LA STRUTTURA DEI GRI STANDARDS 2016
I GRI Standards 2016 sono organizzati in tre standard universali (Universal Standards) e tre serie di
standard specifici (Topic-Specific Standards), dedicati alle tre dimensioni fondamentali della sostenibilità.
- GRI 101: Foundations.
o Punto di partenza, contiene 10 principi di rendicontazione e i requisiti fondamentali per la stesura del
report
- GRI 102: General Disclosures.
o Indica come riportare le informazioni di contesto, tra cui il profilo, la strategia, la governance e lo
stakeholder engagement (stessi contenuti delle General Standard Disclosures del G4)
- GRI 103: Management approach.
o Utilizzato per rendicontare come l'azienda gestisce tutti i suoi aspetti materiali (stessi contenuti delle
Disclosures on Management Approach-DMA del G4).
Sono applicabili a tutte le imprese, hanno una struttura simile e distinguono tra “Reporting requirements”,
“Recommendations” e “Guidance” per guidare i preparers alla comprensione di che cosa inserire nel report e
come.
SCHEMA DI SINTESI
Vedere velocemente nelle slide 26
TOPIC-SPECIFIC STANDARDS
Gli standard specifici per argomento sono raggruppati nei gruppi GRI 200, GRI 300 e GRI 400, che si
declinano ulteriormente in standard più dettagliati.
GRI 200: si concentra sugli aspetti economici, includendo anche le tematiche relative alla governance;
come l’utilizzo dei materiali, le fonti energetiche, la
GRI 300: riguarda gli aspetti ambientali,
biodiversità e la valutazione ambientale dei fornitori (è fondamentale selezionare fornitori allineati a una
visione condivisa di sostenibilità), etc.
GRI 400: tratta gli aspetti sociali, tra cui la garanzia del lavoro, la gestione delle relazioni lavorative, la
formazione, il rispetto delle diversità e la valutazione dei fornitori anche dal punto di vista sociale.
Ad ottobre 2021 sono stati pubblicati i NUOVI standard GRI, che sono entrati in vigore a partire dal 1° gennaio
2023.
I GRI Standards 2021 si suddividono in: Universal Standards, Sector Standards e Topic Standards.
Gli STANDARD UNIVERSALI GRI 101, GRI 102 e GRI 103 sono rinominati in:
- GRI 1: Foundation 2021;
- GRI 2: General Disclosure 2021;
- GRI 3: Material Topics 2021
Sono stati modificati al fine di migliorare la loro usabilità e adeguarli agli attuali strumenti per la Responsabilità
d’Impresa e i diritti umani, come i Principi Guida delle Nazioni Unite e gli strumenti OECD
Sociale
(Organizzazione Economica per la Cooperazione e lo Sviluppo).
- GRI 1: Foundation 2021
È stata eliminata la distinzione tra le opzioni di rendicontazione core e comprehensive, mantenendo solo
quest’ultima. Questa scelta è stata motivata dalla possibilità di comportamenti opportunistici legati all’opzione
core. Rimane la possibilità di indicare le ragioni di eventuali omissioni di informazioni non rendicontate o di
ricorrere alla rendicontazione referenced.
Viene richiesta una maggiore chiarezza sui concetti principali, sui principi e sui contenuti del reporting e su
come questi sono allineati ai principali riferimenti internazionali in tema di condotta responsabile nel business.
- GRI 2: General Disclosure 2021
Aggiornamento delle informative già esistenti (pratiche di rendicontazione, attività e lavoratori, governance,
strategia, politiche, meccanismi di coinvolgimento delle parti interessate) –
Introduzione di una nuova informativa sugli impegni per una condotta aziendale responsabile compreso il
– e su come questi impegni si traducono nell’operato dell’impresa.
rispetto dei diritti umani e la due diligence
- GRI 3: Material Topics 2021
È stato rivisto l’approccio all’analisi di materialità, introducendo il concetto di due diligence (diligenza
dovuta). La due diligence serve a garantire che le informazioni fornite siano corrette e affidabili, attraverso
processi di verifica e accertamento. 27
Guida all’iter di definizione dei temi materiali.
Nuove linee guida su come costruire l’analisi di materialità – in particolare rispetto ai Sector Standard
Guida dell’OCSE sul dovere di diligenza per la condotta d’impresa responsabile
SECTOR STANDARDS
Set di indicatori specifici per settore di attività.
Pubblicati i Sector Standard per Oil&Gas (G11); i prossimi 3 Standard di Settore saranno quelli relativi ai
settori:
Carbone;
Agricoltura e pesca;
Estrazione mineraria.
TOPIC STANDARDS
Le serie GRI 200, GRI 300 e GRI 400 non hanno subito variazioni.
GLI STANDARD SETTER DELL’INFORMATIVA DI SOSTENIBILITÀ: IL «SASB»
Sustainability accounting come «la misurazione, la gestione e la rendicontazione delle attività aziendali che
mantengono o migliorano la capacità dell'azienda di creare valore a lungo termine» (SASB, 2017).
Questo approccio rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla tradizionale attenzione americana al
breve termine, poiché la sostenibilità implica una prospettiva di continuità nel tempo.
Scopo del Framework: aiutare a standardizzare la divulgazione e le metriche contabili sulle questioni di
sostenibilità più cruciali in un determinato settore. Questo obiettivo nasce dalla necessità di evitare che il
soggettivismo porti a incomprensioni o a una mancanza di comparabilità delle informazioni.
Materialità finanziaria (sono rivolti agli investitori): le informative sono relative a quei temi ambientali,
sociali e di governance (ESG) che possono avere impatti materiali sulla situazione finanziaria o sulla
performance operativa delle società.
Gli Standard SASB forniscono informazioni:
utili per le decisioni sulle questioni di sostenibilità che hanno ragionevolmente probabilità di incidere
materialmente sul valore aziendale a breve, medio o lungo termine.
cost-effective (sono progettati per essere efficienti dal punto di vista dei costi). Si concentrano su
problemi di sostenibilità che hanno probabili impatti materiali e identificando l'insieme minimo di
argomenti da considerare in ciascun settore.
Slide in cui sono presenti i settori definiti dal SASB e sotto-settori.
Questa visione, partendo dall’alto, si sviluppa a imbuto, toccando tutti gli elementi che devono essere
considerati per la rendicontazione. 28
Dai settori, alle industries, alle dimensioni della sostenibilità, alle categorie generali (industry-agnostic), ai
topic (industry-specific) e alle metriche contabili.
GLI STANDARD SETTER DELL’INFORMATIVA DI SOSTENIBILITÀ: LA IFRS FOUNDATION
–
(ISSB) IFRS S1 E S2
La IFRS Foundation è una grande fondazione di diritto inglese con sede a Londra, che si è occupata di
elaborare gli standard di rendicontazione contabile per il bilancio tradizionale a livello globale. I principi
contabili internazionali, noti come IFRS, sono stati sviluppati da questa fondazione.
Questi principi sono stati concepiti secondo una visione anglosassone, con un’attenzione particolare
all’investitore. L’obiettivo è generare informazioni utili per chi assume decisioni di investimento, in
particolare riguardo ai flussi di cassa che le imprese sono in grado di produrre.
Anche la IFRS, famosa per lo IASB (International Accounting Standards Board), ha riconosciuto la necessità
di integrare la sostenibilità nella rendicontazione. cioè all’impatto che i temi di sostenibilità hanno
La sua prospettiva rimane legata alla financial materiality,
sul valore dell’impresa, con una dell’investitore.
prospettiva quindi
Uno dei temi centrali è il cambiamento climatico, considerato cruciale perché impone una ri-declinazione
degli investimenti.
La posizione dell’IFRS Foundation
Ha emesso due standard (che verranno successivamente integrati con quelli specifici per settore):
→ requisiti
IFRS 1 generali per la disclosure dell'informazione finanziaria legate alla sostenibilità
→
IFRS 2 si concentra sulle disclosure legate al clima.
Quest’ultimo punto è rilevante perché il cambiamento climatico provoca fenomeni estremi che possono
azzerare certi investimenti e richiedere processi di trasformazione per affrontare queste nuove sfide.
IFRS 1 un’impresa
L'obiettivo dell'IFRS è richiedere a di divulgare informazioni sui suoi rischi e opportunità relativi
alla sostenibilità che siano utili ai principali utilizzatori dei report finanziari nel prendere decisioni legate al
fatto di fornire risorse ad un’impresa, cioè delle decisioni di investimento o di rientro dall'investimento.
Siamo lontani dall'idea dell'impatto che ha sull'ambiente, sulla società, sulle persone.
Vedere slide per il resto
Questo Standard richiede che un'entità divulghi informazioni su tutti i rischi e le opportunità legati alla
dell’impresa,
sostenibilità che potrebbero ragionevolmente influenzare i flussi di cassa (cash flow) il suo
accesso ai finanziamenti o il costo del capitale nel breve, medio o lungo termine. Ai fini del presente
Standard, questi rischi e opportunità sono collettivamente indicati come "rischi e opportunità legati alla
sostenibilità che potrebbero ragionevolmente influenzare i prospetti dell'impresa".
Vediamo che sono proprio obiettivi strettamente finanziari.
IFRS 2 29
L'obiettivo dell'IFRS è richiedere a un'entità di divulgare informazioni sui suoi rischi e opportunità relativi
al clima che siano utili ai principali utilizzatori dei financial report con uno scopo generico, quindi a coloro
che usano i bilanci non specifici, nel prendere decisioni in ordine a fornire risorse a quelle società.
Vedere slide per il resto
Questo Standard si applica a:
(a) rischi relativi al clima a cui l'entità è esposta, che sono: (i) rischi fisici relativi al clima; e (ii) rischi di
transizione relativi al clima; l’impresa.
(b) opportunità relative al clima disponibili per entity’s prospects
I rischi e le opportunità legati al clima che non potrebbero ragionevolmente influenzare gli
di un'entità sono al di fuori del campo di applicazione del presente Standard.
Questi due principi sono usciti nel giugno del 2023, ma nel 2022 erano uscite delle bozze.
Proposte → l'International Sustainability Standards Board (ISSB) propone di emanare due IFRS Sustainability
Disclosure Standards che:
richiedono a un’entità di divulgare informazioni che consentano agli
- investitori di valutare l'effetto di
rischi e opportunità significativi legati alla sostenibilità sul proprio valore aziendale (enterprise value); e
- stabiliscono
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