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A. B.
5.3.2.3c Granulometria
La granulometria influenza varie proprietà del materiale:
disegno
- la grana fine darà origine ad un disegno netto, mentre una granulometria grossolana ad
o un disegno sfumato;
colore
- considerando, ad esempio, i marmi, una grana fine darà un colore bianco, mentre una
o grana grossolana ad un colore grigio;
proprietà tecniche:
- grana grossolana – minore compattezza, facilità di estrazione, minore resistenza a
o flessione e compressione, maggiore porosità ed imbibizione;
grana fine – maggiore compattezza, difficoltà di estrazione, proprietà tecniche migliori.
o
5.3.2.3d Moda
La moda è un fattore di mercato estremamente variabile e dipende dal fatto se un determinato
materiale è usato nel periodo in considerazione o meno.
34
5.3.2.3e Difetti
I difetti si dividono in tre tipologie:
1. strutturali;
2. tessiturali;
3. cromatici.
I difetti strutturali riguardano principalmente la presenza di fratturazione a varie scale del materiale.
Si distinguono principalmente:
faglie – discontinuità lungo le quali vi è stato uno spostamento visibile;
- litoclasi (o giunti) – discontinuità lungo le quali lo spostamento o è nullo o normale al piano di
- discontinuità:
leptoclasi (movimento da centimetrico e metrico);
o diaclasi (movimento anche di un centinaio di metri);
o
peli – microfessure di lunghezza anche notevole:
- peli furbi, visibili solo sul materiale bagnato;
o peli ciechi, percettibili durante la lavorazione.
o
La fratturazione può essere causata anche da fattori antropici, ad esempio utilizzando il metodo di
estrazione dello splitting dinamico (spiegato più avanti) che causa una fratturazione delle rocce a
causa dell’esplosivo.
I difetti tessiturali e cromatici sono strettamente legati tra loro, ad esempio tonalità differenti in
cristalli di dimensioni diverse o aggregati di cristalli modificano l’aspetto dei lapidei.
5.4 Qualità di un lapideo ornamentale
In base alle variazioni delle proprietà qualitative si può definire una produzione di 1°, 2° o 3° qualità:
1° qualità – tutti i parametri qualitativi sono rispettati e non vi è nessuna variazione cromatica e/o
strutturale che possa costituire un difetto;
2° qualità – si registra la comparta di qualche piccolo difetto che non compromette la generale bontà
del materiale;
3° qualità – il materiale è estraibile in blocchi di forma irregolare e dimensioni ridotte che non
consentono di ottenere lastre di misura ottimale. 35
6. Giacimentologia
I giacimenti di materiali lapidei si suddividono in 3 categorie:
1. giacimenti di marmo;
2. giacimenti di granito;
3. giacimenti di pietre.
6.1 Giacimenti di marmo
I giacimenti di marmo, a loro volta, si suddividono in tre gruppi:
1. marmi in senso stretto;
2. marmi non in senso stretto (calcari e travertini).
I marmi s.s. sono caratterizzati da livelli con estensione e giacitura variabile con pieghe e scistosità
variabili. Tali depositi si possono presentare sia come corpi estesi e potenti (Carrara) sia come corpi
lenticolari associati ad altre rocce.
I marmi non s.s. (calcari) sono giacimenti stratoidi, lateralmente estesi e limitati a tetto e a letto da
altri litotipi. Sono caratterizzati da strutture regolari (poca deformazione) e da discontinuità (strati,
stiloliti, ecc…). I travertini, invece, sono caratterizzati da geometrie regolari, senza fratture e copertura.
6.2 Giacimenti di granito
I giacimenti di granito sono corpi massivi ed isotropi con una morfologia generalmente arrotondata
(boulders) di dimensioni variabili formatisi per processi di fratturazione ed esfoliazione.
L’omogeneità di questi giacimenti dipende principalmente dal chimismo, infatti:
rocce acide generano depositi omogenei;
- rocce basiche generano depositi più eterogenei;
- rocce ipoabissali generano depositi con estensione, giacitura e spessori variabili (giacimenti
- stratoidi con fratturazioni variabili con lo spessore).
Giacimenti di Marmo Giacimenti di Granito
Estensione Limitati a tetto e a letto da Grandi estensioni orizzontali e
diversi litotipi verticali
Escavazione Direzionata Facilmente intercettabili.
6.3 Giacimenti di pietre
I giacimenti di pietre hanno caratteri variabili e litologie variabili con geometrie non costanti. Le
modalità di estrazione dipendono dal tipo di pietra, ad esempio:
porfido – estrazione a spacco di lastre irregolari;
- quarziti – estrazione in lastre (molto rara quella in blocchi);
- ardesie – estrazione sia in lastre che in blocchi.
- 36
6.4 Ricerca dei giacimenti
La ricerca dei giacimenti prevede 3 step fondamentali:
1. localizzazione;
2. caratterizzazione;
3. coltivazione.
6.4.1 Localizzazione
La localizzazione consiste in:
1. raccolta dati;
2. ricerca di campagna.
La raccolta dati si esegue su bibliografie e cartografie preesistenti (presso Università ed Enti
Minerari), censimenti di cave attive e non per individuare le aree di interesse. Le informazioni
essenziali che la raccolta dati deve fornire sono:
accessibilità al sito;
- viabilità;
- distanza dai porti;
- aspetti logistici;
- infrastrutture.
-
La ricerca di campagna, invece, consiste nello studio di:
altitudine dell’area;
- precipitazioni;
- fratturazioni;
- morfologia;
- ecc…
-
6.4.2 Caratterizzazione
Secondo Primavori (1999) caratterizzare un giacimento lapideo significa definire tutti i parametri che
concorrono alla sua idoneità a diventare una cava. Del giacimento si dovranno conoscere tutti gli
aspetto geologici e non geologici:
1. aspetti non geologici:
a. aspetti legislativi;
b. aspetti climatici;
c. aspetti ambientali;
2. aspetti geologici:
a. analisi giacimentologica;
b. caratterizzazione del lapideo;
c. indagini ausiliarie e prospezioni.
In un giacimento lapideo, contrariamente ad altri settori minerari (metalli e idrocarburi), l’oggetto
dello sfruttamento è la roccia in toto, ossia l’intera massa ridotta in blocchi. Quindi, alla roccia sono
richieste particolari condizioni di uniformità qualitativa in ogni suo punto.
37
6.4.2.1 Aspetti non geologici
6.4.2.1a Aspetti legislativi
Prevedono un quadro normativo per:
attività preliminari;
- attività di estrazione;
- attività di trasformazione;
- concessione di autorizzazioni;
- diritti di riconoscimento;
- dichiarazione alle autorità della risorsa;
- diritti di esplorazione;
- autorizzazione ad indagini e prospezioni;
- diritti di sfruttamento;
- autorizzazione delle attività.
-
Questi aspetti sono di lunga durata/esecuzione e, quindi, portano ad un aumento dei costi.
6.4.2.1b Aspetti climatici
Gli aspetti climatici influenzano la produttività in quanto:
le precipitazioni possono interrompere le attività, invece una loro mancanza causa
- un’indisponibilità di acqua;
l’alta quota influisce sul rendimento dei macchinari;
- in ambiente desertico, le cave e le macchine possono essere seppellite;
- cicli di gelo e disgelo influenzano la sicurezza sul lavoro.
-
6.4.2.1c Aspetti ambientali
Gli aspetti ambientali sono vari:
collocazione geografica;
- tutela ambientale;
- inquinamento (anche visivo ed acustico);
- impatto ambientale (variazioni del paesaggio);
- squilibri geomorfologici, idrogeologici ed ecologici.
-
Gli effetti di tutto ciò sono:
disturbo dei centri abitati;
inquinamento;
distruzione di habitat.
6.4.2.2 Aspetti geologici
Gli aspetti geologici riguardano la definizione delle caratteristiche geo-minerarie di un deposito
tramite due tipologie di attività:
1. attività di campagna;
2. attività di ufficio e laboratorio. 38
6.4.2.2a Analisi giacimentologica (attività di campagna)
L’analisi giacimentologica si compone di 3 fasi essenziali:
1. studio della cubatura del giacimento;
2. studio dell’assetto strutturale del giacimento;
3. studio di fattori genetici intrinseci al materiale.
La prima fase (cubatura del giacimento) prevede lo studio dell’esistenza del giacimento e del suo
volume utile: la mancanza di volumi minimi necessari porta all’interruzione delle attività per
esaurimento del giacimento con la conseguenza di impossibilità di produzione nel tempo.
L’assetto strutturale del giacimento influisce sulla dimensione dei blocchi estraibili e può limitare o
impedire la produzione di blocchi commerciali. Si effettuano, quindi, delle analisi strutturali per
individuare ogni tipo di discontinuità:
I fattori genetici intrinseci al materiale lo qualificano commercialmente e possono limitare o
impedire la produzione di materiale omogeneo, costante ed uniforme. Bisogna quindi effettuare analisi
e previsioni di caratteristiche negative che penalizzano il materiale (presenza di noduli, vacuoli,
xenoliti, alterazioni, ecc…).
Le analisi giacimentologiche prevedono il recupero di campioni (freschi e rappresentativi) da
sottoporre ad ulteriori analisi di laboratorio. 39
6.4.2.2b Caratterizzazione del lapideo (attività di ufficio e laboratorio)
Consiste nell’elaborazione e nell’interpretazione dei dati di campagna tramite:
test sui campioni prelevati;
caratterizzazione minero-petrografica;
analisi chimiche ed altri test (XRF, SEM, ecc…).
6.4.2.2c Indagini ausiliarie e prospezioni
Prevedono:
1. sondaggio a carotaggio continuo;
2. prospezioni geofisiche:
a. elettriche;
b. sismiche;
c. elettromagnetiche.
6.4.2.2c.1 Sondaggio a carotaggio continuo
I sondaggi permettono:
la ricostruzione del profilo stratigrafico mediante l’esame dei campioni estratti
il prelievo di campioni indisturbati per la determinazione in laboratorio delle proprietà
fisico-meccaniche
rilievi e misure sulle acque sotterranee
l’esecuzione di prove in sito per la valutazione delle proprietà geotecniche del terreno in sede
Vantaggi Svantaggi
possibilità di attraversare qualsiasi terreno, pericolo di non riconoscere eventuali strati di
anche a grande profondità e sotto falda terreno di modesto spessore
tempi e costi mantenuti difficoltà di campionamento in terreni incoerenti
a grana grossolana
possibilità di eseguire indagini anche sott’acqua impossibilità di eseguire prove in sito a grande
scala
semplicità delle operazioni di occlusione del foro possibile disturbo o mascheramento dei terreni
per penetrazione del fluido di perforazione
necessi