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Posizione decubito supino
Il diaframma tende a risalire, perché le anse delle coste lo spingono, questo non è un grosso problema in fatti quando dormiamo respiriamo relativamente poco.Dormendo sul fianco
In scogliosi, il lavoro del diaframma non è ottimale per forza di gravità. Un peso sul torace ti permette di fare solo una respirazione addominale e viceversa. La cassa toracica si diversifica con l'avanzare dell'età: - Bambini: Torace piccolo, e anche se non sono obesi hanno la pancia di fuori perché prediligono la respirazione diaframmatica. - Adulti: Torace più ampio per cui prenderà importanza durante la respirazione. Tende ad avere addominali ipotonici e un'accentuazione della cifosi (donne). - Anziano: causa dell'osteoporosi, in più le cartilagini saranno più rigide limitando il movimento della cassa toracica. Tutto questo fa in modo di avere una respirazione prevalentemente diaframmatica, portando.MUSCOLI RESPIRATORI INTRINSECI (legano direttamente gabbia toracica a colonna o acingolo scapolare)
PRINCIPALI x inspirazione (alza le coste)
- Diaframma
- Muscoli intercostali esterni
ACCESSORI x inspirazione (alza le coste)
- Muscolo sternocleidomastoideo (Innalzano la parte alata cassa toracica e le clavicole)
- Muscolo scaleno
- Piccolo pettorale (Tirano le coste verso la scapola)
- Dentato anteriore
ACCESSORI x espirazione (abbassa le coste)
- Muscoli intercostali interni (origina su una costa e termina su quella successiva)
- Muscolo trasverso del torace (origina dallo sterno ed internamente al torace termina sulle coste)
- Muscolo obliquo esterno
- Retto dell'addome
- Muscolo obliquo interno
Oltre a questi ci sono i muscoli estrinseci della respirazione (spino-appendicolari e toraco-appendicolari) che anche se non direttamente e non come loro funzione principale,
possono aiutare nell'espirazione o inspirazione. Es. se mi fletto in avanti, aiuterò l'espirazione, allargando le braccia invece aiuterò l'ispirazione.
RIFLESSO DELLA RESPIRAZIONE
Controllato strettamente dal S.N.Autonomo e solo in parte da S.N.Volontario per iper-ventilare obloccare la respirazione, ma c'è un limite (troppa CO2 o O2 iper-ossigenazione) dopo cui si sviene e riprende il controllo il S.N.Autonomo.
Controllato a livello del bulbo, dove arrivano segnali da chemio-recettori situati nelle carotidi e nell'arco aortico che capiscono il livello dei gas presenti nel sangue e troppa CO2 manda il segnale al bulbo che induce l'inspirazione, mentre molto O2 manda il segnale al bulbo, poi centro apneustico che inibisce (Apnea).
MUSCOLI DEL COLLO
Muscoli scaleni Rappresentano la continuazione della muscolatura intercostale in direzione craniale- Scaleno anteriore Origine
sulla prima costa e termina sui processi traversi da C4 e C6 (il più breve) - Scaleno medio: Origine dai processi trasversi da C2 a C7 e termina sulla faccia superiore della prima costa (il più largo e lungo) - Scaleno posteriore: Origine dai processi traversi da C4 a C7 e termina sulla faccia superiore della seconda e terza costa Movimento: Muscoli inspiratori e se come punto fisso prendiamo le costole inclinano e ruotano la colonna (se contrazione unilaterale, inclinano il collo nella propria direzione) Tanti muscoli dietro e pochi davanti perché il baricentro del corpo è spostato avanti, e per il collo che si deve poter muovere anche es. da sdraiati (i muscoli di posizionamento resistenti) - Lungo della testa: ORIGINE: tubercoli anteriori processi trasversi da C3 a C6 INSERZIONE: parte basilara osso occipitale FUNZIONE: la contrazione bilaterale determina la flessione del capo, contrazione unilaterale partecipa all'inclinazione laterale del capo - Lungocollo Ha una forma triangolare dovuta alla presenza di tre gruppi di fibre: - laterali superiori - laterali inferiori - mediali ORIGINE: tubercoli anteriori dei processi trasversi da C2 a C5 e corpi delle ultime vertebre cervicali fino a T3, anteriore dell'atlante, corpi delle vertebre cervicali INSERZIONE: tubercolo delle vertebre cervicali FUNZIONE: unilateralmente flette e ruota il tratto cervicale, bilateralmente flette il capoSternocleidomastoideo ORIGINE: linea nucale superiore, processo mastoideo INSERZIONE: sterno, terzo mediale della clavicola AZIONE: La contrazione unilaterale ruota la testa verso il lato opposto e inclina la testa verso lo stesso lato. La contrazione di ambedue gli sternocleidomastoidei determina un innalzamento della testa. Partecipa all'inspirazione forzata.
Muscoli profondi del collo: - MUSCOLI TORACO-APPENDICOLARI propri del torace - Dentati anteriori ORIGINE: Hanno inserzione sulle coste, passano sulla faccia costale della scapola e originano dal margine mediale e superiore della scapola stessa INSERZIONE: non specificato FUNZIONE: non specificatoscapola Infra-spinato Origina dalla fossa infra-spinata e termina sulla faccetta mediale del- scapola Piccolo rotondo Origina dalla fossa infra-spinata e termina sulla faccetta inferiore del- scapola Gran dentato Origina dai margini laterali delle coste e termina sulla faccetta- anteriore della scapolatubercolo maggiore dell'omero Ifra-spinato -> Origina dalla fossa infra-spinata e termina sulla faccetta mediana del tubercolo maggiore dell'omero. Piccolo rotondo -> Origina passa sulla testa dell'omero e arriva sul tubercolo permettendo extra-rotazione insieme al infraspinato Grande rotondo -> Origina dalla parte inferiore del margine laterale dorsale della scapola passa sotto l'ascella e arriva anteriormente sulla piccola tuberosità dell'omero e permette l'itrarotazione (insieme a grande dorsale, sotto scapolare e gran pettorale) Tutti terminano sulla testa dell'omero formando una cuffia per cui sono muscoli che fanno parte della cuffia dei rotatori, insieme al capo lungo de bicipite brachiale, esso quando arriva sulla testa dell'omero passa nel solco inter-tubercolare (tra maggiore e minore dell'omero) all'interno di un canale fibroso e si inserisce sul tubercolo sovra-glenoideo della scapola. Tutti hanno la funzione dimantenere adese le superfici ossee di omero e glena, inoltre la loro contrazione porta a intra o extra rotazione. Inoltre, per evitare lo scivolamento dell'omero verso il basso ci sono dei muscoli sospensori cioè deltoide, capo lungo del tricipite e bicipite, grande dorsale e coraco-brachiale. MOVIMENTI DELLA SCAPOLA La scapola può essere addotta/dorsalizzata/retropulsione o abdotta/ventralizzata/antepulsione fino ad uno spostamento di 15cm da max adduzione ad abduzione. La scapola può essere traslata anche verso l'alto (elevazione/abbassamento) fino a 12cm. La scapola può basculare verso interno o esterno, cioè può ruotare in senso orario o antiorario fino a 60°. Tutto ciò permette di spostare il margine della fossa glenoidea in molte direzioni e aumentare di molto il ROM del braccio. L'articolazione della spalla è complicata e presenta diverse articolazioni: - Articolazione acromion-clavicolare - Articolazione sterno-clavicolaresella- Sottodeltoidea Sotto acromion e clavicola ma sopra la testa dell'omero ci passa il tendine del sovra-spinato e delle borse sinoviali, quando l'omero si muove questo spazio si riduce,possono esserci delle frizioni che poi causano infiammazione e dolore Scapolo-toracica Finta, cioè ha un piano di scorrimento cioè la scapola scivola sopra al piano dei muscoli sottostanti ma non presenta cartilagini Scapolo-omerale Vera perché ci sono due superfici ossee ricoperte da cartilagine e racchiuse da una capsula articolare. Diartrosi rinforzata da una capsula contente liquido sinoviale e esternamente rinforzata con ispessimenti e legamenti che limitano il movimento articolare es. nell'abduzione arrivati tra 60° e 90° questi legamenti si tendono per evitare il contatto osseo tra il tubercolo maggiore dell'omero e l'acromion e processo coracoideo es. Nella rotazione assiale ci sono altri legamenti sia anteriormente che posteriormente.posteriormente che limitano il movimento in una e nell'altra direzione. LA SPALLA è un'articolazione gleno-omerale/scapolo-omerale. Essa ha più gradi di libertà:
- Flesso-estensione: alzare il gomito o portarlo all'indietro
- Adduzione-Abduzione: allontanare o avvicinare il braccio dal piano sagittale ("Volare")