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LUCE

non-luce, luce, non-luce, che ci racconta la grande storia della luce

nell’architettura che si è sviluppata dal muro”.

Nel momento in cui il muro ha perso la sua continuità è andato a definire il

gioco di luci. La luce rivela l’essenza dell’edificio.

La luce naturale determina l’identità di una stanza,

negli interni ciò che è meraviglioso è l’atmosfera che la

luce conferisce alo spazio.

Non va definito un involucro intorno o a uno spazio,

ma l’edificio deve rendere più efficiente il valore

funzionale della residenza/costruzione, questo è

raggiungibile innanzitutto proprio dalla luce. L’utilizzo

di questo materiale non si limita solo alle bucature

esterne ma anche l’interno.

definisce la forma dello spazio, non sono più scisse, queste

Struttura e costruzione La struttura è creatrice della luce, secondo delle

evocano l’essenza dell’edificio.

forme strutturali. Gli elementi plastici sono dei piloni con una ricerca

secondo le forme, una relazione nuova tra luce ed ombre.

Questi elementi strutturali configurano lo spazio stesso del

teatro, evocando la sua essenza.

Kahn si riferisce a una serie di principi per dare vita ad un progetto, recupera dalla

lettura delle opere del passato il concetto di razionalità costruttiva e compositiva e

fa di questo principio di ordine e logica una sorta di principio ordinatore ovvero le

sue architetture si riferiscono a un ordine delle cose. Questa parola assume un

senso teorico, è un criterio informatore del progetto. Invece è diverso il tema della

forma, è legata al tema dell’ordine, si connette con la cosa per concretizzare, non

ha configurazione e dimensione per Kahn ma è qualcosa di astratto ispirandosi alla

geometria:

- La ovvero il quadrato, che non ha un valore di accettazione in quanto forma. La sua

non-forma,

ricerca è ciò che risiede dentro questo involucro, ovvero ciò che la struttura evoca all’interno di

quello spazio, la configurazione formale risiede in secondo piano.

Rispetto alla forma che è la cosa, il

progetto è il come.

La forma prescinde dal come, è una

logica superiore alla sua specificità.

Kahn ripete la non-forma del

quadrato donandogli tipologie

differenti, il come muta la non

forma sempre differentemente.

--

Spazialità strutturata in stanze che assumono una caratteristica geometrica pure, ovvero la giustapposizione

di stanze quadrate e collegate. Gli ambienti sono definiti sul loro perimetro non da un involucro ma da una

struttura che da una forma allo spazio e lo confina.

sistema della struttura è un insieme di stanze”

“Il

Perseguire una chiarezza costruttiva attraverso elementi ordinatori:

- strutturazione degli spai così da

Chiarezza compositiva e costruttiva tra spazi serviti e serventi:

distinguere senza definire in modo gerarchico.

- giustapposti che vengono utilizzati secondo un principio di verità e

Uso dei materiali naturali,

valorizzazione delle qualità intrinseche dei materiali, usati senza mascheramenti. Utilizzati con

chiarezza ed economia.

Casa Oser 1939-1943 Edificio unitario, composto però da tre volumi a se stanti. La residenza si articola su

due livelli.

- Uno spazio centrale unitario molto ampio, un ambito giustapposto di servizio

rettangolare e una parte ulteriore non diviso.

- Utilizzati una molteplicità di materiali per identificare le parti, non hanno

una caratterizzazione funzionale.

In questo perimetro non definito in una forma geometrica pura, la zona giorno e al

piano superiore la zona notte. Nella parte superiore troviamo un blocco

rivestito di legno, destinata alla zona notte

e nella parte superiore troviamo anche uso

della pietra, non c’è una connessione tra

funzione e materiale.

Utilizzo di materiali naturali che gli fa

prendere le distanze da costruzioni di vetro

e acciaio, avvicinandolo al tema della matericità evocando edifici del

passato, quindi la costruzione secondo logiche formali.

Ricerca di una concretezza piuttosto che una trasparenza (vetro, acciaio o

intonaco che riveste totalmente un edificio. Concentrazione degli spazi di

servizio rispetto a quelli

serventi.

Si crea una stanza dentro una

stanza attraverso la qualità

luminosa ma anche agendo su

una differenziazione materica.

Spazialità che circoscrive una

zona di maggiore qualità interna

definisce un ambito all’interno

di uno spazio.

Weiss House – Norritown, Philadelphia Suburb 1947-50

Maturità compositiva, questa forma ci fa capire come stanno

andando le cose. Si compone di tre nuclei: due maggiori

nella parte inferiore che corrispondo ai nuclei funzionali

della zona giorno e zona notte, mentre nella parte superiore

un nucleo di servizio di rimessa dell’automobile, sono

collegati tra loro attraverso elementi di collegamento fisico.

La fascia grigia orizzontale sarà un elemento di

connessione, troviamo l’elemento d’ingresso, di servizio

(contenuti tutti all’interno di questo segno unitario)

Questa residenza è comprensibile dal suo contesto in

leggero declino, dove troviamo gli elementi principali come

la definizione a valle di un fiume. Troviamo delle falde di

diversa profondità e la residenza, la giacitura, è motivata da

una migliore esposizione alla luce naturale ma anche una

giacitura verso valle per ricercare un tema di panoramicità.

La residenza composta da nuclei è unificata dal segno

della copertura, che vede la linea di compluvio come

uniforme rispetto tutta l’edificio. La copertura presenta

una leggera sporgenza, parallela alle curve di livello,

contrapposto all’elemento verticale del camino.

La costruzione è realizzata dal ballon frame (telai in legno) e muratura, l’operazione che fa Kahn è separare

le principali parti funzionali secondo questo principio di ordine ovvero divisione in zone notte e giorno,

composte da zone delineate geometricamente. Nella parte bassa viene svuotata la copertura da dei

brisoleil, mentre nella parte contrapposta, la parte alta,

viene ricavato un ritaglio che ancora conduce luce

diretta in corrispondenza della soglia d’ingresso.

La linea di compluvio è spostata verso l’alta.

Copertura asimmetrica. La falda maggiore si espande

verso sud, fornendo al lato opposto maggior ingresso

di luce

Elementi in pietra su cui si giustappongono

elementi in legno che hanno funzione strutturale.

La copertura e il pavimento sono connessi, ma

anche la zona di rimessa auto e la residenza in se.

Parte della costruzione in pietra locale che delinea

un senso del passato e della storia, dei capolavori

dell’architettura, delle rovine antiche che si

contrappone con invece. La costruzione in legno e

vetro realizza la condizione di trasparenza che deve

filtrare la luce dei raggi naturali. La luce viene

trattata e modulata, configurata e questo fronte è

interessante.

L’utente sceglie il livello di integrazione della luce, è un

progetto flessibile. Filtra la luce attraverso questo elemento in

legno sporgente formato da lamelle che hanno la funzione di

sfrangi sole, non è più una luce violenta ma più adatta alla

condizione interna.

Disegna un infisso, con variazione di specchiature che si alternano come una

scacchiera. Disegna una serie di specchiature, esattamente 4 di queste parti

alloggiano dei pannelli di legno piedi che quindi possono assumere configurazione

differenti potendo slittare in verticale e dare luogo a una configurazione differente

anche nella relazione interno-esterno. Quella superiore indica una situazione

serale, una condizione di privacy interna ma che permetta una visione esterna sul

cielo. Mentre poi troviamo una configurazione legata al giorno, che permetta una

visione assiale verso l’esterno. Definisce un ambito di maggiore intimità,

attorno a un camino di pietra, attraverso

uno scarto altimetrico nella definizione

della quota del solaio, identificando uno

spazio, definendo il tema della stanza nella

stanza. Abbiamo un salto di quota tra

ingresso e soggiorno, si scende

Elemento distributivo che connette gli ambiti

Immediatamente al di fuori identifica un ambito attraverso una

pergola e un elemento di pietra uno spazio di soglia tra interno ed

esterno.

Ambito del Camino

Ambito d’ingresso, che corrisponde a uno svuotamento interno

donato da un patio.

Elemento di servizio, delineato da bucature alte.

THE ROOM

L’architettura di Kaahn procede dal generare e realizzare una stanza., creare e

giustapporre stanze la cui definizione funzionale dipenderà non dalla loro forma

ma dal modo in cui sono definiti da struttura e luce. Da questo fa una serie di

ricerche progettuali attraverso l’utilizzo di una forma non forma.

Casa Fruchter, Stamford, Connecticut 1951-

54 (Progetto)

Di questi quadrati dice che:

- Uno lasciato totalmente unitario, la zona del

soggiorno

- Uno suddiviso in 4 ambiti, rappresenta la

zona giorno

- Zona notte dividendo la forma in 4 quadranti

di cui uno è un distributivo e gli altri sono una

camera da letto.

È un processo di frammentazione di ciascuna parta del programma funzionale in ambiti che dopo un

processo di differenziazione vengono ricomposti in unità attraverso una rotazione dei quadrati

attorno a un elemento di spazio interposto di forma triangolare. Un ambito è lasciato unitario è il

blocco del soggiorno, un altro blocco è per la zona giorno diviso in quattro quadranti e il terzo

quadrato articola lo spazio in quattro ambienti della zona notte. Sul perimetro c’è una

caratterizzazione per cui ciascun ambiente ha una propria qualificazione formale attraverso la

presenza della struttura (che fa anche da involucro) ed elementi di arredo

che definiscono parti opache lungo il perimetro. Questi quadrati, sebbene

divisi in stanze, hanno tutti la stessa dimensione con lato di 7,30 mt in cui

l’involucro corrisponde con il sistema strutturale. I quadrati sono

ricomposti in unità attraverso uno spazio intermedio dove si possono

svolgere varie attività, è uno spazio libero che unisce i vari quadrati.

L’elemento del cammino si apre in corrispondenza della zona soggiorno.

La caratterizzazione di ciascuno spazio, nonostante abbiano la stessa

forma, è differentemente caratterizzata con diversa altezza.

De Vore House, Springfield Township, Philadelphia Suburb, 1954-55 (Progetto)

Presenta un declino, con un muro di contenimento tra le

due parti. Alternanza di pieni e vuoti. In pianta lo

schema è questa, la linea presenta il salto di quo

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Ingegneria civile e Architettura ICAR/14 Composizione architettonica e urbana

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