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Introduzione al pensiero
marxista
• Karl Marx è uno dei pensatori più influenti della modernità. Il suo
pensiero ruota attorno a una critica radicale del capitalismo e
delle sue conseguenze sociali. Uno dei concetti fondamentali della
sua filosofia è quello di alienazione, sviluppato soprattutto nei
Manoscritti economico-filosofici del 1844.
Che cos’è l’alienazione?
• L’alienazione (dal latino alienus, 'altro, estraneo') è la condizione
in cui l’essere umano perde il controllo sul frutto del proprio
lavoro. Nel sistema capitalista, il lavoratore non si riconosce più
nel prodotto che realizza, che diventa qualcosa di estraneo a lui.
Questa condizione porta a una frattura profonda tra essenza
umana e esistenza concreta.
Le quattro forme di
alienazione
• Secondo Marx, nel lavoro salariato l’operaio è alienato: 1. Dal
prodotto del lavoro – che non gli appartiene. 2. Dall’attività
produttiva – che è imposta e non libera. 3. Dalla sua essenza
umana – il lavoro non esprime la sua creatività. 4. Dagli altri
uomini – in una società divisa in classi.
Alienazione e capitalismo
• Il capitalismo organizza il lavoro in funzione del profitto, e non
dei bisogni umani. Il lavoratore diventa un mezzo e non un fine,
perdendo così la propria dignità. L’alienazione è strutturale, cioè
insita nel modo di produzione capitalistico, e non un fenomeno
accidentale. Superamento
dell’alienazione
• Marx sostiene che l’alienazione può essere superata solo con un
cambiamento radicale delle strutture economiche. La soluzione è
l’abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione e
l’instaurazione di una società comunista, dove il lavoro sia
libero e cooperativo.
Implicazioni sociali e
filosofiche
• Il concetto di alienazione ha influenzato profondamente non solo
la politica, ma anche la filosofia, la sociologia, la psicologia. Marx
mostra come i problemi individuali siano in realtà problemi sociali,
prodotti da rapporti economici ingiusti. L’emancipazione umana
diventa un progetto collettivo.