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biochimica clinica 3: VES e marcatori tumorali Pag. 1
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Limiti dignostici dei marcatori tumorali circolanti

Questi valori possono essere alterati anche da un'operazione chirurgica, o da malattie autoimmuni; per tale ragione conviene ripetere le analisi dopo un certo tempo per verificare se l'alterazione di valori è indipendente dal tumore, dovuta ad esempio ad un evento sporadico.

Come già detto, il primo marcatore tumorale identificato consiste nella proteina di Bence-Jones (individuata nel 1848).

Domanda d'esame: quali sono i limiti dignostici dei marcatori tumorali circolanti?

Non sono sempre indicatori di un tumore, non sono un marcatore precoce, nel tempo il valore può cambiare e dimostrarsi indicatore di una condizione di diversa natura dal tumore. C'è una bassa sensibilità analitica nei metodi di dosaggio, sebbene siano metodi immunologici.

Non esistono marcatori tumorali raccomandati per lo screening della popolazione.

Marcatori tumorali circolanti misurati in biochimica clinica:

GLICOPROTEINE

CEA: carcinoma del colon-retto

CA 19.9: marcatore

tumorale sia per tumori al pancreas, sia per tumori delle viebiliari

CA 125: tumori ovaio

CA 15.3: carcinoma alla mammella

ENZIMI

PSA: carcinoma prostata

LDH: tumore rene, ovaio, testicolo, melanoma

ORMONI

TSH: tumori tiroide

HGC: coriocarcinoma

Calcitonina: carcinoma midollare della tiroide

Mesotelina: mesotelioma

AFP (alfa feto proteina): epatocarcinoma, tumori testicolo

Paraproteina: mieloma multiplo

PSA ( proteasi a serina) o callicreina-3

Prodotta esclusivamente dalla prostata

Componente del liquido prostatico e presente nello sperma

Inibita dallo zinco e da pH alcalino

ATTENZIONE:può aumentare anche per iperplasie benigne della prostata o in caso di prostatiti

ALFA-FETOPROTEINA (marcatore di epatocarcinoma e di tumore al testicolo)

Marcatore circolante

Presente nei tessuti e nel plasma del feto

Svolge la stessa funzione svolta dall'albumina (ruolo fondamentale chiesto all'esame: regolazione della pressione oncotica)

Il suo aumento negli individui adulti

può essere indicativo di: carcinoma epatocellulare, tumori metastatici del fegato, cancro ai testicoli o alle ovaie. La misurazione dell'alfa-proteina è opportuna in caso di: familiarità per tumore al fegato, ovaio e testicolo; in caso di cirrosi epatica; per valutare la risposta ai trattamenti farmacologici del tumore epatico. L'alcol viene metabolizzato con produzione di aldeidi, e le aldeidi sono molecole estremamente tossiche, che si legano a proteine e ad acidi nucleici, dunque un eccesso di alcol porta ad eccesso di aldeidi, che porta a sua volta alla distruzione degli epatociti. Il quadro clinico è detto cirrosi epatica. L'aumento di alfa-fetoproteina può essere il campanello di allarme per due eventi che colpiscono il feto: - Spina bifida (mancata chiusura del tubo neurale), se il bambino subisce questa malformazione si è visto che nel sangue materno c'è un aumento di questa proteina; - Sindrome di Down, associata ad una aumento di alfa-fetoproteina nel sangue materno.

diminuzione dell'alfa-fetoproteina

MARCATORI PROGNOSTICI

Indicano la probabilità di recidive o di sopravvivenza al di là del trattamento

MARCATORI PREDITTIVI (marcatori non circolanti, attaccati alla membrana dellacellula tumorale)

Indicano la probabilità di risposta ad una specifica terapia

Uno dei marcatori predittivi più famosi è il marcatore HER2

Proteina recettoriale di membrana per fattore di crescita epidermico umano

Quasi il 30% dei tumori alla mammella presentano amplificazione del gene

HER2 e sovraespressione del suo prodotto proteico

Possiamo avere una forma mutata di HER2, HER2/neu, che è un proto-oncogene (gene che favorisce il tumore)

Misurato nel tessuto tumorale della mammella

Se la donna risulta positiva ad aumenti di HER2, allora si procede con un trattamento mirato

TRATTAMENTO MIRATO

Trattamenti mirati con anticorpi monoclonali anti-HER2 (trastuzumab, Herceptin)

Trastuzumab induce l'arresto della divisione

cellulare in fase G1.

Metodi di misurazione dei marcatori tumorali

Key words:

  • Analita– antigene, Ag
  • Molecola legante– anticorpo, Ab, generalmente una IgG

Abbiamo anticorpi di diverso tipo: monoclonali e policlonali. Quelli monoclonali hanno alta specificità, mentre quelli policlonali sono eterogenei, riconoscono diversi tipi di epitopi dell’Ag e possiedono bassa specificità

Tracciante– indicatore di una reazione analitica, consente di evidenziare il legame Ag-Ab e di misurare le quantità dell’Ag nell’ordine di pmoli o nmoli, pgrammi o grammi.

DIVERSI TIPI DI TRACCIANTE

  1. Radioattivi (iodio 125, trizio): ormai poco utilizzati
  2. Fluorescenti diretti (Ab coniugato ad un probe fluorescente)
  3. Enzimatici (es.: Ab coniugato ad un enzima, trasformazione di un substrato ad emissione di un substrato analitico)
  4. Chemioluminescenti diretti enzimatici

Traccianti

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
5 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lety.tiger di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biochimica clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Biologia Prof.