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COEFFICIENTE DI ININCROCIO
F, coefficiente di inincrocio (di inbreeding) di un individuo è la probabilità di essere autozigote, in quanto i
due alleli a un locus sono identici per discendenza.
Il soggetto I ha due antenati comuni. Se supponiamo che A e B siano per il
locus a eterozigoti per alleli diversi, A porta a1 e a2 e B porta a3 e a4.
Calcoliamo la probabilità che I sia omozigote per discendenza per uno dei
quattro alleli. →
I percorsi che l’allele può aver fatto per arrivare in omozigosi a I
La probabilità che sia passato per una via o per un’altra è:
1/2 1/2 1/2
→
P{a : A→ C E→ I}=1/8
1 →
P{a : A D→ G→ I}=1/8 P{I:a a } = 1/8 x 1/8 = 1/64
1 1 1
P{a2: A→ C→ E→ I}=1/8
P{a2: A→ D→ G→ I}=1/8 P{I:a2a2}= 1/8 x 1/8=1/64
P{a3: B→ C→ E→ I}=1/8
P{a3: B→ D→ G→ I}=1/8 P{I:a3a3}= 1/8 x 1/8=1/64
P{a4: B→ C→ E→ I}=1/8
P{a4: B→ D→ G→ I}=1/8 P{I:a4a4}= 1/8 x 1/8=1/64
Che probabilità ha questo soggetto di essere autozigote per uno dei 4 alleli portati dai nonni?
P{I:a a } = P{I:a a }+P{I:a a }+P{I:a a }+P{I:a a } = 1/64+1/64+1/64+1/64 = 1/16 = probabilità di essere
i i 1 1 2 2 3 3 4 4
omozigote per discendenza= probabilità di essere autozigote= coefficiente di inincrocio
Gli incroci più frequenti nell’uomo sono tra i cugini
Grafico di destra: Nelle specie modello animali o vegetali abbiamo una diminuzione di alcune
caratteristiche. Nel primo grafico per esempio, man mano che aumenta il coefficiente di inincrocio
diminuisce l’altezza. Nel secondo grafico con l’aumentare di F diminuisce la resa del raccolto.
MECCANISMI DI DETERMINAZIONE DEL SESSO
- Tra il 1868 e il 1888 Waldeyer e Flemming avevano identificato i cromosomi
- 1891 Hermann Henking notò una struttura peculiare nei nuclei di cellule di certi insetti (specie di vespa)
maschi che chiamò elemento “X” che in seguito Charles McClung studiando la cavalletta comprese essere
un cromosoma
- 1905 Stivens e Wilson studiando la cavalletta dimostrarono che: le cellule femminili avevano un numero
pari di cromosomi mentre quelle maschile un numero dispari. Questo era dovuto al fatto che nelle prime vi
erano 2 cromosomi X mentre nelle seconde 1 solo cromosoma X
In altre specie, i maschi e le femmine possedevano lo stesso numero di cromosomi ma il maschio era
caratterizzato da una coppia di cromosomi sessuali tra loro diversi : un cromosoma X ed uno più piccolo che
fu chiamato Y
→ Durante la formazione degli spermatozoi, si capì che X ed Y si separano in cellule gametiche distinte
-Il fenotipo sessuale si presenta, nella maggior parte degli organismi in due forme: femminile e maschile,
che si differenziano per caratteri secondari e producono diversi tipi di gameti
-Le specie in cui queste due forme sono portate da organismi diversi sono dette dioiche
Quelle in cui lo stesso organismo è portatore di entrambi i sessi sono dette monoiche -->
-
ermafroditismo negli animali
Classificazione della determinazione del sesso:
1)Cromosomica: un sesso ha cromosomi sessuali “appaiati”, l’altro possiede cromosomi “spaiati” oppure
un singolo cromosoma del sesso
2)Ambientale: temperatura, peso, ormoni →Genetica
Alla base c’è sempre l’azione di uno, o meglio, più geni
DETERMINAZIONE CROMOSOMICA DEL SESSO
XX-X0 (insetto Protenor) XX-XY (insetto Lygaeus turicus) Nel primo caso la femmina ha un
numero di cromosomi pari, il maschio
dispari. Si dice che è un sesso
eterogametico, alla meiosi ciascun
cromosoma si separerà, migrerà in due
cellule diverse e l’X può finire in una
cellula o nell’altra, e a seconda di dove
migrerà formerà un gamete con un
cromosoma in più e un gamete con un
cromosoma in meno. La femmina
produrrà solo gameti di un tipo. Sarà il
maschio a determinare il sesso, il
gamete con un cromosoma in più diventerà femmina e quello con un cromosoma in meno diventerà
maschio. Nel secondo caso abbiamo femmina con XX e maschio XY, entrambi i sessi producono gameti con
lo stesso numero di cromosomi, ma il sesso eterogametico è sempre quello maschile perché può produrre
gameti con il cromosoma X o con il cromosoma Y.
Sesso eterogametico
maschile
maschile, il maschio produce gameti diversi
femmine→ il sesso eterogametico è quello femminile, per questo
motivo identifichiamo ZZ (maschio) e ZI (femmina)→ questa
determinazione la si trova anche nel pollo
aplo/diploidia→ i maschi sono aploidi e le femmine diploidi
La modalità Abraxas si trova anche nelle falene, negli uccelli, in alcuni pesci ed anfibi.
Sistema di determinazione del sesso con aplodiploidia
La femmina è 2n e produce gameti per meiosi, il maschio è n e
produce lo spermatozoo per mitosi.
Le cellule uovo in assenza di fecondazione daranno origine ad
uno zigote maschile, mentre se vengono fecondate daranno
orgine ad una femmina.
La determinazione del sesso è data anche da un locus (CDS), in
cui sono presenti molte varianti, quindi se le uova fecondate
sono eterozigoti saranno femmine, se invece sono omozigoti e
portano due alleli diversi allora si svilupperanno come maschi
diploidi che poi non sopravvivono.
DETERMINAZIONE AMBIENTALE DEL SESSO
-In alcuni casi l’ambiente (in senso lato) può essere determinante, il fattore ambientale stimola un
determinato gene
-In alcuni rettili e pesci (es.: trota, tartaruga) la temperatura di incubazione delle uova è determinante: al di
sotto di un certo valore nasce solo un sesso, al di sopra di un altro valore, solo l’altro.
-Nelle cernie il sesso dipende dal peso, a sua volta correlato con l’età: alla nascita tutte le cernie sono
femmine; individui anziani, se superano un certo peso, diventano maschi.
-In alcune meduse la fase pelagica ha solo un sesso o nessuno; quando passano alla fase bentonica, se ci
sono altre meduse vicino diventano maschi, altrimenti diventano (o restano) femmine. Il processo è
controllato da ormoni secreti dalle meduse stesse.
MECCANISMI DI DETERMINAZIONE DEL SESSO
-determinazione per effetto di combinazioni geniche: APIS MILLIFERA
Il gene CDS “Complementary Sex Determiner” esiste in 19 varianti diverse (alleli) è responsabile della
determinazione del sesso. →
Gli stessi alleli sono stati individuati sia nei maschi che nelle femmine ciò dimostra che non ci sono alleli
responsabili della determinazione del sesso dell’ape, ma la determinazione dipende dalla combinazione di
queste varianti Una femmina ha il locus su uno dei
cromosomi. La femmina ha due varianti del
locus ed è eterozigote; quindi, va incontro a
meiosi e può produrre uova con l’allele
rosso o con l’allele a pois. I maschi
producono gameti per mitosi. Se le uova
della femmina non sono fecondate
diventeranno maschi con una sola variante
(omozigoti e aploidi); se le uova vengono
fecondate con l’allele rosso potrà dare dei
soggetti diploidi omozigoti rosso-rosso, che
diventano maschi, se sono invece soggetti
eterozigoti rosso-pois diventano femmine.
Se invece la femmina viene fecondata con il maschio dotato di allele pois potremmo avere tutte le uova
eterozigote che avranno uno sviluppo in senso femminile.
Sistema CDS
Da questo CDS il soggetto può essere eterozigote o omozigote. Se è
eterozigote il prodotto stimola un gene fem che innescherà il meccanismo
di differenziamento in senso femminile. Questa differenziazione non può
essere fatta né dai soggetti diploidi omozigoti né dai soggetti omozigoti, In
questo caso il gene non è stimolato e il differenziamento va
automaticamente verso il sesso maschile
In genere abbiamo la regina che depone le
uova, le uova diploidi per fecondazione
possono dare eterozigosi al locus CDS quindi
femmine (api operaie) oppure omozigoti al
locus CDS quindi maschi che non vivono. Senza
fecondazione le uova daranno origine a maschi.
In alcune situazioni particolari per
partenogenesi abbiamo la formazione di
femmine.
-determinazione del sesso in DROSOPHILA MELANOGASTER
Nella situazione normale sia femmine che maschi hanno 4 coppie di
cromosomi e la prima è una coppia di cromosomi sessuali. XX nella femmina e
XY nel maschio.
Rivedere la situazione particolare di non
disgiunzione→
Non è il cromosoma Y a determinare il sesso.
I risultati di Bridges videro che: il rapporto X/autosomi è pari a 0.5, e quindi è maschio (situazione normale).
Aumentando le X e gli autosomi erano femmine. Quando
venivano aumentati il numero degli autosomi (3X e 2A) era
una metafemmina con caratteristiche particolari. Quando le
X nel corredo aumentavano (4X e 3A) si aveva invece una
metafemmina.
Questi risultati dissero a Bridges che la determinazione del
sesso era dovuta al rapporto tra il numero di cromosomi X e
gli assetti autosomici. Se abbiamo, nella situazione normale,
un rapporto pari a 0.5 il soggetto sarà un maschio, se è
uguale a 1 sarà una femmina, mentre se è tra 1 e 0.5 sarà un
intersesso. I soggetti X0 hanno solo un cromosoma X ma due autosomi per cui il
rapporto è sempre 0.5 ed è un maschio.
Per avere la determinazione del sesso ci deve essere:
1)Un sistema per la percezione del rapporto X:A nell’embrione
2)Un sistema per la conversione di questo rapporto in un segnale di sviluppo
3)Un sistema per rispondere a questo segnale
PERCEZIONE DEL RAPPORTO X:A TRAMITE GLI ELEMENTI NUMERATORE E DENOMINATORE
Nel primo caso è una femmina con XX e 2
assetti autosomici. Nel secondo caso
abbiamo un maschio con un X e 2 assetti
cromosomici.
Sul cromosoma X sono presenti dei geni
chiamati sisterless. Ciascun gene, quando è
funzionante, andrà incontro ad una
trascrizione in mRNA e a una trascrizione
in proteine.
Le proteine prodotte dalla femmina
saranno il doppio di quelle prodotte dal
maschio, perché il maschio ha la metà dei
loci.
Negli autosomi sono presenti altri geni
detti DPN, che verranno trascritti e tradotti producendo proteine. Queste proteine saranno prodotte in
numero uguale nel maschio e nella femmina perché in entrambi gli autosomi sono 2. Le proteine codificate
dai geni sull’X sono dette proteine numeratore e le altre proteine sono dette proteine denominatore.
Queste due tipi di proteine si uniscono sia nell’embrione maschile che nell’embrione femminile, con la
differenza che nell’embrione femminile rimangono delle proteine del numeratore libere, mentre
nell’embrione maschile