vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
IPOTALAMO: funzioni: comportamento, apporto di cibo, peso corporeo, bilancio idrosalino,
metabolismo energetico, pressione sanguigna, sete, termoregolazione, ritmi circadiani, ciclo sonno
veglia. Piccola porzione del cervello, 4 g, 0.3% del totale. Limite anteriore: Lamina terminalis (6). Limite
posteriore: corpi mamillari (3). Diviso in 4 regioni: periventricolare, anteriore/supraoptica,
media/tuberale, posteriore/mamillare. NEUROIPOFISI: gli ormoni
ipofisiotropici (fattori di rilascio e di
inibizione) prodotti dai neuroni secretori
dell’ipotalamo entrano nel capillare
ipotalamico. Questi capillari si uniscono
a formare il sistema portale ipotalamo-
ipofisario, la connessione vascolare con
l’ipofisi anteriore. Il sistema portale
riforma una rete capillare nell’ipofisi
anteriore. Gli ormoni ipofisiotropici che
vengono rilasciati dai capillari nell’ipofisi
anteriore, controllano il rilascio degli
ormoni dell’ipofisi anteriore. Quando
stimolata appropriatamente dal fattore
di rilascio ipotalamico, l’ipofisi anteriore
secerne un dato ormone in questi
capillari. I capillari dell’ipofisi anteriore si
uniscono a formare la vena attraverso la
quale gli ormoni secreti dall’ipofisi
anteriore rilasciano il sito di produzione
per essere distribuiti in tutto il corpo
attraverso il circolo sistemico.
L’ADENOIPOFISI è connessa con l’Ipotalamo, ma non direttamente bensì funzionalmente. In pratica la
Adenoipofisi (che è costituita da tessuto epiteliale e non nervoso!) riceve i comandi riguardo a quali e
quanti ormoni deve produrre dall’ipotalamo attraverso un sistema vascolare chiamato circolo portale
ipofisario. Attraverso questo sistema di vasi l’Ipotalamo rilascia i suoi fattori di controllo (fattori di
rilascio) per l’ipofisi anteriore nel sangue dei vasi nell’Eminenza Mediana, che poi scendono
direttamente nell’ipofisi anteriore dove diffondono nel liquido interstiziale e si legano ai recettori sulle
cellule epiteliali. L’Ipofisi Anteriore risponde ai comandi rilasciando gli ormoni che chiede l’Ipotalamo.
Questo sistema di comunicazione prende il nome di asse ipotalamo-ipofisario.
Asse ipotalamo ipofisi: stimolo > ipotalamo > ormone trofico > ipofisi anteriore > ormone trofico >
ghiandola endocrina > ormone > tessuto bersaglio risposta. Retrazione negativa a circuito lungo: da
ormone 3 all’ipofisi e all’ipotalamo. Retroazione negativa a circuito corto: da ormone trofico 2 a
ipotalamo. Asse ipotalamo-ipofisi: circolazione portale ipofisaria porta i fattori di controllo ipotalamico
all’ipofisi anteriore che poi risponde rilasciando ormoni nel sangue. L’ipofisi posteriore è costituita dagli
assoni dei neuroni dell’ipotalamo che rilasciano gli ormoni nel sangue direttamente.
Ormoni ipotalamici attivi su ipofisi In tabella gli ormoni che rilascia l’ipotalamo nel sistema portale
ipofisario per stimolare la produzione di ormoni dell’adenoipofisi:
Ormone di rilascio per la tireotropina (TRH) stimola il rilascio di TSH e di PRL
Ormone di rilascio della corticotropina (CRH) stimola il rilascio di ACTH
Ormone di rilascio per le gonadotropine (GnRH) stimola il rilascio di FSH e LH
Ormone di rilascio per l’ormone della crescita (GHRH) stimola il rilascio di GH
Ormone di inibizione per l’ormone della crescita (GHIH) inibisce il rilascio di GH e TSH
Ormone di rilascio per la prolattina (PRH) stimola il rilascio di PRL
Ormone di inibizione per la prolattina (dopamina) inibisce il rilascio di GH e PRL
Asse ipotalamo-ipofisi: l’adenoipofisi rilascia ormoni che agiscono su altre ghiandole endocrine (con
rare accezioni) che a loro volta sollecitate dagli ormoni dell’adenoipofisi producono l’ormone finale che
andrà ad agire sui tessuti bersaglio e a produrre l’effetto biologico
Esempi di controllo: Il meccanismo di controllo dell’asse ipotalamo-ipofisi-ghiandola bersaglio è il
feedback negativo. L’ipotalamo stimola l’ipofisi che stimola la ghiandola che produce ormone finale. La
quantità di ormone finale è quella determinante per l’effetto biologico, quindi è da controllare in modo
rigoroso. La quantità di ormone infatti, è monitorata sia dall’Ipofisi che dallo stesso Ipotalamo. Quando il
valore è maggiore rispetto a quello previsto viene rilevato e l’ipotalamo e l’ipofisi riducono la
produzione dei fattori stimolanti, mentre quando è minore del previsto aumentano i fattori stimolanti.
La quantità dell’ormone finale deve rimanere in un intervallo di valori fisiologico (seguendo i ritmi
circadiani di secrezione ormonale).
Ormone della crescita (Growth Hormone, GH): Agisce, insieme ad altri ormoni definiti permissivi
(ormoni tiroidei, glucocorticoidi, insulina, ormoni sessuali) su tutti i tessuti e contribuisce ad aumentare
la massa corporea. Sulle ossa lunghe agisce a livello delle epifisi che consentono l’allungamento delle
ossa che si manifesta con un incremento dell’altezza del bambino. L’effetto dell’ormone della crescita è
dunque visibile anche misurando l’altezza. L’ipotalamo produce sia un fattore stimolante che un fattore
inibente per la produzione ipofisaria di GH, e questo costituisce una peculiarità perché per gli altri
ormoni dell’ipofisi viene rilasciato solo il fattore stimolante che può essere prodotto in maggiore o
minore quantità e questo regola di conseguenza la produzione dell’ormone ipofisario. In questo caso
l’ipotalamo secerne anche un fattore che inibisce la produzione di GH, la somatostatina. L’azione del
GH è diretta su alcuni tessuti o mediata dal fegato che produce IGF (anche dette somatomedine) che
esercitano l’azione più significativa responsabile dell’accrescimento sui tessuti (in minore misura).
Anomalie della secrezione di GH durante accrescimento (periodo che va dalla nascita fino alla
conclusione della pubertà): Eccesso di GH gigantismo tutto si sviluppa in modo eccessivo ma armonico.
Difetto di GH nanismo tutto si sviluppa in modo deficitario ma armonico. Anomalie della secrezione di
GH in età adulta: Dopo la pubertà per effetto degli ormoni sessuali, le epifisi si “saldano” e non vi è più
possibilità di elongazione ossea. Da questo momento la secrezione di GH è praticamente
fisiologicamente irrisoria perché ha concluso la sua azione. Le ossa lunghe si sono saldate pertanto la
produzione eccessiva di GH in età adulta (possibilmente dovuta ad un tumore dell’ipofisi) non si
manifesta con allungamento delle ossa lunghe, ma con un accrescimento selettivo delle ossa del
massiccio facciale e delle mani e dei piedi (oltre a aumento id massa di alcuni organi interni). Questo a
lungo andare se non curato porta a visibili deformazioni chiamate acromegalia ad indicare
“ingrandimento delle estremità.
Sotto il controllo di ipofisi: tiroide, corticale surrene, gonadi (da studiare in corso dedicato), ghiandola
Autonome dal controllo ipofisario:
mammaria e prolattina (da studiare in corso dedicato); paratiroidi,
cellule c della tiroide, pancreas endocrino
La TIROIDE: è una ghiandola posta sotto la laringe. Composta follicoli tiroidei. Le cellule follicolari
producono due ormoni tiroidei: la tiroxina (T4), la triiodiotironina (T3). Le cellule parafollicolari
producono calcitonina. Gli ormoni tiroidei regolano: l’aumento del consumo di ossigeno e il tasso
metabolico basale; il metabolismo cellulare; la crescita e lo sviluppo. Controllo secrezione ormoni
tiroidei: ormone tireotropo (TSH) secreto da ipofisi: promuove il rilascio degli ormoni tiroidei, effetto
trofico sulla tiroide. Ormoni tiroidei: T3-T4: produzione da parte delle cellule follicolari e stoccaggio
dell’ormone tiroideo.
Ormoni tiroidei T3 e T4: asse di controllo. Stress e freddo negli infanti > ipotalamo > fattore di rilascio
per TRH > ipofisi anteriore > ormone stimolante per la tiroide (TSH) > ghiandola tiroide > ormoni
tiroidei > aumento velocità metabolica e produzione di calore, promozione della crescita e sviluppo del
SNC, promozione dell’attività ortosimpatica. C’è sempre un feedback negativo dell’ormone 3 su ipofisi e
ipotalamo. Alterazione produzione: Ipotiroidismo (deficit di produzione), Ipertiroidismo (eccesso di
produzione). L’immunoglobulina tiroide-stimolante (TS), un anticorpo prodotto erroneamente nella
condizione autoimmune, si lega con il recettore per il TSH sulla ghiandola tiroide e continua a stimolarla
con modalità svincolata dal fisiologico meccanismo controllo del feedback negativo.
La ghiandola SURRENALE (CORTICALE): ognuna delle due ghiandole surrenali si trova sul polo
superiore di ciascun rene. Ciascuna è composta da due parti: la corticale surrenale, più esterna; la
midollare surrenale, più interna.
La MIDOLLARE SURRENALE: è costituita da cellule postgangliari simpatiche del sistema nervoso
autonomo. Gli ormoni della midollare surrenale sono adrenalina e noradrenalina. La corticale surrenale
è costituita da tre zone. Ciascuna sintetizza e secerne diversi ormoni steroidei: la zona esterna rilascia i
mineralcorticoidi; la zona intermedia rilascia i glicocorticoidi; la zona interna rilascia gli androgeni.
Le GHIANDOLE SURRENALI: funzione degli ormoni della corticale del surrene. Il principale
mineralcorticoide è l’aldosterone che regola l’omeostasi degli ionI Na+ E K+ (questo ormone non
soggiace al controllo dell’ipofisi anteriore ma al sistema Renina-Angiotensina-Aldosterone o alle
variazioni di concentrazione di K+ si veda regolazione equilibrio salino e controllo pressione arteriosa).
Il principale glicocorticoide è il cortisolo che: degrada le proteine; libera glucosio; degrada i trigliceridi;
ha effetti antiinfiammatori; deprime la risposta immunitaria.
Cortisolo: asse di controllo ed effetti: Si ricordi che è ormone steroideo quindi per la produzione si veda
produzione ormoni steroidei all’inizio della lezione. Stress e ritmi circadiani > ipotalamo > fattore di
rilascio per la CRH >ipofisi anteriore > ormone ACTH > corteccia surrenale > cortisolo > aumento
glucosio plasmatico stimolando la gluconeogenesi ed inibendo la captazione di glucosio, aumento di
aminoacidi plasmatici stimolando il catabolismo proteico, aumento di acidi grassi plasmatici stimolando
la lipolisi. Cortisolo : anomalie della secrezione ormonale: Eccesso della produzione di CORTISOLO
(Sindrome di Cushing); Deficit della produzione di cortisolo (morbo di Addison).
Gli ormoni surrenalici sono coinvolti nella risposta adattiva allo stress: agente stressante > organismo
> risposta caratteristica per i diversi tipi di agente stressante o risposta non-specifica indipendente dal
tipo di agente stressante (risposta allo str