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LE ROCCE DI COPERTURA
Le rocce di copertura (seal) sono una qualsiasi roccia impermeabile in grado di arrestare o ritardare il flusso degli idrocarburi per tempi geologici.
La definizione è chiara, ma bisogna mettersi d'accordo sul significato di "tempi geologici": per accumuli del Plio-Pleistocene, o in via di formazione, qualche milione di anni può bastare.
Ci sono rocce di copertura di diverse qualità, più o meno efficienti: una buona cap rock è in grado di arrestare o confinare gli idrocarburi per tempi geologici lunghi, anche se sottoposta a stress e deformazione (esistono molti giacimenti paleozoici, ed alcuni ancora più antichi).
Es: giacimento giurassico kimmeridgiano si intende che il giacimento si è formato in quel periodo, quindi una cosa è definire il reservoir e una cosa è definire la data di formazione del giacimento.
La roccia di copertura è l'opposto del reservoir: la si vuole duttile, impermeabile.
nonporosa o estremamente microporosa. La caratteristica fondamentale dei seal è la bassa permeabilità (<0,1 mD), che può dipendere da: - Estrema piccolezza degli spazi intergranulari e dei diametri di connessione tra i pori, quindi capillary entry pressure molto alte (es.: argille), cioè la forza della pressione deve vincere la forza di attrazione capillare. Può essere calcolato per via teorica o per esperimenti con plug. - Mancanza totale di pori per perfetta connessione tra i cristalli della matrice, come accade in una roccia cementata o in una roccia cristallina con cristalli compenetrati fra loro (es.: gesso, anidrite, salgemma, calcari micritici). Il calcare non poroso non fa passare gli idrocarburi ma sottoposto a stress si rompe e le fratture fanno passare gli idrocarburi, mentre nel caso del gesso abbiamo una roccia duttile, e anche se si dovessero fratturare poi quando la pressione viene a mancare le fratture si richiudono. Gli idrocarbuririescono a sviluppare nel sottosuolo delle pressioni elevate, tali da frantumare anche delle rocce (idrofratturazione), quindi è necessario che le rocce di seal siano in grado di sopportare queste pressioni. Sono necessari o un pacco di strati o uno strato molto sottile sormontato però da uno strato che con il suo peso fa sì che lo strato sottile non si rompa. La seconda qualità di un seal, per importanza, è la duttilità, ovvero la capacità di subire gli sforzi senza fratturarsi. Se il seal si rompe, l'effetto barriera può annullarsi, permettendo agli idrocarburi sottostanti di sfuggire attraverso le fratture. Il sottosuolo è un ambiente dinamico, per cui le rocce plastiche (argille, gessi, sale) costituiscono le migliori coperture, perché possono "fluire" sotto stress ed eventualmente richiudersi dopo la rottura (meccanica o idraulica). La previsione di questa proprietà è fondamentale in esplorazione, eLa sua "certificazione" acquista valore decisivo nei progetti di stoccaggio del gas (dove i cicli ripetuti di carico e scarico creano sollecitazioni apprezzabili).
Le migliori litologie a fare da seal in ordine di qualità sono:
- halite (salgemma)
- gesso e anidrite, gessareniti (=rocce clastiche che inglobano una grandissima quantità di gesso che viene erosa da qualche parte e risedimentata)
- argille
- marne argillose
Queste rocce di copertura possono funzionare in qualsiasi ambiente e sono plastiche.
In ambienti invece stabili, dove i movimenti tettonici sono relativamente importanti o comunque non molto frequenti possono funzionare anche altre rocce:
- argilliti a differenza dell'argilla l'argillite è una roccia più cristallina e compatta che tende a rompersi
- siltiti cementate
- marne
- marne calcaree
- calcari massicci
- vulcaniti es: colata di lava sopra delle sabbie. Le vulcaniti tendono fin dall'inizio a fratturarsi durante il raffreddamento.
Inoltre tendono a trasformarsi in minerali argillosi. Il permafrost rientra a stento nella definizione di roccia, ma funge efficacemente da seal per alcuni giacimenti di gas dell'Alaska e delle Svalbard. Oggi con i cambiamenti climatici il permafrost tende a sciogliersi e il metano che c'era sotto viene rilasciato in atmosfera; spesso uscendo in pressione crea esplosioni.
La terza caratteristica di un seal efficace è la capacità di resistere alle pressioni senza spaccarsi: gli idrocarburi di un giacimento possono sviluppare pressioni enormi, capaci di far letteralmente esplodere le rocce. Anche questa proprietà deve essere ragionevolmente prevista nei progetti esplorativi ed attentamente valutata nei progetti di stoccaggio.
Il gas rallenta le onde sismiche quindi il segnale sismico ne soffre. L'effetto di infossamento è dovuto al fatto che la roccia è fratturata e impregnata di gas. Si incontrano poi in alcune parti i colori rosso e nero invertiti.
questo è dovuto all'effetto che ha il gas sulla polarità dell'onda riflessa [immagine slide]. Da un punto di vista meccanico, alcuni cm o dm di argilla compatta, sepolti sotto un spesso overburden, possono trattenere colonne di HC di centinaia di metri, anche per tempi geologici significativi (milioni di anni). Tuttavia, il funzionamento di una tale copertura richiede una perfetta continuità laterale del mezzo, che in natura si verifica di raro. Inoltre, e soprattutto, una faglia con rigetto dello stesso ordine di grandezza dello spessore è sufficiente a pregiudicarne la tenuta. Lo spessore della formazione di copertura ha importanza soprattutto in esplorazione, quando si devono valutare i rischi di un progetto (si ricordi la scarsa risoluzione verticale della sismica, perché si veda bene deve essere dell'ordine di 30 m circa). Dal punto di vista pratico quindi si prediligono seal spessi. Una formazione impermeabile di grande estensione (aLa scala di bacino sedimentario prende il nome di seal regionale quando si diffonde su un'ampia area geografica. Negli altri casi, quando l'area di diffusione è più limitata, si parla di seal locale. La continuità laterale dei seal è una proprietà che deve essere valutata con attenzione, perché le rocce permeabili possono rappresentare vie di fuga e annullare l'intrappolamento anche in presenza di configurazioni strutturali o stratigrafiche favorevoli: la sismica spesso non permette di apprezzare variazioni di questo tipo (è un tipico caso di rischio esplorativo).
Gli ambienti sedimentari che sviluppano i migliori seal regionali sono, per le evaporiti:
- I mari epicontinentali tropicali, soprattutto connessi alle prime fasi di sviluppo dei margini passivi in regime di thermal cooling (es Africa occidentale, Brasile)
- Bacini tropicali chiusi soggetti a forte evaporazione (es Mediterraneo Messiniano)
Per le argille:
- Bacini clastici di mare profondo
- Piattaforme
infilarsi negli interstizi. Di conseguenza, una roccia è diversamente permeabile a seconda dei diversi fluidi in esame. L'esperienza insegna che il metano ei gas in generale risultano difficili da confinare per tempi geologici molto lunghi. Per questo i giacimenti di gas molto antichi sono relativamente rari e di solito sigillati da sale, che è assolutamente privo di pori connessi, in quanto nel tempo tendono a fuoriuscire dalle argille.
Un accumulo di HC si forma perché una coppia di reservoir e seal assume una struttura dalla forma adeguata, (trappola) con il seal nella posizione più elevata. Nel caso di una anticlinale, la funzione di copertura è assolta da un solo orizzonte, in sovrapposizione stratigrafica normale, che prende il nome di top seal. Esistono altri tipi di trappole, come i blocchi tiltati (in presenza di faglie), dove la funzione di copertura, oltre che dal top seal, è assolta anche da litologie in giustapposizione (juxtaposition).
html e le trasforma in dati digitali che possono essere elaborati e visualizzati. Questo permette di ottenere risultati più precisi e di automatizzare alcune operazioni. Una delle operazioni fondamentali è la tracciatura degli orizzonti, che consiste nel segnare sulla mappa la profondità di determinati punti. Questi punti possono essere presi ad intervalli regolari o in corrispondenza di punti critici. I valori di profondità vengono poi riportati sulla mappa base, lungo la linea tracciata, nei punti corrispondenti. Questi valori di profondità sulla mappa base permettono di tracciare curve di livello (isocore o isobate) attraverso correlazione e interpolazione. Oggi, grazie all'uso del computer, non si lavora più a mano e le macchine lavorano in modo diverso. Il computer campiona le linee e le trasforma in dati digitali, che possono essere elaborati in modo più efficiente. Questo ha reso il processo di tracciatura degli orizzonti più preciso e veloce.intervalli regolare e poi trasforma queste informazioni in un grid a maglia regolare, quindi non collega i punti con lo stesso valore, ma sullamappa viene applictao un reticolo e per ciascuno dei punti (guardando tutte le linee intorno e individuando i trend di salita e discesa) attribuisce un valore. Su questogridding viene fatto il contouring.
Quindi la costruzione delle mappe digitali avviene attraverso tre step: interpretazione (seismic interpretation), gridding, e contouring.
Nelle mappe le faglie dirette non verticali, che separano l'orizzonte, sono rappresentate come poligoni. All'interno di questi poligoni l'orizzonte mappato non è presente. Le faglie inverse comportano una sovrapposizione delle isobate, non facilmente rappresentabile.
Da queste mappe si possono vedere molto bene gli alti e i bassi topografici, e di conseguenza a colpo d'occhio si possono individuare i possibili reservo