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GLOSSARY
Il glossary riporta delle definizioni univoche e definitive di termini.
- PROCEDURA ANALITICA
La procedura analitica si riferisce al modo di eseguire un’analisi.
Dovrebbe descrivere in dettaglio i passaggi necessari per eseguire ciascun passaggio analitico. Ciò
può includere tutte le informazioni riguardanti il campione, il reference standard, i reagenti di
preparazione, lo strumento (bisognerebbe descrivere il nome dello strumento, la marca, il software
utile alla rielaborazione dei dati), la generazione della curva di calibrazione (l’uso delle formule per
il calcolo ad esempio).
- SPECIFICITÀ
La specificità rappresenta la capacità di identificare in modo inequivocabile l’analita.
Si intende identificare il principio attivo in una forma farmaceutica in presenza di componenti che è
probabile siano presenti nel campione; tipicamente questi potrebbero includere impurezze, prodotti
di degradazione, matrice.
La mancanza di specificità di una singola procedura analitica può essere compensata da altre
procedure analitiche. Questa definizione ha le seguenti implicazioni:
Nell’identificazione la specificità ha lo scopo di assicurare l’identità di un analita. Rappresenta
l’analisi qualitativa.
Nei purity test con specificità si intende assicurare che tutte le procedure analitiche
permettono un’affermazione accurata del contenuto di impurità come prodotti di
degradazione, metalli pesanti, solventi residui.
Nei saggi, assay, intende fornire un risultato esatto che permette un’informazione accurata
sul contenuto e sull’efficacia di un analita nel campione. Rappresenta l’analisi quantitativa.
- ACCURATEZZA
L’accuratezza di una procedura analitica esprime la vicinanza di accordo tra due valori di cui uno è il
valore che si accetta come valore di riferimento accettato o convenzionalmente accettato e il valore
trovato sperimentalmente.
Analizzando una forma farmaceutica, il valore sulla scatola del dosaggio di aspirina, 500mg,
rappresenta il valore vero mentre il valore trovato sperimentalmente è il value found.
È utile sapere che non in tutte le linee guida l’accuracy è indicata come tale, nelle linee guida
Americane è indicata come trueness.
- PRECISIONE
La precisione esprime la vicinanza di accordo, il grado di dispersione, fra una serie di misure ottenute
da un campionamento multiplo dello stesso campione omogeneo nelle condizioni prescritte
dall’analytical procedure.
Si fanno una serie di misure, si solubilizza il campione e lo si inietta nel cromatografo. Per avere la
precisione dell’area che si ottiene, della concentrazione ottenuta con l’analisi cromatografica, è
necessario ripetere l’analisi più volte utilizzando sempre lo stesso metodo analitico.
È evidente che si può fare anche la precisione dell’accuratezza. Dovrebbe essere considerata
utilizzando campioni omogenei ed autentici, cioè più simili possibile al campione vero.
Si esprime come varianza, deviazione standard o coefficiente di variazione.
È considerata a tre livelli:
Ripetibilità: esprime la precisione nelle stesse condizioni operative in un breve intervallo di
tempo. Per eseguire la ripetibilità lo stesso analista deve eseguire l’analisi ripetute volte
un’iniezione dietro l’altra. Si fa poi la media, varianza o deviazione standard delle misurazioni
eseguite. Si riporta come risultato il valore medio delle aree ± la variazione di deviazione
standard che si è prefissata per definire un metodo più o meno ripetibile. Viene definita
anche precisione intrasaggio.
Precisione intermedia: esprime variazione all’interno dello stesso laboratorio ma in giorni
diversi, con analisti diversi o strumentazione diversa.
Si esegue una serie di misurazioni in giorni diversi effettuate da diversi analisti in modo da
mimare la potenziale esecuzione del metodo una volta che viene convalidato.
Il termine different equipment indica utilizzare un cromatografo ed eseguire i dati di
precisione su quel cromatografo e su un altro cromatografo identico gemello della stessa
marca oppure di marca diversa o così via.