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Il Futurismo e l'estetica della velocità
Il Futurismo definisce l'estetica della velocità. "È più bella della Vittoria di Santraccia" - la velocità è più bella della vittoria di Santracia. Non è l'auto come oggetto che è bello, la bellezza è data dalla dimensione della velocità. Non dice il modo in cui la velocità viene rappresentata.
Nel primo Futurismo non è raro osservare fenomeni di attenzione per elementi di emancipazione sessuale della donna, l'esaltazione del desiderio femminile, il rifiuto del concetto del peccato. Ed è indiscutibile che nel futurismo, soprattutto nella stagione più interessante, non sono poche le donne che fanno del futurismo un riferimento. Troviamo anche donne che girano per il mondo da sole in quanto attrici, per esempio, e non era frequente trovarle.
Disprezzo della donna: Marinetti afferma di avercela con l'idea sentimentale e romantica della donna.
L'ha con il romanticismo perché anche la donna ha un qualcosa di romantico. Le parole sono suggestive e pesanti però lui si è giustificato così.
GLORIFICAZIONE DELLA GUERRA: i futuristi rifiutano il valore del passato e della storia, esaltando il presente e il futuro, contro ogni indugio del passato. C'è la consapevolezza che per avere la continuità tra passato marcio e un futuro che si auspica radioso, ci vuole un atto di rottura e di forza. La guerra è anche il momento che mette una separazione definitiva tra passato e presente.
GLORIFICAZIONE DEL MILITARISMO: collegato alla guerra, alla forza e alla violenza, all'organizzazione militare.
GLORIFICAZIONE DEL PATRIOTTISMO: sta dentro alla dimensione nazionalista che cresce (sembra ci sia qualcosa da ripagare, come se la storia non avesse ripagato tutti gli sforzi degli italiani).
GEORGES SOREL
RIFLESSIONI SULLA VIOLENZA
La violenza è una pulsione originaria che regola la
trasformazione del mondo. E le sue pagine esprimono un vitalizio violento, componente fondamentale del divenire storico che appunto sono dentro questa riflessione. Sorel per altro appartiene a una prospettiva RADICALE E PROGRESSISTA (anarco-socialismo) eppure fa un discorso che uno come Marinetti ha letto e rifiutato.
GESTO DISTRUTTORE DEI LIBERTARI: libertario è il movimento anarchico. La strategia di contestazione del sistema del movimento anarchico produce nei primi del novecento una ondata di attentati che non sono quelli che uccidono chi capita (sono MIRATI!) -> assassinio del tiranno. Marinetti sta quindi dicendo che glorificheranno l'atto violento e insurrezionale degli anarchici -> quindi il problema esiste perché che c'entrano gli anarchici con il militarismo e il patriottismo? Perché se c'è una cosa che caratterizza il pensiero anarchico è che la patria è il mondo intero! Marinetti fa una operazione di EGEMONIA.
Cioè ha ben capito che quel radicalismo diffuso dei giovani ha bisogno di trovare una sponda e ha capito che c'è un'esigenza di violenza e di rottura diffusa e di radicalismo estremo diffuso che naturalmente ha direzioni diverse e si pone come termini di quel bisogno di violenza e radicalismo.
"NIENTE È DA SALVARE DI QUELLO CHE C'È!" PUNTO: Marinetti ALLUDE (perché è tutto accostato insieme) alla dimensione del lavoro operaio. Promette che il tema del lavoro sarà centrale per il futurismo -> ma poi non lo manterrà! Quelle "folle agitate per il lavoro" in realtà non rientrano proprio nei temi futuristi. Martinetti è innamorato della fabbrica ma la vede sempre come un grande macchinario che esprime forza, potenza ed innovazione, ma non va mai a vedere gli operai che lavorano. -> non è la questione sociale che interessa a Marinetti, lui non si pone il problema di liberazione.
Dell'uomo dal lavoro. La folla diventa però tema letterario: la massa, la città piena di gente. La folla che è sconvolgente nel dinamismo e nella forza che esprime. La folla è bellezza perché è dinamismo, ma non quella agitata dal lavoro.
CONCLUSIONE: dice che loro desiderano che ci prendano a calci, che i nuovi giovani tra qualche anno ci prendano a calci -> ricambio generazionale che manca da tempo.
Marinetti nato e vissuto ad Alessandria si trasferisce nella capitale culturale d'Europa -> stesso movimento di Ungaretti. E stando a Parigi continua ad avere un occhio al dibattito italiano, ad avere rapporti con gli ambienti italiani.
Coordinate loso che e politiche di quel momento: prima ci sono state le letture di Nietzsche con la teoria del superuomo, e possiamo pensare che ormai in quell'anno Freud aveva presentato al mondo e sta chiarendo la sua teoria del sogno ( loso a psicoanalitica) che dimostra la falsità borghese.
esiste un mondo di sentimenti incontrollati o controllati dall'IO che esprimono l'essenza unica dell'uomo -> ESALTAZIONE DELLA PAZZIA Marinetti ha sempre preso le distanze da Freud e dalla psicoanalisi ma tutta la dimensione onirica ha riflettuto sulla psicoanalisi. 1909: - manifesto del futurismo - i cubisti presentano le loro opere al salone d'autunno a Parigi. Picasso presenta il suo quadro manifesto "Les Demoiselles D'Avignon" che caratterizza la riforma cubista e la scomposizione delle forme tradizionali e piani geometrici che si intersecano e la contaminazione delle arti. Vi è un avvio ad una nuova grammatica figurativa che segna la storia del 900 artistico. - un compositore SCHMBREG compone 5 pezzi per l'orchestra, opera che viene considerata l'inizio della sua proposta DODECAFONICA, che rompe i limiti imposti dalla musica tonale utilizzando tutte le risorse cromatiche possibili (12 note). Nasce il concetto di DISSONANZA. Schmbergpropone composizioni atonali cioè libere da quei principi di organizzazione dello spartito che avevano condizionato l'espressione musicale fino a quel momento. MARINETTI: POESIA Marinetti arriva nel 1909 avendo fondato una rivista "POESIA", con Gianpietro Lucini -> un poeta che si muove in direzione dei suoi riferimenti letterari simbolisti e dal punto di vista ideologico è un anarchico che scrive delle raccolte nuove. Con Lucini nel 1905 Marinetti promuove una inchiesta che viene pubblicata nella sua rivista sul VERSO LIBERO. Cioè Marinetti si rivolge a una serie di letterati e di poeti chiedendo come pensassero dell'uso del verso libero e in particolare la proposta di Marinetti e Lucini è quella di eleggere il verso libero come verso della libertà, perché quest'ultimo è l'opposto del principio di autorità determinato dell'obbligo dallo schema ritmico. Avvia questa inchiesta e poi nel 1909 larivista pubblica i risultati di questa inchiesta e attorno ad essa e alle motivazioni ideologiche che ruotano attorno e insistono nell'appoggiare questa idea che il vero libero sia la modernità (anche se esistevano da 100 anni). Ma è quanto si più estremo che Marinetti pensa di poter indicare e intorno a questa inchiesta e questa rivista, si comincia a coagulare il primo nucleo dei futuristi: Libero Altomare, Paolo Bulzi, mentre altri hanno avuta qualche rilevanza e che in questo momento vedono nel gruppo di Poesia quanto di più vivace esista in quel momento (es. ALDO PALAZZESCHI). Loro inizialmente scrivono versi liberisti e fanno parte di quella stagione in cui i futuristi si presentano e si manifestano con un atteggiamento provocatorio perché creano dei veri e propri eventi (SERATE FUTURISTE -> venivano recitate poesie futuriste e suscitavano entusiasmo o indignazione). Ad un certo punto tutto questo per Marinetti non è più sufficiente.Il problema nasce perché i futuristi non sapevano come rappresentare la bellezza della velocità: 1 proposta (molto debole): adesione al verso liberista La prospettiva è quella di far fuoriuscire l'immagine dal proprio contorno e dalla propria figura -> (andare oltre i limiti delimitati dallo spazio fermo): RAPPRESENTARE IL MOVIMENTO E in pittura: Boccioni e i suoi quadri (elasticità, 1913) L'elemento futurista lo scrittore lo esprime nel contenuto: - temi provocatori - modernità - violenza Proposta (dal 1913): esce l'antologia de I POETI FUTURISTI -> 2 L.Altomare A.Palazzeschi F.marinetti In totale erano 13 (i poeti) fi fi I POETI FUTURISTI Paolo Buzzi: LA DONNA DALLA CORAZZA D'ACCIAIO. Scritto in stagione post-romanticismo. I toni "volgari" -> privazione della libertà della donna Il tema è ovviamente provocatorio e disturbante: gelosia eccessiva - Narrazione prosastica e in versi - ALDOPALAZZESCHI: LA FONTANA MALATA
Poesia molto importante che venne adottata dai futuristi come esempio del sentimento poetico.
Palazzeschi declama la poesia perché se un attore è in grado di recitarla bene colpisce!
Scritto in trisillabi, la metrica è disarticolata ma serve al lettore per leggerla come fosse una agonia (i "versi" della fontana)
Lui era un grande interprete futurista (per poco), prima che si scontri con Marinetti -> soprattutto per la questione della guerra (Palazzeschi era cattolico e quindi rifiutava la guerra)
Inoltre era omosessuale!
ALDO PALAZZESCHI: LASCIATEMI DIVERTIRE
Rifiuta ogni visione sacrale poetica, ogni missione sociale del poeta
Nella riflessione della poesia questo ostentato rifiuto della funzione sociale si declina sul piano della manifestazione di INCOMPATIBILITÀ.
Poesia come accozzaglia di cose rifusate dagli altri!
Il poeta si esprime per SUONI: portando all'eccesso la funzione tradizionale del significante.
La poesia ospita
L'onomatopea mescolandola con il registro grammaticale, ma è solo un insieme di suoni DISARMONICI. CHI SONO? ->. Traccia un autoritratto spiegando in modo giocoso e ironico spiegando quale sia il ruolo della poesia e ALDO PALAZZESCHI. (Da poemi, 1909). E del poeta fi fi fi fi MARINETTI: MANIFESTO TECNICO DELLA LETTERATURA FUTURISTA. Loro dovevano superare il verso liberista e tutto questo lo scrive in un manifesto che pubblica nella stessa antologia: CON UN PROCLAMO. Marinetti parla di SIMULTANEITÀ. Questa poesia ha un testo in prosa introduttivo. Marinetti annuncia la fine di qualunque verso, dando inizio alle stagione delle PAROLE IN LIBERTÀ -> pubblica tutto, ma poi dice che è roba vecchia, quindi deve cominc