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CONNECTIVE SOCIETY
Il 2° approccio è condiviso da un numero più ampio di studiosi, che si riconoscono all'interno di
questa prospettiva, la quale si concentra sugli aspetti di connettività online, che non è più vista
come una condizione temporanea, ma è peculiare della nostra quotidianità.
Il confine tra essere offline e online e diventa sempre più labile, per questo si parla di networked
individualism, cioè di una connettività che non è più dei luoghi ma delle persone. Cioè, non è più
fondamentale mettere in relazione contesti fisici, quanto piuttosto gli individui, soprattutto
perché si afferma sul mercato una tecnologia, quella dello smartphone, che permette una
connettività in mobilità e quindi individuale.
Secondo gli autori questi cambiamenti sono dovuti a 3 grandi trasformazioni:
L'avvento dei social network, cioè reti sociali che permettono di fare affidamento sui
● legami deboli. Ci si rende conto che l'utilizzo dei social network, diversamente dai primi
esperimenti di social network site, che puntavano a trasferire online delle comunità
territoriali, con l'obiettivo di rafforzare i legami già presenti nella realtà fisica, ruota
adesso attorno all’incremento di contatti deboli all’interno della rete di un individuo.
La rete Internet, che ha dato ovviamente agli individui un empowerment comunicativo
● che gli ha permesso di trasformarsi da audience a parlance.
L'avvento degli smartphone, che ha reso la tecnologia portatile e pervasiva.
●
L'introduzione, lo sviluppo e la penetrazione nella vita quotidiana di nuove tecnologie devono
andare in parallelo con la capacità degli individui di saper utilizzare questi strumenti, anche al
fine di comprendere quanto questi strumenti possano migliorare alcuni aspetti della nostra vita.
Se la bolla dot-com aveva portato ad una scarsa fiducia verso l'e-commerce, nel panorama
attuale cambia la percezione degli individui rispetto al loro ruolo comunicativo nella società.
Questo cambiamento si declina su 3 aspetti:
La tendenza a comprendere che è possibile prendere la parola online su qualunque tema,
● quindi utilizzare i social network per dire ciò che si pensa in qualunque contesto, elemento
che determinerà uno degli aspetti forse più interessanti nello studio dei social media, il
collasso dei contesti. Questo aspetto spiega il modo verso cui gli individui, in una foga
comunicativa di attività sui Social network, non riescono a cogliere la differenza tra i
diversi contesti in cui interagiscono e quindi si ritrovano ad essere inappropriati alla
gestione delle proprie comunicazioni online. Il classico esempio del collasso dei contesti è
avere tra i propri contatti Facebook colleghi o datori di lavoro, o postare qualcosa di poco
consono al ruolo che si gioca all'interno del contesto lavorativo.
Sfruttare sempre di più la bidirezionalità della comunicazione. Diventa sempre più
● normale rivolgersi a istituzioni o personaggi famosi con una approccio di pari a pari,
perché lo strumento tende a sottolineare questo tipo di comunicazione.
Una più facile fruizione e capacità di engagement politico fornito dagli strumenti di
● connettività.
Cambia inoltre il modo attraverso cui gli individui elaborano la propria vita quotidiana, perché
tutto diventa comunicabile, per esempio su Instagram gli influencer vi riversano un flusso di
comunicazione ogni giorno. Ciò che contribuisce a tutto questo è l’aumento della
disintermediazione, cioè vengono meno gli intermediari comunicativi tra gli individui e il resto del
mondo, poiché emergono le piattaforme, sia di social network che di ecommerce ad esempio.
PLATFORM SOCIETY
Le piattaforme fanno parte della nostra quotidianità e negli ultimi anni si sono ormai imposte e
hanno saturato il mercato ed il panorama socio-tecnico del web. Tutto adesso passa attraverso
piattaforme, che possono essere relazionali, di ecommerce, o che forniscono servizi in generale.
I servizi che ruotano intorno ad una piattaforma fanno leva sulla sua caratteristica più peculiare,
ovvero la funzione di intermediazione e la capacità di tenere in piedi flussi comunicativi e
informativi. Questi flussi si tengono in piedi attraverso la logica degli algoritmi.
Le piattaforme costruiscono un nuovo spazio pubblico di comunicazione e intervengono non solo
nelle modalità tecniche di comunicazione, ma anche modificando i modelli relazionali degli
individui, creando nuovi e peculiari modelli relazionali che non sono più riconducibili alla fisicità
offline e alla spazialità.
Ne è esempio il concetto di condivisione, che ha modificato il concetto di privacy: la possibilità di
condividere, quindi il following è uno degli usi che vengono fatti sulle piattaforme per
trasformarle in relazionali.
Infine le piattaforme sono responsabili di un modellamento della socialità intorno a nuovi
strumenti che ne facilitano la datificazione.
Ne è esempio il passaggio che Facebook ha fatto dal semplice like a una differenziazione di
sentimenti tramite icone (le reazioni) che danno la possibilità agli utenti di articolare meglio i
loro modelli relazionali, e alle piattaforme di migliorare la profilazione dei singoli utenti.
Quello che le piattaforme fanno attraverso il processo di datificazione è tradurre le forme
relazionali degli utenti in comportamenti tecnicamente codificati. Questo significa che alcune
azioni che ormai compiamo quasi automaticamente sulla rete attraverso i social network, sono di
fatto la traduzione di forme di relazione.
Retwittare, seguire qualcuno, condividere o utilizzare gli hashtag per aggregare dal basso i
contenuti sono tutte forme che codificano i comportamenti degli individui sulla rete e quindi li
trasformano in dati. Rispetto ai dati, infatti, queste piattaforme si configurano come imprese che
hanno come core business quello di incentrare il proprio utilizzo sull'uso della nuova materia
prima del nuovo millennio, cioè i dati.
Secondo Boccia Artieri, che è un sociologo e massmediologo italiano molto noto ed importante
perché i suoi studi hanno contribuito in maniera determinante a comprendere l'uso dei social
media nella vita quotidiana, la struttura dei social network è propria di un approccio neoliberista
in quanto:
Consente di presentare il proprio sé come una collezione di gusti secondo una logica che è
● frutto di una riduzione del cittadino a consumatore, che è proprio di una logica
neoliberista.
Offre una rete di contatti che ha l'obiettivo di tessere delle alleanze finalizzate ad ottenere
● vantaggi relazionali e simbolici in termini di popolarità, autopromozione e visibilità. E’ il
caso degli influencer, appunto in grado di dare visibilità anche a chi gravita intorno a
questa rete.
Offre un'informazione ampia, ma a differenza del mercato dell’informazione, mai completa
● e scevra di ambiguità.
IL RAPPORTO TRA PERFORMANCE E AUDIENCE
Tra il 2000 e il 2010, quando i social network si affermano, sono soprattutto 2 gli aspetti su cui
si concentrano le ricerche: la dimensione della performance e la dimensione dell'audience /
parlance (cioè delle connessioni).
Quanto alla performance, si passa da un'attenzione sull'idea di identità online, che era propria
dei primi studi sulla rete, alla performance della rappresentazione di sé, cioè la creazione di
profili. Molti degli studi che sono fatti in questa prima fase si concentrano proprio su come gli
individui costruiscono il proprio profilo sui social network, e cioè come rappresentano se stessi
attraverso gli strumenti che hanno.
Questo concetto porta con sé, a livello teorico e analitico, una riflessione sulla rappresentazione
di sé. Qui entrerebbero in gioco i concetti del sociologo Goffman: messa in scena, palco,
backstage e front stage, per descrivere e caratterizzare la vita quotidiana degli individui sulla
rete.
La rappresentazione di sé ha delle caratteristiche peculiari, che sono appunto attenzione,
riflessività e controllo, che spesso è maggiore che nella vita reale.
Altri aspetti che riguardano la performance sono concentrati su come questa performance
identitaria si arricchisce sempre di più stratificandosi di nuovi elementi che esplicitano sempre di
più il proprio sé e i propri gusti.
L'aspetto che si affianca al concetto di performance è l'analisi delle connessioni, cioè di come si
costruisce l'audience verso cui ci si rivolge. La prima cosa da considerare è il fatto che la rete
costruita online è parte integrante della performance identitaria.
Nella fase espansiva dei social network questo aspetto legato alla reputazione dell'esibizione
della propria rete di contatti è stato oggetto di studi. Poi questi studi si sono spostati più sul
ruolo che hanno i social network nella cura e nel mantenimento dei legami sociali deboli.
Infine il 3° aspetto è quello che si è concentrato sull'analisi dei pubblici e quindi dell'audience.
Queste 2 dimensioni, che sono i pilastri intorno a cui girano i primi studi sui social network, si
arricchiscono anche di un altro concetto: quello di spazio pubblico connesso. Questo si afferma
nel momento in cui si affermano sempre più i social network e soprattutto le piattaforme.
I NETWORKED PUBLICS
Gli spazi pubblici connessi (networked publics), secondo Boyd, che è una teorica dei social media
studies, sono definiti da 4 proprietà.
La persistenza. La memoria digitale è persistente, quindi ciò che pubblichiamo
● difficilmente scomparirà dalla rete. Le nostre attività comunicative possono essere fruite
non solo nel momento in cui le concepiamo e verso le persone che abbiamo scelto come
nostri interlocutori, ma anche in tempi diversi e da pubblici diversi.
La ricercabilità, cioè il fatto che tutte le identità online sono rintracciabili e facilmente
● recuperabili.
La replicabilità, cioè il fatto che ogni contenuto e ogni attività comunicativa sui social
● network può essere condivisa e riprodotta all'infinito, senza che peraltro sia possibile
riconoscere la fonte originale.
Le audience invisibili. Non è possibile conoscere chi, tra i potenziali pubblici che ci sono al
● di fuori della mia rete, entrerà in contatto con la mia attività comunicativa e che uso ne
farà.
L’APPROCCIO CULTURALE E IL RAPPORTO TRA PIATTAFORME E UTENTI
A partire dal 2010 gli avanzamenti tecnologici, l'aumento e la diffusione tra gli utenti dell'us