Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
TORQUATO TASSO
Siamo nella Ferrara di Boiardo e Ariosto, in una città dove domina la poesia narrativa in ottave. Anche la Gerusalemme Liberata è una poesia narrativa in ottave, ma il rapporto finisce qui. Il rapporto tra Ariosto e Tasso c'è per "l'angoscia dell'influenza" ossia il bisogno di uccidere il padre letterario, perché Ariosto è autore eccezionale con una fortuna immensa: peso che grava su Tasso. I due appartengono a due mondi completamente diversi. L'ultima edizione del Furioso è del 1532, Tasso nasce nel 1544 (una generazione e mezzo dopo) ma il mondo è cambiato completamente perché la seconda metà del 1500 vede serie di eventi epocali fondamentali:
- Concilio di Trento (1553-1568): grande concilio che dovrebbe trovare una soluzione alla spaccatura tra cattolici e protestanti, in realtà si conclude con un allargamento della spaccatura e con una presenza più forte
capillare dell'istituzione ecclesiastica sulla cultura e società italiana. Il concetto di oratorio è una cosa tipicamente lombarda perché l'oratorio è istituzione creata da S. Carlo Borromeo che è fondamentale nella riforma cattolica che segue al concilio per essere guida del gregge;
Il mondo è diverso perché c'è una stretta sulla moralizzazione che riguarda l'interno della chiesa (i protestanti sostenevano l'immoralità della vita religiosa quindi uno dei primi effetti è una più rigorosa religiosità che ha effetti in tutto il sistema) che ha effetti sull'arte: Trattati sull'arte sacra (che pochi decenni prima sarebbe stato impossibile) e le soluzioni estetiche sull'arte sacra sono molto forti (es. mutandoni della Cappella Sistina);
Inizia il grande periodo aristotelico: Aristotele è sempre stato il pensatore di riferimento (anche per Dante), ma
c'è un'opera nel sistema (la poetica di Aristotele) che non ha mai avuto grande fortuna nel Medioevo. La poetica di Aristotele era poco circolante; intorno al 1550 iniziano a essere prodotte moltissime traduzioni e commenti alla poetica di Aristotele in Italia: A. Così tanti commenti: Aristotele spesso è ambiguo quindi l'interprete dà letture diverse; B. Vengono prodotte delle regole che sono particolarmente rigide che vengono desunte dalle letture di Aristotele es. unità pseudo-aristoteliche (tempo, luogo e azione) e se le porteranno fino al romanticismo. Aristotele produce molteplici regole e un altro grande effetto. Aristotele indica come modello letterario assoluto l'Iliade di Omero che è poesia narrativa (come Furioso o Inamoramento de Orlando), ma Iliade è poema epico, il furioso e gli altri sono romanzi/poemi cavallereschi quindi non rispettano le leggi del poema e la poetica di Aristotele. Tasso non puòpiù farlo, non ha la libertà assoluta creativa e di invenzione che aveva Ariosto,ma deve lavorare all’interno di un diverso contesto sociale e culturale, quindi deve scrivere un poema epico, ma vive anche nell’epoca della controriforma, quindi l’argomento deve essere virato al sacro. Nel Furioso ci sono episodi inaccettabili: episodi a un passo dall’osceno,episodi in cui la moralità dei personaggi è discutibile, c’è ironia nei confronti del sacro, c’èdispiego della magia: non possono più esserci. La Gerusalemme liberata ha paradigma completamente diverso.
Altra differenza tra Ariosto e Tasso: Ariosto è semplicemente un cortigiano e funzionario degli Este. Ariosto con la sua poesia non mangia, Ariosto mangia svolgendo gli incarichi di funzionario, tanto è che viene mandato a governare una parte del ducato a un certo punto; sotto questo aspetto, ogni tanto ci sono frizioni tra Ariosto e gli Este.
(ti pago per lavorare e non per scrivere, ma gli Este sanno che il Furioso è eccezionale), ma Ariosto si lamenta che non gli viene lasciato il tempo per scrivere. Tasso è un poeta stipendiato che ha qualifica: è assunto per fare il poeta (testi teatrali per corte e altre cose), ma se ciò che scrivi non va bene è un problema professionale: devi scrivere ciò che ti viene commissionato e come ti viene commissionato: problema psicologico che grava molto su Tasso. Tasso è un genio, 14 anni scriveva cose stupende, la prima opera pubblicata risale a quando lui aveva appena 18 ed è una bellissima lettera del padre. Tasso inizia molto presto a lavorare sulla Gerusalemme Liberata che è il lavoro di una vita, inizia a scriverla a 15 anni. È una storia molto lunga che viene abbandonata e ripresa più volte. Tasso aveva grande intelligenza critica e teorica, si rende conto di non avere gli strumenti per entrare in quel nuovo genere europeo,
studia testi di teoria e scrive testi di teoria sul poema (aspetto che caratterizza la seconda metà del 1500 e che lo differenzia da Ariosto la cui epoca non produce teoria) e ad un certo punto, negli anni 70, inizia a prendere forma la Gerusalemme Liberata. Nel 1575 è finita e però viene data in lettura alla Commissione romana (=stava a Roma, commissione ossia piccolo gruppo di saggi che legge il testo e dice che va bene sotto ogni punto di vista: c'è un teologo, un teorico della letteratura, un filosofo e un poeta: non è censura: c'era idea di proteggere il testo). La Gerusalemme Liberata viene pubblicata dagli Este, era un poema ufficiale degli Este quindi deve andare tutto bene sotto ogni punto di vista. Soprattutto il teologo (riforma cristiana) e il teorico della letteratura (Aristotelismo rigoroso) trovano una serie di problemi e tra Ferrara e Roma iniziano a circolare manoscritti e menzogne di Tasso che cerca di raggirare le regole: questocause il fatto che poi venga richiuso in una sorta di ospedale psichiatrico criminale: nel romanticismo diventa immagine dell'artista rinchiuso dal potere: Tasso ha un collasso nervoso e la Gerusalemme Liberata non verrà mai finita: non esiste una versione per cui si può dire che in quel momento Tasso la voleva così. La Gerusalemme Liberata è un testo creato in stamperia (le prime edizioni sono tutte pirata), mettendo insieme manoscritti di epoche diverse, a volte sulla base del gusto estetico di chi stava creando l'edizione, e a volte, alcune ottave sono state scritte non da Tasso, ma in stampa per colmare delle lacune. Abbiamo tanti manoscritti pieni di cancellature e riscritture e di epoche diverse. Difficile anche la scelta tra episodi modificati perché altrimenti il libro finiva all'indice: ma era ultima volontà dell'autore se il cambiamento l'ha fatto contro la volontà? A volte era Tasso che concordava con lecritiche quindi la cambiava: ma quindi cosa metti? Sono momenti temporali diversi. Inoltre lavora su diversi manoscritti contemporaneamente (es. uno lo manda a Roma, quindi lavora sull'altro etc).
Ai tempi dei nonni/bisnonni la versione era diversa: edizione Ingegneri (amico di Tasso che lo trovava in ospedale), ma si scopre che non era così veritiera; poi c'è stata la versione Bonnà Ie II, oggi le versioni sono più miste con grande lavoro su manoscritti.
Anche il titolo non è quello di Tasso, doveva chiamarsi Goffredo o Gottifredo, dal nome del protagonista. Il titolo venne dato in editoria perché rispondeva al nuovo gusto. Quando Tasso esce dal manicomio, riprende in mano la Gerusalemme Liberata va avanti a lavorarci in un'ottica più religiosamente e aristotelicamente giusta rispettando le critiche del teologo e del teorico pubblicando la Gerusalemme Conquistata (riscrittura della Liberata una volta uscita dal manicomio): ma
Tutti quando la leggono dicono che è noioso, anche se culturalmente interessante.
Proemio: [pag 216] Si entra nella dichiarazione dell'argomento. È un proemio che risente dei grandi proemi classici. L'Orlando furioso parla di una guerra mai esistita (tra Carlo Magno e mori che è vero, ma la battaglia è invenzione) e si svolge mentre i mori assediano Parigi (cosa che non è mai successa, al massimo sono arrivati a Poitiers con Carlo Martello). Quello di Tasso è un vero episodio storico, desunto da fonti medievali che parlavano della prima crociata. Parla di una guerra sacra e visto che è sacra la devo rispettare, è anche un principio Aristotelico perché per Aristotele la poesia deve essere verosimile: fondata sul vero (guerra) in cui io introduco l'invenzione (quello che mi permette di arrivare all'universale): per Aristotele il cuore della poesia è la dimensione universale: poter esser letta da tutti.
Gli uomini in tutte le epoche e in tutti i contesti. Noi leggiamo la Liberata non per conoscere l'episodio, ma per le passioni umane che sono veicolate attraverso l'invenzione: gioco di equilibri della Liberata. Il Furioso è un racconto corale, non c'è un vero protagonista. Orlando entra in scena molto tardi. Nella Liberata abbiamo un protagonista forte (io canto quell'uomo: il capitano): principio aristotelico dell'unità d'azione. Goffredo è un vero eroe che opera con senno e mano. Abbiamo contrapposizione tra divino e infernale, la polarizzazione che è elemento sacrale ed epico, come la verticalità tra l'uomo e il divino che nel Furioso non c'è (è testo orizzontale). C'è l'idea che anche nella Gerusalemme Liberata ci sarà un entrelacement (come Boiardo e Ariosto) perché Tasso sa che l'entrelacement piace al lettore e tiene viva l'attenzione e tensione.
c'è la dispersione dei personaggi (che permette l'entrelacement) ma con una lettura negativa: è una dispersione morale, Goffredo riporterà tutti sotto i santi segni e potranno conquistare Gerusalemme.
Ottava 2: invocazione alla Musa che rimanda al modello del poema omerico-virgiliano di cui viene data una connotazione:
- in negativo: che segna la distanza rispetto alla Musa della poesia classica. Contrapposizione rispetto al poema classico e alla poesia mortale, la poesia dellaliberata sarà in un certo senso divina;
- in positivo: questa Musa ha dei connotati mariani, l'immagine della Madonna con la corona di stelle è tipica e dalla fine del 1500 in poi si rafforza, inoltre è tra i cori celesti che proietta questa musa nel Paradiso: segno di una poesia sacra.
Richiesta: Spirare nel petto: parola di ispirazione, fondamentale perché qui Tasso sta riscrivendo l'incipit del Paradiso dantesco (poema sacro). All'inizio del
Paradiso Dante chiede ad Apollo (quindi Dio) di fare come quando tirò fuori Marsia dalle sue membra sue e di spirare nel suo petto un po' di quel fuoco divino che lo anima.