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MARCATORI TUMORALI NELLE URINE
Fra i componenti delle urine che possono aumentare sensibilmente nei portatori di tumore ricordiamo le poliammine, la idrossiprolina, l'acido 5-idrossindolacetico, le catecolamine, pseudouridina.
Le poliammine sono dei composti organici che presentano uno o più gruppi amminici (-NH2). Negli esseri viventi alcune poliammine, come la putrescina, la cadaverina, la spermidina e la spermina svolgono funzioni di grande importanza e sono essenziali in un gran numero di processi fisiologici. Le poliammine presenti nel nostro organismo provengono da tre fonti diverse: il cibo, la sintesi operata dai batteri del microbiota intestinale oppure vengono sintetizzate a livello cellulare. Nella sintesi cellulare delle poliammine le materie prime di partenza sono tre aminoacidi, arginina, ornitina e metionina. Il primo passo del processo è la produzione di ornitina a partire da arginina, ad opera dell'enzima arginasi. Dall'ornitina, per...
azione dell'enzima ornitina-decarbossilasi (ODC), si ottiene la putrescina, la più semplice delle poliammine. Questa reazione è controllata a sua volta da un enzima, l'ODC Antizima. Dalla putrescina derivano poi spermidina e spermina, con l'utilizzo e il trasferimento di gruppi derivanti dalla metionina. Le poliammine svolgono un ruolo importante nei processi relativi all'invecchiamento cellulare; pare, inoltre, che siano coinvolte nei meccanismi di resistenza allo stress; le poliammine sono anche coinvolte nell'apoptosi, la morte programmata della cellula: livelli molto elevati o molto ridotti di queste sostanze possono innescare il processo, attraverso prodotti dell'ossidazione delle poliammine che possono alterare la permeabilità della membrana mitocondriale e provocare il distacco del citocromo c, passi essenziali per avviare il processo che porta alla morte della cellula. Numerosi studi hanno dimostrato che la sintesi diè un componente essenziale per la formazione e la stabilità del collagene, che è una proteina fondamentale per la struttura e la funzione dei tessuti connettivi nel nostro corpo. L'assenza o la carenza di idrossiprolina può compromettere la sintesi e la struttura del collagene, portando a problemi di salute come l'osteoporosi e la fragilità ossea. L'idrossiprolina può essere sintetizzata nel nostro corpo a partire dall'aminoacido prolina, attraverso una serie di reazioni enzimatiche. Tuttavia, è anche possibile ottenere idrossiprolina attraverso l'alimentazione, consumando alimenti ricchi di collagene come carne, pesce, uova e gelatina. L'assunzione di idrossiprolina attraverso l'alimentazione può essere particolarmente importante per le persone che hanno bisogno di favorire la sintesi e la riparazione del collagene, come gli atleti che si allenano intensamente o le persone che si stanno riprendendo da lesioni o interventi chirurgici. Inoltre, l'idrossiprolina è stata oggetto di studi per il suo potenziale ruolo nella prevenzione e nel trattamento di malattie legate al collagene, come l'artrite e le malattie del tessuto connettivo. Alcuni studi hanno suggerito che l'assunzione di integratori di idrossiprolina potrebbe contribuire a migliorare la salute delle articolazioni e la funzione del tessuto connettivo. Tuttavia, è importante sottolineare che la ricerca su questo argomento è ancora in corso e sono necessari ulteriori studi per confermare questi potenziali benefici. Inoltre, è sempre consigliabile consultare un medico o un dietologo prima di assumere integratori o modificare la propria dieta.costituisce grossomodo il 9-15% degli amminoacidi che formano il collagene ed è quello più rappresentato all'interno della proteina assieme alla glicina. Si registra un aumento dell'escrezione urinaria di questo aminoacido in caso di neoplasie ossee primitive e secondarie, ma anche in casi di osteoporosi, ipertiroidismo, collagenopatie, fratture ecc.
L'acido 5-idrossi-indolacetico (5-HIAA) è il principale metabolita della serotonina, una sostanza chimica (neurotrasmettitore) che trasmette messaggi tra cellule nervose. La serotonina è prodotta al bisogno dal sistema nervoso, principalmente dal cervello, ma anche da particolari cellule dell'albero bronchiale (polmoni) e del tratto gastrointestinale (GI). È una molecola che favorisce la trasmissione degli impulsi nervosi, è un vasocostrittore, contribuisce al ritmo sonno-veglia e condiziona l'umore. Dopo aver svolto la sua funzione, viene metabolizzata a livello epatico ed i suoi metaboliti,
Compreso l'acido 5-idrossi-indolacetico vengono escreti nelle urine. Normalmente, nelle urine sono presenti solo piccole quantità di acido 5-idrossi-indolacetico. Notevoli quantità di serotonina e acido 5-idrossi-indolacetico possono essere prodotte, invece, da tumori carcinoidi. Si tratta di masse neuroendocrine cancerose o non cancerose a crescita lenta che interessano il tratto gastrointestinale, specialmente l'appendice, e i polmoni. L'incremento della concentrazione di questo metabolita all'interno delle urine può essere dovuto anche a cause non maligne, quali terapie con determinati farmaci o l'assunzione di alcuni alimenti, come le banane o anche l'avocado, le prugne, l'ananas ecc.
Le catecolamine sono un gruppo di ormoni prodotti dalla midollare (porzione interna) delle ghiandole surrenali, piccoli organi di forma triangolare localizzati sopra i reni. Le catecolamine principali sono dopamina, epinefrina (adrenalina) e norepinefrina (noradrenalina).
Le catecolamine vengono rilasciate nel sangue in risposta a stress fisici o emotivi e aiutano a trasmettere gli impulsi nervosi al cervello, aumentano la disponibilità di glucosio e acidi grassi per favorire la produzione di energia, dilatano i bronchioli e le pupille. La norepinefrina provoca la costrizione dei vasi sanguigni, aumentando la pressione arteriosa e l'epinefrina accelera il battito cardiaco e il metabolismo. Dopo aver svolto la loro azione, le catecolamine sono metabolizzate a forme inattive. La dopamina diventa acido omovanilico (HVA), la norepinefrina si trasforma in normetanefrina e acido vanilmandelico (VMA) e l'epinefrina diventa metanefrina e VMA. Sia gli ormoni che i loro metaboliti vengono escreti nell'urina. Normalmente, le catecolamine e i loro metaboliti sono presenti nell'urina in piccole concentrazioni fluttuanti che aumentano in modo apprezzabile durante e subito dopo l'esposizione allo stress. I feocromocitomi (rari) e altri tipi.
di tumori neuroendocrini, però, possono produrre grandi quantità di catecolamine, con conseguente aumento di questi ormoni e dei loro metaboliti nel sangue e nell'urina. Il feocromocitoma è una malattia rara, circa il 90% di questi tumori è localizzato nelle ghiandole surrenali e, mentre pochissime sono maligne, la maggior parte sono benigne, e continuano a crescere senza diffondersi fuori dalla sede. Se non trattati, i sintomi possono peggiorare e il feocromocitoma può crescere. Il test delle catecolamine plasmatiche misura la concentrazione degli ormoni presenti nel sangue al momento del prelievo, mentre l'esame su urina misura la quantità di ormoni escreta in un periodo di 24 ore. RIEPILOGO VES: VELOCITÀ DI ERITROSEDIMENTAZIONE (provetta viola o nera) La velocità di eritrosedimentazione è un indice infiammatorio. Come ricorda il suo stesso nome, questo esame misura la velocità con cui gli eritrociti, presenti inUn campione di sangue reso incoagulabile, sedimentano sul fondo della provetta che lo contiene. Il parametro viene espresso in millimetri di sedimento prodotti in un'ora. Nel sangue, i globuli rossi tendono a rimanere in sospensione, separati gli uni dagli altri grazie alla carica negativa di membrana che ostacola la formazione di aggregati (rouleaux). In condizioni normali, la componente proteica del plasma è tale da preservare la carica di superficie delle emazie. Al contrario, quando nel corpo si instaurano processi flogistici (infiammatori), l'aumentata concentrazione ematica di proteine tipiche dell'infiammazione (tra cui il fibrinogeno e la proteina C reattiva) porta a un indebolimento delle forze repulsive che si instaurano tra i globuli rossi normalmente. I globuli rossi, di conseguenza, tendono ad aggregarsi, con formazione di roleaux, che hanno elevata tendenza a precipitare. Tanto più grandi sono questi ammassi, tanto più velocemente tendono a sedimentare.
La VES rappresenta un valore aspecifico di flogosi: può aumentare anche in malattie reumatiche, nelle infezioni croniche e nelle patologie a decorso infausto come i tumori maligni con metastasi. Non essendo questo test specifico, livelli elevati di VES indicano la presenza di un'infiammazione in atto ma non danno indicazioni riguardo la sede dell'infiammazione e da cosa è provocata. Per questa ragione, è solitamente utilizzata in combinazione ad altri test, come il dosaggio della proteina C reattiva, gli anticorpi antinucleo, il fattore reumatoide, il fibrinogeno ecc. In condizioni normali, il valore della VES è di circa 10-20 mm all'ora. Nelle donne, i valori sono leggermente superiori rispetto a quelli degli uomini. I massimi valori di VES considerati normali sono espressi dalla formula di Miller: VES (mm/h) < (Età (in anni) + 10 (se si tratta di una femmina))/2. Per la misurazione di questo parametro si usa il metodo di Westergren.In questo metodo si impiegano tubi da ematocrito di Wintrobe, graduati a 100 mm e capaci di contenere circa 1 ml di sangue. Si riempie il tubo fino al segno convenzionale e si pone in posizione verticale senza mai muoverlo. Si osserva dopo 1 ora e dopo 2 ore (nel caso del cavallo si effettua l'osservazione a 10 e 20 minuti). Trascorso questo tempo, i globuli rossi tenderanno a scendere sul fondo del tubo (tenderanno a sedimentare) separandosi dal plasma che si disporrà su questo sedimento. Si misura, utilizzando la graduazione del tubo, l'altezza della colonna del plasma. Questo è il valore della VES.
PCR: PROTEINA C REATTIVA (provetta rossa o gialla)
La proteina C reattiva, come la VES, è un indice di infiammazione. Dal punto di vista funzionale, la proteina C reattiva è molto simile alle immunoglobuline di classe G (IgG), sostanze che si attivano per svolgere un'azione di difesa dell'organismo. A differenza di queste, però, la proteina C reattiva
utilizzando il tag p:La proteina C reattiva non è diretta specificamente contro un determinato antigene. La PCR viene prodotta principalmente a livello epatico, in risposta a stimoli quali agenti nocivi, microrganismi patogeni e immunocomplessi, ma anche in seguito a traumi. La sua funzione consiste nel legarsi, complessandosi con la fosfotidilcolina, alla parete di molti batteri, favorendone la fagocitosi e la distruzione da parte dei monociti. Rispetto alla VES, la PCR viene modificata molto più rapidamente nel corso di un'infiammazione. I livelli di proteina C reattiva aumentano in svariate situazioni tra cui, oltre a quelli già ricordati, infezioni di origine batterica e virale, infarto miocardico, neoplasie maligne, reumatismi, ascessi addominali, peritoniti, morbo di cron. La proteina C reattiva si riscontra frequentemente nel siero di soggetti normali in concentrazioni molto basse, generalmente non superiori a 5-6 mg/L. Il dosaggio di questa proteina nel siero di un determinato campione viene effettuato
utilizzando un metodo immunoturbidimetrico: