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CA 125: è il marker principale per il CA ovario, spt i cistoadenocarcinomi.
L’epitopo è veicolato da una mucina associata all’epitelio celomatico. È
fondamentale come indicatore di avanzamento della malattia in donne trattate. Ha
una emivita di 4-8 gg, ed ha livelli sierici bassi. In casi di endometriosi, ciclo
mestruale e gravidanza può raggiungere anche le 35 U/l, non superando mai, però,
questo valore.
CA 19.9: questo è definito come gastro-intestinal cancer antigen. Livelli di CA
19.9 superiori a 37 U/ml si ritrovano in pazienti con tumori pancreatici, gastrici,
del colon e delle vie biliari.
CA 15.3: è un antigene glicoproteico conosciuto come episialina, presente in
grandi quantità nel CA mammario. Levati livelli di CA 15.3, oltre i 31 U/ml sono
descritti soprattutto in pazienti con CA mammario. L’interessamento linfonodale è
correlato con un aumento della [CA 15.3]. Ha una bassa specificità perché è poco
utile negli stadi precoci della patologia, ma è utile nel monitoraggio del decorso
clinico.
MCA: mucinous-like cancer antigen; è una glicoproteina acidosolubile. Presenta
elevate concentrazioni in pazienti con CA mammario. Il livello soglia è 12 U/ml.
È importante nella stadiazione.
TAG-72: è legato alle metastasi di CA mammario, ma presenta elevata affinità
anche con il CA gastrico. È conosciuto anche come CA 72-4 o GTA
(Glicoproteina Tumore Associata).
CA 50: è una glicoproteina presente in molti gangliosidi della superficie cellulare.
Risulta elevato nei tumori del tratto gastrointestinale; può aumentare in corso di
pancreatiti e colangiti.
Citocheratina 19: è tipica dei CA a cellule squamose, spt nel polmone. Non è,
però, molto specifica.
Mage-1, S-100 e LASA: LASA: Acido Sialico Legato di Lipidi. Sono tipici
marcatori di melanoma.
SSC: squamous cell carcinoma antigen; è una proteina di 500 kDa evidenziata nei
citoplasmi delle cellule dei carcinomi squamo-cellulari. Alti livelli di SSC si
ritrova nei tumori avanzati ed in maniera molto minore in malattie della pelle non
neoplastiche come la psoriasi, il pemfigo e l’eczema.
Ormoni e recettori
La situazione ormonale di un pz con tumori influenza la crescita della neoplasia. Il
caso del CA mammario è tipico, specialmente se si pensa che la terapia può basarsi
sull’uso di estrogeni o anti-estrogeni.
HCG e SP1: marcatori trofoblastici; se presenti sono indice prognostico molto
negativo. Sono espressi dalla mola vescicolare e dal coriocarcinoma e da CA
polmonari. hCG ha un’emivita di 24 ore.
Calcitonina: è tipico del CA midollare tiroideio. Può essere prodotta in maniera
ectopica da diversi tumori quali mammella, bronchi e pancreas, così come
prostata.
ACTH: è tipico dei microcitomi, ma anche degli apudomi e del CA midollare
tiroideo.
Gh: raramente nei CA polmonari e gastrici.
ADH: raramente nel microcitoma e nei CA prostatici ed eofagei.
Gonadotropine: diversi tumori del sistema riproduttivo, così come del colon-
retto.
Sostanza PTH-simile: è legata all’ipercalcemia non associata a fenomeni di
osteolisi locale. È tipica del mieloma, così come i CA squamocellulari e la
leucemia T.
EPO: tumori renali ed extra-renali.
Tireoglobulina: aumenta considerevolmenrte in caso di CA tiroide.
Proteine
Ferritina: è una proteina di deposito marziale nei tessuti. È presente nell’uomo in
20-200 ng/ml e nella donna in 15-150 ng/dl. Si ritrova aumentata in leucemie e
linfomi di Hodgkin. Aumenta anche in neoplasie del tratto digerente, della
mammella e del testicolo – isoferritine neoplastiche.
Proteine della gravidanza: PAPP-C (Pregnancy Associated Plasma Protein – C);
CA mammella e colon-retto.
Proteine fase acuta: PCR, -1 antitripsina, -glicoproteina e aptoglobina. Sono
indice di metastasi. Vanno associate ad altri markers.
Enzimi
Fosfatasi acide: si intende una popolazione eterogenea di isenzimi con attività
fosfatasica a pH < 7. Sono localizzate in fegato, milza, gr, piastrine, midollo osseo
e prostata, così come nel latte materno.
FA eritrocitaria: è importante nel controllo della glicolisi.
FA lisosomiale: appartiene ad un gruppo di proteine di membrana lisosomiale.
FA osteoclastica: macrofagica; livelli alti di questo enzima sono correlati con
riassorbimento osseo fisiologico o patologico. È importente per la scoperta di
metastasi ossee osteolitiche, come il CA prostatico nell’uomo ed CA
mammario nella donna, così come nella malattia di Paget, nell’osteoporosi e
dell’Iperparatiroidismo. Aumenta nei fumatori.
FA prostatica: Fosfatasi Acida Prostatica; utile come aggiunta all’analisi di
PSA, ma non specifico per identificare ipertrofia o CA. È sintetizzata dalle
cellule epiteliali della prostata e secreta nel liquido seminale. Deve superare i
1,2 U/ml per poter essere indicativa.
NSE: Enolasi Neurormone Specifica, espressa da tutte le neoplasie
2 . I livelli sierici nei soggetti normali
neuroendocrine, specialmente gli Apudomi
sono in media di 10 ng/ml. È importante come valore diagnostico e prognostico,
soprattutto per la diagnosi differenziale di tumori endocrini e non endocrini. È
indicativo anche del microcitoma polmonare.
ALP: fosfatasi alcalina; Distribuzione: su membrana cellulare per intestino,
placenta, fegato ed osteoclasti. Isoenzimi: ALP-I (intestino); ALP-P (placenta);
ALP-L (fegato), ALP-O (ossea); la forma epatica ed ossea sono presenti
fisiologicamente nel siero; fisiopatologicamente si ritrovano l’ALP intestinale e
placentare. Azione: idrolisi di monoesteri fosforici a pH alcalino. Metodo: idrolisi
di paranitrofelifosfato a paranitrofenolo e decremento A a 404 nm. Valori: 98-279
U/l. Significato: malattie ossee ed epato-biliari. È fisiologica in bambini e
gravidanza. Va associata ad altri markers quali CA125, LDH e NSE.
LDH: linfomi, leucemie e neoplasie encefaliche (nel liquor). L’aumento di LDH è
legato alle condizioni vitali delle cellule neoplastiche, che soffrono di scarsi
; si ha, dunque, molta glicolisi anaerobia. Gli
approvvigionamenti di O 2
isoenzimi I e II risultano elevati nella maggior parte delle neoplasie, in particolare
nella leucemia linfoblastica acuta, nei linfomi e nel carcinoma del testicolo,
neuroblastomi e sarcomi. Si può ritrovare anche in infarti renali, miocardici ed in
muscolo danneggiato.
CK-BB: creatin-chinasi; è la frazione aspecifica, legata a tumori della mammella,
della prostata e del cervello.
2 Il NSE è spesso espresso in grandi concentrazioni insieme alla cromogranina.
TD: timidina-chinasi; è l’enzima che promuove l’integrazione delle timina nel
DNA, indice dell’attività proliferativa delle cellule. È molto alta la sua
concentrazione in linfomi, leucemie, tumori cerebrali e polmonari.
PHI: fosfoesoso isomerasi; prostata, mammella e fegato con metastasi, tubo
digerente, pancreas e polmoni.
LAP: leucina amino peptidasi; pancreas e fegato e stasi biliare.
M ARCATORI IMMUNITARI
CALLa o CD10: Common Acute Lymphoblastic Leucemia Antigen. Permette di
distinguere le cellule della leucemia acuta linfoblastica ALL dai linfociti normali
e da quelli del midollo osseo. È un antigene di differenziazione. Normalmente i
+ sono presenti solo all’1%.
CALLA
Pre-T: CD2, CD3, TCR.
Pre-B: CD19, CD20, CD22.
Ig e paraproteine: in corso di neoplasie linfoidi; si ha uno sviluppo monoclonale,
come nel linfoma linfoplasmacitico di Waldernstom (solo IgM), o policlonale,
come nel mieloma multiplo, (tutte tranne le IgM).
Crioglobuline: globuline che precipitano tra 4 e 37°C.
Bence-Jones: spt nei mielomi. Sono frazioni di IgG (60%), IgA (20%) o catene
.
leggere (20%); costante è la proteinuria di Bence-Jones, generalmente di tipo
-2-microglobulina: è una catena leggera degli antigeni di istocompatibilità,
presenti sulle superfici delle cellule nucleate. È indice di metastsi del S.N.C.,
perché compare nel liquor prima delle cellule neoplastiche.
Marcatori immunoematologici
La maggior parte dei tumori sperimentali ed umani esprime sulla propria superficie
glicoproteine e glicolipidi anomali, risultanti da alterazione del processo di
glicosilazione dei nuclei proteici e lipidici. Tra questi ricordiamo: glicosidi alterati ed
espressione aumentata di gruppi ematici, come A o Lewis Y – questi possono anche
cambiare. Acidi nucleici
La valutazione della ploidia e la presenza di alterazioni gentiche precise sono alla
base di nuove metodiche di ricerca: mutazioni ras e Ph’ (traslocazione t(9;22)
(q34;q11). Questa traslocazione interessa un segmento del gene bcr (Breakpoint
Cluster Region; non ancora ben conosciuto), sul cromosoma 9, ed il segmento del
gene abl, sul cromosoma 22. La fusione bcr-abl codifica per la proteina p210 con
altissima attività tirosin-chinasica) e presenza di genoma di virus oncogeni quali
HPV, Hadenovirus, HepaDNAvirus ed Herpesvirus.
Metaboliti urinari
Poliammine: cadaverina, putrescina e spermina; regolano la crescita cellulare e
metabolismo di acidi nucleici.
Idrossiprolina: componente del collageno. Aumenta nei CA mammari e
prostatici.
5 HIAA: acido 5 idrossi-indolacetico; catabolita della serotonina, è tipico degli
apudomi.
VMA e metanefrina: cataboliti di adrenalina e noradrenalina; è tipico del
feocromocitoma. Altri Markers
Marcatori cinetici:
KI67: in tutte le fasi del ciclo cellulare tranne che in G .
o 0
.
Ciclone: fase G
o 1 R I
ISPOSTE MMUNITARIE
Secondo la teoria della sorveglianza immunitaria, le cellule tumorali possono essere
eliminate grazie al riconoscimento dei loro antigeni da parte del sistema immunitario.
La presenza in circolo, o in un tessuto, di cellule tumorali non equivale alla presenza
di un tumore.
Sia la immunità umorale che citotossica sono coinvolte:
Linfociti T: le cellule neoplastiche sono uccise principalmente mediante i CTL
+ , riconoscendo peptidi derivati da proteine mutate, o da proteine virali ad
CD8
attività oncogena, presentate in associazione con le molecolle MHC classe II. È
possibile isolare dal tumore i TIL (Tumor-Infiltrating Lymphocytes), capaci di
lisare le cellule del tumore dal quale sono state rimosse.
+
, probabilmente, è quello di secernere citochine quali
Il ruolo dei T helper CD4
TNF e IFN- capaci di potenziare l’espressione delle molecole MHC. Le cellule
APC, infine, sono importanti in questi processi perché inglobano le cellule
tumorali presentando gli antigeni tumorali e i costimolatori necessari per indurre
+ in CTL specifici per quel tumore.
differenziazione dei CD8
NK: le cellule NK sono fondamenta