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QUALI REQUISITI DEVE AVERE L’OGGETTO DEL CONTRATTO?

L’Art. 1346 c.c. dice che l’oggetto del contratto deve essere:

1️⃣ Possibile​

2️⃣ Lecito​

3️⃣ Determinato o determinabile

Se manca anche solo uno di questi requisiti, il contratto è nullo.

1️⃣ L’OGGETTO DEVE ESSERE POSSIBILE

La prestazione deve poter essere eseguita.

✅ Esempio di oggetto possibile:

Vendere una macchina esistente.

●​

❌ Esempio di oggetto impossibile:

Vendere una casa che non esiste più perché è crollata.

●​ Vendere un quadro originale di Leonardo da Vinci che in realtà non è mai stato

●​ trovato.

⚠️ L’impossibilità deve essere oggettiva e assoluta Se la prestazione non può essere

eseguita da nessuno, il contratto è nullo.​

Se invece è solo una difficoltà soggettiva del debitore (es. il venditore ha difficoltà

economiche ma l’oggetto esiste), il contratto è valido.

2️⃣ L’OGGETTO DEVE ESSERE LECITO

Significa che non deve essere contrario alla legge, all’ordine pubblico o al buon

costume.

❌ Esempi di oggetto illecito:

Vendere droga o armi senza autorizzazione.

●​ Affittare un appartamento con la clausola che deve essere usato per attività

●​ illecite.

Firmare un contratto per truccare una gara d’appalto.

●​

⚠️ Se l’oggetto è illecito, il contratto è nullo!

L’OGGETTO DEVE ESSERE DETERMINATO O DETERMINABILE

Significa che:

Deve essere chiaramente specificato nel contratto (es. "Vendo questa auto

●​ modello X per 20.000 euro").

Se non è specificato esattamente, devono essere indicati dei criteri chiari per

●​ determinarlo (es. "Il prezzo sarà stabilito in base al valore di mercato del giorno

della consegna").

✅ Esempi validi:

Un contratto che dice: "Il prezzo dell’immobile sarà stabilito in base alla media

●​ del mercato nella zona".

Una fornitura in cui si stabilisce che "il prezzo sarà quello che risulta dal listino

●​ ufficiale dell’azienda al momento della consegna".

❌ Esempio di oggetto indeterminato e quindi nullo:

"Ti vendo una macchina, ma decideremo in futuro quale e a che prezzo" Il

●​ →

contratto non è chiaro e non ha criteri per definire l’oggetto.

L’ARBITRAGGIO NELLA DETERMINAZIONE DELL’OGGETTO (Art. 1349 c.c.)

A volte, le parti decidono di affidare la determinazione dell’oggetto a un terzo.​

Questo soggetto è chiamato "arbitratore" (da non confondere con l’arbitro

dell’arbitrato).

✅ Esempio di arbitraggio:

Due aziende stipulano un contratto per vendere acciaio, ma lasciano decidere il

●​ prezzo a un esperto del settore in base all’andamento del mercato.

L’arbitratore deve agire con equità e correttezza.​

⚠️ Se la sua decisione è manifestamente ingiusta o errata, interviene il giudice per

correggerla.

Se le parti avevano deciso che l’arbitratore potesse decidere "secondo il suo libero

arbitrio", la sua decisione non può essere contestata, salvo in caso di mala fede.

❌ Se l’arbitratore non viene nominato e le parti non si mettono d’accordo su un

sostituto, il contratto è nullo.

LA FORMA DEL CONTRATTO

1. Cos’è la forma del contratto?

La forma di un contratto è il modo in cui le parti manifestano la loro volontà.

Di solito, un contratto può essere:

Orale (ad esempio, comprare un caffè al bar)

●​ Scritto (quando richiesto per legge o per maggiore chiarezza)

●​

Nel nostro ordinamento vige il principio di libertà della forma le parti possono

scegliere liberamente il modo in cui concludere il contratto, purché sia comprensibile.

⚠️ Eccezione: In alcuni casi, la legge impone una forma precisa per la validità del

contratto.

2. Quando la forma è obbligatoria?

La forma del contratto diventa un elemento essenziale quando la legge la prescrive

sotto pena di nullità (Art. 1325 c.c.).

Ci sono due tipi di forma obbligatoria:

1️⃣ Forma ad substantiam Se la forma scritta è richiesta per la validità del contratto,

senza di essa il contratto è nullo.​

2️⃣ Forma ad probationem Il contratto è valido anche se non rispetta la forma

richiesta, ma senza il documento scritto potrebbe essere difficile provare l’esistenza del

contratto in tribunale.

3. Perché la legge impone una forma scritta?

Ci sono tre motivi principali per cui alcuni contratti devono essere scritti:

1️⃣ Per garantire maggiore tutela alle parti Ad esempio, la donazione richiede l’atto

pubblico perché comporta una perdita patrimoniale per chi dona.

2️⃣ Per dare certezza al contratto e prevenire dispute Un documento scritto rende

chiaro il contenuto del contratto e facilita la prova in caso di controversie.

3️⃣ Per esigenze di pubblicità Alcuni contratti devono essere resi pubblici, ad esempio

con la registrazione nei registri pubblici, affinché siano opponibili ai terzi.

4. Quali contratti devono essere per iscritto? (Art. 1350 c.c.)

Alcuni contratti devono essere stipulati per iscritto (tramite scrittura privata o atto

pubblico) per essere validi. Ecco alcuni esempi:

Contratti che trasferiscono la proprietà di immobili (es. compravendita di una casa).​

✔ Contratti che modificano o estinguono diritti reali su immobili (es. ipoteche).​

✔ Contratti di locazione per più di 9 anni.​

✔ Contratti di società o associazione con beni immobili.​

✔ Contratti previsti da leggi speciali (es. contratti di fornitura di energia elettrica).

⚠️ Eccezione per la donazione La donazione deve essere fatta con atto pubblico e

due testimoni, tranne per le donazioni di modico valore, che possono essere fatte con la

semplice consegna del bene.

5. Contratti con enti pubblici e titoli di credito

I contratti con la Pubblica Amministrazione devono sempre essere per iscritto.

●​ Alcuni strumenti come i titoli di credito (es. assegni, cambiali) devono rispettare

●​ requisiti di forma specifici per essere validi.

6. Contratto preliminare (Art. 1351 c.c.)

Il contratto preliminare è un accordo in cui le parti si obbligano a concludere un

contratto definitivo in futuro.

✅ Esempio: Un compromesso di compravendita immobiliare il venditore e il

compratore si impegnano a firmare il contratto definitivo entro una certa data.

⚠️ Regola importante Il contratto preliminare deve avere la stessa forma del

contratto definitivo.

Tutela in caso di inadempimento (Art. 2932 c.c.)​

Se una parte si rifiuta di firmare il contratto definitivo senza motivo, l’altra parte può

chiedere al giudice di emetterne una sentenza che ha gli stessi effetti del contratto

definitivo.

7. Altri strumenti contrattuali

Patto di opzione Una parte si impegna a mantenere ferma la sua offerta per un

certo periodo, mentre l’altra può decidere se accettare o meno.

Diritto di prelazione Diritto di essere preferiti nella stipula di un contratto.

Esempio: Se il proprietario di un immobile decide di venderlo, deve prima proporlo

all’inquilino.

⚠️ Cosa succede se il diritto di prelazione viene violato?

Se la prelazione è contrattuale (pattuita tra le parti) Chi ha diritto alla

●​ →

prelazione può solo chiedere un risarcimento danni, ma il contratto con il nuovo

acquirente rimane valido.

Se la prelazione è legale (prevista dalla legge) Il soggetto danneggiato può

●​ →

esercitare il diritto di riscatto e ottenere il bene, anche se è già stato venduto a

qualcun altro. ELEMENTI ACCIDENTALI DEL CONTRATTO

Oltre agli elementi essenziali del contratto (accordo, causa, oggetto e forma quando

richiesta), esistono anche gli elementi accidentali.

❗ Questi elementi non sono necessari per la validità del contratto, ma possono

influenzarne gli effetti se vengono inseriti.

Gli elementi accidentali principali sono:

1.​ Condizione

2.​ Termine

3.​ Modo (o onere)

1. La Condizione

La condizione è un evento futuro e incerto, dal cui verificarsi dipendono gli effetti del

contratto.

Se la condizione si verifica il contratto produce gli effetti previsti.​

✔ Se la condizione non si verifica il contratto può non produrre effetti o cessare di

averne.

Tipologie di condizione

1️⃣ Condizione sospensiva Il contratto non produce effetti fino a quando l’evento non si

verifica.

Esempio: "Ti regalo questa macchina se passi l’esame di guida." Se l’esame non

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viene superato, il contratto non ha effetti.

2️⃣ Condizione risolutiva Il contratto è subito efficace, ma se si verifica l’evento

previsto, il contratto cessa di avere effetti.

Esempio: "Ti assumo, ma se non superi il periodo di prova il contratto si risolve."

●​ Se il periodo di prova non viene superato, il contratto si scioglie.

Quando la condizione rende nullo il contratto?

❌ Condizione illecita Se la condizione impone un obbligo contrario alla legge o ai

principi morali.

Esempio: "Ti lascio un’eredità solo se commetti un reato." Questa condizione è

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illecita e rende nullo il contratto.

❌ Condizione impossibile Se l’evento condizionato non può mai accadere, ci sono

due scenari:

Se la condizione sospensiva è impossibile il contratto è nullo (perché

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l’efficacia del contratto è subordinata a qualcosa che non avverrà mai).

Se la condizione risolutiva è impossibile il contratto rimane valido, come se la

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condizione non esistesse.

Condizione meramente potestativa (Art. 1355 c.c.)

Se la condizione sospensiva dipende solo dalla volontà di una delle parti, il contratto

è nullo.

Esempio: "Ti venderò la mia casa se avrò voglia." Questo contratto non ha

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senso, perché il venditore può decidere liberamente se concluderlo o meno.

Eccezione: Se la condizione dipende solo dalla volontà del creditore (cioè di chi deve

ricevere la prestazione), il contratto è valido.

Esempio: "Ti presto i soldi se accetto il tuo progetto." Questo è valido, perché

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è il creditore a decidere se prestare

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
34 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Martina.05. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Maniaci Arturo.