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Il secreto, di natura lipo-proteica, si accumula nella parte apicale della cellula
all’interno dei granuli di secrezione che si staccano dalla parte apicale della cellula
mentre la parte basale rimane intatta. Di conseguenza una parte del citoplasma entra
a far parte del secreto. Questa perdita viene rapidamente rimpiazzata per cui ritorna
sempre alla condizione iniziale. Un esempio tipico è la ghiandola mammaria nella fase
di lattazione, con funzione di produrre il latte in seguito allo stimolo della suzione da
parte del neonato. Anche ghiandole sudoripare seguono questo tipo di secrezione.
Secrezione olocrina
In questo tipo di secrezione il secreto è di natura prevalentemente lipidica per cui si
accumula sotto forma di gocciole libere nel citoplasma. La liberazione di queste
gocciole implica il completo disgregamento della cellula i cui residui entrano a far
parte del secreto. Queste ghiandole oltre alle cellule secernenti si compongono di
cellule staminali poste sulla porzione basale delle cellule secernenti e adibite al
rinnovo dei componenti perduti. Queste cellule si dividono per mitosi in due cellule,
una secernente e una con caratteristiche staminali. Tipiche ghiandole olocrine sono le
sebacee che producono sebo, una secrezione oleosa che lubrifica e impermeabilizza la
pelle e i peli.
È possibile classificare le ghiandole in base al numero di cellule che le compongono:
- Unicellulari
- Pluricellulari
Un tipico esempio di ghiandola unicellulare è la ghiandola mucipara caliciforme
che troviamo negli epiteli di rivestimento delle vie digerenti e respiratorie. Queste
cellule si compongono di una parte basale sottile detta piede, contenente il nucleo, e
una parte apicale detta corpo che si allarga rispetto al piede per la presenza di
abbondanti granuli di mucina. A seconda del numero di granuli di mucina la forma di
questa cellula varia, se sono tanti il corpo appare rigonfio, di conseguenza il nucleo è
postato nel piede.
Le ghiandole pluricellulari si possono distinguere in base alla localizzazione e alla
morfologia in:
- Parietali sono comprese nello spessore dell’organo cui appartengono e si
dividono in:
Intraepiteliali: sono tutte comprese all’interno dell’epitelio di
rivestimento quindi non presentano il dotto escretore. La porzione
secernente è costituita da un adenomero con forma alveolare (es:
mucipare nella mucosa nasale)
Extraepiteliali: l’adenomero si trova nel connettivo sottostante
- Extraparietali: ghiandole particolarmente grandi (es: fegato, pancreas,
salivari) in cui la porzione secernente è localizzata al di fuori dell’organo in cui
sbocca il dotto escretore
Possono essere classificate anche in base alla ramificazione dei dotti escretori e
degli adenomeri in:
- Ghiandole semplici: formate da un dotto escretore e un adenomero
- Ghiandole ramificate: formate da un dotto escretore non ramificato e un
adenomero ramificato
- Ghiandole composte: formate da un dotto escretore ramificato alla fine del
quale son presenti gli adenomeri
Possono essere classificate in base alla forma dell’adenomero (porzione
secernente) in:
- Ghiandole tubulari: con un adenomero a forma allungata
- Ghiandole alveolari: con un adenomero a forma sferoidale con una cavità
ampia
- Ghiandole acinose: con unadenomero a forma sferoidale ma costituito da
cellule alte che delimitano un lume quasi assente
Ghiandole tubulari semplici
L’adenomero ha forma di un piccolo tubulo. In alcune ghiandole l’adenomero si
avvolge su se stesso a gomitolo per cui si parla di ghiandole tubulari a gomitolo (es:
cripte uterine, intestino).
Ghiandole alveolari semplici
Hanno forma sferica, con cellule basse e cavità ampia (es: mucosa
nasale).
Ghiandole acinose semplici
Hanno forma sferica ma la cavità è estremamente ridotta (es: piccole ghiandole
sebacee).
Ghiandole tubulari ramificate
Le troviamo del fondo dello stomaco, presentano un adenomero ramificato e un unico
dotto escretore.
Ghiandole acinose e alveolari ramificate
Alle ghiandole acinose ramificate appartengono la maggior parte delle ghiandole
sebacee. Le ghiandole alveolari ramificate spesso non sono distinguibili e sono
praticamente assenti nell’uomo.
Ghiandole composte
Sono caratterizzate da un dotto escretore ramificato e hanno una struttura
adenomerica complessa. Sono circondate da una capsula connettivale da cui si
dipartono setti principali che suddividono il parenchima ghiandolare in lobi che a sua
volta vengono suddivisi in lobuli, formati da piccoli gruppi di adenomeri.
Ghiandole tubulari composte
Si costituisce di ramificazioni del dotto principale. Appartengono a questa categoria le
ghiandole del cardias dello stomaco, quelle del duodeno e quelle lacrimali.
Ghiandole alveolari e tubulo-alveolari composte
Appartengono a questo gruppo la ghiandola mammaria in lattazione e la prostata.
A livello della ghiandola mammaria abbiamo una secrezione apocrina, perché si perde
la porzione apicale della ghiandola assieme alle gocciole lipo-proteiche.
Ghiandole acinose e tubulo-acinose composte
Appartengono a questo gruppo le ghiandole esocrine più grandi quali il pancreas
esocrino e le ghiandole salivari maggiori. In alcuni tipi cellulari si interpongono tra le
cellule secernenti e la membrana basale, delle cellule simili a quelle del tessuto
muscolare, dette mioepiteliali o a canestro perché con i loro prolungamenti
circondano le cellule secernenti. La loro funzione è quella di aiutare la progressione del
secreto dall’adenomero al dotto escretore, infatti con la loro contrazione determinano
l’accorciamento del dotto e accelerano così il deflusso del secreto.
L’alveolo della ghiandola mammaria a riposo è circondato da cellule mioepiteliali. In
corrispondenza della porzione in cui le cellule responsabili della secrezione, poggiano
tutte sulla lamina basale e in corrispondenza di questo contatto sono presenti le
cellule mioepiteliali e la loro attività contrattile è responsabile della secrezione del
granulo secretorio contenente le gocciole lipidiche. La produzione del secreto, eccetto
alcuni casi, è risultato della suzione.
GHIANDOLE ENDOCRINE
Si distinguono per la loro struttura e per il tipo di secreto, infatti le ghiandole
endocrine producono e secernono ormoni, che hanno la capacità di raggiungere organi
bersaglio a grandi distanza in modo da regolare la funzionalità non solo dell’organo
bersagli ma di tutti gli apparati e sistemi.
Per classificare le ghiandole endocrine dobbiamo considerare la particolare
organizzazione che il parenchima ghiandolare assume per cui possiamo considerare le
ghiandole di tipo:
- Cordonale: hanno un’organizzazione a cordoni, per esempio surrenali, ipofisi e
paratiroidi, fegato
- Follicolare: hanno un’organizzazione a follicolo, per esempio la tiroide
- Insulare: il pancreas presenta una componente esocrina e una endocrina,
quella endocrina è costituita dalle cellule di Langerhans
- Interstiziale: nel testicolo troveremo le cellule di Leydig
- Sistemi diffusi
Ghiandole cordonali: Ghiandole surrenali
Le ghiandole surrenali sono due ghiandole localizzate nella parte apicali dei reni.
Ciascuna ghiandola si divide in due parti, la corteccia e la zona midollare. Nella
corteccia della ghiandola surrenale vediamo tre zone che presentano
un’organizzazione differente, la porzione secernente è divisa in:
- una zona glomerulare, in cui le cellule sono posizionate sotto la capsula
connettivale e i cordoni sono organizzati a gomitolo
- una zona fascicolata dove le cellule sono organizzate in lunghi cordoni
orientati verso la zona midollare
- una zona reticolare, la più profonda, costituita da un sottile strato di cordoni
irregolarmente intrecciati tra loro
Gghiandole cordonali: Fegato