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FORME STRUTTURALI E CARATTERIZZAZIONE DELLO SPAZIO

Sartoria industriale Esders: Evoca il con degli archi

palazzo degli uffici,

che definiscono un’area centrale a tutt’altezza,

sono semicircolari in calcestruzzo armato da

sostegno per la copertura con grande vuoto

centrale.

Una volta sottile in calcestruzzo armato nervata all’esterno e con raggio costante tagliata da una finestra

orizzontale che definisce lo spazio principale.

Anche in questa foto vediamo una volta in cemento armato all'ultimo piano di un

edificio di laboratori di scenografia vediamo una finestra longitudinale che lascia

entrare la luce e che viene interrotta solo dalle nervature della volta. Nuove forme

strutturali (anche se fora del passato), Nuova forma dello spazio legata ad una nuova

forma e nuovo rapporto tra struttura e tamponatura

Chiesa di Notre Dame de Consolation , 1921-1925

Copertura a esili piedritti nervati che sorreggono una copertura a volta molto ribassata, le navate

laterali sono scansionate da volte ad asse trasversali rispetto alla navata centrale. Sono evidenti

quindi le scansioni degli spazi. Difatti la struttura di per sé è completa e copre lo spazio, al di

sopra e all’intorno viene definito un involucro che risulta trafilato e molto poroso.

Questa struttura, la copertura dello spazio ovvero il ovvero un elemento di

faro sovrano,

copertura indipendente rispetto agli elementi di tamponatura.

La costruzione viene inondata da una luce diffusa, i vuoti sono

riempiti da elementi di vetro destinato ad attività liturgiche.

Il telaio diviene un elemento visibile esternamente, viene denunciato

e un elemento di caratterizzazione formale.

Il principio di verità costruttiva necessita di una tra un'urgenza di

costante integrazione tra tecnica e arte,

rispondere a delle necessità che vengono da un nuovo repertorio di edifici per far abitare l'uomo moderno,

ma anche dal mondo artistico che deve creare principi di definizione formale dei nuovi modi del costruire.

Da una parte il calcolo e dall’altra parte le forme. L’ingegnere dunque è compensato da un architetto, la

composizione si colloca dove avviene l’unione di essi.

“L’ingegnere, ispirato dalla legge dell’economia e condotto dal calcolo, ci mette d’accordo con le leggi

dell’universo; l’architetto, per la disposizione che imprime alle forme, realizza un ordine che è pura

creazione del suo spirito”.

Le Corbusier Anni della formazione a cavallo tra attraversa diverse fasi di ispirazione

800 e 900,

artistica: aderisce

inizialmente alla fase purista. Parla di sé stesso come uomo di lettere, si sente

Colleziona elementi raccolti durante le passeggiate sul

umanista e non tecnico.

lungomare: raccoglie radici e conchiglie ecc, ne studia le forme, in cui alcuni

principi formali sono esplicitati. È un architetto poliedrico: si occupa di scultura e

pittura di grande produzione. E anche un grande teorico, 42 progetti di urbanistica,

175 edifici in 12 paesi. 8000 disegni. 400 quadri Sperimentazione 34 libri, centinaia

di articoli e 6500 lettere.

Ebbe una vita particolarmente intensa che lo rende un universo creativo. Ha avuto la

capacità di avere nuove idee e visioni del mondo. Pur occupandosi del futuro, di ciò

che può avvenire, attingere al passato, interpretandolo in termini di principio. Aveva

grande sensibilità, attraversando diversi periodi di produzione

FASE PURISTA

Modelli a cui guarda:

- Guarda alla è interessato alla riproducibilità del prodotto industriale. Ci troviamo in un

modernità,

periodo di forti istanze sociali: tra queste la necessità di dare risposta alla ricostruzione post-bellica;

ma anche immaginare una nuova casa nella città europea, industrializzata e intensa, che lascia spazio

al concetto dell'abitare collettivo. I modelli tipologici a cui guarda sono anche i modelli dei prodotti

dell'industria destinati al movimento: piroscafi, automobili e areoplani. Questi prodotti rappresentano

per lui delle forme.

- Ma guarda soprattutto alle intanto quindi la natura, come Wright, in quanto radice

forme naturali:

espressiva di forme organiche che hanno una logica di principio compositivo e formale. Li ridisegna

per conoscerli, per catturare le leggi naturali, matematiche e fisiche questi frammenti martirizzati

non solo hanno qualità scultorea ma hanno un enorme potenziale poetico. Gli riconosce quindi una

capacità evocativa di principi statici e formali. Questa attenzione alle forme

naturali, prevarranno nella

seconda fase di produzione

(cappella), che segue una fase di

produzione più razionale di cui

Villa Savoye si fa espressione.

“Questi frammenti di elementi naturali, pezzetti di pietra, fossili, schegge di legno, cose

martirizzate dagli elementi, raccattate lungo il bordo dell’acqua, del lago, del mare (...)

esprimenti leggi fisiche, l’usura, l’erosione, lo scoppio, ecc., non solo hanno qualità

scultoree, ma anche uno straordinario

potenziale poetico”.

Nella vita la chiama

la pittura diventa sperimentazione: pittura architettonica,

perché dipingere è come compone, Indaga su alcuni temi con la pittura, che

ritroviamo anche in architettura

1. ricerca di valori armonici tra le parti.

2. ricerca di equilibrio tra gli elementi rappresentati

3. studio del valore estetico di forme o oggetti semplificati

L’ABITARE

È necessario manifesto dell'esposizione universale con croce su un'immagine

rinnovare il modo di abitare:

di interni appartenenti ad un passato non più rappresentativo della società moderna.

Come abitare?

Il dibattito sta in questo, nell'ideazione di una nuova concezione spaziale della casa dell'uomo adatta agli

uomini moderni. Si tratta dell'avvio di un nuovo terna che investe tutti gli architetti (anche Wright se diverso

contesto naturale e ceto medio borghese).

Gli architetti europei lavorano su una scala dell'abitare sociale, per tutti, rispondendo a un'istanza sociale di

ricostruzione e a basso costo. L’architettura assume il suo ruolo sociale.

Negli architetti Europei viene ricercato un abitare più basso, più sociale, andando in

contro ad abitazioni immediate e a basso costo per tutte le persone senza tetto,

l’architettura assume la propria consapevolezza sociale poiché non si occupa più delle

realizzazioni ma anche un elemento di svolta centrale. Le riflessioni e il ricercare le

forme spaziali e costruttivi con la ricerca di nuove tecniche vengono elaborate da Le

Corbusier, assieme ai suoi colleghi pittori/scultori e architetti e messi su carta

attraverso forma di saggi, con la formazione dell’Esprit Qui entra in

Nouveau.

contatto con altri artisti mettendo in atto il dibattito del tema del linguaggio

architettonico-artistico con la creazione per l’appunto di uno spirito nuovo.

La rivista viene portata avanti da artisti ed ha una vita molto breve, vengono pubblicati solo 28 saggi.

Questo nuovo abitare doveva eliminare le forme del passato, dunque si cancellano le forme decorative per

ritornare alle forme semplici e ordinate, attraverso una logica di onestà morale tornando all’essenza delle

forme (forme cubiche ed elementari) dunque rappresentano un elemento di ripartenza e rispondono

comunque a una funzione.

che riprende da A. Loos, ovvero un’artista che introduce nel saggio ripubblicato nel

Rifiuto dell’ornamento

secondo saggio di Le Corbusier, dove viene delineata la ricerca della funzione eliminando la decorazione.

Il repertorio dei 28 numeri e i saggi più rilevanti vengono raccolti in un testo ovvero: Verso un’architettura,

che raccoglie lo spirito nuovo di cui Corbusier si fa teorico non solo attraverso la stesura di saggi ma anche

attraverso una grande quantità di opere.

1907-1922 moderno ha un

Questa semplicità formale viene riconosciuta da Le Corbusier nel mondo antico. Ci dice “Il

cuore antico". Le forme sono identificabili con immagini classiche. Un edificio moderno come un’industria

se analizzato è possibile identificare forme antiche come cilindri, parallelepipedi e piramidi. Il moderno

ripropone queste forme che vengono dal passato senza decorazioni o elementi superficiali.

Alcune forme del passato, quindi, vengono riproposte senza ornamenti.

Guardare al passato rappresenta un periodo di formazione, da autodidatta, e quindi compie viaggi nelle

capitali europee. Non va a guardare alle architetture del passato per le decorazioni, ma gli interessa

l'articolazione spaziale. Può reinterpretare una concezione spaziale visita Villa Adriana e ne trae espirazione

di modi per introdurre luce nelle sue opere.

Guarda al passato riprendendone principi generali e non copiandone le forme.

Viaggia anche in oriente, in Grecia, Riconosce nel Partenone l'inafferrabile assoluto, come maestoso esempio

ordine misura efficienza e bellezza.:

di sia per la posizione che per la configurazione. Nel confronto tra

Grecia e tempo moderno: appare introdurre un paradosso, mette in relazione le automobili, che diventano

modelli di efficienza nella loro collaborazione tra le parti. In ingegneria erano stati già conquistati quelle

verità costruttive che in architettura ancora erano ambigue. La ricerca di Le Corbusier sta proprio nella

sintesi tra aspetti dell'ingegneria e dell'architettura.

Tutto questo necessità n'acquisizione della tecnica costruttiva, che avrà a seguito di alcune opere e a seguito

di apprendistati (Berget all'inizio e poi Hessotz, da cui acquisisce l'interesse per la standardizzazione).

VILLA SCHWOB, La Chaux de Fonds 1916

Le Corbusier si trova in una fase attraverso un processo

formativo, presenta dei caratteri diversi rispetto a opere

successive. Noto elementi del passato come il cornicione,

il simil colonnato antistante ma risulta comunque una

costruzione in calcestruzzo armato. Notiamo una

semplificazione di volumetrie, un copro centrale di

fabbrica parallelipidea e una forma semplice di bucature,

in cui sorge un vasto svuotamento nella parte centrale.

Presenta caratteri diversi, con riproposizione di caratteri del passato (cornicione, colonnato con capitelli)

eppure, la tecnica costruttiva è moderna. È quindi ambigua e non troviamo il principio di verità. Vediamo

degli elementi semplici: cilindro, corpo centrale parallelepipedo, forma particolare delle bucature con grande

bucatura al centro. Lo tema di configurazione geometrica nella composizione architettonica. dal

spazio:

punto di vista spaziale e volumetrico c'è un'innovazione, la doppia altezza, che qualifica il soggiorno, e che

viene qualificato anche dalle bucature.

Gli andamenti curvilinei si contrappongono con gli elementi ortogonali,

con questa configurazione è leggibile un v

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Ingegneria civile e Architettura ICAR/14 Composizione architettonica e urbana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Izzikers di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Composizione architettonica II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Percoco Maura.
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