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Moti Relativi
Introduzione
È sperimentalmente provato che le leggi fisiche non dipendono dal sistema di riferimento: data una proprietà verificata in un s. di r., essa rimane vera in un altro s. di r. legato al primo da una generica roto-traslazione (statica).
Non esiste un punto privilegiato nello spazio, che è omogeneo e isotropo
La situazione cambia se ci occupiamo di sistemi di riferimento in moto reciproco
1) caso + semplice
b'i + 0 (a0 = 0) ; w0 = 0 ---> moto rettilineo uniforme
2)
a'i ≠ 0 ; w0 = 0 (non ruota ma è accelerato) ---> moto rettilineo uniformemente accelerato
3)
a w ≠ 0; w ≠ 0 (non si muove, ma ruota) ---> moto rotatorio (w = cost.) (ɑ = 0)
... a0'(t)
... a0'e w0 ≠ 0
- casi complessi
- di cui non ci occuperemo (roto-traslazione)
Sistemi Di Riferimento In Moto Relativo
Supponiamo di avere a disposizione due sistemi di riferimento cartesiani Oxyz e O'x'y'z' e vediamo come descrivere posizione, velocità e accelerazione di un punto materiale P.
O O'i: posizione di O' rispetto Oxyz
Ri, posizione di P rispetto al sistema Oxyz
r'i posizione di P (P'i) rispetto al sistema O'x'y'z'
Oxyz = fisso
O'x'y'z' = mobile
v0 i (riposiz ad Oxyz)
wi (W)
V0 i (riposiz ad Oxyz)
a0 i (riposiz ad Oxyz)
O' O i: posizione di O' rispetto O
- posizione P: r' rispetto O'
- r' rispetto O' (varia anche il punto di applicazione)
- V velocità assoluta
- v: velocità relativa
- A accelerazione assoluta
- a: accelerazione relativa