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Il congedo

CFDABE ECBFAD DEACFB BDFECA).Il congedo, di 3 versi, porta 3 parole-rima in rima e 3 all'interno del verso; l'uso provenzale vorrebbe che le 3 in rima fossero, in ordine, le 3 in rima alla fine dell'ultima stanza (ECA;così avviene in Arnaut Daniel), ma questo principio è già abbandonato da Dante, e nella tradizione italiana le soluzioni sono varie.

A qualunque animale alberga in terra (22):Il poeta comincia dicendo che, per tutti gli animali che vivono sulla Terra, ad eccezione di coloro che odiano il sole, il giorno è il tempo del travagliare, ma quando arriva la notte, ognuno ritrova il suo nido per avere un po di riposo prima del sorgere dell'alba. alternarsi di luce / tenebre, sole / stelle

Anche il poeta si adegua al destino delle creature viventi: agitate dall'alba al tramonto, ma durante la notte, invece di trovare riposo, subentra una nuova ragione di disperazione che fa desiderare il giorno. 'quando la sera scaccia il

chiaro giorno’: perifrasi per l’arrivo della sera➔Immagine della notte legata agli astri che hanno influssi malefici sul cuore del poeta, la notteè presentata come un tormento, dove vengono maledette le stelle che l’hanno fatto uncreatura sensibile e non un essere inanimato.

‘sensibil terra’: rimando alla Bibbia ‘sei terra e terra ritornerai’➔ ➜Ritorna l’immagine del sole come sofferenza, dove l’essere nati è l’inizio di tale sofferenza.

Subentra l’altra fiera: gli animali con cui si apre la sestina sono lontani dalla fiera Laura, cherende selvaggio il poeta.

potente parallelismo tra ombra / sole che corrispondono a notte / giorno del verso➔ precedente

Si sottolinea l’eccezionalità del dolore del poeta: il dolore non smette ne all’inzio del sonno,ne l'alba continuità dello scorrere del tempo.➜Idea di un desiderio amoroso irremovibile.

La prospettiva si sposta verso il

futuro: c'è la possibilità di andare in paradiso o di precipitare agli inferi,

tomi: verbo dantesco, che viene però preso dall'Eneide di Virgilio (i tormentati dall'amore precipitano nella selva di mirti)

il poeta chiede di poter vedere almeno un po' di pietà, che lo risarcirebbe dopo gli anni di sofferenza.

Torna l'immagine di Laura - Dafne, che viene trasformata in alloro per sfuggire ad Apollo.

Chiede di essere con Laura in totale solitudine per una notte, senza che lei gli scivoli via.

L'ultima terzina è costruita sull'adynaton: figura retorica, frequente nella poesia classica, che consiste nell'affermare l'impossibilità che una cosa avvenga, subordinandone l'avverarsi a un altro fatto ritenuto impossibile.

secca selva = sembra essere l'antitesi della selva amorosa in cui era precipitato - qui invece, l'amore si è esaurito (inferno dei non amanti)

sotterra, secca,

selva = allitterazione S➔Lo scioglimento del componimento ruota, ancora una volta, tra giorno e notte ci sarà mai➜il riposto dato alle altre creature dal passaggio del giorno alla notte.I’vo pensando, et nel penser m’assale (264):Canzone di 7 stanze di 18 versi, endecasillabi e settenari, di rime ABbCBAGC CDEEDdFFGG,e congedo uguale alla sirma.Il momento della conversione corrisponde alla nascita di Cristo (25 dicembre).

IL QUATTROCENTO:Il XV secolo è, per i manuali di storia, l’ultimo secolo del Medioevo e il primo dell’età moderna. Non si tratta solo di una convenzione: la cesura, che la si voglia far coincidere conla fine della Guerra dei Cent’anni nel 1453 o con la scoperta dell’America nel 1492, non hasolo valore simbolico. Il Quattrocento, infatti, è davvero un secolo di transizione durante ilquale da un lato giungono a maturazione o a degenerazione fenomeni politici, sociali edeconomici, e dall’altro si

manifestano i segnali di un mondo nuovo.

In primo luogo, gli uomini di cultura ricominciano a dare un'importanza centrale agli studiahumanitatis, cioè alle discipline letterarie e filosofiche più che a quelle che hannoun'applicazione pratica: la poesia, la storia, la filosofia morale, la grammatica e la retoricadiventano, nel "sistema delle scienze", più importanti del diritto o della medicina.

In secondo luogo, prendendo a modello l'antichità greco-romana, le humanae litterae (le"discipline che studiano l'uomo") prevalgono di nuovo su quelle divinae, cioè sui testireligiosi attorno ai quali, soprattutto, si era sviluppato il pensiero cristiano medievale.

Gli intellettuali del Quattrocento rileggono in maniera più matura e rigorosa autori che(come Virgilio) non erano mai scomparsi dalle biblioteche occidentali; ma, oltre a questo,riscoprono anche opere che erano state dimenticate.

Al di là dei

ritrovamenti fortunati, uno sforzo collettivo e sistematico coinvolse varie generazioni di umanisti, tutti impegnati nel salvataggio di quanto nei secoli precedenti era stato trascurato: un salvataggio che implicava lo studio approfondito delle opere antiche, sia dal punto di vista filologico (attraverso la revisione dei testi e la correzione degli errori di copia) sia dal punto di vista dell'interpretazione (attraverso il recupero del significato originale dei testi). Arte e cultura alla corte di Lorenzo il Magnifico (1469-1492): Lorenzo de' Medici era figlio di Piero di Cosimo il vecchio e Lucrezia Tornabuoni (1449-1492). Poliedricità della personalità di Lorenzo, sia letteraria che politica: - Riesce a far convivere la sua passione per la letteratura classica e l'attenzione nei confronti della poesia popolare sulle orme di Petrarca e Pulci, scrive il Canzoniere e la Nencia da Barberino. Rinnovamento culturale e politico: - La fine del suo governo si

Identifica con la Congiura dei Pazzi - 26 aprile 1478

Lorenzo e suo fratello Giuliano vengono assaliti in duomo da alcuni sicari; Giuliano resta ucciso. Il suo governo è caratterizzato anche da tensioni con il papato - L'interdetto di Sisto IV (con il sostegno di Ferdinando di Napoli)

Politica delle alleanze: Lorenzo come 'ago della bilancia' il figlio Giovanni diventa cardinale e la figlia Maddalena sposa Francesco Cybo, figlio di Innocenzo VIII

Firenze culla della cultura (Sandro Botticelli, Marsilio Ficino, Giovanni Pico della Mirandola, Luigi Pulci, Angelo Poliziano)

Luigi Pulci: (Firenze, 1432 - Firenze, 1484)

Le condizioni economiche declinanti della sua famiglia lo porteranno ad entrare sotto protezione dei Medici; si sposò con Lucrezia degli Albizzi, col favore di Lorenzo. Pulci entrò in conflitto con vari personaggi noti (Marsilio Ficino), ciò, unito alle difficoltà finanziarie che colpirono i fratelli Luca e Bernardo

intorno al 1470, lo costrinsero adallontanarsi da Firenze.

Il Morgante: Il Morgante è una delle prime grandi opere della nostra letteratura che siano state pubblicate a stampa.

Composizione e stampe: Intorno agli anni Sessanta Pulci entra nel circolo culturale dei Medici e riceve l'incarico da Lucrezia Tornabuoni, madre di Lorenzo, di scrivere un poema dedicato alle imprese di Carlo Magno.

Editio princeps (prima ediz.), 1478 e 1481 in 23 cantari; L'Orlando laurenziano Morgante maggiore, 1483 in 28 cantari; i 5 cantari sono interamente dedicati alla morte di Orlando, la Rotta di Roncisvalle, molti hanno identificato questo cambiamento come una conseguenza della morte di Giuliano e lo squilibrio politico dell'Italia in quegli anni.

Titolo: Le prime edizioni spiegano anche che il titolo è una concessione dell'autore alla volontà dei tanti che hanno amato in particolare le avventure del gigante amico di Orlando: il poema si intitola Morgante.

perché «così si contenta il volgo». Il testo ha dunque avuto un successo popolare ancor prima di essere stampato, e questo è un indizio di una sua almeno parziale diffusione orale.

Il poema di un gigante: cantare 1-10

➢ Le avventure di Morgante: cantari 18-20

➢ L'incontro con Margutte: cantari 18-19

➔ La morte paradossale: cantare 20

Struttura:

Il Morgante (1478 e 1481): cantari 1-23

➔ Morgante Maggiore (1483): cantari 23-28

➔Si tratta di 28 cantari in ottave, stesso metro impiegato dai cantastorie.

L'ottava:

L'ottava rima, o 'ottava narrativa', o anche 'stanza' è la strofa di endecasillabi di schema ABABABCC, in uso nella poesia discorsiva (epica, narrativa, religiosa) almeno da quarto decennio del Trecento, e acquisita allo stile elevato grazie a Boccaccio.

Diversamente dalla forma della terza rima ('aperta' e con collegamento di rima da una terzina all'altra), quella dell'ottava è 'chiusa'

senza collegamento di rima tra le strofe. I testi in ottave si organizzano frequentemente in sezioni che possono essere dette 'canti' o 'libri', ma ogni canto in ottave non ha una forma di chiusa metrica come, invece, quello in terza rima. Modelli: - Il Morgante (1478 e 1481) - L'Orlando laurenziano, scoperto da Pio Rajna nel 1868 e contenuto nel manoscritto Mediceo Palatino 78 della Biblioteca Laurenziana di Firenze - ipotizzata la presenza di un testo X da quale dipendono entrambi i testi. - Morgante maggiore (1483) - La Spagna in rima Temi: - Il tema carolingio e le imprese di Orlando e Rinaldo - Il tema di Morgante - Il tema di Gano - Le donne: Meridiana, Forisena, Chiariella, Luciana, Antea Lingua: Pulci eredita la creatività linguistica tipica della letteratura fiorentina "bassa", la sua lingua letteraria di fondo è il fiorentino vivo del suo tempo, potenziato però da una gran collezione di parole di ogni genere eprovenienza: latinismi ai tecnicismi, dai termini del basso volgo aquelli inventati da Dante (un costante punto di riferimento per Pulci, che nel Morgante citapassi o riprende parole della Commedia centinaia di volte). Ulteriore vivacità è data da un inesauribile repertorio di proverbi e modi di dire. Stile: Tra commedia e parodia: i 2 stili prediletti da Pulci, come si può vedere subito dal titolo che si impone al poema, Morgante, perché è il personaggio che incarna questa essenza parodica (1-23) Dalla commedia alla tragedia: l'intonazione cambia, in relazione all'evento luttuoso della congiura dei Pazzi, e da spazio ad uno stile che si concentra su un'altra parte delle storie legate ai paladini di Carlo Magno, il tradimento e la morte di Orlando, raggiungendo uno
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Publisher
A.A. 2021-2022
99 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessiahitaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Rizzarelli Giovanna.