vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L'annualità può essere fatta valere da chiunque vi ha interesse ex 1421 dunque
non solo le parti ma chiunque abbia gli interessi giuridicamente rilevante può
agire per farla dichiarare.
L'annualità può anche essere rilevata di ufficio, anche se le parti non l'abbiano
fatta valere il giudice che si è richiesto di una pronuncia su un contratto deve
rilevare ex ufficio la nullità dell'atto.
L'articolo 1422 fa salvi gli effetti dell'usucapione della prescrizione delle azioni
di ripetizione. Può cadere in seguito a una vendita nulla che il compratore
possegga il bene per il tempo necessario su capirlo, in tal caso la dichiarazione
di nullità della vendita non consentirà al venditore di recuperare il bene che sia
ormai acquistato dal possessore a titolo originario per effetto delle sue
campione.
Nullità di protezione
Sono forme peculiari di invalidità, che si discostano dalle regole fin qui
esaminate. Hanno la funzione di tutelare gli interessi seriali, e cioè gli interessi
di specifiche categorie di contraenti, in particolare dei consumatori a fronte
della clausola vessatoria.
Dette forme di nullità attengono tanto ai requisiti essenziali dell'atto, quanto
alla concreta regolamentazione negoziale del rapporto, e sono diretta e
sanzionare lo squilibrio tra diritti e obblighi delle parti.
Sono volte a rimediare ha detto squilibrio operando a favore di un soltanto
delle parti e precisamente favore dei contraenti deboli.
Nullità solo parziale, nel senso che l'invalidità delle singole clausole in nessun
caso si estende all'intero contratto, in deroga dell'articolo 1419 comma uno.
Legittimazione ad agire relativa, riservata al contratto e protetto, in deroga la
regola generale sancita dall'articolo 1421.
Rilevabilità d'ufficio da parte del giudice, che avviene solo in caso che la parte
tutelata in un manifesto, espressamente o tacitamente, l'intento di mantenere
in vita le clausole.
Inefficacia automatica e aborigene della clausola, qualificabili come vessatorie
o che comunque violino norme poste a tutela del contraente debole.
Integrazione delle lacune derivanti dalla caducazione delle clausole vessatorie
tramite la disciplina legislativa anche di natura suppletiva.
La relativa disciplina partecipa così sia della nullità generale sia della
annullabilità, e rimane aperta la questione se la nullità di protezione siano
figure idonee costituire un'autonoma e distinta categoria di invalidità,
suscettibile di essere applicata anche in mancanza di un'espressa previsione
legislativa.
Divieto del patto commissorio (2744).
In riferimento al pegno e all’ipoteca ne abbiamo parlato con l’adempimento, il
creditore il cui credito non ha cause legittima di prelazione può attivare la
procedura, farsi assegnare il bene o soddisfarsi sul ricavato della vendita.
È escluso che il creditore ipotecario/pignoratizio possa trattenere il bene
oggetto di pegno/ipoteca
In caso di adempimento, il bene passa automaticamente in proprietà al
creditore.
Annullabilità
L'hanno l'abilità è una forma di invalidità meno grave di nullità. Essa si
riverbera sugli effetti dell'atto ma non li esclude, piuttosto li rende instabili. Il
negozio annullabile infatti è provvisoriamente efficace, ma si tratta di
un'efficacia precaria, gli effetti infatti possono venir meno a seguito di una
sentenza di annullamento su domanda della parte tutelata.
L'annullabilità tutela interessi individuali, di uno dei contraenti, e si comprende
perciò sia la minore entità delle conseguenze, sia la scelta di rimettere alla
valutazione del soggetto tutelato la decisione se tenere fermo l'atto o farlo
cadere con l'impugnazione giudiziale.
Un esempio è se il minore di età è uno dei contraenti.
L'annullabilità e quindi sancita garanzia di interessi non omogenei e non
inquadrabili in una categoria unitaria (alcune ipotesi sono ad esempio agli
articoli 23, 184, 1394, 1471, 1892, 1986, 2098). Si può dire in via del tutto
generica che l'hanno l'abilità è sancita quando si è ritenuta eccessiva la
sanzione della nullità.
Poiché l'hanno l'abilità è una forma speciale di invalidità, essa non ha la portata
generale che ha la nullità, bensì è limitata solo alle ipotesi specificamente
previste, dunque la violazione di una norma imperativa conseguirà
l'annullabilità solo se essa sia la sanzione appositamente sancita.
Il rimedio offerto dalla legge a tutela dell'integrità del consenso, essendo
prevista per i casi di incapacità di agire e di vizi di volontà, è applicabile non
solo ai contratti, ma anche a tutti gli atti negoziali, anche unilaterali.
Cause di annullabilità:
Incapacità di agire, che è la condizione in cui si trovano il minore d'età e
1. l'interdetto, persone che incontrano varie limitazioni o senz'altro
preclusioni nell'attività giuridica, dovendo intervenire i soggetti
specificamente incaricati della loro protezione.
a. I casi in cui l'incapace abbia posto in essere atti a lui vietati,
disponendo che tali atti possono essere annullati su istanza
dell'incapace o del suo rappresentante, 427 e 1425.
b. L'annullamento prescinde dalla circostanza che l'altro contraente
conoscesse la condizione di incapacità della parte e dalla stessa
annotazione della sentenza nei registri dello stato civile che ha natura
di pubblicità notificativa.
Incapacità naturale, ovvero la condizione di chi sebbene non sia
1. interdetto, sia stato incapace di intendere o di volere al momento in cui
ha posto in essere un atto giuridico.
a. Nell'incapacità legale, l'atto senz'altro suscettibile di annullamento per
il solo fatto della condizione di incapacità.
b. Nell'incapacità naturale invece occorre tutelare l'eventuale
affidamento della controparte, chi poteva non essere in grado di
avvedersi dell'alberata condizione del soggetto.
c. Per l'annullamento dei contratti occorre dimostrare la malafede
dell'altro contraente, desunta anche indirettamente, dal pregiudizio
che sia derivato o possa derivare al soggetto ovvero dalla qualità del
contratto o altrimenti, 428 comma due e 1425 comma due.
d. Per gli altri atti occorre invece che ne risulti un grave pregiudizio
l'incapace, 428 comma uno.
e. Il pregiudizio costituisce un mero elemento di prova della malafede
nelle ipotesi dei contratti, opera invece come requisito oggettivo nel
caso degli altri atti.
1. Vizi del volere, o vizi del consenso:
a. Errore
b. Violenza morale
c. Dolo
d. Sono alterazioni della volontà negoziale che si forma in maniera
distorta.
e. In tutti e tre i casi c'è una volontà del soggetto contraente ma essa si
è formata in modo viziato, incidente sulla conoscenza dei dati di fatto
che hanno indotto poi a stipulare il contratto.
f. Recenti disposizioni in materia di vizi del volere hanno individuato i
contratti tra consumatore e professionista e hanno esplicitamente
vietato una serie di comportamenti definiti complessivamente come
pratiche commerciali scorrette, ingannevoli e aggressive, che possono
incidere sulla libera e consapevole determinazione dei consumatori,
esercitando un indebito condizionamento nella loro libertà decisionale
e inducendoli a concludere contratti che non avrebbero altrimenti
stipulato. E di rilievo la coercizione, la forza fisica, la minaccia fisica o
verbale, la minaccia di promuovere un'azione legale manifestamente
temeraria o infondata.
Azione di annullamento
(dies a quo),
Decorrono da varia a seconda della causa di annullabilità
1. Dal giorno in cui è cessato lo stato di incapacità di agire;
2. Dal giorno in cui è scoperto l’errore o il dolo;
3. Dal giorno in cui è cessata la violenza morale;
4. Conflitto di interessi rappresentato-rappresentante => dal giorno in cui è
stato stipulato il contratto.
L'azione di annullamento si prescrive in cinque anni, mentre l'eccezione di
annullamento è imprescrittibile.
Essa è la domanda proposta in giudizio diretta a far annullare il contratto.
Spetta alla parte cui interesse è stabilita dalla legge, quindi la legittimazione ad
agire e relativa, 1441.
L'iniziativa è riservata al soggetto tutelato, ovvero l'incapace o/e al suo
rappresentante legale, e al contraente il consenso è viziato da errore dolo o
violenza.
Solo eccezionalmente sono previsti i casi di annullabilità assoluta, previsti dagli
articoli 119 e 1441 comma due.
L'azione di annullabilità è un rimedio diretto alla tutela di un interesse
particolare, la cui tutela in concreto e rimesso alla valutazione della parte
legittimata.
Trascorsi 5 anni non è più possibile un'azione autonoma diretta a far annullare
l'atto. In via di eccezione, ove la parte tutelata sia convenuta in giudizio per
l'esecuzione del contratto, rimane una possibilità di chiedere l'annullamento,
1442 comma quattro.
Poiché infatti l'azione per l'adempimento del contratto si prescrive in dieci anni,
potrebbe accadere che la controparte attende il compiersi della prescrizione
dell'azione di annullamento per poi chiedere l'esecuzione coattiva, in questo
modo rimane ferma la tutela per tutto il tempo in cui può esigersi l'esecuzione
del contratto.
Effetti dell'annullamento
1. Eliminazione del contratto, e in genere dell'atto negoziale;
2. Caducazione fin dall'origine del rapporto giuridico sorto da esso.
Il contratto annullabile è un atto provvisoriamente produttivo di effetti, nasce
da un rapporto contrattuale che le parti sono tenuti a adempiere. Con la
sentenza di annullamento il contratto atto viene talvolta e conseguentemente
meno con effetto retroattivo.
Si dice perciò che la sentenza di annullamento è una sentenza costitutiva,
perché ad esso va riportata l'eliminazione del contratto atto e la caducazione
del rapporto. E sa dunque effetto retroattivo, e come se il negozio non fosse
mai stato stipulato, e non siete venuti ad eseguirlo e le prestazioni
eventualmente vanno restituite. So non dovute, o indebite ex 2033, e vanno
restituite.
Se l'annullamento effetto retroattivo tale parti, rispetto ai terzi la retroattività
non è assoluta. L'annullamento che non dipende da incapacità legale non
pregiudica i diritti acquistati a titol