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CATTEDRALE DI TREVIRI, XI-XIII sec.
Costruita su una precedente basilica Costantiniana, caratteristica per l'abside in facciata, affiancata da 2 accessi, con torri e torrincini scalari. Abside all'ingresso con due porte accanto all'abside centrale, torricini, logge, archetti - si arricchisce e si intravedono gli elementi che arriveranno in Italia, portati propor dal territorio tedesco. Due grandi accessi: richiama la Porta Nigra di Treviri, costruzione romana, porta urbica della città.
ABBAZIA DI MARIA LAACH, 1093-1156
Influenzata da S. Michele, è dotata di due absidi. È presente il westwerk e 6 torri. Atrio porticato che precede l'ingresso, transetto unico. Le sculture lapidee erano dipinte. Esterno con grandi archeggiature pensili, semi colonne quadrate, appiattite, no profilo convesso, dettaglio della decorazione romanica dell'edificio che presenta bicromie che rivelano come questi edifici fossero anche dipinti, pittura su scultura sulle parti.
LA FRANCIA NEL X SECOLO E ALL'INIZIO DELL'XI
Dopo il crollo del sacro Romano impero carolingio, la Francia si frantumò politicamente e culturalmente dando vita, sul piano architettonico, a scuole regionali che produssero edifici di culto soprattutto lungo le vie di pellegrinaggio verso Roma e la penisola iberica.
Grande influenza culturale ed architettonica ebbero, in territorio francese, le abbazie di Cluny e Citeaux, benedettina e cistercense.
Le maggiori innovazioni riguardarono le porzioni presbiteriale degli edifici dove si moltiplicò, in ragione del crescente afflusso di pellegrini, il numero degli altari, delle reliquie dei tesori.
- Il cosiddetto chevet (capocroce) con deambulatorio e cappelle radiali, ove si veneravano le spoglie del santo, ebbe larga diffusione nell'architettura romanica e gotica francese.
- Abbazie modelli culturali e formali di costruzioni architettoniche, si pongono lungo una via di pellegrinaggio che conducevano una verso Roma.
Una conduceva al percorso di Santiago. Le idee si propagassero lungo le vie di comunicazioni più battute, novità ed elementi ricorrenti in edifici emblematici. Nascita e sviluppo di una soluzione di presbiterio differente, tema dello chevet o capocroce, soluzione francese delle cappelle radiali con deambulatorio per moltiplicare il numero degli altari. Che va aumentando come l'aumento del culto dei santi, del numero del clero, più altari per officiare.
Chiese di pellegrinaggio = il numero di religiosi richiedeva più altari su cui celebrare. Altari: motore economico, lascito di offerte da parte dei pellegrini. Una sorta di 'gara' fra gli edifici che lega la crescita dell'edificio in base alla sua dotazione reliquiaria. (Corsa alle reliquie)
ABBAZIA DI CLUNY II (X sec) Preceduta da un quadriportico, a 3 navate, con transetto dominato al centro da un'alta torre di impianto quadrato. In fondo: presbiterio e coro+3 absidi a échelon. Grandi
edifici che hanno come riferimento i complessi abbaziali di Cluny, distrutta dopo la Rivoluzione perché emblema del potere religioso, ora Cluny II, costruzione che cresce continuamente e in tempi rapidi. Nell'XI-XII secolo, l'abbazia di Cluny III si sovrappose a Cluny II. L'interocomplesso su Faso al suolo nel 1810.SAINT PHILIBERT, 1008-50 - soluzione a chevet
La chiesa dispone di un grande nartece-westwerk munito di tribuna superiore, di un'aula tre navate con chevet munito di deambulatorio e di tre cappelleradiali. Al di sotto vi è una cripta che riprende lo stesso impianto dellasovrastante porzione presbiteriale.
Grande nartece che anticipa con un vestibolo, torre sopra elevata rispetto all'altra, segno incompiutezza torre di dx, 3 navate con copertura a crociera e copertura a botte sulla navata principale.
Navate fondate sulla geometria del cerchio.
Piccola cupola che precede il presbiterio, che è seguito dal deambulatorio che
Consente un percorso circolare all'interno della chiesa, senza disturbare le funzioni in atto sull'altare contenente le cappelle radiali contenenti gli altari secondari. Schema che si ripete anche nella cripta.
Interno: spoglio, no caratteristiche decorative, preme la struttura distributiva e planimetrica e la costruzione tecnologica delle volte, sistema complesso che fino a quel momento era del tutto inedito.
La muratura in pietra rozzamente squadrata e legata a Malta di calce. Sfoglie colonne sorreggono le volte a crociera in pietra una piccola cupola emisferica domina la prima campata del presbiterio.
Volte a botte che marcano la navata principale, imposte su archi a sesto pieno. Difficoltà dovute all'ampiezza navata: si opta per botti che poggiano su architrasversali che tagliano la navata in campate, stanno in equilibrio per reciproco contrasto.
SAINT BENIGNE, Dijon, 1001-18. Costruzione imponente, edificio cluniacense parzialmente distrutto, realizzato dall'abate.
Gugliemo da Volpiano con atrio porticato (Quadri portico), 5 navate, grande torre che precede il presbiterio e torri minori, cripta e rotonda cupolata con torri scalari cilindriche. Soluzione unica: richiama l' 'Antasis' 'rotonda della Resurrezione' grande costruzione circolare su più piani (tre livelli) che riproduce la rotonda di Gerusalemme, la costruzione circolare dietro la basilica del santo sepolcro. Contatti fra mondo arabo e mondo cristiano che si fondono e vanno a realizzare una struttura imponente. La Rotonda poggia su una cripta costituita da un doppio giro di colonne che reggono volte a crociera e a botte su tre livelli e al terzo la cupola con oculo sommitale. Dimensione tonde della colonne e capitelli poco lavorati Abate Guglielmo, legato al mondo cluniacense, è chiamato intorno l'anno mille in Normandia da Riccardo II a ricostruire alcune abbazie normanne. NOTRE- DAME, Jumieges, dal 1037 Nel 1002 Riccardo II, duca di Normandia,incaricò a Guglielmo da Volpiano di riformare le abbazie normanne secondo il modello cluniacense. Tra le innovazioni di maggior successo va registrata la scansione dell'interni su tre livelli con l'aggiunta di matroneo e clerestorey.
Priva di copertura
Struttura a 3 navate
Pilastri maggiori e minori che si alternano, sino ad arrivare alla soluzione delle cappelli radiali che si alternano nella porzione oltre il coro e oltre il deambulatorio.
Si inizia a definire il carattere dell' "elevato normanno", l'antenato delle cattedrali gotiche.
In Normandia l'unione fra l'architettura locale+cluniacense: si va a definire e realizzare schema strutturale degli edifici, antenato delle cattedrali gotiche: spiccata verticalità, definizione di una tribuna al registro superiore, dominata dal claristorio.
Scansione orizzontale di arcate-matroneo e finestre e grande spessore: definisce quello che viene chiamato "muro normanno".
Caen (dal 1066) - Abbazia degli Uomini L'Abbazia degli Uomini è un esempio di costruzione caratteristica normanna, antenata della tripartizione della chiesa gotica. Fu consacrata nel 1067 da Guglielmo il Conquistatore al ritorno dalla campagna di conquista dell'Inghilterra, celebrata nell'arazzo di Bayeux. La chiesa presenta una navata maggiore con copertura a capriate, mentre le navate laterali sono coperte da volte a crociera, in parte ancora sopravvissute. La facciata è caratterizzata da due possenti torri sovrapposte, con differenti planimetrie, arricchite da motivi archi a tutto sesto, loggette e concluse da dinamiche celle ottagonali. ABBEY-AUX-DAMES, Caen (dal 1062) - Abbazia delle Dame L'Abbazia delle Dame rappresenta bene il sistema murario normanno, strutturato come una doppia parete molto spessa, dotata di una galleria praticabile non solo al matroneo, ma anche al clerestory. La copertura originale a capriate lignee è stata sostituita da volte a crociera in pietra. Le navate sono archeggiate e sormontate da una galleria cieca, una sequenza di archetti bidimensionali non percorribili, posta sopra una galleria in rilievo sormontata dal cleristorio. ABBEY-AUX-HOMMES, Caen (dal 1066) - Abbazia degli UominiCaen (dal 1062)
Archeggiature cieche normanne scandiscono il fianco e le torri
Facciata normanna con ingresso monumentale, affiancato dalle due torri, schema fisso che ritroveremo nell'architettura gotica, archeggiate tonde, colonne o semi colonne slegate dalle proporzioni classiche che tornano a definire il decoro dei prospetti
ABBAZIA DI MONT-SAINT-MICHEL (XI-XII)
La chiesa romanica, unico avanzo dell'abbazia e di puro stile normanno, salvo il coro del XV secolo che è gotico
Isolotto che si collega alla terraferma solo con la bassa marea, piccola città che sorge attorno alla sua grande abbazia
Interno normanno: re grandi fasci, aracate delle navate, tribune, claristorio
Pilastri polistili già più articolati
È il passaggio dei normanni in Britannia che da l'impulso dell'architettura in Inghilterra. ARCHITETTURA NORMANNA IN INGHILTERRA
Dopo la conquista di Guglielmo il Conquistatore, in Inghilterra fu importata l'architettura di due tipi
Edifici diversi: il castello e la chiesa abbaziale benedettina. Da dopo la caduta di Roma la Britannia torna a patire un declino, occorrono invasori normanni per importare una nuova civiltà, una nuova architettura, usanze, costumi, lingua.
Costruzioni normanne = radici delle costruzioni gotiche che poi verranno.
ABBAZIA DI WINCHESTER 1079-90
Lenta professione costruttiva, chiesa normanna che ora costituisce il transetto della cattedrale maggiore che conosciamo.
Transetto: trasposizione del modello francese in terra inglese, costruttori normanni, non locali, anche i materiali (si trasportava da Caen, città subito oltre la Manica).
CATTEDRALE DI LINCOLN (1072-92)
Perfettamente compiuta nella sua composizione gotica, radice normanna nella facciata.
Origine normanna: evoluzione del westwerk, l'accesso fortificato monumentale, che diventa un grande arco di trionfo con archeggiature cieche, archi a tutto sesto. La parte ad archi acuti attribuita all'epoca successiva, si costruisce poi la.
Restante parte della facciata. Munita di tre grandi aperture che l'hanno fatta assimilare alla riproposizione di un arco di trionfo romano.
WHITE TOWER, Londra 1077-97
I normanni furono i primi in Europa a costruire castelli di tale complessità e il fortilizio londinese ne costituisce uno dei primi esempi e di quelli meglio conservati. Si tratta di un possente mastio-palazzo rettangolare munito di piccole torri (anche poligonali), fatto costruire da Guglielmo II Conquistatore presso il Tamigi. Con i suoi muri in pietra di Cannes da 3,6 m di spessore alla base, i suoi quattro piani, in un'epoca di case di legno terra e paglia, costituiva l'edificio più straordinario in Inghilterra dai tempi di Roma. Vi è costituito il tesoro della corona.