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Trattamento

Non esiste nessun farmaco per il trattamento delle infezioni da rotavirus.

L'intervento clinico di primaria importanza è reintegrare i liquidi in modo rapido ed efficiente per correggere l'equilibrio elettrolitico.

La prevenzione delle infezioni si basa sul miglioramento delle misure igienico-sanitarie: si mette a dieta il bambino (si cura con l'introduzione di elettroliti).

Adenovirus

Sono virus a DNA con doppio filamento, senza envelope, di forma icosaedrica. Hanno sulla superficie delle strutture che gli servono per aderire. Tra le malattie causate dall'adenovirus enterici vi sono:

  • La Gastroenterite
  • Rappresentano la seconda causa di diarrea virale nel bambino

Si replicano nell'ileo, vengono trasmessi per via oro-fecale e non ci sono farmaci adeguati antivirali che possono curare. Quindi i casi più importanti di diarrea nei bambini sono a causa di questi due virus.

Virus di Norwalk

È un virus a RNA.

singolo filamento che si replica nel tratto gastrointestinale e viene eliminato con materiale fecale: è la causa principale di gastroenterite acuta negli ambienti scolastici, nelle prigioni, nelle basi militari etc, e questo perché ha una probabilità di diffusione molto alta. Il quadro clinico è caratterizzato da nausea, vomito diarrea, con durata di 24-48 ore, per cui viene classificato nella famiglia dei calicivirus. La proteina e l'acido nucleico del virus di Norwalk sono tipici dei calicivirus Caliciviridae. Questi 3 virus causano influenza intestinale.

Entamoeba histolytica è un protozoo che costituisce la classe più importante delle amebe (l'Entamoeba coli è meno grave perché non dà ascessi epatici). È un parassita obbligato del tratto gastroenterico umano che vive come un commensale anaerobio e che presenta sia la forma di trofozoite e sia quella cistica dove si ha che la ciste è labile.

Ci si infetta a differenza del trofozoite (nelle feci) ingerendo cibo o acqua contaminati dalle cisti, le quali, giunte all'intestino tenue, vanno incontro alla disintegrazione della parete cistica (escistamento) con la liberazione del parassita che presenta quattro nuclei i quali si dividono per dare origine a 8 piccoli trofozoiti che poi raggiungono il colon. Si ha l'eliminazione del protozoo tramite le feci (delle cisti). Possono dare ulcere intestinali a livello della mucosa con distruzione dei tessuti e formazione di una cavità sferica, fino a dissenteria. Segno comune dell'amebiasi è la presenza di muco e sangue nelle feci. Possono fermarsi al fegato, oppure arrivare ai polmoni, causando ascessi e nei casi più gravi possono arrivare anche al cervello (quest'ultimo è il caso delle immunocompromissioni). Giardia lambia è l'unico protozoo patogeno che si.riscontra nel duodeno e nel digiuno dell'uomo. In particolare Giardia è un protozooflagellato che vede nell'adesione il principale meccanismo di danno all'epitelio dell'intestino tenue. Giardia presenta due forme: una forma trofozoite ed una forma cistica dove le cisti, una volta mature, costituiscono la struttura infettante del protozoo e dopo aver formato il trofozoita vengono eliminate con le feci. Giardia provoca la giardiasi che causa nausea, vomito, diarrea acuta e perdita di peso; ha una distribuzione cosmopolita ed in genere è presente dove è basso il livello igienico-sanitario. Diagnosi ULCERA PEPTICA La diagnosi di infezione da H. pylori può essere fatta con metodi invasivi, che richiedono la biopsia gastrica in corso di endoscopia, oppure metodi non invasivi per i quali non necessita l'endoscopia. La biopsia serve per verificare: 1) la presenza di ureasi batterica: per ricerca dell'attività ureasica la biopsia
  1. Viene posta in un gel o in una soluzione contenente urea ed un indicatore di pH. Se è presente H.pylori l'enzima ureasi catalizza l'idrolisi dell'urea che provoca un cambiamento di colore. Il test è sensibile, specifico, poco costoso e rapido.
  2. Per eseguire l'indagine colturale: per la coltura, la biopsia deve essere posta in una soluzione sterile e inviata rapidamente a laboratorio. Il test è meno sensibile se confrontato con quello dell'ureasi; tuttavia i ceppi isolati possono essere saggiati per la sensibilità agli antibiotici.
  3. Per eseguire l'indagine istologica: permette di valutare lo stato infiammatorio della mucosa,. Tuttavia se non si eseguono colorazioni particolari che evidenzino il batterio, l'infezione non può venire accertata con assoluta certezza.
  4. Per identificare l'eventuale presenza di H. pylori mediante PCR ed elettroforesi - studia il potenziale patogenico (ovvero la presenza del gene).

cag A e vac A e la produzione di citotossina). Questi vengono fatti dopo il test dell'ureasi

I test non invasivi sono:

  • l'urea breath test: il paziente beve una soluzione d'urea marcata con gli isotopi 13 e 14 del C. Se nello stomaco è presente H. pylori, l'urea viene idrolizzata dall'enzima ureasi del batterio ed il carbonio marcato viene ritrovato nell'aria emessa con il respiro. Perciò con questo test, che si esegue prima della gastroscopia, si vede l'attività dell'urea e si ha che se è positivo il breath test si può fare la gastroscopia.
  • i test sierologici -> si esegue la ricerca di anticorpi sierici. Questi test sono generalmente saggi immunoenzimatici in cui si cercano IgG sieriche (IgG anti proteina cag") nei confronti del batterio. Per la ricerca di questi anticorpi si possono utilizzare, sia test ELISA, sia il Western Blot. Tali test di ultima generazione sono più convenienti e

più economici anche rispetto all'urea breath test. Per questo, se non sussistono altri motivi per eseguire un'endoscopia, l'indagine sierologica è da preferirsi nella diagnosi di infezione.

Diarrea, dissenteria e febbre enterica: L'approccio diagnostico laboratoristico di un paziente con diarrea deve innanzitutto valutare il costo-beneficio dell'esame in rapporto alla gravità del quadro: si esegue l'esame a laboratorio per pazienti che hanno avuto un numero di evacuazioni, in presenza di altri sintomi, maggiore o uguale a 6:

  • L'esame microscopico delle feci: fatto per tutti i pazienti con diarrea moderata o severa. 1 goccia di feci, con la presenza possibilmente di sangue e muco, viene mischiata con 2 gocce di blu di metilene su un vetrino e poi osservata al microscopio. La presenza di numerosi leucociti polimorfonucleati è indice di una diffusa situazione infiammatoria del colon con interessamento della mucosa,

causata da un patogeno enteroinvasivo.

  • l'esame parassitologico: L'esame parassitologico delle feci è indicato in tutti quei pazienti con una diarrea che duri di più di due settimane. Questa indagine microscopica condotta stemperando una piccola quantità di feci con una soluzione iodurata, permette di determinare la presenza di cisti, trofozoiti, uova e larve. Quindi delle feci si fa l'esame parassitologico perché con l'esame microscopico le feci non si possono vedere.
  • Esame colturale delle feci quando sono implicati i batteri che si possono isolare su adatti terreni di coltura.
  • Ricerca di antigeni microbici nelle feci si utilizzano in caso di infezioni di tipo virale o protozoarie per la ricerca di antigeni.
  • Esame colturale del sangue è indicato solo in caso di infezione da S.typhi perché può essere isolato anche dal sangue.
  • Indagini sierologiche si eseguono in due casi: febbre tifoide e...

dissenteria amebica. Nel primo caso si ha produzione di anticorpi somatici o flagellari durante la seconda o terza settimana. Nella dissenteria è possibile la ricerca anticorpale in quanto l'infezione da acuta tende a diventare sub-acuta.

Infezioni dell'apparato genito-urinario

Le infezioni dell'apparato genito-urinario si dividono in due gruppi:

- MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE

Le MST sono classificate come esogene (MST): poiché l'agente infettante proviene da e viene acquisito tramite rapporto sessuale. L'incidenza delle MST è simile nei due sessi ma spesso una sorgente esterna il danno irreversibile si ha nella donna e ciò è dovuto a vari motivi tra cui il fatto che, mentre nell'uomo le infezioni batteriche sono quasi sempre sintomatiche, nella donna, almeno nelle prime fasi dell'infezione, le manifestazioni sono asintomatiche e si evidenziano segni e sintomi di infezione solo quando sviluppa la cosiddetta

malattia infiammatoria pelvica che può condurre a sterilità.

INFEZIONI DELLE VIE URINARIE (IVU): Le IVU sono classificate come infezioni endogene, ovvero come infezioni che originano dalla popolazione batterica (flora residente) del paziente stesso, la cui popolazione, partendo dal tratto gastrointestinale, colonizza la regione periuretrale fino a risalire all'uretra, poi alla vescica ed eventualmente alla pelvi renale.

Le IVU sono molto più frequenti nella donna rispetto all'uomo per diverse ragioni, tra cui la principale è dovuta al fatto che l'uretra femminile, essendo più corta rispetto a quella maschile, permette ai microrganismi di raggiungere più facilmente la vescica.

Sono due distretti anatomici contigui ma differenti.

1. Infezioni sessualmente trasmissibili:

  • Le MST possono essere: Batteriche (Neisseria gonorrhoeae, Chlamydia trachomatis, Treponema pallidum)
  • Papillomavirus
  • Protozoarie (Tricomonas vaginalis)
  • Virali (HIV)

Le malattie sessualmente trasmissibili più comuni sono: Candidosi; Herpes genitale; Ulcera venerea; Clamidia; Sifilide; Linfogranuloma venereo; Gonorrea; Epatite B e C; AIDS; Granuloma inguinale; Verruche genitali.

Le Sindromi ad eziologia multipla sono: vaginosi batterica, uretrite non gonococcica, cervicite e malattia infiammatoria pelvica.

Le MST sono uno dei problemi più importanti di sanità pubblica poiché:

  • hanno un'incidenza mondiale
  • alcune sono difficilmente eradicabili e quindi possono dare manifestazioni a lungo termine (virus HIV)

1.1 GONORREA

L'agente causale è il Neisseria gonorrhoeae, che è un diplococco Gram-negativo con forma a chicco di caffè, immobile, asporigeno, aerobio ossidasi positivo, spesso catalasi-positivi ed assume una colorazione rosata nella colorazione di Grahm.

FATTORI DI VIRULENZA: si trovano quasi tutti sulla superficie batterica esterna e sono:

  • PILI: permettono l'adesione
  • PROTEINE: sono quelle che permettono l'adesione

La formazione di pori e quindi la sopravvivenza intracellulare;

ce ne sono altre che stimolano la produzione di anticorpi bloccanti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
60 pagine
SSD Scienze mediche MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher iry1210 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Angiolella Letizia.