di handicap; quindi gli ingressi, i percorsi orizzontali verticali e i locali possono.essere utilizzati da persone disabili. È necessario che almeno un servizio igienico (il numero dipende dalla superficie dell'edificio e dal numero di utenti) sia adeguatamente attrezzato. Adattabilità – è un livello prescritto per gli edifici privati, anche quelli residenziali. Ricade sul dimensionamento di alcuni spazi, quali ad esempio il servizio igienico. Si deve dimostrare che qualora siano necessarie piccole trasformazioni (che non devono interessare le pareti ma solamente gli apparecchi sanitari) sia possibile adeguare lo spazio da normale a spazio per portatori di handicap. Visitabilità – è un livello prescritto per ogni alloggio. È la possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione (soggiorno, pranzo) e almeno a un servizio igienico di ogni unità immobiliare. BAGNO - L'attuale normativa non impone dimensioni minime prefissate ma la

Verifica della fruizione di ogni singolo sanitario.

  • I sanitari devono essere preferibilmente di tipo sospeso con cassetta di scarico con funzione di appoggio
  • Asse del sanitario a max. 40 cm dalla parete
  • Maniglioni e corrimano in prossimità della tazza
  • H sanitario 45/50 cm
  • Spazio di accostamento 80x140

Lavabo a mensola, senza colonna con h pari a 80 cm/ spazio di accostamento pari a 80 cm dal bordo anteriore del sanitario

Vasca da bagno spazio di accostamento laterale pari a 80x140 cm/ dotazione di corrimano a parete e campanello di emergenza

Bagni accessibili (ad uso privato)

  • Le porte devono essere di tipo scorrevole o con apertura verso l'esterno
  • Dotazione completa di vaso, lavabo, bidet, vasca o doccia con gli opportuni spazi per l'accostamento
  • Deve poter essere inscritta una circonferenza di 1,5 m di diametro
  • Solo nei casi di adeguamento è consentita la sostituzione della vasca con doccia a pavimento e l'eliminazione del bidet per garantire lo spazio
indica la possibilità di adattare un ambiente alle diverse esigenze degli utenti-Franchigia indica lo spazio minimo richiesto per garantire la fruibilità di un ambiente-Accessibilità indica la facilità di accesso e utilizzo di un ambiente da parte di tutte le persone, comprese quelle con disabilità-Mobilità indica la facilità di movimento all'interno di un ambiente, considerando anche la presenza di ostacoli o barriere architettoniche-Sicurezza indica la presenza di misure di protezione e prevenzione per garantire la sicurezza degli utenti in un ambiente. Per garantire l'accessibilità dei servizi igienici in alloggi visitabili, è necessario che il vaso e il lavabo siano raggiungibili e non è richiesta la presenza di spazi minimi di accostamento laterale e frontale, né di particolari dotazioni come corrimano, maniglioni e campanelli di emergenza. Tuttavia, è importante che l'ambiente sia arredabile, costituito in modo adeguato, correlato con gli altri spazi dell'alloggio, flessibile, con una franchigia sufficiente per garantire la fruibilità, accessibile a tutte le persone e sicuro.indica la capacità di un ambiente di variare forme e dimensioni per soddisfare esigenze che si trasformano nel tempo. L'accessibilità indica la capacità di un ambiente di essere fruito da parte di persone con ridotte capacità motorie. LEZIONE 2 Il tipo edilizio evidenzia gli elementi comuni riscontrabili in un determinato numero di costruzioni e riduce lo schema comune. La molteplicità delle soluzioni formali si riduce a un unico tipo edilizio. Se riassumo i caratteri tipici (costruttivi e distributivi) di un insieme di edifici ottengo il TIPO EDILIZIO. Il tipo si fissa nella prassi architettonica come risposta a un insieme di esigenze ideologiche, pratiche e religiose e riassume i caratteri invarianti di più edifici. Il tipo viene individuato attraverso un procedimento di riduzione di un insieme di varianti formali a una forma base. I tipi hanno la medesima organizzazione e struttura, derivano da una fusione di caratteri costruttivi e distributivi, di spazio e struttura.

Caratteri invarianti possono essere composti da:

  • Forma, funzione e tecnica
  • Solo funzione
  • Solo forma

Il trattato del Milizia del 1781 - Principi di architettura civile - suddivide gli edifici in:

  • Sicurezza pubblica (caserme, carceri)
  • Utilità pubblica (università)
  • Salute e bisogni pubblici
  • Spettacoli pubblici
  • Sublimità (chiese)
  • Ragione pubblica (tribunali, borsa)
  • Abbondanza (macelli, forni)

Per le residenze e le tipologie guardare slide 9.

I parametri che influenzano la scelta della tipologia sono:

  • Rapporto con il contesto
  • Orientamento
  • Presenza di elementi di disturbo
  • Valori simbolici

Per gli edifici in linea guardare slide.

Per la tipologia in linea, la distanza fra pareti contrapposte finestrate non deve essere inferiore all'altezza dell'edificio più alto e comunque mai inferiore a 10 m.

IL TIPO A TORRE

Nasce alla fine del 1800 con i primi grattacieli americani destinati agli uffici e viene poi trasferito alla residenza. Questa tipologia si afferma dove

l’elevato valore dei suoli induce al massimo sfruttamento dello spazio disponibile, assicurando accettabili standard igienici e buone possibilità di soleggiamento e affacci per tutti gli alloggi.

CARATTERI DEL TIPO:

  • molteplici possibilità di affaccio per gli alloggi
  • edificio che si sviluppa in altezza e prevede il massimo sfruttamento del lotto
  • prevalenza del sistema dei collegamenti verticali su quelli orizzontali
  • concentrazione dei servizi verso la parte centrale dell’edificio per razionalizzare la rete di distribuzione degli impianti e realizzare cavedi ispezionabili per la loro manutenzione

Forme più articolate favoriscono maggiori affacci agli alloggi e quindi una migliore condizione di illuminazione e la possibilità di dotare tutti gli alloggi di orientamenti ottimali e di libertà di prospetto.

In caso di incendio devono essere garantiti:

  • la stabilità degli elementi portanti per assicurare soccorso agli occupanti
  • la limitata propagazione del fuoco attraverso l’edificio
  • la sicurezza delle vie di fuga e delle uscite di emergenza

propagazione del fuoco e dei fumi - la possibilità che gli occupanti lascino l'edificio indenni o siano soccorsi - la possibilità per le squadre di soccorso di operare in sicurezza

TIPO A SCHIERA - residenza priva di parti comuni, fino a tre piani, a carattere estensivo. L'associazione degli alloggi avviene per addizione laterale - completa e totale separazione tra zona notte e zona giorno in due piani differenti - l'unità immobiliare si sviluppa da terra a cielo con fruizione verticale unica

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
5 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/10 Fisica tecnica industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cocchi51 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di Costruzione e Distribuzione degli Edifici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Malighetti Laura Elisabetta.