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TORNANDO AL FASCICOLO FIAT

Nell’analisi della l’andamento economico e ora

situazione economico-finanziaria del gruppo avevamo visto

→ informativa più frammentata.

vediamo la situazione patrimoniale

pagina 16) → cresce il totale attivo,

(testo a aumentando i propri investimenti. 

fondamentale quando andiamo a commentare l’andamento dell’attivo

Un aspetto CAPITALE DI

FUNZIONAMENTO (O CAPITALE CIRCOLANTE NETTO OPERATIVO). Questo indicatore fornisce

delle informazioni fondamentali sull'andamento della gestione operativa. Il suo risultato è dato da:

Sono le attività che l’azienda ha in essere a fine anno in relazione a come ha gestito la propria attività operativa.

Questa grandezza dipende dalla nostra efficienza, dalla nostra capacità di gestire il processo produttivo e i

flussi logistici e dal nostro potere contrattuale nei confronti di clienti e fornitori. L'obiettivo delle aziende

dovrebbe essere quello di ridurre al minimo questa grandezza.

→ l’obiettivo è quello

In particolare a parità di ricavi di vendita, di minimizzare l'ammontare dei crediti

commerciali, riducendo il più possibile i tempi di dilazione di pagamento concessi ai clienti. 21

Immaginiamo di aver avuto vendite durante l'anno per 1.200, ipotizziamo di aver avuto un andamento

estremamente costante nei ricavi (100). a fine anno, qual è l’ammontare dei

Se io concedo ai miei clienti una dilazione di pagamento di 30 giorni,

crediti verso clienti? Sarà pari a 100, corrispondenti alle vendite di dicembre non ancora incassate. Mentre il

flusso di cassa sarà a pari a 1.100.

Se la dilazione di pagamento fosse di 60 giorni, i crediti verso clienti ammonterebbero a 200, e il flusso di

L’esempio

cassa si ridurrebbe a 1.000. evidenzia l'importanza del potere contrattuale verso i clienti.

l’obiettivo è di

Il ragionamento si inverte applicato ai debiti commerciali. A parità di acquisti,

massimizzare i debiti, cercando di massimizzare la dilazione di pagamento che mi concedono i fornitori.

Questo riflette il potere contrattuale che l'azienda ha nei confronti dei fornitori.

L’altro aspetto A parità di volumi d’affari cerco di

che forma il CCNO sono le rimanenze di magazzino.

minimizzare le scorte (ovviamente senza trovarmi nella situazione di non essere in grado di soddisfare i miei

clienti).

 Il mio obiettivo è quindi quello di minimizzare il CCNO

Posso anche ragionare in termini di dilazione di pagamento minimizzo i crediti, le scorte e massimizzo i

debiti, ma voglio anche → minimizzare la dilazione di pagamento dei clienti, minimizzare la durata delle merci

in magazzino (e del processo produttivo) e invece cerco di massimizzare la dilazione di pagamento dei

fornitori. Questi indicatori possono quindi essere espressi anche con un numero, misurati in giorni.

Ad esempio: la dilazione di pagamento concessa ai clienti è di 30 giorni, il tempo di permanenza delle merci

in magazzino è di 20 giorni e la dilazione di pagamento ottenuta dai fornitori è di 15 giorni. La durata del

30 + 20 − 15 = 35 .

ciclo commerciale sarà calcolata come:

Ciò significa che trascorrono 35 giorni dal momento in cui pago le merci al momento in cui incasso il

pagamento dalla vendita. L'obiettivo è ridurre questo numero, idealmente rendendolo negativo, in modo che

l'incasso della vendita preceda il pagamento ai fornitori.

Se tengo ferma la dilazione del pagamento dei clienti (30 giorni) e tengo anche ferma la durata delle merci in

magazzino (20 giorni), MA riesco a far aspettare i miei fornitori 60 giorni. La durata del ciclo commerciale

30 + 20 − 60 = −10 .

diventa In questo scenario, l'entrata di cassa precede l'uscita di 10 giorni.

l’uscita di cassa è

Acquisto le merci il 1° marzo, il 1° maggio (60 giorni dopo). Le merci restano in magazzino

per 20 giorni e vengono vendute il 20 marzo. I clienti pagano dopo 30 giorni, ovvero il 20 aprile. In questo

l’entrata dell’uscita di cassa →

caso di cassa avviene prima questo grazie al potere contrattuale*

Una durata del ciclo commerciale negativa è abbastanza frequente nelle catene di supermercati importanti.

Spesso, infatti, queste aziende riescono a ottenere dilazioni di pagamento molto lunghe dai fornitori (30-60

giorni), mentre i clienti pagano immediatamente al momento dell'acquisto. 22

Il ragionamento sviluppato in termini di giorni può essere applicato anche alle grandezze dello Stato

Patrimoniale. L'obiettivo è minimizzare il Capitale Circolante Netto Operativo (CCNO), o addirittura

renderlo negativo, come nell'esempio precedente. Perché cerco di ridurlo al minimo, di esercitare il mio potere

contrattuale e di essere il più efficiente possibile a livello di gestione del magazzino?

Tutto ciò che è presente nell'Attivo dello Stato Patrimoniale, in termini di investimenti, deve essere finanziato

da una fonte di finanziamento sul lato del Passivo (deve quadrare). Più io riesco a ridurre il CCNO meno ho

bisogno di fonti di finanziamento. Più il CCNO è elevato (ad esempio, a causa di crediti non incassati o scorte

eccessive), maggiore sarà il fabbisogno di finanziamento.

Se il (PN) è contenuto, il finanziamento dovrà provenire da altre fonti, come debiti finanziari (banche o altri

finanziatori). Tuttavia, se l'azienda riesce a esercitare un forte potere contrattuale verso clienti e fornitori, può

ridurre la necessità di ricorrere a debiti finanziari.

In un caso ideale, se il CCNO fosse azzerato, l'azienda non avrebbe bisogno di finanziamenti per finanziare il

Questo non vuol dire che scompare l’attivo,

ciclo operativo corrente. ma che gli unici finanziamenti richiesti

sarebbero quelli necessari per gli investimenti a lungo termine (immobilizzazioni)

→ Capitale Circolante Netto Operativo

Tornando alla RELAZIONE SULLA GESTIONE di FIAT negativo,

L’azienda si sta finanziando attraverso la

segno di un potere contrattuale molto forte. gestione operativa.

l’entrata di cassa avviene il 20 aprile, l’uscita il 1° maggio.

Infatti, come visto prima con la logica dei giorni*→

In questo modo, mentre l’azienda vende le merci si fa finanziare grazie al potere contrattuale.

Un'altra grandezza che merita attenzione è L'INDEBITAMENTO NETTO (O POSIZIONE FINANZIARIA

NETTA). La sua definizione è riportata a pagina 12 del documento.

Lo vediamo nella RELAZIONE SULLA GESTIONE a pagina 18.

à − à −

È calcolato come:

(

) − − à .

NON si considerano quindi indistintamente tutti i debiti, ma solo quelli di natura finanziaria, ovvero quelli

che nascono da un esplicito rapporto di finanziamento (risorse finanziarie prestate da terzi).

un’esposizione verso le banche per 1.000,

Supponiamo di avere: ma anche soldi sul conto corrente per 700 e

crediti finanziari per 300. L'indebitamento netto sarebbe pari a 0, perché ho attività finanziarie (disponibilità

liquide e crediti finanziari) che compensano pienamente i debiti finanziari. Quindi più questo valore è basso

(o negativo), meglio è.

È una grandezza importante perché misura quanto un'azienda è effettivamente esposta verso il sistema

finanziario. Non stiamo quindi considerando i debiti verso fornitori, quelli per imposte, etc. però, solitamente,

“quanto

quando parliamo di un'azienda è indebitata”, lo facciamo con riferimento solo ai debiti di natura

finanziaria. 23

Nel caso FIAT (pagina 18) è stata fatta una scelta diversa per rappresentare tale grandezza: i segni sono inversi

e i debiti sono quindi indicati con segno negativo.

Risultato → se il valore dell'indebitamento netto è riportato tra parentesi, quindi negativo, significa che c'è

un'eccedenza dei debiti rispetto ai crediti. Se il valore è senza parentesi, quindi positivo, indica la presenza di

una liquidità netta, ovvero un'eccedenza di liquidità rispetto ai debiti.

Andiamo ora al RENDICONTO FINANZIARIO consolidato, concentrandoci quindi sui flussi di cassa

(pagina 28). Questo schema ha l'obiettivo di spiegare le cause che modificano l'ammontare delle disponibilità

liquide e dei mezzi equivalenti durante l'esercizio. L'ultima riga di questo schema riporta la stessa grandezza

misurata a fine anno (che, confrontata con il valore iniziale, mi dà la variazione netta).

Queste due grandezze, in realtà, le abbiamo anche a livello di Stato patrimoniale (31/12/2012 e 31/12/2013).

Possiamo quindi calcolare anche qui la variazione.

Vediamo come le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono aumentate di 1 miliardo e 782 milioni. Il

rendiconto mi permette di evidenziare le DETERMINANTI di questa variazione.

Mette in luce quelli che sono i flussi di cassa di 3 aree principali: operazioni dell’esercizio

- Aggregato (B) misura le disponibilità generate o assorbite dalle

 → entrate e uscite relative alle operazioni

Flussi di cassa della gestione operativa corrente

di acquisto, produzione e vendita (ad esempio, acquisto di materie prime e tutti gli elementi

di gestione corrente che mi servono per allestire il mio processo produttivo fino alla vendita).

- Aggregato (C) riguarda le attività di investimento

 Flussi di cassa degli investimenti a lungo termine → entrate e uscite relative alle

immobilizzazioni.

- Aggregato (D) riguarda le attività di finanziamento

 →

Flussi di cassa relative alle fonti di finanziamento entrate e uscite relative a prestiti e mezzi

= l’azienda effettua un aumento di capitale e i soci

propri. Mezzi propri: entrate di cassa

versano quanto dovuto; uscite di cassa = rimborsi di capitale, restituiamo risorse ai soci.

Questo schema mi permette di capire attraverso quale area di gestione genero o assorbo cassa.

Il modo migliore per generare cassa è farlo attraverso la prima area di gestione (gestione operativa corrente),

ovvero con i miei processi di acquisto, produzione e vendita. Al contrario, generare cassa attraverso le altre

due aree non è ide

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giadabertoldo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguaggi dei bilanci e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Stacchezzini Riccardo.
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