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Presentazione del libro “Sorelle, storia letteraria di una relazione” di Monica Farnetti
La direttrice del dipartimento Lorella Gianandrea
Vorrei fare due brevi riflessioni. Mi sembra estremamente importante riprendere la genesi della
sorellanza sia dal punto di vista letterario ma anche politico (genesi dell'emancipazione rispetto
al tema dei diritti umani).
La dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina è uno dei primi testi davvero
rilevanti che in qualche modo mette sotto i nostri occhi l'esistenza delle donne, il loro sapere, la
loro vita, che sono state unicamente consegnato nelle dimensioni d’invisibilità. Il testo soltanto
negli ultimi anni è tornato al centro, diventando tema e argomento delle lezioni.
I testi sono stati importanti per mettere al centro il tema della sorellanza.
NON è solamente una linea di sangue, è una dimensione affettiva e simbolica
Le sorelle si riconoscono e si scelgono come tali > avere delle relazioni tra donne che
confermano questa sorellanza è davvero fondativo e importante
Professoressa Sara Lorenzetti
Presento la relatrice Monica Farnetti, professoressa ordinaria di letteratura italiana presso
l'università degli studi di Sassari. Sin dall’origine fa parte della Società delle Letterate ed è oggi
una delle voci più autorevoli nella scrittura delle donne, argomento a cui vanno elencati
numerosi articoli e monografie, spaziando dalle origini fino alla contemporaneità.
Il centro della cattedrale; I ricordi d'infanzia nella narrativa femminile Tutte
Alcune monografie: ;
signore di mio gusto dove troviamo Elsa Morante, Annamaria Ortese,
Ha curato anche le opere di Cristina Campo e Anna Mari Ortese per l’editrice Adelfi; per Einaudi
la lettera aperta di Vogliate sapienza, ma si è occupata anche di Gaspara stampa e di Maria
Savorgnan specialista del Rinascimento.
Sorelle, storia letterario di una relazione
Il libro è una storia letteraria della sorellanza
dalle origini in poi.
intervento Claudia Santoni
Docente di sociologia presso l’università di Macerata nel Dipartimento di Scienze formazione e
di beni culturali e come presidente dell’Osservatorio di genere.
Proposta teorica della donna che fornisce la sociologia classica
Conoscere la posizione delle donne nella società dovrebbe essere il compito anche della
sociologia. Rimane spesso difficile perché utilizza una manualistica che è quella presente da
tanti anni dentro alla mia disciplina: scritta e pensata da uomini che nella maggior parte dei
momenti storici racconta molto della società, ma senza focalizzarsi sulle donne.
Nelle mie lezioni quindi cerchiamo di capire se le donne in quella proposta teorica che fornisce
la sociologia classica in poi è
− una donna agente > quindi rispetto al concetto di agency
oppure
− un soggetto funzionale alla società in quel momento storico, come spesso accade >
quindi donne chiuse, ruoli stretti e limitati nelle prospettive.
Come possiamo leggere in chiave femminista la proposta teorica della donna che
fornisce la sociologia classica
C'è stato uno sviluppo da una teoria classica verso uno sviluppo del femminismo in molti autori
dai classici in poi. Negli anni 70, quando comincia a comparire qualche punto di vista specifico
di studiosi, si trova uno spazio dentro anche la manualistica, ma ormai siamo arrivati alla
nascita della Post-modernità quindi quando ormai il movimento femminista ha fatto il suo
percorso ed è riuscito a creare uno spazio di nuova fondazione delle studiose. 1
SEMINARIO – LEZIONE 12
Il luogo nella sorellanza e nel femminismo
Leggendo il libro ho trovato interessante questo aspetto del luogo che viene richiamato ed è
fondamentale sia per il contesto, sia per la sorellanza, che per il concetto di femminismo.
Ad un certo punto finalmente grazie ai movimenti, si trovano luoghi dove raccontare e sfidare
le asserzioni maschili classiche tradizionali e un luogo dove cominciare a leggere la vita sociale;
per fare ricerca sociale da un punto di vista femminile bisogna aspettare la Post modernità.
Padri e madri della sorellanza
C’è una storia della sorellanza che corre parallela alla storia della letteratura dalla nascita delle
altre discipline, così com'è stata anche per la sociologia, che faticosamente anche noi
cerchiamo di ricostruire. Quindi, come dire, molti padri della disciplina e nessuna madre, ma
sicuramente ci sarà stata e quindi questa può essere un'occasione di conoscenza per loro e io
la collego a questo.
Riflessioni
Il significato ampio di una sorellanza globale, a cui il libro arriva, ho pensato di inserirlo
all'interno di 2 dimensioni
1. sorellanza delle donne
il racconto di sé, dei vincoli e delle censure: sono letterate che condividono una matrice
e dei meccanismi relazionali simili nonostante i diversi momenti storici in cui esse hanno
vissuto.
pur vivendo situazioni diverse e lontane nel tempo e nello spazio queste letterate, si
trovano nei loro racconti che vengono poi presentati in una sorta di matrice dello stile
di vita femminile con dei meccanismi relazionali simili.
Appare chiaro che chi scrive sia una donna, non per un dato di sesso biologico, ma
perché ciò che racconta è la sorellanza delle donne, di sé, dell'esperienza, dei vincoli
che vengono subiti nelle diverse epoche storiche anche delle autocensure di alcune
donne che sono costrette a compiere. È peculiare questo aspetto non solo nell’ essere
soggettivo del racconto, ma in quel livello di genere che si collega al valore dell’esempio
che è fondamentale perché permette poi il collegamento con l'altra diversa da sé.
Generalizzato è qualcosa che io nel corso e cerchiamo continuamente quando parliamo
dell'interazione nella società.
2. sorellanza per le donne
sorellanza che il libro racconta che crea aspettative verso la costruzione di un nuovo
immaginario simbolico di indipendenza che porta a fuggire da quel vivere
immanente, a quel vivere senza possibilità di rivendicazione, senza possibilità di
trasformazione > è fondamentale, al di là della modifica effettiva che poi questo compie
nell'immediato, ma non nel divenire.
Oggi la sorellanza potrebbe aiutare a contrastare quelle forme di oggettivizzazione che le
donne oggi comunque subiscono e che viene dal fatto che vengono costantemente guardate.
intervento Monica Farnetti (autrice del libro)
la sorellanza è la mia visione della letteratura, è la finestra con cui mi affaccio alla vita, con cui
ho raccontato e descritto quello che ho visto in letteratura. Sin dalle origini si parla di
sorellanza in letteratura, sebbene tali esempi siano stati rimossi dal canone.
Il libro Sorelle parte dall’osservazione e dalla raccolta di dati volti non a confermare una
tesi, ma a indagare il tema della sorellanza.
Per sequenza di secoli la donna è stata custodita, moglie, monaca, serva sempre sotto
l'autorità di qualcuno e questo qualcuno sempre maschile; che questa donna si è sciolga dalle
2
SEMINARIO – LEZIONE 12
proprie catene e abbia deciso improvvisamente di fare sentire la propria voce poetica, era tutto
inaudito.
La sorellanza non si limita a quella biologica, infatti, sorelle non si nasce, non basta, ma si
diventa. Occorre che si scelgano come tali, che si riconoscano, che stabiliscano fra loro quel
tipo di relazione positiva, potente e costruttiva per stare al mondo con competenza,
autorevolezza e profitto, quale sia l’età storica > sorellanza elettiva
Infatti, quando le donne compaiono sulla scena letteraria e quindi nella scena pubblica, non
erano mai da sole, ma erano sempre in compagnia di almeno di un'altra donna. Tale
compagnia era testimoniata (messa in parola), pubblicamente esplicitata, prendendo
consapevolezza dell’altra e riconoscendone il valore: io sono con lei perché lei è brava.
Alla fine del 300 le donne fra la costa, Ascoli Piceno e l’interno Maceratese sono i primi nomi di
donne che si scrivono negli annali della letteratura italiane.
Negli anni ‘60 del 900 le donne marchigiane avevano già compreso che nel mondo bisognava
andare almeno in due, riconoscendosi, onorandosi, elogiandosi e prender la parola a
sorelle,
vicenda in qualità di rafforzando così le singole persone dell'umanità femminile.
amica
Potevano usare l’appellativo ma era diverso.
Hanno fatto rete anche senza internet, si sono collegate, chiamate sorelle e hanno messo in
comune le proprie energie in funzione di comuni obiettivi, raggirando i meccanismi di
egemonia su cui il potere, basandosi sulla reciproca volontà di riconoscersi autorevoli sulla
scienza pubblica.
Sorellanza dal punto di vista degli uomini = sorellanza di pena
In un primo momento la sorellanza viene un po’ ritratta dal punto di vista maschile, quindi,
scrittori uomini che nelle loro opere riprendono dei modelli del mito, figure di sorelle notissime,
che ritraggono spesso come sorelle di pena. Questo sguardo maschile crea solidarietà, di
supporto nella sofferenza e spesso questo rapporto di sorellanza per loro è un po’
indecifrabile.
Il rispecchiamento rafforzante è quello che tendenzialmente gli uomini non hanno visto, non
hanno voluto vedere, non sono riusciti a immaginare o avevano timore di immaginare. Però
hanno sempre guardato con rispetto la dimensione della sorellanza.
La sorellanza è un tema antico che qualcuno potrebbe aver sentito come pericoloso; infatti,
c'è una potenza nella sorellanza che può essere una forza che può interloquire:
− con i rapporti gerarchici familiari
− con le dinamiche del potere
quindi un potenziale importante e pericoloso o meno, ma sicuramente intenso.
Moltissimi autori l’hanno accarezzato come tema, ma non hanno mai fatto un argomento
centrale dominante all'interno di una trama. Nel momento in cui si solleva questo tema, tutti
e tutte a leggere, a rileggere. Questo per dire che i testi li possiamo leggere in molti modi, a
seconda di dove va la nostra percezione, di come lo riempiamo l'asse della nostra sfera
sensibile, emotiva e interdittiva. Troppe cose sono rimaste fuori delle vite delle donne, fino a
che non sono state anche le donne a parlare e a dire che cos'è una vita femminile o una
relazione.
Le compagne di pena sono donne che sanno soccorrersi, darsi conforto, darsi sostegno
nella fatica nel dolore.
Sorellanza dal punto di vista delle sorelle = sorellanza di splendore
“Il vero cambiamento arriva quando sono le sorelle che in prima persona parlano di questo
loro legame e lo esprimono come sorellanza felice > momento centrale del libro
Ci si